MUSICA ANTICA NEI LUOGHI SACRI D'ABRUZZO
Venerdì 31 agosto - CARAMANICO TERME (PE) - Chiesa di San Tommaso ore 21:00
organizzato da :
Majambiente & Accademia Osa
O Dio ca fosse ciaola (Vurria ca fosse ciaola)
Anonimo detto ''Sbruffapappa'' XVI sec
La villanella O Dio ca fosse ciaola, nota anche come Vurria ca fosse ciaola, è attribuita all'anonimo cantore di strada detto Sbruffapappa da Giuseppe Storace (sotto lo pseudonimo di Felippo Sgruttendio) nella poesia A lo dottore Chicchia Pannocchia, tratta dalla settima corda (cioè sezione)
dell'opera del 1646 intitolata La tiorba a taccone, risposta burlesca alla Lira del Marino.
Ciaola, marotta e cola-cola sono nomi dialettali
con cui ancora oggi si indicano variamente, nelle regioni del Sud Italia, alcuni uccelli della famiglia dei corvidi.
Il recupero di questo brano si deve senz'altro a Roberto De Simone e alla sua Nuova Compagnia di Canto Popolare, che hanno fatto in tempo a inciderlo nel 1974 prima che lo spartito originale venisse perduto - o occultato da qualche collezionista senza scrupoli. L'unico collegamento con lo
spartito rimane quindi l'incisione della NCCP e la memoria dei cantanti. Trattandosi però di un gruppo pop-folk che ha trattato molto liberamente il materiale musicale originale, c'è da chiedersi se l'armonizzazione da loro impiegata sia storicamente attendibile. Inoltre, è probabile che quelle parti
vocali siano soggette a copyright.
Per questa ragione, potete assistere in questa versione a un ri-arrangiamento alla versione "cantore al liuto" molto moderna in un ottica di fusione con le sonorità stilistiche delle villanelle cinquecentesche.
Francesco Spiga
Buon ascolto!
Manuel Virtù
2 янв 2019