A me pare una soluzione onesta e concreta. Alla fine far passare il triplo dei candidati rispetto ai posti, in base al punteggio ottenuto nella prova selettiva, è esattamente selezionare chi è piu preparato (con tutti i limiti delle valutazioni di prove chiuse, ma questiimiti esisteranmo sempre e come vediamo le valutazioni orali sono ancora piu "soggettive"). Tuttavia lo trovo una modo giusto e equo. Tra le capacità anche quelle di saper gestire emozioni e tipologie di prove di queste tipo. Se poi , come abbiamo visto l'80% degli aspiranti raggiunge i 70punti significa che in fondo la preparazione di base degli aspiranti è siffusa su una ampia fascia. Inoltre non umilia chi cmq prende 70, che sa di avere raggiunto almeno il minimo necessario, ma sa anche che deve confrontarsi con colleghi.
Ne possiamo pensare la qualunque. Ma a conti fatti, la "classe" dei docenti è la peggiore sia dal punto di vista umano, sia dal punto di vista della coesione sociale. Durante questo inverno è cambiata l'intera normativa scolastica e non siamo stati in grado di opporci. Ora, qualsiasi "lamentela" è solo una chiacchiera da corridoio che, per i più, quest'anno si svolgerà nel corridoio dalla cucina al gabinetto.
Non funziona il sistema di reclutamento...non è con quiz o con lezioni simulate copiate da internet che si possono svolgere dei concorsi o selezionare i docenti...le competenze si valutano sull'effettiva preparazione del singolo candidato con la risoluzione di problemi afferenti alla propria cdc in primis e non con quiz...mi fermo qui poiché non è mai esaustivo ciò che si pensa sul reclutamento...molte cose ci sono ancora da migliorare secondo me...
Tutto dovrebbe essere allo stesso tempo più semplice e più serio. Formazione dei docenti per un periodo di qualche mese, previa verifica dei prerequisiti, mostrando e insegnando loro come si insegna. Formazione anche sulla materia disciplinare, per le materie difficili, tipo elettronica, restringere di molto il campo perché non si può essere esperti di cabine media tensione e di telecomunicazioni in fibra ottica nello stesso momento. Nel privato, per esempio, pur avendo una base solida poi ci si specializza sul qualcosa, non si resta tuttofare pronti a qualsiasi eventualità. Come se non bastasse, se già bisogna essere tuttofare nella classe di concorso ci si costringe anche anche essere esperti di psicologia, psicopedagogia, eccetera eccetera. Ma una persona che sa già tutto di informatica, di automatica, elettrotecnica, elettronica, telecomunicazioni e via discorrendo, tanto da poter insegnare una qualsiasi di queste cose che gli verrà richiesta e che poi ha competenze rilevanti nelle scienze umane, si mette a fare il docente per 1700 euro al mese? Cioè ma cose dell'altro mondo, ci si prende semplicemente in giro! E poi il tutto è incartato in un mare di fuffa istituzionale che cerca di fare cose mirabolanti per non far fare cose più semplici...L'arte di complicare le cose. Ho modificato un modo di dire: qui bisogna attaccare il padrone (la scuola, i ragazzi, i docenti) dove vuole il ciuccio (cioè chi campa di parole, fuffa e burocrazia). Incredibile! In ferrovia si diceva: là dove finisce la logica comincia la ferrovia. No: dove finisce la logica inizia la scuola.
Secondo me ai prossimi concorsi non ci saranno tanti candidati. I requisiti di accesso si fanno sempre più difficili da avere....vedasi ad esempio i corsi abilitazione in netto ritardo e la stabilizzazione in atto di chi ha gli ormai antichi 24CFU o i tre anni di supplenza che si possono far valere in mille modi diversi. Per fare un esempio classe a41 in Lombardia: il prossimo concorso vedrà un numero di candidati che arriverà a malapena ad un terzo dei posti disponibili....altro che ammettere al massimo il triplo dei posti
Abolire lo scritto solo orale con argomento a scelta del candidato in base alla classe di concorso e sul sostegno abolire il numero chiuso in ingresso per il tfa