Che sottile ironia, intelligente ed educato senza essere ruffiano. Altri tempi altri uomini, quando potevi dire 'checca' in senso affettuoso sensa essere messo in Croce e tranquillamente affermare che siamo una Colonia
anche la scena dove accende la sigaretta e interrompe il verboso che gli sta ponendo la domanda:" no, ma la tua domanda mi interessa veramente".... ahahah
mario bianchi lei è un tipo estremamente sintetico. In ogni caso ho un’ opinione diversa e sono convinto che prima o poi si spoglierà anche degli orpelli natalizi
"Assieme a Vittorio De Sica, Mastroianni, é stato l'attore italiano più amato e guardato al mondo e per noi attori comuni mortali è davvero dura stargli dietro" Alberto Sordi
@@bodaciouscowboy72 Hai ragione. Comunque è stata una costellazione di grandi attori tra qui Gasman, Volontè e tanti, tanti altri ad arricchire il nostro cinema però Sordi, credo che avesse centrato il segno elogiando in quel modo De Sica e Mastroianni.
Il punto, caro Alessio, è che in ogni caso avrebbe potuto benissimo dirlo, e con sincerità, e non gliene sarebbe venuto altro che un merito ulteriore. Come quando Freddie Mercury diceva che John Lennon era il suo inarrivabile punto di riferimento.
@Alessio Cacciapuoti su Rai storia, credo di averlo visto due anni fa' circa, un'intervista dello stesso Sordi rilasciata a Mollica, nel quale l'attore definiva i colleghi de Sica e Mastroianni come non raggiungibili. Se trovo su internet video te lo mando volentieri.
Marzo 2020, periodo di quarantena, tutti chiusi in casa causa Corona Virus. "Meglio nella sala, perchè stare insieme è più bello, però se il mondo muta per motivi che non conosco bene e diventa un'esigenza quella di non uscire più fuori ma vederlo a casa, vabbè, vediamolo a casa" Marcello, sto recuperando tanti tuoi film. Attore straordinario e da questa intervista è uscito fuori un uomo incredibile.
Mi sono detto: guardo i primi 5 minuti, il resto lo guardo quando ho più tempo. Due ore dopo ero ancora lì, stupito e un po' deluso che fosse già finito. Difficile trovare altri attori così carismatici, di questi tempi, anche quando chiacchierano.
Avevo letto che fosse un personaggio minore, lui stesso si minimizza nella sua autobiografia. Invece è un vulcano intelligente e simpatico. Un fratello maggiore.
Che sottile ironia, intelligente ed educato senza essere ruffiano. Altri tempi altri uomini, quando potevi dire 'checca' in senso affettuoso sensa essere messo in Croce e tranquillamente affermare che eravamo e siamo una Colonia usa
La grandezza in tutto... la grandezza dell'epoca, epoca passata... la grandezza di Mastroianni nella sua saggezza, semplicità, umanità, rispetto al pubblico e i colleghi, a questi giovani attori, con i tutti i suoi difetti che anche loro fanno parte della sua grandezza. Grande Marcello! La mancanza di quelle persone vere.. Fellini, Guerra, Mastroianni, Loren De Sica, Monicelli... grande cinematografo che fa onore alla cultura italiana! Grazie infinite per questa registrazione! È un tesoro vero e proprio di quell'epoca che non torna mai più.
Ti assicuro che tutt'oggi, soprattutto se il pubblico fosse composto da studenti del CSC o dell'ANAD, nessuno oserebbe anche solo sbuffare davanti a un maestro quale Mastroianni. Ma purtroppo come Mastroianni non ci saranno mai più. Ma vabbè, strumentalizza come cazzo ti pare
Che attore!portava sempre con se,nel privato,una vena malinconica,tipica dei grandi attori ma ancor di più di quelli che,come lui hanno segnato il genere della commedia all'italiana...si potrebbe ascoltarli per ore personaggi così,con quel loro infinito bagaglio di aneddoti ed esperienza...quando racconta poi la prima esperienza con ruggiero ruggeri è fantastico:"m'hanno chiamato...eheh...mo je a faccio vede io a quel rincoglionito di ruggeri....quel vecchio!"...mitico😂😂😂😂😂
Anche io, non so perché, ho seguito quasi per caso le prime parole e sono rimasto attaccato a guardare tutto il suo intervento, dall'inizio alla fine. Quest'uomo era magnetico, pur essendo un perfetto antidivo. Un attore gigantesco con un profilo molto basso ed un carisma eccezionale che scaturisce dalla sua semplicità. Un mistero. In genere chi vuole essere carismatico costruisce delle sovrastrutture pazzesche. Lui no ("hai fatto la cacca?"). Comunque ci sono molte cose interessanti da sentire e valutare, altre lungimiranti (stupefacenti a distanza di 33 anni).
Che personaggio mitico!! La umiltà, la qualità umana, la bontà e l'umore che solo i veramente grandi hanno. E lui propio grande era.... Quanto ci manchi, Marcellì 😪😭
Ho guardato l’intero incontro almeno tre settimane fa. Da allora, la presenza di Mastroianni all’interno della mia sensibilità si è fatta più forte di prima, quasi ineludibile: diversa rispetto a quando conoscevo Mastroianni soltanto attraverso i suoi film e qualche intervista. Nel documento dal notevole valore storico che il CSC ha deciso di consegnare al vasto pubblico di RU-vid è possibile ammirare Mastroianni - lui, il grande divo del cinema - attraverso una prospettiva unica. Unica per diversi motivi: non si tratta, in primo luogo, di una banale intervista, ma di un incontro avvenuto in un luogo per il quale Mastroianni rivela una simpatia speciale, un luogo dove viene accolto da studenti che lo amano e che al tempo stesso riescono a intessere con lui un rapporto dalle sfumature confidenziali; in secondo luogo, si tratta di un momento di analisi che Mastroianni, con grande umanità, rivolge a sé stesso in una fase della propria carriera che ben si addice alla riflessione retrospettiva; infine, benché non si tratti di un incontro svoltosi negli anni immediatamente precedenti la sua morte e dunque non possa essere definito una sorta di “testamento”, questo video sembra raccogliere una matura summa del suo approccio esistenziale e professionale - anche se nel caso di Mastroianni è quasi improprio scindere i due. Il Mastroianni che emerge da questo incontro è un uomo dalle esperienze e dai volti molteplici, un narratore dalla voce amichevole che si offre tanto al ricordo quanto alla riflessione, tanto al confronto quanto all’incitamento, tanto all’ironia quanto alla critica. Sono diverse le linee attraverso le quali schiude alla sua platea alcuni dei nodi più significativi rispetto alla sua esistenza. Vi è il ricordo dei registi che lo hanno formato e reso grande, ma anche il ricordo dei registi con i quali ha potuto collaborare nella maturità e persino quello dei registi che ha soltanto incrociato e che per lui rimarranno sempre un fascinoso mistero. Tutti tornano alla mente di Mastroianni sia nelle loro vesti professionali sia nel loro profilo più aneddotico e divertente. Di tutti Mastroianni dimostra di avere compreso e interiorizzato l’umana - e non intellettualistica - grandezza. Vi è poi l’amore, saldo e sconfinato, per la professione dell’attore. Una passione misteriosa perché avvolta tra le dolci nebbie dell’infanzia. Una passione viva e intensa al punto di dichiararsi disponibile a un futuro in cui il cinema esiste soltanto come televisione d’intrattenimento per le casalinghe. È davvero possibile scordare gli occhi lucidi e la voce quasi sognante con le quali, regredendo a una sorta di condizione adolescenziale venata però di consapevolezza, Mastroianni descrive con affettuose pennellate la giornata dell’attore, muovendosi tra i momenti di sonno sul set e l’adorato cestino con i tonnarelli? Ecco perché prima dicevo che esistenza e professione, in Mastroianni, forse non dovrebbero essere scisse: questa testimonianza dimostra che per Mastroianni la professione dell’attore fu fonte di dignità esistenziale - lui non aveva scordato la povertà delle proprie origini -, ma anche il coronamento del sogno di un’intera vita, un sogno dalle tinte deliziosamente felliniane - e Fellini, per Mastroianni, fu probabilmente il regista più importante, quello che incontrò nel profondo. Vi è, continuando, lo spirito di corpo che con sguardo raggiante manifesta nei confronti degli studenti: senza eccessivi paternalismi, li lega a sé orizzontalmente, e si interessa alla loro quotidianità, alle loro giornate dedicate al mestiere dell’attore. A tratti si ha quasi l’impressione che si sarebbe voluto trattenere lì a lungo, anche per sempre. Nella fantasia di Mastroianni forse il CSC era divenuto il luogo dove la vita brulica, dove i suoi simili vivono ebbri di felicità, dove gli incontri e le occasioni nascono irrefrenabilmente, dove tutto è nuovo e vario ed entusiasmante. Vi è altro ancora: troppo per poterne parlare in questo commento dalle proporzioni sempre più abnormi. La simpatia di Mastroianni per la cucina veneta e per le bellezze del Sud, le magnetiche presenze femminili legate alla sua vita, le contraddittorietà riguardanti i suoi risultati come attore, i suoi dubbi e le sue intime riflessioni sulla tecnica attoriale, la sua consapevolezza dei funzionamenti del mercato cinematografico, le critiche prive di retorica ad alcuni circoli viziosi, le battute, le opinioni talvolta più semplici e schiette di quanto ci si potesse aspettare da un personaggio tanto iconico... Una, ad ogni modo, è la cifra che infine sembra animare Mastroianni tra tutte queste variazioni: la sua aurea mediocritas. Sia chiaro: queste parole, nel caso di Mastroianni, non devono essere intese secondo un’accezione troppo filologica e nemmeno secondo un’accezione dalle sfumature maliziose. Mastroianni, in questo documento, dà prova di essere un uomo del Novecento, ma un uomo che ha trascorso la vita con ineffabile e squisito equilibrio. Seppur attraversato da vizi e penombre, da limiti e inquietudini, nulla gli ha impedito di trovare e vivere la risposta alla domanda della sua esistenza (“Conosci te stesso”, diceva l’oracolo delfico), e di farlo muovendosi sempre con il più tenero affetto e la più sorridente convivialità per ogni manifestazione, per ogni intoppo, per ogni accidente della vita. Forte, come ogni attore che sia giunto al cuore del teatro, della coscienza - forse innata - che il teatro implica l’accettazione della sorprendente imprevedibilità del vivere, come sosteneva Strehler. In sostanza, queste due orette di cui sono sommamente grato al CSC mi hanno fornito la più illuminante conferma di quanto sostenne una volta Flavio Bucci durante un’intervista con Giancarlo Dotto: Mastroianni aveva capito il segreto della vita.
Ha una voce e una dizione talmente delicata che la "uso" per addormentarmi. Un grandissimo poi, ogni concetto é intimamente vissuto, mai banale o ripetuto a pappagallo come troppo accade. Essere responsabile delle proprie parole....
GRAZIE Maestro per la grande eredità che ci hai lasciato. Grazie a CSC per la diffusione di questo documento di enorme elevatura e, a livello intellettuale e, culturale e, a livello umano.
calcola che bruce willis raggiunge una certa notorietà dopo trappola di cristallo, uscito sempre nel 1988, quindi ci sta che mastroianni non sapesse chi fosse
@@mirco7074 era talmente "amato" che per la promozione del suddetto film "preferirono" utilizzare come elemento principale di locandina il grattacielo dove si svolge il film.
9:39 opportunità per chi vive a Roma di fare cinema 10:57 fortuna dell'attore 12:07 anche da anziano puoi fare l'attore protagonista - Benito Carta: "Last but not least - la singolare presenza di Benito Carta, dalla precoce vocazione teatrale, momentaneamente sospesa per una lusinghiera carriera in banca, ma puntualmente ripresa dopo trentott'anni, al termine appunto di quella carriera, quando altri spesso vanno in pensione e si infilano le pantofole. Indubbiamente, una compagnia simpatica!" 18:29 congiunzione di pietruzze tutte utili e che ritornano alla mente dentro un discorso 40:53 moglie di Mastroianni dal 1950 al 1970 ma senza però mai divorziare ufficialmente: tra i vari film ha interpretato la venditrice di scope in Non ci resta che piangere di Gigi Magni it.wikipedia.org/wiki/Flora_Carabella 42:40 "paraculi": sottolineatura di Mastroianni di come la lingua ed i modi stavano cambiando 56:55 Bruce Willis chi?? 1:19:00 Brigitte Bardot 1:43:14 Luciano Tovoli, direttore della fotografia nel 2007 divenne il primo membro onorario di Imago, la Federazione europea dei direttori della fotografia da lui fondata.
c'è chi spera di vincere sei miliardi alla lotteria e chi invece invidia sinceramente, visceralmente, i grandi artisti come mastroianni che hanno avuto la fortuna rara di vivere un'epoca di grandezze e splendori senza eguali ...
È una generazione di uomini composti, di buone maniere, diplomatici SI ma non politicamente corretti, che tradotto vuol dire ipocrita. Quanto era umile nel modo di relazionarsi, col giovane e con l"operaio della strada. Ho nostalgia di questa educazione anche nel saper fare le battute particolari
era questo modo affabile di parlare..anche mio padre uomo di grande umanita cultura e impegno politico parlava in modo da farsi ascoltare da tutti per la grande esperienza di vita e la grande curiosità verso i giovani e tuutti gli aspetti della vita. un altra generazione
Mastroianni, uno dei miei attori preferiti...mi ha sempre messo addosso un velo di malinconia. Non so perché, ma mi si stringe il cuore ogni volta che lo vedo.
Un grande attore e anche un Signore nella normalità....qualcun'altro avrebbe potuto rispondere dall'alto della sua carriera, invece lui fa un discorso molto umile e veritiero....
E' scontato, suona come una chiacchiera piagnucolata al bar dell'angolo, ma purtroppo è vero e lo devo dire: il cinema (italiano ma non solo) non ne ha quasi più di questi artisti, quelli veri.
Quello che colpisce particolarmente di quest'uomo e' il portamento signorile e l'educazione e rispetto mostrato, verso i ragazzi in sala,cosa che taluni attori di quel calibro e periodo storico proprio non avevano. Un grande piacere averlo visto per queste due ore.
La cosa che mi meraviglia è che questo attore straordinario si mette a disposizione e nella semplicità più assoluta spiega gli albori della sua esperienza come attore, gli anni 60-70 per il cinema italiano sono stati anni straordinari, anni in cui anche da oltre oceano venivano in Italia ad imparare come fare cinema, epoca straordinaria che hanno dato alla luce attori e registi indimenticabili
Ma... ho capito male io oppure nel 1988 davano 500.000 lire al mese per frequentare questi corsi???? Ma veramente???? Oggi neanche pagando.... Ma ditemi che ho capito male...
Che eccezionale documento! Grazie per aver condiviso il video dell'intero incontro. Che fortuna hanno avuto quei ragazzi ad averlo conosciuto di persona...
Invidio quei ragazzi che hanno avuto la fortuna di fare domande ad una icona così importante. Tra l'altro era il 1988 e già mostrava perplessità su questa specie di cinepanettoni/vanzinate (cita Yuppies)
Invidio, anche i bambini a giffoni, 91,o forse 90. Hanno avuto il grande privilegio, di incontrare liv ulmann. Una delle attrici più famose di bergman.
Ascoltate attentamente tutti insieme una persona che parla, senza gridare, interrompere, consultare lo smartphone ecc.... E pensare che ci sono dei grandissimi cretini che solo per aver scritto ciò che ho appena scritto mi direbbero:"ok boomer"
e non sanno neanche da dove deriva questo termine che ripetono a pappagallo. Boomer è chi è nato durante il boom i nascite. Da chi viene questo termine spregiativo? Da chi non ama l'umanità.
e non sanno neanche da dove deriva questo termine che ripetono a pappagallo. Boomer è chi è nato durante il boom i nascite. Da chi viene questo termine spregiativo? Da chi non ama l'umanità.
...vengono i brividi ad ascoltarlo oggi..."verrà un giorno in cui il cinema si vedrà a casa"...ma soprattutto "noi serviremo comunque, perché altrimenti come li faranno i film?"....ed eccoci qui con l'intelligenza Artificiale...😮😢😮💨😪
Ecco l'importanza e la potenza della cinematografia;ti restituisce l'unicita',la simpatia e la cultura di un grande attore.Grazie per la divulgazione di questi documenti assai preziosi.
1:34:17(Quando parla di come immedesimarsi in un personaggio) HAI l'impressione che il personaggio faccia tutto lui, solamente perché sei MARCELLO MASTROIANNI,uno dei più grandi ATTORI DELLA STORIA DEL CINEMA MONDIALE 🙌🙌 ECCO PERCHÉ......🔝
Il ragazzo che appare al minuto 2:34 , ossia Massimo Bellinzoni,ha interpretato un gay ne " Il bello delle donne", alle sue spalle si puó facilmente intravedere a sinistra un giovane Enrico Lo Verso.
Bisogna anche considerare che l'industria cinema italiana è praticamente morta, hanno iniziato nel momento peggiore da 50 anni a quella parte. Suvvia, non siate cattivi
col senno di poi.... Bruce Willis come interprete principale di DieHard (Trappola di cristallo) fu una grande scommessa delle major poiche' di fatto le star del piccolo schermo in America non diventano mai star di Hollywood. Willis passava da essere il simpaticone della serie Moonlight ha una sorta di Rambo metropolitano tutto muscoli e Beretta nei blue jeans. Da ridere pensare che nel primo poster di DieHard la facciona di Bruce Willis non era neanche stata messa cosi' da non legare il film al personaggio della TV, ma c'era solo il Nakatomi Plaza. La faccia di Willis fu messa di lato al grattacielo in una successiva versione dopo che il film debuto' avendo avuto un certo successo anche dovuto alla scoperta fisicita' di Willis nel ruolo. Diciamo che la forza dell'America e' spesso quella di credere nei talenti, di investire somme anche enormi in progetti ambiziosi al fine di stupire e quindi di catturare nuovo pubblico.
che amerezza vedere come oggi il cinema italiano sia completamente distrutto. da grande appassionato mi sarebbe piaciuto imparare e lavorare nel cinema ma non esiste una scuola di cinema statale e quelle private costano veramente troppo. che peccato, sai quanti talenti verrebbero allo scoperto?