Dal 1986 fino al 1994 Battisti e Pasquale Panella composero assieme cinque album contraddittori, geniali e assai complessi, fino ad oggi non del tutto compresi: Don Giovanni, L'apparenza, La sposa occidentale, Cosa succederà alla ragazza, Hegel.
Francesco Patrizi - nel libro "Lo spleen di Lucio" (Arcana Edizioni) - ne fa uno studio rigoroso e filologico, scovando riferimenti letterari, estetici e filosofici che pochi critici (forse nessuno) han saputo cogliere con la stessa puntualità.
La crisi esistenziale di Battisti, il suo rifiuto delle logiche commerciali, il suo isolarsi, il rapporto con il successo, il desiderio di uscire dal recinto della canzone d'amore, sono soltanto alcuni degli argomenti trattati in questo saggio, allo stesso tempo colto e leggibilissimo.
Baudelaire, Joyce, Petrarca, Montale, Hegel.
C'è un mondo intero, poetico e immaginifico nei testi di Panella, scritti e poi proposti a Battisti, che solo dopo la stesura della parte letteraria dei brani ne compose le musiche.
E poi c'è una rivelazione (che mi ha lasciato di stucco) sulla canzone "Vattene amore", il cui testo Panella scrisse per la musica di Amedeo Minghi, e che lo stesso Minghi e Mietta portarono al festival di Sanremo nel 1990.
Una rivelazione legata al senso dell'album "Don Giovanni", il primo della strana coppia.
Ne parliamo nel video.
Il libro di Francesco Patrizi lo trovate in tutte le librerie e sul sito dell'editrice, vale a dire qui: www.arcanaedizioni.com/prodott...
13 мар 2023