Credi di conoscere una persona, vivi una vita insieme, condividi tante situazioni, momenti belli e brutti, ridi piangi e gioisci con questa persona.
Poi un brutto giorno questa persona muore, resti solo, ti cade il mondo addosso e pochi, quasi nessuno, ti capisce veramente.
Ma il più delle volte succede che inizi a conoscere veramente questa persona solo quando non c’è più.
E’ successo a me con mio fratello Luigi, con il quale non andavo sempre d’accordo, anzi per la verità eravamo spesso in disaccordo, il più delle volte su cose banali.
Però, nonostante la differenza d’età che c’era tra noi, avevamo molte passioni e interessi in comune, come la musica, il cinema, il teatro e il calcio.
Dopo la sua morte, avvenuta all’incirca un’ anno fa, ovviamente ero devastato, e non riuscivo nemmeno a guardare fra le sue cose, mi sembrava di mancargli di rispetto.
Poi un giorno, senza nemmeno rendermene conto, mi sono trovato tra le mani alcuni fogli di quaderno, dove capii aveva scritto i suoi pensieri, certamente un po' alla rinfusa, con diverse cancellature e correzioni.
Tra questi c’erano anche delle poesie, ricordo che fu tanta la commozione che a stento riuscii a leggerle.
Alcune di queste poesie sono in lingua napoletana, e di una in particolare, un carissimo amico anni addietro l’ha corretta, musicata e cantata.
Parlo ovviamente di Salvatore Mazzella, che per me e Luigi era ed è un fratello.
Perciò senza ulteriori indugi ho deciso di fare un cortometraggio di questa canzone, per dedicarla a Luigi nel giorno del suo compleanno, sperando di fargli una cosa gradita.
Penziero mio di Luigi De Crescenzo, canta Salvatore Mazzella.
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20 сен 2024