LUCIANO PAVAROTTI intervistato da Enzo Biagi (1) 

I scorreggiava

Semplicemente meraviglioso!!!!!!!!

Great tenor Franco Bonisolli ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-u7kqvrNJy9o.html

Questo dice molto..

Onestamente, povero Cavallo

😂😂😂😂 è vero, pero bud nel 70 in Trinità era piu magro rispetto a pavarotti dai

Fine anni 80- ( Radames alla Scala 1985) - inizio 90

Inizio anni 80 forse 81 massimo 82

@@xXFedericoChannel parla di Aida. Porta il costume di Radames che ha messo all inaugurazione della Scala del 1985. C ero, ricordo e ho le foto.

@@musettina6adina224 mi sembra il costume dell'Aida di San Francisco dell'81

@@xXFedericoChannel non ho visto quella produzione. Ma quella della Scala più volte.Penso però i costumi di Radames si assomiglino un pò tutti. A meno che siano allestimenti di Michieletto o Tcherniakov =) Se è per questo parla della Favorita che non ebbe successo. Era il 1974...

Si. L'intervista ha una durata totale di 40minuti

@@accasfilm la seconda parte....? 🤗

BIAGI: Senta, a proposito di direttori d'orchestra, lei ha avuto un contrasto con Muti: come mai? PAVAROTTI: Non è mica vero! Lo dicono tutti, ma non abbiamo... B: Menzogne? P: Oddio, abbiamo avuto degli scambi, delle idee, è che mentre si lavora... B: Secchi (??) o tranquilli? P: Bah, a metà via, insomma, io non trovo che abbiamo avuto nessuno di questi ... B: Cos'è successo? P: Ma no, è successo che si faceva “I puritani”, io chiedevo sempre che lui controllasse l'orchestra all'ultimo atto perché l'orchestra tende a crescere e io devo cantare qualche cosa come quattro o cinque re bemolli, alla Scala poi, dove l'orchestra ancora tira di più delle altre... e lui non si decideva mai e ha incominciato l'ultimo atto senza … senza guardare l'orchestra. Gli ho detto: “Maestro, per cortesia, l'orchestra!”,be lì lui si è … B: Un po' arrabbiato? P: … un po' arrabbiato e io (avverbio incomprensibile) l'ho seguito a ruota, perché … B: Vi siete più visti? P: Non ci siam visti neanche allora, poi perché la Freni(?) e io ci ammalammo di una malattia che ci... B: Diplomatica? P: No no, ci durò quaranta giorni …. non è che la diplomazia, in quaranta giorni … no, no no!

In sintesi, nega di aver avuto conflitti se non un episodio con Muti in cui Pavarotti chiedeva di tenere sotto controllo il crescendo dell'orchestra all'ultimo atto: Muti si arrabbiò.

​@@lorenzonatural346Grazie mille per questa fantastica spiegazione!❤

@@lorenzonatural346 Grazie di cuore, gentile uomo!🤗

X lei naturalmente x me nessuno è paragonabile a Mario del Monaco

Ma mi faccia il favore.

Que irrespetuoso!!

Il suo era un cavallo da tiro, tra le tante razze selezionate nel corso dei secoli per portare uomini corpulenti in piena armatura piú quella del cavallo stesso.....

@@TheNautiluss ok ora mi sento meglio grazie

Filippo Bardazzi, si figuri :)

Ma basta con questi paragoni, Luciano è stato uno dei più grandi e non si discute su questo. Per me IL PIU' GRANDE fino al 1985, se non sei d'accordo va bene, ma quel che pensi tu non è legge.

Mai sentiti...

@@Valentino_Cammarelle se per te Pavarotti è stato IL PIÙ GRANDE evidentemente non sai di che parli

@@donaldfuck non dico il più grande, dico il mio preferito.

@@paolopedretti4636 Bonisolli era famoso con il nomignolo "IL PAZZO" per il suo carattere bizzoso che se da un lato ha prodotto dei gustosi aneddoti, dall'altro gli ha limitato la carriera. Però aveva una voce ed una tecnica notevole

Não.

Credo che tra i due non corresse buon sangue.

@@minuciofelice6465 E Del Monaco era un prodotto del marketing, oltre alla cecità delle persone e all'idolatria volontaria. Non che questa fosse l'intesa di Pavarotti, ma questo va detto di fronte ad assurdità come l'essere secondo dopo Caruso. Mai.

Di grandi tenori ce ne sono stati tanti, Corelli Gigli Pertile Merli Rosvaenge Di Stefano Fleta Masini Tucker Piccaver Baum Spiess Aragall Vinay Bjorling Vichers Bonisolli Barioni Prevedi Merighi. e tanti altri.

Filippeschi, Piccaluga, Salazar, Slezak, Pertile, Zenatello, Chiaia, Volker, O'Sullivan, Ansseau, Garbin, Borgatti, Zanelli ... è una lista così vasta, la lista dei tenori migliore di Del Monaco ...

Condivido.Molto meno umile del solito.Quando gli viene chiesto chi c'è oltre a lui nel mondo dei tenori non nomina neppure Kraus....

@@quandolamusicaeramagia6471 beh quando mai è stato umile? Chi lo pensa è ingenuo. Certo, più umile di Domingo. Ma così è giocare facile

Biagi faceva interviste per un pubblico vasto ,e non per conoscitori dell Opera. Entrare nei dettagli citando nomi che sarebbero risultati estranei ad orecchie inesperte non avrebbe avuto senso. Pavarotti che di interviste qualcosa sapeva, adattava le risposte ai programmi,sia che fossero interviste intime come quetsa,sia che fossero talk shows ( parecchi su reti USA) . E conoscendo bene il programma di Biagi,di cui era amico, ha dato risposte per il grande pubblico. Ovvio che in interviste per melomani i nomi li facesse, eccome. Ne trovate quanti ne volte su youtube.

A parere di molti Pavarotti avrebbe avuto successo anche cantando un repertorio verista come Pagliacci di cui ha lasciato un'ottima intepretazione sia in teatro che in disco.Le pare che un tenore con la voce di Pavarotti ( e che voce!) che cantava Boheme,Favorita,Lucia,Figlia del Reggimento,Manon, e i terribili Puritani sia stato invidioso per non aver affrontato un repertorio più verista?....Il signor Pavarotti i do e i re li aveva e li emetteva non "usava" il si invece dei do,che snocciolava uno dietro l'altro.Ed in ogni ruolo è stato sempre appropriato.

@@sergiobuccianti4224 no guardi, rispetto sempre l'opinione altrui ma il repertorio verista non ha niente a che vedere con la vocalità di pavarotti, che sarà anche stato un grande interptre del bel canto, ma con la drammaticita e i toni duri e sofferenti del repertorio drammatico non ha niente a che fare.....ho ascoltato e visto pavarotti nei pagliacci e non ho avuto una buona impressione, non faceva per lui....poi la voce.....va bene, i DO e i Re....però non si vive di soli acuti, poi le incisioni parlano chiaro, ne i Puritani edizione Decca nel brano "credeasi misera" esegue un falsetto, sono in pochi che in quel brano hanno coraggio, specialmente dal vivo.....che sia stato l'ultimo grande tenore sono d'accordo....ma accostarlo a qualsiasi repertorio no. Per finire, il Grande Del Monaco conosceva bene i suoi limiti e non interpretò mai un repertorio a lui non congeniale, anche qui sta la grandezza di un artista e cioè di non prendere per il culo lo spettatore.....

@@francocapone9094 In fondo diciamo la stessa cosa..io infatti ho precisato che per gli armonici che possedeva la voce di Pavarotti se la poteva cavar bene in Pagliacci e Cavalleria ..per altri ruoli veristi Pavarotti ha avuto l’intelligenza di non accostarcisi contrariamente ad altri (vedi Di Stefano che per quanto ha dato nei primi anni è stato un grande)..Sui Puritani non credo proprio che un FA (in studio possa essere cantato diversamente dal falsetto)…I Puritani nel loro complesso sono stati una delle perle di Pavarotti.Gli ultimi al MET sono stati una favola ed ho avuto la fortuna di assistervi…Buoni ascolti👋

@@francocapone9094 Del Monaco non ha avuto limiti,si è trovato quella voce e quelle caratteristiche alla quali il maestro Melocchi ha contribuito al consolidamento di un metodo di canto e fonazione che solo le corde vocali e la struttura laringo-faringea di Del Monaco poteva sostenere.Non a caso gli esempi di imitazione hanno fatto una brutta fine salvo pochissime eccezioni.Non dimentichiamo poi che il repertorio di Del Monaco degli anni ‘50/inizio ‘60 è stato un repertorio che per la maggiore era frequentato dai suoi epigoni e dai tenori stentorei .A parte Otello ( con Pier Miranda Ferraro) il repertorio di Del Monaco batteva principalmente su Norma,Pagliacci/Cavalleria,Forza,Ernani,Fanciulla del West,Carme,Andrea Chenier,Sansone con qualche puntata in Trovatore,Tosca ,Turandot,Tabarro,Adriana Lecouvreur,Fedora,Francesca da Rimini,Giulietta e Romeo di Zandonai.A inizio carriera si è cimentato in Butterfly,Boheme e perfino Rigoletto ,Lucia,Ballo in Maschera,con spostamenti sempre più nel drammatico/verismo che immediatamente dopo la guerra hanno preso il sopravvento.Quindi secondo me Non è che Del Monaco si è riconosciuto del limiti ma la sua vocalità gli ha imposto scelte anche se di prima grandezza..Non a caso è annoverato tra i più grandi di sempre.E ascoltarlo in certi passaggi in cui l’impeto drammatico e il fraseggio declamatorio ne esaltavano la potenza vocale e lo squillo era una goduria come lo è oggi ascoltandolo…Come esempi porto sempre i duetti con il baritono in Forza del Destino e ovviamente gli Otelli.Grazie per darmi questa opportunità interessante di scambi di opinioni.

@@sergiobuccianti4224 parlo sempre volentieri di di queste cose, la lirica è una passione che accompagna la mia famiglia da sempre, in casa si ascoltava Gigli che fu il preferito di mio padre ma non disegnava affatto il canto di Del Monaco anche se per lui era molto diverso....io dopo aver ascoltato Del Monaco comprai tutto di lui, ero ragazzino e andavo in un vecchio negozio di dischi d'opera ed il negoziante si stupiva come un giovane come me fosse così informato sulla vita e carriera di Del Monaco è mi chiese se non preferissi giocare a calcio con gli amici....in realtà facevo anche quello....ma studiai anche canto, per poco, perché l'esuberanza giovanile mi impediva di essere troppo serioso.....alla fine non divenni ne cantante ne calciatore ma le assicuro che la passione per questo artista mi ha fatto avvicinare culturalmente ad un mondo di eroi che anche se immaginari mi sarei volentieri sostituito a loro......