Medioevo (Lezione 9):"Eraclio e la fine dell'Impero Sasanide (610-630)" 

+Giada Bho Grazie delle sue parole! Mi fa piacere il suo interesse. Abbiamo molte cose strane e interessanti da vedere. Con la prossima lezione parleremo della conquista islamica fino alla fine del VII secolo. In seguito, vedremo i regni franchi, e i bizzarri racconti degli "Historiarum Libri Decem" di Gregorio di Tours. In un'altra lezione parleremo del papato in Italia e della famigerata 'donazione di Costantino'. Poi, torneremo ai Longobardi, e vedremo il loro apogeo e il loro crollo nell'VIII secolo, e la bella "Historia Langobardorum" di Paolo Diacono. Fra cinque lezioni, potremo finalmente goderci la ricchezza di un periodo di rinascita culturale: il Rinascimento Carolingio. Tantissimi Auguri di Buone Feste!

A breve avrò l'esame di medievale... Le sue lezioni sono per me oro!! Grazie!

Grazie, è sempre un piacere leggere i suoi gentili commenti.

Grazie, benvenuto sul mio canale! Sì, la vicenda di Eraclio mi ha molto colpito e ho pensato che meritasse di essere raccontata. Non è finita lì, come sentirà dalle lezioni 11 e 12. E' incredibile il peso che Eraclio portò sulle sue spalle. A volte le situazioni e gli avvenimenti si sviluppano in un modo, che su un singolo essere umano si trovano a gravare forze immense. Quasi sempre, gli esseri umani scelgono (saggiamente dal loro punto di vista) di non resistere a queste forze, di farsi da parte. In rari casi, si propongono di resistergli, ma poi non hanno il talento, l'intelligenza, l'energia o la fortuna per riuscire. In casi rarissimi, riescono nel loro intento e allora cambiano il corso della storia. E' una grande fortuna, credo, poter trascorrere la nostra intera esistenza senza dover portare mai un peso del genere. Ma senza di loro, le civiltà in cui siamo inseriti e dalle quali siamo protetti, non esisterebbero. Altri hanno pagato il conto per noi ed è giusto ricordarli.

Salvatore Pagano Il medioevo è un concetto occidntale. Per un abitante di Costantinopoli si viveva nell'impero Romano!

"Il Medioevo" è il titolo della serie, perché tratta - per ora - dei secoli dal V al VII e poi andrà avanti. Il focus è sull'Europa, anche se ho scelto di parlare anche di avvenimenti che riguardarono le sponde orientali e meridionali del Mediterraneo. L'ho fatto per spiegare meglio come il Mediterraneo, che era stato il centro del mondo antico, divenne un confine meridionale per l'Europa.

Carlo Rolle si sì , era per puntualizzare .... Beh l’asse si è spostato quando l’Europa è diventata germanica , e i Paesi che erano il fulcro dell’impero romano (Egitto , Grecia , Siria , etc) si sono staccati culturalmente e pure religiosamente.... che tristezza !

Grazie delle sue parole, molto piacere di conoscerla. Le consiglierei, dato il suo interesse per questi argomenti, di continuare a guardare la serie sul Medioevo di seguito, piuttosto che le singole playlist, che avevo creato per chi si interessava inizialmente solo ad un singolo popolo. Infatti le 22 puntate della serie sul medioevo erano state pensate come continuative, ma esse appaiono a volte in playlist diverse perché, per esempio, gli imperatori bizantini dovevano combattere su più fronti (Avari, Slavi, Persiani, Arabi, Bulgari, Longobardi, ecc). Seguendo invece tutte le 22 puntate della serie sul medioevo nell'ordine, è più semplice afferrare le vicende di figure come Eraclio, Costanzo II, ecc. Vite trascorse combattendo, affrontando un'emergenza dietro l'altra, tra rischi estremi, invasioni e congiure, vite tutto sommato eroiche, per il terribile carico che portavano, in un mondo che rischiava di crollare ad ogni generazione.

Grazie a lei del suo interesse e benvenuta sul mio canale! Vedrà che contiene serie su diversi temi, ma l'elemento in comune dei video è la conoscenza storica, affrontata direttamente oppure attraverso testi letterari o testimonianze architettoniche.

Buongiorno, grazie del suo commento. Sì, la storia dell'Impero Romano d'Oriente, poi detto Bizantino, é ricchissima di fatti interessanti, ma è poco nota, perché questo stato finì senza che nessuno se ne sentisse erede. La Grecia moderna non avrebbe mai potuto sperare di riprendere quel territorio e dunque non si riappropriò di una storia che non avrebbe potuto avere uno sbocco nella propria.

Grazie ancora delle sue parole. Devo ammettere che la vicenda di questo imperatore, che si fa carico di una sfida impossibile, che studia umilmente la guerra prima di farla, che non si fa demoralizzare dalle sconfitte, che incoraggia i soldati anziché terrorizzarli, e non smette di cercare la pace pur essendo costretto alla guerra, mi ha colpito infatti.

Grazie, Cristiano. La storia di Eraclio è veramente poco conosciuta da noi, eppure è meritevole di essere narrata, perché nessun personaggio come lui si collocò perfettamente a metà tra il mondo tardo antico e il medioevo. Inoltre sconfisse da solo le forze soverchianti di due grandi imperi (quello Sasanide e quello degli Avari) e da un terzo, nascente impero fu sconfitto (il Califfato). Una sola di queste vicende sarebbe bastato per farlo passare alla storia con un ruolo primario. Ho parlato ancora a lungo della sua figura grande e tragica nelle lezioni 11 e 12. Grazie per il tuo interesse in questo lungo viaggio.

Grazie a lei del gentile commento. Infatti queste lezioni vogliono essere introduttive ai libri. Chi ama i libri, ama anche condividere positive esperienze di lettura: io le indico nella bibliografia di ogni lezione.

Grazie per continuare a seguire questa serie e per le sue gentili parole!

Buonasera, grazie del suo messaggio e del suo interesse. Mi fa veramente piacere che lei sia interessato alle serie che ho aperto. L'ho fatto per variare l'offerta e per creare (così almeno spero) alcune occasioni di "cross-fertilization": per esempio un appassionato di medioevo che scopre il mondo del II millennio a.C., che terminò anch'esso con un proprio "medioevo"; oppure uno studente di storia antica che scopra come si leggeva la poesia latina, ecc. Ogni tanto emergono in queste serie argomenti comuni, ma visti di volta in volta da angolazioni diverse: per esempio il tema della crisi di società complesse, certe concezioni religiose, certi miti, ecc. Per me è importante il dialogo con chi guarda questi video e quindi la ringrazio del messaggio. Buona serata!

Grazie del suo consiglio bibliografico e delle sue parole. Molto lieto di conoscerla.

+_Titus_ Grazie del suo gentile commento. Non sono rapido, ma questo è in parte intenzionale. RU-vid remunera solo chi ottiene molte views entro un mese. Per questo, i cosiddetti creators sono spinti a produrre materiale in tempi rapidissimi. A loro non interessa avere ancora views tra 5 o 10 anni. Ma - con questa logica - quasi tutti devono per forza produrre clips di contenuto superficiale o epidermico (gattini, consigli sul make-up, filmati incidenti stradali, etc). In altre parole, RU-vid lascia una nicchia libera ad alcune persone che hanno progetti più a lungo termine, anche se non possono pertmettersi di investire altro che il loro tempo (è il mio caso). Se non si ha fretta, e non si punta a guadagnare con le views, ci si può documentare e cercare di non dire scempiaggini. Che - tra l'altro - sul web verrebbero immediatamente individuate da qualcuno. In ogni caso, con le imminenti festività - spero di mettere altra carne al fuoco. A proposito: Tanti Auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo.

+Carlo Rolle Buon Natale anche a lei e alla sua famiglia

Grazie a lei. Ho anche ricevuto da lei un commento con un'interessante testimonianza su Damascio, che però - per qualche motivo - non trovo qui. Spero proprio di non averlo involontariamente cancellato io! Però il testo del suo commento l'ho conservato perché mi è arrivata la notifica anche su gmail. Se non l'ha cancellato lei, glielo posso mandare volentieri via mail o via Facebook Messenger, così lei - se lo desidera - può ripostarlo qui, magari indicando la fonte di quell'interessante testimonianza. Se non ha cancellato lei quel commento, mi scuso per il disguido, che non so spiegarmi, e le auguro buona domenica!

@@CarloRolle L'ho cancellato io quando mi sono accorto, ahimé in ritardo, che il periodo trattato nella sua lezione 9 era quello di Cosroe II, mentre la testimonianza su Damascio é relativa all'epoca di Cosroe I. Non apportando significativi contributi alla discussione, ho pensato ti toglierla. Comunque la fonte da cui ho tratto la testimonianza è il libro di Catherine Nixey "Nel nome della Croce", sottotitolo "La distruzione cristiana del mondo classico", Bollati Boringhieri. Saluti.

Grazie della precisazione e della referenza bibliografica. Il titolo del libro è interessante. Lo consiglia?

@@CarloRolle E' un libro controverso, nel senso che riceve molti elogi e molte critiche. Queste ultime fanno leva, in particolare, sull'inesperienza della scrittrice che al suo primo saggio si sarebbe "permessa" di affontare un tema così delicato. Personalmente l'ho trovato molto affascinante. La saluto e, come sempre, la ringrazio calorosamente per tutta la fatica che fa per offrirci i suoi impagabili video.

Bravo! In bocca al lupo e grazie del commento! Io sto preparando invece la lezione numero 16, che è proprio come preparare un esame. La pubblico settimana prossima. Si torna nell'infida Roma del VII secolo per parlare di vicende poco note, che ho dovuto ricucire insieme da varie fonti.

Grazie del suo interesse e delle sue gentilissime parole. Buona serata.

Grazie delle sue parole, molto piacere di conoscerla.

Buonasera, professore, grazie del suo commento. Sì, in quest'epoca poco studiata, vediamo letteralmente formarsi i presupposti del mondo medievale, mentre quel che restava del mondo antico veniva travolto da mutamenti rapidi e traumatici. E' terribile vivere in epoche così: per fortuna a noi non è capitato, almeno finora. Che fortuna immensa aver vissuto in un mondo relativamente stabile!

Grazie del suo commento! Buona serata.

Benvenuta sul mio canale! Provo a rispondere alla sua domanda. L'alto Medioevo è poco conosciuto per vari motivi. Gli stati nazionali europei non si erano ancora formati e quindi (1) gli avvenimenti non rientrano belle storie nazionali. Inoltre (2) le fonti primarie relative a quel periodo non sono in lingue neolatine, i cui autori rientrano nei programi scolastici dei rispettivi stati, ma in latino e in greco, lingue morte, oppure in arabo, lingua non europea. Infine (3) gran parte della storia alto-medievale appartiene a stati scomparsi senza eredi, come l'Impero d'Oriente, l'Impero Sasanide. il Califfato Omayyade, il regno e i ducati longobardi, il Sacro Romano Impero, ecc... Quindi nessuno si sente tenuto a raccontare queste storie.

Grazie, Luciano. Piacere di conoscerti. Benvenuto sul mio canale!

Grazie della sua domanda. La fonte su questi arcieri a cavallo è Teofane, che parla di truppe di un khan (o khagan) che chiama Ziebel. E' quasi certo che questo Ziebel fosse Tong Yabghu, khagan del Khaganato Turco Occidentale, formatosi dalla scissione del Khaganato Gokturk in due regni,(pur sempre di immensa estensione): uno occidentale ed uno orientale. Questa popolazione, di lingua turca e religione buddhista era nemica atavica sia dei Persiani che dei loro alleati: gli Avari. Non è escluso però che questi cavalieri fossero in tutto o in parte khazari. I Khazari erano infatti parte del gigantesco impero Gokturk, che si estendeva dalla Cina al Mar Nero e che, dopo essersi diviso in due, stava allora per disintegrarsi, dando origine a popoli che spesso si combatteranno tra loro. Nella lezione 18 ho menzionato (brevemente) i Khazari come avversari dei Proto-Bulgari, che costrinsero ad emigrare fino ed oltre il Danubio. Ha ragione che la storia dei Khazari è molto interessante, ma non potrò occuparmene perché troppo poco connessa alle vicende europee; senza contare che non la conosco abbastanza bene per parlarne. Grazie dei suoi commenti e buona serata.

Grazie per la sua risposta esaustiva e puntuale. Proseguo nel cammino che ha tracciato con le sue accurate lezioni, un caro saluto anche a lei!

Buongiorno, grazie delle sue parole. Avevo postato sotto il video un commento con la bibliografia.

Non potrei escluderlo. Mi sono attenuto all'opinione della maggioranza degli studiosi.

Mi spiace, ora non lo ricordo; sono passati tre anni da quando ho fatto il video e ora sto lavorando su un altro periodo.

Ok grazie lo stesso, poi quando sarà che dovessi rivederlo quel periodo storico cè lo racconti.

(:

Sì, certo. I Persiani sono un popolo, naturalmente. I Sasanidi furono una dinastia appartenente a questo popolo; cioè furono i discendenti di Sasan, che era persiano, e governarono per secoli la Persia. Per cui si può - per il periodo del dominio di questa dinastia - usare il termine: "i Sasanidi" per intendere: "i Sasanidi e i loro sudditi", cioè "i Persiani".

Ok grazie. Comunque si il fatto che i Persiani erano un popolo già lo sapevo, ma non capivo che dinastia era quella dei Sasanidi. Poi sapevo che i Persiani avevano perso il loro impero nel 330 A.C., sotto le conquiste di Alessandro Magno. Ecco perché non capivo, pensavo che non si era ricreato poi.

Comunque secondo me rimane strano il fatto che i Persiani misero la capitale in Mesopotamia, nella città di Ctesifonte. Nel primo impero Persiano (Achemenide) la capitale ovviamente stava in Persia che era la città di Persepoli, cioè nella loro terra la Persia. Invece nei tempi della dinastia Sasanide mettono la capitale dell'impero in una terra che l'avevano conquistata ma non era nel territorio di Persia. Cioè nel 226 D.C. Ardashir, stranamente, inaugura come capitale Ctesifonte che stava in Mesopotamia e toglie Istakr che stava nella loro terra in Persia.

Oltre a questo Ctesifonte prima era città fondata e capitale dei Parti, che erano nemici dei Persiani. Stranamente Ardashir da che Ctesifonte era capitale dei suoi nemici Parti, invece di toglierla dopo che se ne è sbarazzato dell'impero Partico, la lascia sempre come capitale, solo che ora dei Sasanidi. Strano questo fatto che fecero i sovrani Sasanidi.

Bisogna tenere conto anche della rilevanza economica, della fertilità e della densità di popolazione della Terra tra i Due Fiumi, e inoltre della fatto che Ctesifonte era vicina alle rotte carovaniere che dal Golfo Persico portavano ai porti siriani. Essere situata vicino ai flussi commerciali era importante per un'antica capitale.