Paolo Conte intrepreta dal vivo al "Montreux Jazz Festival" nel 1989 uno dei suoi brani più belli, contenuto nel fantastico album "Paris Milonga" del 1981.
....i sax spingevano a fondo come i ciclisti gragri in fuga..... musica bellissima corredata da testi geniali una band preparatissima... e poi lui IL MAESTRO. PAOLO CONTE!!!!!!!!!!! grazie !!!1
Paolo da musica e la musica da significato alle parole e le parole danno alla musica. Straordinario film. Fatto da un regista straordinario,i qui è partecipe lui. Straordinario. Gli auguro 100 anni.
L'ascolto sempre Grande Maestro, e sempre con immenso piacere, scatenando dentro di me grandi emozioni Ogni canzone ha sempre da.dare qualcosa in più , e non si può fare a meno di esprimerLe la mia gratitudine,.dipingendo di rosa la mia.giornata. .grazie infinite
Dos notas y el estribillo ya estaba en la piel de aquellos dos del cuerpo de ella manaban llamaradas africanas, él parecía un cocodrilo... los saxos se empleaban a fondo como ciclistas gregarios en fuga y la canción continuaba, cada vez más hundida en el ambiente... los dos seguían bailando, ella exhalaba hedor a ultramarinos que le llegaban a él como de una de aquellas droguerías de antaño que tenían la puerta abierta a la primavera... alguno estornudaba el ventilador zumbaba inmenso desde el cielo raso exhausto los saxos, hipnotizados... del movimiento de ella salía sonido de goma y barniz, de él de cuero... las luces punzaban el rostro pequinés de la cajera que fumaba mentolado, otros estornudaban sin malicia y la canción proseguía elegante, la orquesta había comenzado, despegaba... los músicos formaban un todo con el techo y el pavimento solo el batería en la sombra miraba con malos ojos aquellos dos bailaban con brío, una nueva cajera substituía a la primera, ésta tenía ojos de loba y masticaba caramelle alascane aquella música continuaba, era una canción que decía y no decía la orquesta se mecía como palmeras ante una mar venerado... aquellos dos sabían de memoria a dónde querían llegar... un quinto personaje dudó antes de estornudar, despues se refugió en la nada... era un mundo adulto, profesionalmente equivocado
É bello il gesto che fa quando lo applaudono e lui si gira indietro e manda con la mano un bacio all'orchestra, come se questa fosse la mamma, e gli dicesse "Grazie Mamma, questo è tutto merito tuo. Anche se applaudono me. Grazie, Mamma!"
E subito dopo il "mare venerato" saltano tutte le inibizioni con quel breve e sincopato charleston di fiati che ti trascina verso l'imponderabile... E ci vai così volentieri... ❤️
Incredibile come si riescano a percepire immagini, rumori e profumi descritti da Paolo Conte in questa canzone. E' come essere in quella scena in quella sala da ballo quando la si ascolta!
Ti conoscevo come cantautore fi famose canzoni di successo ma non Ti avevo mai seguito con l'orchestra e rientri proprio nel tipo di musica fra altri generi, preferisco. Grazie Conte.