Marco e Matteo grazie dell'interessante scambio di opinioni e per aver illustrato in maniera molto semplice qualcosa che portebbe risultare poco "digeribile" ai non addetti ai lavori. Ho pernsonalmente eseguito delle prove e misure della rete "rigenerata" da un buon UPS e tutto ciò che ha illustrato Matteo ha ritrovato riscontro. L'uso del UPS fornisce quindi i suoi vantaggi nella performance complessiva dell'impianto sonoro tuttavia esso andrebbe posizionato in altra stanza - rispetto a quella d'ascolto, come mi sembra Marco abbia fatto - in quanto le ventole di raffreddamento, per quanto silenziose, aggiungono un sottofondo noioso ... Marco confermi ?
Ciao e complimenti posso chiederti un consiglio riguardo agli UPS. Mi puoi consigliare una marca dell UPS e la potenza in Watt per un impianto casalingo? Grazie
Buonasera come sempre i contenuti di questo canale sono interessanti, super tecnici e non di parte. Avrei voluto chiedere all'Ing. Costa cosa ne pensa di utilizzare un mini pc per la riproduzione di file hi-res. Sarebbe interessante capire se questa soluzione possa essere definitiva oppure presenti delle limitazioni. Tipo l'alimentazione del PC piuttosto che la trasmissione dei dati al dac attraverso un cavo usb. Molti audiofili, come me, essendo già in possesso di un buon dac, avrebbero bisogno di uno streamer puro per la lettura dei propri file da chiavetta o hd, ad esempio a me nn interessa lo streaming, quello che voglio lo compro come se fosse in cd o un vinile. A questo punto però gli streamer in commercio o hanno un dac, e quindi lo pago ma non me ne faccio niente oppure ci sono pochissime soluzioni che costano molti soldi ma alla fine non riesco a capire cosa ci sia di tanto diverso da un pc. Vista la sua competenza e quella dei suoi ospiti Sig. Lincetto, e considerato che lei vende proprio la musica sulle chiavette usb, potrebbe essere questo un tema per uno dei suoi prossimi video, così da poter sviscerare le problematiche legate alla lettura della musica digitale. In parole povere mini pc fanless con applicativi volumio piuttosto che daphile o è meglio rivolgere la nostra attenzione ad altri prodotti. Grazie
Non dispongo di attrezzatura super costosa/blasonata.. ma nel mio piccolo un mini PC + daphile + Dac usb + buona accoppiata ampli e casse e non ho rimpianti
Complimenti all Ing. Matteo Costa per la capacità divdivulgare argomenti complessi, in modo comprensibile. Mi sarebbe piaciuto chiedergli, quali siano i costruttori di alimentatori switching per uso audio hifi. Grazie a Marco Lincetto per questi video, formativi!!
Inquietante il discorso sul software in grado di sostituire (creare?) la musica concreta prodotta da musicisti che suonano strumenti musicali. Molto bello il brano Lullaby di Massimo Parente. Quanti erano gli archi? Un caro saluto
L'ing. Costa è sempre una fonte inesauribile (e molto autorevole) di know-how, complimenti per l'ospite ed il video. Le chiedo Sig. Lincetto, sarebbe possibile avere un contatto (mail) dell'Ing. Costa (anche e soprattutto professionale) ? Grazie mille.
Quando alcuni anni fa acquistai un finale Yamaha, era disponibile con alimentazione switching, e con alimentazione analogica, scelsi ovviamente quest'ultimo, per semplicità di manutenzione, un trasformatore, due condensatori, e un ponte diodi, e via👍....ho visto alimentatori switching guasti, dove si era bruciato persino il PCB, e sollevate le piste, poi personalmente penso che nell' audio, più i circuiti sono semplici, più aumenta l'affidabilità e la qualità di riproduzione.
Con riferimento agli UPS (universal power supply) a doppia conversione per alimentare le catene audio, la loro tecnologia switching (gli inverter, che trasformano la corrente da alternata in continua e poi di nuovo alternata, offrendo una tensione sinusoidale rigenerata e stabile in uscita) hanno degli oggettivi problemi in particolare "noise" (rumore elettrico) e transienti di switching. Quanto più il rigeneratore a doppia conversione è di qualità, tanto più la sinusoide in uscita avrà una forma perfetta ed i due problemi di cui sopra saranno ridotti, ma pur sempre presenti. Cosa si fa allora? Si ABBINA il rigeneratore a doppia conversione (lo Xanto nel caso del proprietario di questo canale) a monte con dei TRASFORMATORI DI ISOLAMENTO (Dromos sicuramente, Furman pure, se non sbaglio) a valle, uno per ciascun apparecchio da alimentare, questo servirà a disaccoppiare ciascun apparecchio dal rigeneratore (stoppando rumore e transienti, anche disturbi EMI/RFI se il trasformatore di isolamento è accoppiato a un filtro tipo Shaffner, cosa che si può fare tranquillamente per le elettroniche a basso assorbimento come sorgenti e preamplificatori, più sensibil) ma anche gli apparecchi audio tra di loro, impedendo che i disturbi creati da uno (i clocks delle sorgenti in particolare) vadano a sporcare gli altri. In questo modo si ha davvero tutto: è possibile che residui qualche minimo problema, ma assolutamente trascurabile considerando l'entità schiacciante dei vantaggi, sia rispetto alla corrente "del muro", improponibile per l'uso audio, sia rispetto a praticamente tutti gli altri condizionatori di rete proposti sul mercato, che non possono affrontare ogni problematica. Ho fatto più volte presente a chi critica gli UPS a doppia conversione di considerare sia l'elemento della qualità del rigeneratore, sia quello dell'abbinamento coi trasformatori di isolamento, con esito in quanto abbiamo visto: ha confrontato con un costoso condizionatore di rete pensato per l'uso audio audio con un piccolo gruppo di continuità da 4 soldi da usare sui computer, ignorando completamente il discorso cruciale del'abbinamento dell'UPS a doppia conversione coi trasformatori di isolamento. That's all,folks!
Buonasera Marco, le chiedo se conosce AM Audio, cosa ne pensa e se per caso ha in calendario anche un' intervista con Attilio Conti. Intanto grazie per quest'ennesima interessantissima premiere con l'Ing. Costa.
Mi sarebbe piaciuto fare questa domanda all'ing: assodato che un UPS online sia lo stato dell'arte, e assodato che un online abbia un tempo di intervento di 0 millisecondi (il che può risolvere quei casi che citava di DSP "impazziti"), aspetti che lo rendono quindi una scelta obbligata in ambito professionale, si può tuttavia assumere che in ambito domestico, e dove magari la fornitura non faccia schifo come a casa di Marco, un buon Line Interactive ad onda sinusoidale pura sia all'atto pratico equivalente ad un online come uscita?
@@giancarloariosto4264 infatti avevo specificato al netto del tempo di intervento. Onestamente a casa mia, in cui vivo da 10 anni, l'UPS sarà intervenuto una dozzina di volte in tutto. Secondo me i soldi per un online, NEL MIO CASO, sarebbero sprecati, ma mi farebbe piacere una risposta più autorevole di quella che possono darmi i miei esami universitari di elettronica.
Va bene la tecnologia ma il software che sostituisce l'orchestra....... Anche un ingegnere elettronico comincia a mettere dei paletti. Filosofo no ma avveduto si.