..ennesimo appello per cercare di cambiare il sistema di insegnamento del calcio ai bambini, addetti ai lavori, date retta a questo Signore qui, perché ne sa.
Io,che gioco a calcio e ho 11anni, sono fortunato perché ho sempre avuto degli allenatori eccellenti ma spesso capita che nelle squadre avversarie ci siano allenatori maleducati ma anche avversari e genitori degli avversari siano anch'essi maleducati e irrispettosi.
C'ha azzeccato su Mancini..Vedere vincere un mondiale e l'Europeo nell'arco di 15 anni con Caressa che spronava a Berlino o Wemblay..è stato fotonico..speriamo il tris
Ha completamente ragione.... I ragazzi si devono divertire cazzo, dai 10 anni in poi (anche prima) ci sono gli allenatori che sputano l'anima per dei semplici sbagli
Concordo con Caressa. Aggiungo solo una considerazione, ovvero che 30 anni fa i bambini giocavano a calcio per strada giornate intere, ed era li che si imparava la tecnica. Poi si andava a giocare nei settori giovanili delle squadre locali dove ti insegnavano la tattica.
Quanto hai ragione ! e soprattutto giocare con la palletta ... lì si che imparavi a controllare, a dribblare , a stoppare, a calciare ... il mio allenatore ci faceva calciare il pallone con sotto un mattone ... se non calciavi di collo erano dolori in senso reale !
Io ho 21 anni , molto giovane e alleno una squadra di bambini di 10 anni, lo faccio perché amo il calcio, e stando in questo ambiente ho visto molto e devo ammettere che quello che dice Fabio e vero
Da bambini spesso chi cerca di fare dribling o azioni personali viene tarpato in favore del passare il pallone per coinvolgere tutti, da una parte è anche giusto ma poi succede quello che stiamo vedendo, mancano i talenti veri. Sul fattore educativo lasciamo perdere, ci sono genitori che si insultano e si menano pure nelle partite dei dodicenni
@Lama ma quando mai... Quanti giocatori professionisti ad alti livelli hai mai visto non passare la palla ai compagni e giocare solo di individualità? La questione non è "sei più forte degli altri, quindi devi giocare solo tu", ma far comprendere al bambino che se si sente nelle corde il momento di ispirazione lo deve sfruttare, e non pensare solamente di dover scaricare il resto sugli altri.
Io ho 12 anni, i miei mister quando ero piccolo erano tutti gentili e avevano molta calma nell'insegnarci le cose, ora, (ovviamente dato che iniziamo a giocare a 11 contro squadre come il Monza, Renate, Folgore Caratese, Lugano, Pro Sesto) sono diventati molto più severi, ma ci tengono ad insegnarci tattiche e a scoprire ruoli adatti (esempio: io facevo il difensore, invece ora il mediano) detto questo mi ritengo molto fortunato ad avere questi mister fantastici e severi al giusto, cosí come deve essete
Ma anche sul discorso sul Fair play e sull'atletico Madrid... Caressa è un uomo maturo e intelligente, solo che per avere... Come dire.... attenzione dice cose stupide del tipo "immergiamoci" ed altre cazzate
Bravo Caressa: ha parlato chiaro e ha ragione su tutto. I genitori dei baby calciatori sono, nella maggior parte dei casi, degli irresponsabili che insegneranno ai loro figli ad essere degli irresponsabili.
Io ho avuto un allenatore che 9 partite su 10 erano massimo a due tocchi...che ha raggiunto le finali....ma poi si lamentava che nessuno sapeva dribblare. Quando facevi un bel dribbling e ne facevi 3 ti fischiava fallo. Ho imparato a giocare di prima ma poi ho lasciato perche non mi divertivo più.
Da ragazzo ho arbitrato nel settore giovanile della provincia di Ascoli, arbitrato ragazzi poco più piccoli di me o della mia età (16-17 anni). Non avendo la patente, mia madre mi accompagna ma restava sempre in macchina per non sentire gli sproloqui a prescindere verso di me ma verso anche i ragazzini dell'altra squadra. In tutte le partite arbitrare solo una volta ho sentito l'istruttore di una squadra riprendere i suoi ragazzi se iniziavano ad alzare i toni verso me, verso gli avversari o verso il compagno che sbagliava un passaggio. Un solo mister su decine e decine. A distanza di una ventina d'anni credo che le cose possano solo essere peggiorate.
Caressa dice mezze veritá i ragazzini devono avere istruttori all'altezza ma il calcio deve tornare a essere uno sport popolare in Italia , nelle categorie inferiori serie D eccellenza giovanili giocano i figli di papa e chi ha lo sponsor e giovani validi vengono messi da parte , questo lo scrivo dopo la vittoria agli Europei tutto merito di Mancini non certo della federazione .
Per quel poco che ho visto le scuola calcio sono ambienti brutti in primis appunto per gli allenatori, che sono persone che prima di insegnare il calcio dovrebbero insegnare i valori, l’umiltà, il rispetto per l’avversario, il concetto di squadra, la lealtà. Dopo tutto il resto che consegue il calcio. Spesso durante le partite sono gli allenatori i primi a dire di spaccargli le gambe, i genitori aggiungono il loro squallido contribbuto. In tutto questo ambiente i ragazzini crescono senza rispetto per il mister, per le gerarchie, per i compagni di squadra, per gli avversari, e iniziano a peccare di presunzione, credendosi imbattibili e i migliori del mondo, esaltati magari dal mister o dai genitori nel mondo sbagliato. L’ambiente calcistico potrebbe essere un luogo magnifico, se solo ci fosse la giusta disciplina e la giusta educazione, che deve partire in primis dagli allenatori e in secundis dai genitori
La scuola calcio deve insegnare la tecnica e la disciplina. Al momento che fai fare ai bambini una partita, la tattica fa parte della disciplina, del rispetto dei ruoli, del supportare i compagni in difficolta’ per uno scopo comune. La tattica e’ importantissima, non per vincere ma per la coesione del gruppo. Detto questo non deve essere il focus principale di una scuola calcio.
Tu stai confondendo la tattica individuale che significa non pascolare nel campo senza una meta, con la tattica del passare il pallone a prescindere, le triangolazioni, le diagonali difensive ecc ecc.
@@leomessi1273 che c'entra ronaldinho o sei un talento naturale ma in Italia non è abbiamo oppure punti sulla tattica l'olanda ci ha costruito una delle squadre più forti della storia col calcio totale
@@gianlucaruggiero9918 la nazionale più forte della storia è il Brasile la nazionale meno tattica della storia allo stesso tempo o meglio costituita da giocatori che da ragazzi giocavano in strada
Peccato che questa regola ha fatto chiudere tantissime scuole calcio e società di calcio che facevano iniziare i bambini a giocare a calcio. Complimenti
Mi trovo d'accordo. Ci sono società dilettantistiche che all'atto dell'iscrizione spiegando il progetto educativo dicono ai genitori che nella pre agonistica non ci sono allenatori ma educatori. Falso. Anche all'età dei pulcini si vuole vincere....a volte anche in maniera sleale. Vogliamo parlare dell'auto arbitraggio? Per fermare il gioco è sufficiente che un bambino alzi il braccio e il gioco si deve fermare . Niente di più falso.... spesso il bambino autore del fallo non si ferma...purtroppo continua perché sostenuto ed incitato a continuare dagli adulti che siedono in panchina...tanti "allenatori" hanno più interesse ad "insegnare " una malizia che ti può far vincere una partita piuttosto che a come si stoppa il pallone.
Sono i danni a lungo termine del sacchismo o meglio, di un'approccio troppo meccanico del sacchismo che si concentra solo su una tattica asfissiante e non sulle capacità dei singoli. I ragazzi dovrebbero dedicarsi solo alla tecnica fino a una certa età, e poi solo una volta pienamente sviluppati tecnicamente puoi passare a insegnarli la tattica. La seconda la possono imparare anche da adulti, la prima no.
Il movimento calcistico italiano sta rinascendo e grazie a un cambio prima generazionale e poi proprio del gioco, questo lo dimostra l'europeo vinto qualche giorno fa
Se avessi avuto degli "istruttori" quando ero piccolo chissà ora a 18 anni a che livello sarei... Invece ho smesso a 9 perché non sopportavo più la situazione
Caro Caressa, informati bene, poiché la federazione è su questa linea ormai da anni. Di allenatori si parla solo nel settore agonistico. L'attività di base è gestita, in gran parte delle scuole calcio, mettendo al centro i bambini, il gioco e i valori. Purtroppo però c'è ancora qualcuno che inculca il concetto, sia tra i genitori che tra gli addetti ai lavori, che " vincere è l'unica cosa che conta" a dispetto di sportività, Fair play e sportività.
le scuole calcio in se sono uno dei problemi principali, gestite da privati che fanno spendere 500€ all'anno tra abbigliamento sportivo e altro (alla faccia dello sport per tutti),che non curano le strutture,che fanno pagare anche 20€ i biglietti per partite di livello provinciale,50enni frustrati dalla vita che si mettono a sbraitare con dei ragazzini per dei normali errori,solo perchè sperano di arrivare ad allenare in serie A (senza apparenti meriti),aggiungiamoci molti personaggi infimi anche dentro lo spogliatoio (gente con il qi di una scimmia pronto sempre a fare a manate) ed ecco a voi il calcio italiano
Bisogna fare Scuola calcio... Ad oggi c'è Scuola a vincere... L'ego Dell allenatore viene prima dei bambini e di tutto quello che c'è di divertente nel "" gioco '' (come disse Mazzone) "del calcio... Perché questo è un gioco... Anche quando muove tanti soldi e ci sono calciatori scontenti.. Pagati per '' giocare '' no lavorare.
Come si fa se molte scuole calcio hanno chiuso per le tasse che ci sono sono d'accordo pienamente su quello che ha detto ma Facciamoci un giro per Roma e vediamo quanti campi sono chiusi ci sarà un motivo
@@simonecappuccia6543si ora ho controllato bene... Quando vedo queste cose penso sempre a come sarebbe bello tornare indietro nel tempo e vincere tutte le schedine possibili immaginabili 😂😂
Diciamo che ha ragione in parte quando ho fatto scuola calcio io mi insegnavano soprattutto la tecnica ma comunque anche un po di tattica perché il calcio è fatto anche di quella quindi sarebbe sbagliato che un istruttore ometta di insegnare qualcosa che è praticamente rappresentativo di questo sport