Il tuo inside book è interessantissimo. Hai ragione la critica non toglie niente al fascino che ha il romanzo. Ho già letto questo libro almeno quattro volte, forse cinque o sei e la prima volta era un libro per ragazzi (dunque con meno pagine) ma sempre in francese.E la prima volta che lo leggo in italiano. Sono molto contenta. 🙏 grazie a te.Sei bravissima per parlare dei libri ! E tu sei bellissima e simpaticissima. Il prossimo libro sarà una scoperta per me. Tu potresti essere mia figlia ma imparo tanto da te. Baci Michèle
Bravissima Ilenia! Con questa analisi letteraria mi hai conquistata, hai sviscerato proprio tutto: hai una nuova iscritta :D Ho finito proprio oggi il testo in lingua originale e me ne sono innamorata. Ciò che mi ha catturata di più è la semplicità con cui Charlotte si addentra nella profondità della mente umana e la forza e la franchezza del linguaggio utilizzato: l'ho trovato un romanzo d'avanguardia da questo punto di vista, per essere una pubblicazione ottocentesca. Ora sono curiosa di scoprire anche Cime tempestose, di Emily: ne parlerai? Ancora complimenti!
Lungi da me voler difendere Rochester, non mi piace né lui né il romanzo, ma non me la sento di criticare più di tanto la scelta di recludere la moglie in soffitta. All'epoca non c'erano gli ospedali, le cure, i medici specializzati di oggi. C'erano i manicomi, che non erano luoghi di cura, ma di torture, maltrattamenti e abbandono. Bertha sarebbe finita in un posto del genere. Tutto sommato, sta "meglio" in soffitta, dove senz'altro conduce una vita che oggi ci appare ingiusta e inaccettabile, ma più tutelata di quella che avrebbe avuto in un manicomio. Per di più, a quei tempi i disturbi mentali erano un vero e proprio tabù, considerati una specie di maledizione divina. Avere un caso simile a Bertha in una famiglia significava disonore su tutta la famiglia, essere dei reietti respinti dalla società. Quindi non può stupire la reazione di Jane e Rochester di fronte alla malattia di Bertha, anche se oggi ci sembra inaccettabile e crudele. Bisogna sempre contestualizzare.
Certo, ma noi lettori non avremo mai la certezza che le condizioni psichiche di Bertha fossero quelle anche quando Rochester l'ha rinchiusa per la prima volta, ci resterà sempre il dubbio che la follia incontrollata sia una conseguenze della vita da reclusa che è costretta a condurre.
La moglie pazza in soffitta! A parte la battuta sarebbe bello sapere che cosa ne pensa ilenia zodiaco del film Emily (2022) 15:19 viene detto che nessuna delle sorelle bronte supero ' i trent ' anni ma le 2 grandi arrivarono almeno a 30 , mi si perdoni l ' osservazione ancora complimenti per il lavoro
Bellissimo il libro e interessantissimo questo episodio di Inside Books. Sono innamorata dell'interpretazione data al personaggio di Bertha. Grazie Ilenia
Credo che la "follia" di Berta derivi dal suo essere sessualmente attiva e disinibita come prevede il pregiudizio sulle donne di colore e che io ho interpretato come una sorta di monito per cui se ci si lascia vincere dalla passione si rischia la pazzia...per il resto condivido pienamente il tuo pensiero
Io non ho mai sopportato questa cosa che Jane Eyre sarebbe buonissima, con tutte le donne della sua stessa classe sociale, mentre quelle di classe inferiore vengono ignorare e quelle di classe superiore disprezzate... Senza contare la sua totale mancanza di empatia verso Bertha. Ho sempre vissuto Jane più come la vera villain dell'opera... 😅
Sai anche io ho avuto un po' di dubbi sul rapporto Jane -altre donne, ed in effetti come dici tu, quelle povere ignorate quelle ricche disprezzate. Però perché la consideri la vera villain?
@@meikochan94 perché non prova nessuna pietà per Bertha e si mette con Rochester che è la persona più bassa e abietta di tutto il romanzo: quindi tra le due è molto più cattiva Jane. Non riesco a venire a patti con la sensibilità di un'altra epoca probabilmente.
Scusa, ma il tuo video ha una lunga serie di inesattezze. Nessuna delle 3 raggiunge i 30 anni? Charlotte muore a 38 anni. Patrick Brontë non era un ubriacone, le sorelle non erano senza cultura anzi avevano a disposizione una biblioteca ricchissima. La tua pronuncia è terribile. Charlotte era inglese, quindi il nome si pronuncia all’inglese e non alla francese. Brontë è comunemente pronunciato con la I finale. Lowood, non si deve sentire la V, Haworth lo dici in modo errato. Il che rende il tutto molto cringe da ascoltare, non sono riuscita a finirlo perché le orecchie cominciavano a sanguinare. Forse dovresti informarti di più prima di diffondere informazioni sbagliate.
Brutta giornata ? Ti consiglio una bella passeggiata all’ aria aperta, rinfranca lo spirito . le tue critiche buttate lì come un sasso in uno stagno mi sembra che servano solo a quello … ad agitare un po’ le acque . Comunque per evitare ulteriori sanguinamenti meglio se non ascolti più nessuna puntata .
La pronuncia inglese corretta è assolutamente irrilevante ai fini del video, dato che si tratta di un video per analizzare il romanzo e non c'è bisogno di conoscere l'inglese per poterlo fare
