0:01 Il 21.03.24 mi è stato impiantato un pacemaker di vecchia generazione. Un'operazione invasiva e per me estremamente dolorosa, tanto che ho urlato così forte che ancora oggi, a distanza di giorni, non mi è tornata la voce. E il dottore che mi operava è rimasto impassibile di fronte ai miei urli. Il che mi fa pensare che se li aspettava e che la cosa è perfettamente normale. Altrimenti sarebbe rimasto interdetto. Io non capisco per quale motivo non si debba inserire a tutti, proprio a tutti, quello di nuova generazione, visto che non ha gli effetti collaterali del suo predecessore. Sicuramente è un problema di costi. Per cui i vecchi pacemaker vengono mollati ai vecchietti che non hanno grandi aspettative di vita e in questo modo si possono smaltire le scorte, che altrimenti andrebbero buttate via per far posto ai pacemaker nuovi. Un ragionamento estremamente cinico. Oltretutto si potrebbe chiedere al paziente, che chiede a gran voce il pacemaker di nuova generazione, se intende collaborare con le spese, magari rateizzando la cifra da pagare. Anche se ognuno di noi, ogni mese, dona una bella fetta del proprio stipendio o della propria pensione per la sanità... senza però avere un ritorno adeguato.😢
In parte le vibrazioni non sono molto ben tollerate dal pacemaker, sicuramente per i grossi trapani elettrici meglio che il motore sia schermato per evitare interferenze elettromagnetiche. Quindi in linea di massima un cauto utilizzo non é sconsigliato
