Andrea non lo sa, ma durante le sue riprese, il sottoscritto, omino meschino e più che pavido, tallonò da lontano (sic) il morto vivo youtuber indeciso se 1. abbordarlo ed esibirsi in spericolato fanboismo 2. Passar oltre e considerare trent'anni più che sufficienti per abbandonare qualunque spinta mitomaniaca. Dal conflitto tra le due irrisolute risoluzioni nacque la scena seguente: uomo dietro colonne che spia veneto a passeggio. In memoria della mia pavidità questo commento io scrissi pieno di euforica vergogna.
da mantovano posso solo ringraziarti per il video: veramente ben fatto complimenti. Per quanto riguarda Palazzo Te ,studiando in ambito turistico, ci tengo a fare un po' di spiegazione sia sul Palazzo sia sulla questione cavalli dato che lo ritengo una cosa molto curiosa e affascinante da sapere: Per la prima il palazzo prende il nome dall'isola sulla quale venne costruito il tutto ovvero l'isola "Tejeto"(l'origine non è chiara c'è chi pensa deriva da tiglieto ovvero bosco di tigli che era presente nella zona o da tegia diminuzione del latino attegia ovvero capanna) dato che originariamente erano 4 (il quarto lago ovvero il lago paiolo venne bonificato e interrato nel 1700): il palazzo era sia un luogo per l'allora duca Federico II per rilassarsi sia un luogo dove stare con la sua amante la nobildonna Isabella Boschetti (il palazzo fu costruito in suo onore dal duca) Questa zona (bonificata poi in seguito) originariamente faceva da recinto naturale per i cavalli perchè ,tra le tante entrate economiche c'era pure il commercio di cavalli: questa passione/inizio del commercio era già presente dal 1400 con i Gonzaga (piccolo fun fact: Il cognome della famiglia era originariamente Corradi da Gonzaga ovvero una provincia di mantova che c'è ancora oggi poi divennero solo gonzaga) che li usarono per allevamento, tornei e palii arrivando addirittura a creare una loro razza di cavalli facendo accoppiare razze diverse da le più disparate d'Europa e Africa (spagna,egitto,tunisi, turchia etc) creando così una tipologia di cavalli molto bella esteticamente ma anche forte (la raza nostra de casa ovvero la nostra razza di casa come la chiamò francesco II gonzaga) tanto che divenne presto una delle razze più ricercate e apprezzate in tutta europa sia per la guerra sia per motivi non bellici: I Gonzaga donarono molti loro cavalli ai re di Francia come regalo, Enrico VIII ci sono lettere e testimonianze dirette a Mantova nelle quali faceva richiesta di alcuni esemplari dei Gonzaga e l'imperatore Carlo V stesso ricevette in dono un loro cavallo quando venne in visita alla città nel 1530. La sala dei cavalli era ,per spiegarla in breve, una delle sale più importanti e tenute in considerazione dato che donare un cavallo era considerato un dono di grande valore nei confronti di un ospite.
Ciao, Andrea! Non so se era una battuta, ma il bianco che state bevendo a 3:27 non è Laguna, come la laguna di Venezia, ma Lugana....siamo una piccola denominazione di origine della sponda sud del lago di Garda, dove si trova appunto la frazione di Lugana, fra Sirmione e Peschiera del Garda 😉
Anche io ci sono stato in gita con la scuola...solo che vengo da Mantova ma mi sono trasferito a Treviso anni fa. Uno dei momenti più alti di tutta la mia carriera scolastica!
Quando ero un'adolescente le mie amiche mi prendevano in giro perché impazzivo per Alberto Angela. Adesso tutte a sbavargli dietro. Ho sempre avuto la tendenza ad anticipare le mode. Sappi che adesso impazzisco per la tua versione "divulgatore d'arte" o "inviato di linea verde" . Preparati alla gloria 😂
Fantastica città dove è bellissimo viverci,dove si respira arte e splendore ,artisti di epoche diverse che fanno di Mantova una città di alto gradimento.Mantova sei gradevole e stupefacente.
Da mantovano sono onorato di sto video❤ PS: Ora aprirò una faida mantovana, ma i tortelli sono chiusi in maniera differente nelle zone rurali lontane dalla città😂 sono chiusi tipo i tortellini bolognesi (ovviamente molto più grossi)
Ai Gonzaga non solo piacevano i cavalli, ma erano così specializzati nell'incrociarli e addestrarli che loro allevamenti erano famosi in tutta Europa e rifornivano tutti i sovrani d'Europa.
Ma i Gonzaga non erano talmente "ossessionati" dai cavalli che in certe aree del palazzo non ci sono scalinate ma scivoli per consentire di potervi accedere proprio a cavallo? O ricordo male? Ero alla scuola elementare quando visitai il palazzo ma mi rimase impressa sta cosa
Bellissima Mantova! Ci sono stata due giorni alla fine del 2016...non ho visto tutto, mi manca l'edificio circolare,...avevo mangiato la polenta con il pesce, la torta sbrisolona e i tortelli alla zucca😊🎉Divini!!
Caspita!Le sale dipinte sono..incredibili!! La prima volta che ho assaggiato e scoperto che la mostarda d'arance col grana è fantastica,è stato proprio in un ottimo ristorante a Mantova.
❤️Ho adorato questo video, prossima volta ti consiglio di provare i vari risotti sempre asciutti tipici di qui, con la spina, le rane, il pesce gatto e i saltarei, come dolci ti consiglio anche la torta greca e la elvezia 😊
Bravissimo e simpaticissimo. Mi permetto un’aggiunta: in Piazza Pallone, giardinetto tranquillo e riservato in centro, molti di noi hanno dato, da ragazzini, i primi baci. I più fortunati, anche altro 😉
Io mantovana che vivo all estero, mi ha fatto piangere mi manca tanto casa mia 💗💗💗 il percorso "che hai scoperto solo tu", ci fumavamo le canne negli anni 2000😅😅😅🤣🤣🤣
Splendido video! 😍 Ti consiglio di visitare Sabbioneta, la città ideale di Vespasiano Gonzaga anche detta la piccola Atene nonchè patrimonio dell'Unesco proprio come Mantova!
@@AndreaLorenzon in realtà è una guerra tra bande, cani e cavalli si sono alleati perché sottoposti all'assedio dei gatti nelle campagne. (O forse perché rischiano di morire ad ogni salto nel centro)
Fantastico! 🤩 Comunque per esperienza personale sconsiglio la visita di Mantova quando c'è forte pioggia, mi sono ritrovato le scarpe fradicie perché moltissime grondaie dei palazzi del centro storico invece di scaricare direttamente nei tombini, come avviene normalmente, scaricavano veri e propri torrenti d'acqua sui marciapiedi