Sicuramente non mi perderò neanche una puntata. Tra l'altro tra nazionalsocialismo e socialismo cè una bella differenza, nella prima si crea una società egemona, o per lo meno ci provano, nella seconda la parola socialista è integrazione tra società e culture anche diverse, ho sempre pensato che Mussolini abbia fatto la rivoluzione dalla parte sbagliata.
E' molto curioso che il razzismo, come lo concepiamo oggi, sia nato effettivamente nelle democrazie e nel pieno positivismo, l'ideologia che pone al centro di tutto il progresso scientifico. Ma proviamo a fare un breve e semplice ragionamento; ipotizziamo che l'umanità fosse divisa in razze ipotetiche (razza a, razza b, ecc...), potremmo comunque vivere tranquillamente. Gli animali, da cui dobbiamo imparare, in quanto ci insegnano amore, rispetto e altruismo, non si discriminano mai, seppur siano di razze diverse, anzi ci sono casi di mamme gatte che allattano cuccioli di cani o viceversa. Ma poi, chi lodi che esistono razze superiori e inferiori? Ogni razza sviluppa delle proprie caratteristiche in base alle proprie necessità. E' stupido dire che i delfini sono inferiori agli orsi, dal momento che vivono in ambienti diversi, oppure ancora qual è il senso di dire che un pechinese sia superiore di un chihuahua. Allora il razzismo, forse non è una cosa negativa, ma è l'uomo ad essere malvagio e ad avere un'istinto innato di prevaricazione su proprio simile. Non so. Era solo un ragionamento. P.S. Non vedo l'ora della serata sui 100 anni della fondazione del PCI, pezzo di storia importante in cui è nata la nostra Repubblica
@@MatteoSaudino In tutte le scuole della Germania era stata affissa questa massima di uno dei maggiori razziologi tedeschi dell'epoca: "OGNI RAZZA E' A SE STESSA IL SUPREMO VALORE". Che significa che ogni razza racchiude il proprio valore in se stessa, senza che nessun'altro possa intervenire dal di fuori per dargliene uno. Questa massima è di Ludwig Ferdinand Clauss, amico di Heidegger e come lui discepolo del filosofo ebreo Husserl .
Prof potrebbe fare un video sul pensiero dello storico e filosofo americano di sinistra Christopher Lasch e in particolare sul suo concetto d narcisismo e sulla sua teoria della rivolta delle elites?
Come il 25 aprile, arriva puntuale la " celebrezione" delle Shoa, il 27 gennaio. un appuntamento, giusto, da ricordare, certo, ma sotto certi aspetti diventa un po stucchevole, si ricorre sempre soliti film, Shinder List, Benigni, diventa con il tempo un triste e vuoto clichè! Sottovalutando il valore del silenzio, silenzio che fa piu rumore , di tante parole dette al vento che puntualmente, il giorno dopo vengono puntualmente dimenticate. Tutti intenti a sfagellarsi, battendo il petto e prometto non lo faccio piu, ma sappiamo tutti non è cosi! Si dedicare spazio, e inchiostro per poi " mi scuso anticipatamente"che si trasforma in una macchina di propaganda perchè e tale, una vera macchiana da guerra, che miete il senso della colpa sulla coscienza sporca di tutti i paesi europei! Quante generazioni dovranno pagare il prezzo di colpe di cui non sono responsabili? Non è, che forse si nasconde il bieco , mezzo per giustificare le aboninevoli persecuzioni sul popolo Palestinese, oramai dimenticato dall'opinione pubblica! Tutto tace! Questa non e un idea complettista o antisemita, di un nazionalista/ fascista, ma bensi di un noto scrittore israliano, che si batte per i diritti di un popolo! Ma, nessuno ha il coraggio di scrivelo, gli ebrei, sempre perseguitati possono dopo 70 anni fare cio che vogliono,? Non so!. E un altro tema, che voglio proporli, perchè non si parla mai delle stragi che sono avvenute dopo il dopo guerra? Le stragi dei partigiani rossi che massacrarono i partigiani bianchi nel friuli, ? E arrivando ai giorni piu recenti lo sterminio in Ruanda tra huti e tutsi' Non ha lo stesso diritto di essere affrontato con la stessa enfasi con la quale l Olocaust viene ricordato? Anche qui, tutti con la memoria corta! qui la propaganda non ha lo stesso effetto.! Lo dica anche lei !!! grazie Domitilla
Ciao, il prof in una lezione precedente tratta questo argomento, in pratica è vero, si il comunismo se lo si analizza ha fatto più morti, del nazismo, ma a differenza di quest'ultimo cambia il messaggio, il nazionalsocialismo ti porta ad odiare il diverso, fa una distinzione sbagliata in razze, il comunismo no il messaggio che vorrebbe far passare è diverso, le stragi fatte dopo la guerra sono scelte fatte anche da singole persone, per esempio Tito era abbastanza autonomo in queste cose. Cè una riflessione del prof. Che mi trova d'accordo ed è questa: spesso quando si rincorrono le utopie cè il rischio di generare nuovi mostri.
@@12345stella Certo che per i 100 milioni di morti fatti dal comunismo dev'essere stata una gran consolazione non essere stati ammazzati dai nazisti che "odiavano il diverso", soprattutto in una "distinzione sbagliata in razze....... Senza l'utopia non saremmo mai usciti dalle caverne.
@@raulcesari4115 nessuno dice il contrario, anzi anche Stalin ha fatto uccidere gli ebrei, ma è stata una decisione del dittatore, non credo che la rivoluzione di Lenin si basasse sullo sterminio, al limite in questo caso sono i dittatori che abusano del potere, poi se vogliamo discutere dei limiti del comunismo o della sua utopia, stasera cè la live del prof e credo si toccherà anche questo tema.
@@raulcesari4115 cè anche da dire che il comunismo del 1800, abbracera alcuni aspetti della Repubblica di Platone, perché anche in Platone ci sono riferimenti che potremmo oggi definire comunisti, se poi si considera che Platone è il nonno dei governi totalitari si capisce da dove provengono alcune utopie che si ritrovano nel comunismo. Poi questo è un mio pensiero che ho elaborato attraverso le lezioni del prof, dove più volte tratta e cita l'argomento
@@12345stella Non si lasci ingannare dalle parole. Per il comunista marxista i beni sono tutto. Per questo la sua rivoluzione consiste nell'appropeiarsi "dei mezzi di produzione". Per il comunista platonico non sono nulla, quindi non sono nemmeno beni. Per questo lascia ad altri "i mezzi di produzione". Il marxista ritiene l'economia in centro di tutto. Per il platonico non esiste nemmeno.
@@MatteoSaudino Gentile Professore, noi siamo abituati a definirli "cittadino americano o italiano o francese o tedesco di origine ebraica", ma non è così che si sentono loro. Loro sono ebrei che abitano in America in Italia ecc. e la stragrande maggioranza, circa il 92%, non sono affatto ebrei, ma Kazari convertiti all'ebraismo nel VII secolo. Questi sono tutti sionisti radicali (mentre gli ebrei veri non lo sono), e in quanto sionisti sono tutti al servizio di Israele e del Mossad. Si chiamano Sayanim, e il loro compito consiste nel monitorare continuamente il territorio dove abitano: amicizie posto di lavoro ecc. No so se il Signor Allen si sente ebreo o semplicemente americano, ma nei grandi numeri questa è la realtà.
Ancora raul cesari ad infastidire con i suoi interventi non graditi... non ci sono canali you tube di forza nuova o simili per lui? Ah...non sono interessanti...