Mi addormentai una sera tardi con le cuffie dopo aver caricato una cassetta avuta in prestito. L'ultima canzone era questa, ma non la conoscevo e non c'era nemmeno la lista dei pezzi. Mi svegliai a notte fonda con questa canzone emergendo tra sogno e realtà. Sorridete pure, ma per me fu come un'illuminazione. Semplicemente fantastica.
Che capolavoro di canzone. Che capolavoro di gruppo musicale. "strade imperfette, niente vuol cambiare ma tutto brucia già, bruciano i deserti dell'umana carità...."
Luci bianche dei lampioni filtrano fra i visi di ragazzi ventenni i loro visi si riflettono sui vetri di una Fiat Brava. La musica entra nei loro spazi interiori li irradia di vita, il fragore scoppia nella loro stessa anima. Il silenzio dei loro sguardi racconta l'infinito tempo effimero che li separa dalla loro spensieratezza. Un riff di chitarra, strade bagnate, una sigaretta che fuma, delle birre che passano fra le loro mani e si mischia ai loro sorrisi nella loro bocca. La notte nella sua magia imprime nei loro ricordi un velo di nostalgia di quello che dopo anni sarà un ricordo bellissimo di un'adolescenza che si consumo' prima che loro se ne potessero rendere conto. Grazie Piero.
Qui il problema non è chi era la mente dei Litfiba o chi erano i Moda (senza accento sulla a) o i Neon o i i Fleurs ecc ecc (potrei continuare per ore)...il problema grosso ma davvero molto grosso sta nel fatto che i discografici dell'epoca causa la cultura musicale mediamente bassissima dell'itaGliani dell'epoca (e anche di oggi) non hanno saputo sfruttare bene e davvero il fenomeno come dire...Indie?Italiano....avevamo un patrimonio musicale che nessun paese latino al mondo aveva e che per antitesi avrebbe potutto dar filo da torcere ai mostri sacri anglosassoni dell'epoca....nessuno si è mai accorto di quanta regolare ed indisciplinata mente e cultura c'era davvero in quegli anni in Italia ma davvero a 390 gradi (prendo in giro la geometria e la valletta di Biscardi)....un vero e fottutissimo peccato disperdere quel patrimonio....i politici italiani non hanno mai compreso l'importanza espressiva del nostro paese in termini musicali...e allora w toto cotugno o aleandro baldi o spagna....w l 'italia
phydya72 Il problema vero sai quale? non sono i discografici ma la lingua... l'Italiano e parlato solo in Italia e quindi e relegato a poco piu di 75 milioni di abitanti se vuoi puntare in "alto" devi cantare in Inglese perche e la lingua piu diffusa al mondo vedi la PFM cantando in Inglese hanno sfondato in USA e UK..
@@saltalgilmour9745 Non credo. All'epoca della PFM c'era anche il Banco del Mutuo Soccorso, che fece qualche disco in Inglese, ma continuò a pubblicare (e a vendere) album in Italiano. La sfiga dei Litfiba è stata quella di nascere in Italia dove sono stati ignorati dalla discografia "ufficiale" e si sono imposti solo grazie alla costanza di Pirelli. Fossero nati in UK o USA sarebbero una band internazionale al livello di U2 o REM, ma purtroppo sono nati in una repubblica delle banane come l'Italia. Il Piero Pelù dei tempi d'oro è un frontman che tante band si sognano, ai livelli dei grandi frontman come Freddie Mercury o Fish dei Marillion. E anche la band dei tempi d'oro (Ghigo, Aiazzi, Maroccolo e il compianto Ringo) non hanno da invidiare nulla a nessuno.
Come canzone, forse l'apice dei Litfiba. O quanto meno rappresenta il loro periodo di massimo splendore e di fervore artistico. Dopo '17 Re', secondo me 'Tre' rimane il più bel loro album. Poi, l'inizio della fine.
bellissima!!!! adoro i vecchi litfiba... e sta videocassetta cel'ho ancora!!!! grande il nostro "vecchio" piero!!!! purtroppo sia piero che ghigo..da soli...nn valgono molto... insieme erano una potenza...innovativi e mai ripetitivi!!! viva i litfiba!!! (...però amo anche vasco....)
Amici, ricordo che Lousiana è dedicata anche a Willy Nelson Darden. C'è scritto nella biografia del gruppo tra l'altro. La copertina di Litfiba 3 è anche esplicativa.
grandissima chiara, l'indiano emiliano che rigira sempre i soliti 4 accordi e quello che barcolla sul palco con gli occhialini gialli sono anni luce dai litifba
La vostra arte e stata la mia crescita in tutti i sensi all epoca era musica per pochi mi avete sempre accompagnato in bei momenti e tragici come adesso ma l uomo si vede nelle dificolta la massa e una merda
Raga che pezzo ogni volta metto le guffie a manetta solo luisianaaaaa, grande piero peccato che la bend si e sciolta troppo in fretta, potevano ancora spaccare, grazie piero di esistere,
Sul mulo trovate un bootleg Live in Cesena '91 , 2CD... Una favola... ogni volta che l'ascolto mi vengono i brividi, ciò che nn mi viengono con le musichette da 2 soldi di adesso...
Pelù qui è un vero istrione e Ghigo, pur avendo poca tcnica chitarristica, ha la fortuna di avere un grande gusto e senso musicale: meglio di vari chitarristi supertecnici e iperveloci.
E anche qui ti sbagli... "'Louisiana' e' dedicata, cosí come l'intero album, a Willie Jasper Darden, un nero giustiziato sulla sedia elettrica in Florida il 15 marzo 1988, nonostante i forti dubbi sulla sua colpevolezza espressi anche da alcuni membri della giuria"... Hai peró ragione circa il Marok, forza trainante dei grandi, originali Litfiba.
si è appunto un testo che parla della pena di morte,ma è molto metaforico e difficile da cogliere.parla appunto della sedia elettrica,delle catene dei carcerati,dell'ultima sigaretta del condannato..
Non posso credere i 'sti commenti del cazzo di gente che dice come il Marok non abbia fatto molto (o male) dopo l'uscita dai Litfiba. Anzitutto ne uscí perché giá stavano vendendosi, e riciclandosi. Mentre il grande Marok... non so... C.S.I.? PGR? Ok che faccio, continuo? Dio che cazzate che sparano la gente.
