#storia #parabellum #libri #educazione Libri di Storiografia Militare con @PeterMultyGaming discussione su autori e libri sulla seconda guerra mondiale
Canale conosciuto in maniera casuale, sono molto interessato alle tematiche storico militari ma sono molto ignorante, vi seguirò per imparare. Iscritto 😄
Mirko io la Live l'ho vista da subito ed è interessante ascoltarvi sui vari autori e libri sulla storiografia militare della seconda guerra mondiale, anch'io sono profana in materia ma seguo con interesse proprio per imparare cose a me sconosciute, ti ringrazio e ringrazio Ivano e Ironborn al quale sono iscritta ma che non ho avuto modo di vedere ancora nulla Grazie Mirko
Paul Carell è quello che ogni volta:"Mancava solo un battaglione in più e avremmo vinto..."😁 Però è divertente. Di Arrigo Petacco recupero da "l'Armata nel deserto" queste chicche: "Gli inglesi (in Egitto al tempo di Graziani) erano dotati dei modernissimi caccia Spitfire, superiori ai nostri CR42 e anche ai recenti MC-200 cui vagamente somigliavano". A parte che nun me pare proprio che nel '40 ci fossero Spitfire in Egitto ( immagino avessero ben altro fronte dove schierarli) ma poi somigliavano ai Macchi 200 ? Sì perchè avevano due ali e un'elica.. "La morte di Balbo fu un colpo durissimo e forse fatale per la prosecuzione delle operazioni militari in A.S....non fosse morto all'inizio del conflitto, le forze italiane avrebbero probilmente raggiunto Suez in poche settimane..." ??? Come no, glielo incartavano...😄 Qui siamo solo a pag.14, poi mi sono arreso.
Buon pomeriggio, grazie ancora a Mirko e ai suoi ospiti: ascoltando i vostri interventi ho appuntato i libri che avete consigliato sul teatro del Pacifico della IIa GM, di cui sono appassionato da anni (insieme a quello del Nordafrica). Mi appassiona di meno la guerra in Europa Occidentale, nell'Atlantico e sul fronte Russo, ma come giustamente dice RedK0met, specializzarsi è inevitabile. Un paio di domande: Libri su Midway o su Pearl Harbor in italiano ce ne sono vari, molto pochi invece quelli che trattano il teatro di guerra del Pacifico nella sua interezza: un libro che abbia il respiro di "La Grande Guerra Patriottica dell'Armata Rossa" di Glantz ma che parli del teatro del Pacifico e sia in Italiano. Ho solo il mattone "La Guerra del Pacifico 1941-1945" di Bernard Millot, che però inizia a portare un po' male i suoi anni (è del 1968...). Esiste qualcosa di simile? E, se non c'è, quale delle pubblicazioni in inglese ci si avvicina di più? Riguardo al Nordafrica invece, volevo sapere che ne pensate di "Alamein 1933-1962" di Paolo Caccia Dominioni. Rientra probabilmente nella categoria del memoriale, ma qualcuno di voi lo ha letto e se ne è fatta un'opinione?
Si lo conosco.. El Alamein di Dominioni, è un po retorico diciamo lunghe liste di nomi ed eroi caduti... alla fine del racconto della battaglia vi è meno di quello che uno vorrebbe
Vorrei riproporre ai tre massimi esperti di carri qui presenti un problema che avevo affrontato nel canale di Mike senza venirne a capo (a parte i soliti insulti della nota buon'anima:). Esiste un video di Moran dove per esaltare le qualità dello Sherman dichiara che in tutte la campagne di Tunisia e d'Italia i caduti su questo carro furono solo 80. Sembrandomi una balla recuperai un'opera di Zaloga in cui era scritto che nella sola campagna d'Italia erano stati perduti 1500 tanks, il che mi confermò nell'idea della balla. Però, nell'elenco ufficiale delle perdite americane nel teatro mediterraneo (cui evidentemente Moran si era riferito) la cifra dei KIA era proprio quella: 80. Considerato che in Tunisia solo a Kasserine erano stati spazzati via un centinaio di Sherman, come è possibile conciliare una perdita in carri così elevata con così poche perdite? Ci può essere qualche errore in questi numeri? Avete idee? Io riflettendoci ho una mezza teoria, mi piacerebbe confrontarla con gente esperta.
@@ParabellumStoria Però (feci uno studio dettagliato al tempo) sul fronte ovest (Francia-Germania) le KIA furono circa da 0,7 a 1 per ogni carro perduto (6000 e 6000, vado a memoria) mentre 80 caduti su 1500 carri e più (va aggiunta la Tunisia) fa 0,05 KIA a carro. Qualcosa non torna.
@@mauroperossini4785 Magari lui ha 1 dato x 1 battaglia sola.. tipo Kasserine e lo spaccia come "in totale" non è uno storico magari si è confuso, anche a me sembrano nettamente troppo basse.
1500 disabilitati di cui 80 irrecuperabilmente distrutti. Il dato sull'articolo di Moran su "the chieftain's hatch" è abbastanza chiaro rispetto al video.
@@PeterMultyGaming Bene, questo corrisponde in parte alla mia mezza teoria: che in un terreno difficile come quello italiano che non si prestava a grandi offensive di unità corazzate le perdite siano state principalmente dovute al logoramento dei mezzi, mine, trappole insomma niente che minacciasse direttamente l'incolumità degli equipaggi. Non ricordo invece che Moran parlasse di soli 80 carri distrutti, ma solo di 80 kia complessivi. Che poi 80 Sherman distrutti in combattimento fra Tunisia e Italia in 3 anni di guerra mi sembrano sempre pochini.
Che e pensate dei libri "il mio paese" di dino grandi e "parla vittorio Emanuele Iii" di paolo puntoni. Parlai anni fa con il marchese de buzzacarini, facente parte della casa militare del re, e mi confesso alcune cose u l'8 settembre.
Ma infatti de felice spiegava che il tono era troppo critico, e pieno di rabbia scritto nel 1948. Ma a interessava alcuni aspetti come l'ambiente, e onfrontarli con altri.
@@wonderchiarapulpitolamazzo2358 Quelle di Ciano sono più interessanti dato che erano scritte al momento (i Diari ) + o - hai mai letto quelle di Graziani? aveva capito tutto 10-15 anni dopo un genio!
@Parabellum, letti tuttti anche quello di graziani e pure quello di badoglio. Scritto dalla ailati. Guarda xhe ioosservo la storia cone un detective, che ve costruire il quadro generale.
Ti ho conosciuto casualmente. Noto tanto rigore e tantissima passione. Mi è piaciuta in particolare una tua affermazione da Ivan Grieco che la competenza di uno storico si misura in maniera molto specifica, su periodi e questioni in genere circostanziate. Purtroppo non ho FB, ma ci tenevo a dirtelo. Un dottore in scienze storiche: contemporaneista appassionato di storia dell'Italia Unita.
Direi che in quasi tutte le materie è necessario verticalizzare le proprie conoscenze per essere veramente uno specialista. Chi fa ricerca vera sa che al mondo ci saranno al massimo cento duecento persone al mondo che conoscono la materia come lui.
Conosco il libro, non lo ho letto ma diciamo che diffido istintivamente dei giornalisti/storici hanno il brutto vizio di portarsi dietro i peggiori difetti del giornalismo.. la volontà di sensazionalismo e lo scarso (per non dire nessuno) controllo delle fonti (la peer review non sanno nemmeno cosa è ) Poi se mi dici che è discreto ok, so che è molto vecchio anni 50..
@@ParabellumStoria Capisco il dubbio che e' anche il mio per quel che riguarda il giornalismo, ma questo libro ti suggerisco di leggerlo. Al di la' della professione di giornalista (e comunque non dimentichiamo che il giornalismo degli scorsi decenni era ben altra cosa rispetto a quello di oggi) e delle sue tesi che si possono certamente discutere, l'opera di Bandini e' notevole soprattutto per la capacita' che ha di far "parlare" il fatto storico, e quindi di capirlo a fondo. Inolte, a differenza di molti storici militari che vanno anche per la maggiore Bandini aveva un'esperienza diretta, concreta della guerra, avendovi parteciapto, e quindi un'idea molto piu' chiara di cosa sia la guerra nel suo complesso di quella di molti storici militari da biblioteca. In generale, direi che gli storici di quel periodo avevano molto di piu' l'idea che la storia debba spiegare i fatti storici, e non solo catalogarli e classificarli andando a ricercare le fonti e stop. Comunque ti consiglio di leggerlo.
Per me han fatto M-G perchè avevano tre divisioni di parà, costosissime e fino ad allora quasi inutili. Arnhem sembrava il luogo ideale dove impiegarle, dando per scontato che i tedeschi fossero alla frutta. Poi i parà da soli sono talmente vulnerabili che quei non molti tedeschi ma bene armati li eliminarono. E magari ci misero anche troppo.
@@ParabellumStoria non vedo l'ora! Ad un certo punto del video parli di opere generiche della Oxford University (che però hanno 18mila pagine): a che titoli ti riferisci?
Per i miei gusti in fatto di storia militare, la Storia della Seconda Guerra Mondiale di J.C.F. Fuller, sebbene oramai superata in molti punti, rimane irraggiungibile come esempio di come si debbano interpretare i fatti della storia militare. Fuller ha una "snesibilita'" per il fatto bellico che soltanto i grandi storici, che sono anche stati militari di valore, posssono avere. Parere strettamente personale ovviamente.
Sicuramente meglio Fuller che Hart (che poi Hart ha rubato le idee a Fuller senza rendergliene merito) tra l'altro le teorie che influenzeranno Guderian erano di Fuller tanto che ne fece tradurre i libri di tasca sua e non di Hart come poi Hart stesso a fatto dire a Guderian in Panzer Leader negli anni 50 per auto glorificarsi.
@@ParabellumStoria Esatto. Tra l'altro un fatto poco noto, si continua a parlare di Liddel Hart come del "padre" della guerra corazzata quando invece e' tutta farina del sacco di Fuller!