Un mio professore di diritto mi disse questa frase riguardo la giustizia: "Le leggi sono fatte per garantire ordine e pace, non giustizia", rimarcando il fatto che a volte le leggi sono ingiuste.
ordine di ingiustizia, e pace come assenza di conflitto pur dopo aver subito da un pezzo di merda. e i giovani tutto questo se lo tengono pure stretto. senza più alcuna impulsività morale.
@@gionnyvagni8636 esattamente. ingiuste e troppe. la giustizia penale è banale quanto infantile: equità penale, tanto grave il cirmine, tanto grave la pena. punto e basta. la difesa autentica è sol, da 1) menzogne, 2) corruzione giudiziaria, e 3) iniquità eccessiva, nei confronti del reo. basta.
"Nell'Inghilterra del primo 900 uno studente di giurisprudenza incontro per strada un magistrato il quale era stato un suo professore, lo studente fu invitato sulla carrozza per essere accompagnato da una parte. Come arrivato lo studente scese lo ringraziò per il passaggio, lo salutò e gli auguro di fare giustizia. Il professore immediatamente richiamo il ragazzo e ,un po' arrabbiato, gli disse che il diritto non è fare giustizia ma applicare la legge, per quanto ingiusta sia" Questo me lo raccontò il mio professore
@@francescostorari3019 in realtà non lo so, un giorno il mio professore di diritto privato la raccontó ed era figa. Poi se sia vera o se la sia inventata non mi fa differenza
Come si dice in questi casi: _"se sei bravo sali"_ semicit Edit: non pensavo che un commento del genere fosse stato capito qua nel canale dell'avvocato
Poi c’è il mio avvocato che empatizzava con la controparte perchè, poverino, non avrebbe avuto i soldi per pagare il risarcimento in caso di vittoria, quindi proponeva un accordo perchè, tanto, la causa era impossibile da vincere. A causa vinta, quando dovevano essere chiesti i soldi della causa, si ritira dal mandato. E l’ho pure pagata. Questo per dire che l’etica di un avvocato può danneggiare persino l’assistito.
Ivan Bombana già cambiato. Ah, e si è anche ‘scordata di presentarsi all’udienza finale. Sono stato rappresentato da un avvocato che passava per caso in quel corridoio
@@olsimamo4042 purtroppo è una realtà condivisa da moltissimi. A tal punto che appare un comportamento normale e abituale. Incredibile come su qualsiasi argomento la de sensibilizzazione abbia un effetto così devastante. Un po come per il governo Italiano.. Abituati da così tanti anni a scempi e irregolarità, ora tutto ci appare come lecito e normale.
Protagora era una sofista, non un filosofo: la base della filosofia è credere in una visione del mondo; quella del sofismo è che, sapendo argomentare bene, si può rendere giustificabile l'ingiustificabile, e orribile una cosa normalissima. Tutto tramite la contestualizzazione e la relativizzazione. Il padre della filosofia etica (socrate) odiava protagora perché "riusciva a dare torto all'argomento vincente e viceversa". Un po' come in tribunale.
La sofistica è una corrente filosofica, un sofista è quindi un filosofo. Citare Protagora non significa prenderne le veci, o giustificare la sua morale. Se posso permettermi, la questione di Socrate non riguarda ciò che viene espresso nel video.
@@zolfovivo9713 Io ho semplicemente espresso per la citazione, lo so anche io che la sofistica anche se divisa in più parti era una corrente filosofica. Però fidati che al giorno d'oggi è abbastanza raro trovare commenti così, o almeno io non li trovo quasi mai
@@zolfovivo9713 è un po' come dire che la massoneria è un mucchietto di muratori che fanno festini, visto che così son partiti. Il fatto che su kiwipedia ci sia scritto che protagora era un filosofo, non lo rende vero. Qui si vede la differenza di chi le cose le ha studiate e di chi le ha lette al volo su internet e prese per buone per avere un attimo di "fama".
I miei complimenti, avvocato. In questo post lei ci ha fornito ottimi e molteplici spunti di riflessione. La sua ultima considerazione: "le leggi potrebbero garantire un ordine sociale ma non la giustizia" mi ha colpito in modo particolare in quanto si adatta perfettamente alla situazione italiana. Nel nostro paese vige una costituzione nata dalle ceneri di un regime dittatoriale. Proprio per questo mostra un eccesso di garantismo che poi finisce proprio con l'inficiare quelle norme di salvaguardia che pur riconosce al cittadino. Tipico esempio delle conseguenze nefaste dell'ipergarantismo é l'istituto della prescrizione, sul quale é inutile io esprima le mie perplessitá dato che lei conoscerá la materia molto meglio di me. Ma i limiti della nostra costituzione sono purtroppo altri: lo strapotere dei partiti di fronte al singolo individuo, la mancanza di forme di autentica democrazia proveniente dal basso, etc. Dunque, faccio del tutto mia la considerazione da lei espressa: le nostre sono leggi emergenziali dovute al particolare contesto in cui sono state emanate. Cercano di tutelarci dal possibile ritorno ad un sistema dittatoriale, ma purtroppo non tutelano l'ideale della giustizia "giusta" insita in ognuno di noi.
Ma certo non sei un avvocato...sei un grande! Se avessi bisogno di un avvocato e incontrassi te mi sentirei fortunata a prescindere dal problema. Grazie e buon lavoro.
Premetto che non ho mai studiato diritto. Ho solo studiato un po' di filosofia a scuola. Condivido in pieno il tuo spunto finale. La giustizia, come la verità (sostanziale) sono delle creazioni umane, non esistono in natura. Sono concetti che abbiamo creato rispettivamente per permettere una vita sociale e dare un senso alla nostra vita.
Per l'unica cosa disdicevole annullare sentenze per mafia per vizi di forma , è un qualcosa di vergognoso e gli avvocati che li hanno difesi devono mettersi la mano sulla coscienza
Mettiti nei panni di un avvocato che "salva il 13" ad un mafioso, assassino o ciò che sia, nel suo inconscio sa che ha reso libero un uomo che ha fatto del male e continuerà a farne ancora, però, a parere mio, l'avvocato è un mestiere molto complesso che va esercitato ad "occhi chiusi", perché spetta al giudice il compito di dare la pena, non all'avvocato che in anticipo pregiudica il soggetto potenzialmente colpevole e quindi mette in svantaggio il suo cliente...appunto, si tratta solo di un cliente
A mio parere l'avvocato Angelo Greco è una persona che sa osservare la realtà che lo circonda con obbiettività ed occhi aperti elaborando tutto alla ricerca della verità . Non ama le banalità, le frasi fatte , le bugie o le mezze verità di comodo che generano solo disinformazione .
@@umbertocirincione3484 "le care vecchie lobby", che cacata... che piaccia o meno è vero, spesso quando uno ha soldi può permettersi di sbagliare più di altri di fronte alla legge, e non mi sembra neanche ci siano pochi esempi anche solo qui in Italia. Perché se un calciatore milionario, per esempio, domani fa reato, di praticamente qualsiasi genere, lo buttano dentro o fanno un bel patteggiamentino con un risarcimento (spesso infimo)? E non è fare il solito qualunquista che parla per luoghi comuni, queste cose succedono quasi sempre, è brutto ma è così.
@@richard.5268 assolutamente, il mio commento era in tono ironico e stava a sottolineare proprio questo: "ah.. le care vecchie lobby" ne parlo come quando parli di qualcosa che sai che purtroppo non ti puoi levare di dosso, non la vorresti, ma c'è e non puoi farci niente, ci convivi, come se non si possa sognare in alcun modo, (anche utopisticamente )un mondo migliore di questo. Forse un sognatore non farà mai niente da solo, ma tanti sognatori che sia fra 100 1000 1000000 anni, prima o poi cambieranno le logiche di questo mondo arresosi alle sue spoglie mortali di cui esso stesso è responsabile.
La giustizia esiste ma è soggettiva dalla persona che giudica. Dipende allora dal luogo, dal periodo di tempo e dall'influenza culturale della persona che giudica.
Giustizia oggettiva? La legge non può sempre giungere ad una giustizia "perfetta", proprio come dicevi tu, è fatta di uomini e per questo non può essere infallibile ma ciò non significa che debba leggere frasi del tipo "la giustizia non esiste", esiste ma non sempre è infallibile, almeno non quella umana. Siamo esseri finiti possiamo e dobbiamo tendere alla perfezione ma consapevoli che non potremo mai raggiungerla del tutto
Oltre al torna conto personale che non discuto a fatto anzi, la sua idea di portare la legge davanti a tutti in modo fruibile, è a mio dire un ottima idea. Complimenti x l'impegno,l'idea e la lezione di marketing.
Mi trovo pienamente d' accordo con quanto asserito in chiusura. La legge è un apparato propedeutico al corretto funzionamento della societa non deve, non dovrebbe e non può stabilire quello che sia oggettivamente giusto o sbagliato. Ugualmente quando si fa intendere la legge come legge morale assoluta e oggettiva lo si fa per uno scopo utilitaristico che coadiuvi il funzionamento della società. Infine non è da sottovalutare l' importanza del equo processo e della difesa dei colpevoli per stabilire nel dettaglio la colpa da punire ed evitare che la "mentalita di branco" porti al linciaggio o altre punizioni non commisurate alle colpe magari ingigantite ed attribuite ingiustamente ad un capro espiatorio.
Hai mai subito ingiustizie con tanto di prese per i fondelli da chi ti ha fatto del male volutamente(per il semplice gusto di farlo) perché c'è il cavillo che lo salva?...fammi sapere poi nel caso ne' riparliamo
@@danielemasin6487 ovviamente il sistema deve essere il piu perfetto possibile senza mai avere la pretesa che possa essere perfetto. In ogni caso capita a tutti di essere estremamente arrabbiati quando si subisce un torto e molto spesso si desidera che la punizione per il colpevole sia decisamente non commisurata al torto subito. Adesso non ricordo il video in ogni caso l' aver subito una ingiustizia e magari non essere stato tutelo a dovere dalla legge non è che deve legalizzare il diventare forcaioli. La persona in assoluta meno lucida per giudicare un crimine è chi lo ha subito. Mi ricordo una amica a cui un immigrato irregolare africano le aveva rubato il telefono dalle mani in pieno giorno ed era corso via e mi ricordo che era diventata la persona più razzista che conosca e diceva cose decisamente non commisurate al danno subito. Il fatto che la legge non la abbia tutelata non la giustifica a chiedere rappresaglie e pulizie etniche legalizzate. O pensiamo ai celebri casi dei famigliari delle vittime dei femminicidi che secondo loro dovremmo rottamare tutti i maschi ecc... È comprensibile che avendo appena subito un crimine non si sia lucidi specie se la legge non ci ha tutelati, cio vuol anche dire che la vittima non lucida è il peggior amministratore di giustizia che si possa immaginare. In poche parole la legge non è e non deve essere la clava di nessuno neppure di coloro che noi riteniamo unilaterlamente i "buoni" (ovvero le vittime).
Bellissima lezione di garantismo, grazie avvocato. In questi tempi in cui il giustizialismo prende sempre più piede la sua é una luce di speranza molto bella!
Ho solo 18 anni e sono assolutamente di parte( non sono minimamente d’accordo con la legge) ma ritengo seriamente, valutando la completa situazione giudiziaria in modo oggettivo e non soggettivo, che la legge non sia la vera giustizia ma solamente un modo per gestire i rapporti sociali umani. Ritengo pertanto che un anarchia basata sul rispetto reciproco e delle regolamentazioni basiche possano bastare a creare un ottimo stato, certo tutto questo dovrebbe essere accompagnato da un’ottima cultura e educazione generale.
La giustizia oggettiva ovviamente non esiste , esiste però probabilmente una morale , un etica intrinseca ad ogni uomo , che varia dall ambiente in cui è cresciuto e si è formato , però alcuni capisaldi appena ci vengono insegnati non possono che non elevarsi a oggettivi ... Come direbbe Kant nella critica della ragion pratica , l'unica morale che esiste è quella , di stampo cristiano , di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te , che possiamo molto probabilmente dire essere l unica morale indissolubile nell' animo umano
@@enricobianchi994 saranno anche banalità...Ma sono vere. Un paese che da 9 anni a un assassino che guida ubriaco e drogato e ammazza due bambini di 11/12 anni... Un paese che libera, in questo periodo, tutti i capi mafiosi... Ma di che parliamo?
Quali che siano le nostre opinioni su Berlusconi o Michael Jackson... e tanti altri, c'è un aspetto inquietante sui loro processi. Sto parlando dell'accanimento sui testimoni. Quali che siano le opinioni sull'imputato, interrogare DECINE di volte un testimone che non fornisce informazioni utili all'incriminazione è una punizione di per sè, nonché l'ammissione che l'imputato viene convocato perché sta mettendo i bastoni fra le ruote alla partitocrazia in modo del tutto legale. Il vero motivo per cui uno stato non dovrebbe avere certi poteri in ogni caso sta nel fatto che se poi un tiranno (Incluso Berlusconi) riesce a raggiungere la poltrona si trova un arsenale di armi cariche e pronte a sparare nella cassetta degli attrezzi. Nessuno è in grado di garantire che il potere non gli verrà portato via, tralasciando il semplice fatto che precauzioni per non farsi portare via il potere dall'opposizione differenti dal... Fare il proprio -fot- donatissimo mestiere, son di per sè un attacco alla democrazia.
@@CHRIS-ws5ge Michael Jackson rappresenta un esempio di processo molto solerte. (Nel suo caso per pedofilia.) Naturalmente ogni persona civile, specialmente di fronte ad accuse tanto gravi desidera la verità, e naturalmente per trovarla servono interrogatori, indagini, testimonianze, documenti, il processo può divenire un onere sia per i testimoni, sia per la giuria popolare. Di certo è molto difficile ed imbarazzante stabilire i limiti, i paletti in cui un processo comincia a somigliare a quelli dell'inquisizione spagnola, ed un interrogatorio diventa tortura, ma quando leggo sul giornale che un testimone è stato convocato ed interrogato 30+ volte e non ha fornito informazioni utili pur avendo risposto alle domande in modo coerente... Quel limite è stato passato. Quella è una delle poche circostanze (l'unica che mi viene in mente) in cui un numero cardinale è una informazione sufficiente sulla situazione.
@@CHRIS-ws5ge Più in generale... I cattivacci di cui parlano i libri di storia, guardandosi allo specchio vedevano tutti un eroe che deve sporcarsi un pochino le mani per proteggere il mondo dalla cattiveria. La verità è che il cattivaccio è un eroe diventato cattivo a forza di derogare sui principi, tipo: "Questa è una cosa che in generale fanno i cattivacci, ma siccome il bene e la giustizia sono rappresentati da quello in cui credo, posso avvalermi di questo strumento senza per questo dover pensare di essere un cattivo" O come diceva quello: Non mi fanno paura i fascisti vestiti da fascisti, mi fan paura i fascisti vestiti da democratici.
Ho sentito dire molto spesso vai da quell avvocato “è uno forte ci sa fare sicuro passi la causa però c’è da sborsare un bel po “... ecco questo dice tutto ...
È uno dei video più belli che abbia mai visto sull'argomento. Grazie per la chiacchierata filosofica e giuridica, mi hai offerto molti spunti interessanti
Se tu diventassi avvocato io ti consiglierei di non prendere solo spunto agli appigli per far scarcerare i criminali, (questo si vede giá in molti film) ma bensí combatterli. Combattere anche il sistema se ti sembra marcio. Dovresti sentirti come un giudice poliziotto. Proprio il contrario di quello che dice lui.
@@thomaslion4541 In molti film come "Il Sospetto" noti che moltissime persone innocenti sono percepite come colpevoli e date per spacciate, quando in realtà non hanno commesso nessun crimine.
"La giustizia è figlia del periodo e del luogo." Almeno per come la penso io. Mi vengono in mente situazioni, molte di essere sicuramente estreme, che erano impunite in Italia talia, o azioni che in altri paesino sono punite, ed in Italia no, come ad esempio il delitto d'onore, la pena di morte per gli omosessuali e trans in alcuni paesi del mondo, o andando su questioni un po' più leggere, il topless, in alcuni paesi, tra cui alcuni stati degli USA, è permesso alle donne di andare in giro in topless per la strada senza problemi, mentre in Italia avresti qualche problema. Di esempi ce ne sono tanti. Non esiste solo giusto o sbagliato, bianco o nero, colpevole o innocente... ci sono un'infinità di sfumature in mezzo, che sono date dal contesto storico-culturale, quindi dalla storia, dai precedenti, dalla cultura di un paese, dal periodo in cui ci si trova... tutto muta insomma.
No no, aspetta, hai glissato il vero problema. Il fatto che anche un presunto criminale debba avere un avvocato, per una questione stessa di giustizia in quanto prima di stabilire una condanna o assoluzione va garantito un giusto processo, va garantito l’ascolto di entrambi i soggetti, e va data al giudice la possibilità di comprendere bene cosa sia successo e qual è la pena più adatta. In questo caso l’avvocato è un tecnico che si, deve assolutamente fare il suo lavoro, anche con una persona che ha commesso un reato. Ma il problema non è questo! Il problema subentra quando l’avvocato, anziché assicurare il corretto svolgimento della causa, va a mentire o a rigirare la situazione con elementi non veritieri, col fine di scagionare il suo assistito. E questo è gravissimo, perché non stai assicurando giustizia, ma la stai contrastando. Se c’è un uomo che ha ucciso una persona, magari un bambino, o una donna, l’avvocato può certamente (e anzi deve) richiedere una perizia psichiatrica per comprendere se l’uomo sia in grado di intendere e di volere, oppure, far luce su alcuni aspetti che possano costituire attenuanti, ad esempio magari quella donna lo stava aggredendo e quindi l’ha uccisa. È giusto che si faccia luce su queste cose per assicurare un giusto processo. Ma se l’avvocato, in accordo con l’assistito, la ad INVENTARE una narrazione falsa, o anche solo mentire su un elemento richiesto dal giudice, questo per me si chiama DEPISTAGGIO delle indagini. D’altronde, se ci curiamo di punire la falsa testimonianza dei testimoni, perché poi si lascia campo libero agli avvocati di inventarsi ciò che vogliono? Io non ho esperienza di chissà che processi, gli unici che ha affrontato la mia famiglia sono quelli relativi a due incidenti stradali, e in entrambi i casi avevamo oggettivamente ragione noi (infatti siamo stati poi pagati). Ma è stato imbarazzante vedere i tentativi dell’avversario e del suo avvocato di inventarsi delle cose totalmente a caso, praticamente venivano chiamati testimoni che nella realtà dei fatti non erano presenti durante l’incidente, ma si diceva che c’erano, così siamo stati costretti anche noi a chiamare testimoni falsi, poi provarono in tutti i modi a cambiare la dinamica dell’incidente, inventandosela dal nulla, dinamiche che non avevano senso in quanto non erano coerenti a ciò che si vedeva nelle foto dell’incidente e delle auto. Insomma, il processo è stato una pagliacciata, in entrambi i casi dissero una marea di bugie, ma per fortuna vincemmo lo stesso. Mi chiedo, se per un semplice incidente, e parliamo di cifre irrisorie, 2000/3000 euro di rimborso assicurativo, gli avvocati hanno fatto questo schifo... cosa succede invece nelle cause ben più importanti? È assurdo, per me anche l’avvocato e il suo assistito dovrebbero essere accusati di depistaggio delle indagini in caso di falsità raccontate al giudice. L’avvocato deve assicurare la giustizia, prima ancora che la vittoria del suo assistito. Inutile essere ipocriti, quello che spinge gli avvocati a mentire sono i soldi, quest’è.
Sono in parte d'accordo. Pensa che un mio amico venne accusato, anni fa, di accesso abusivo ad un sistema informatico, cosa mai successa; nella denuncia però c'era veramente di tutto e di più! Il tutto per far muovere la polizia postale, con una decina di avvisi di garanzia e perquisizioni in tutta Italia. Il caso fece un po' di scalpore a livello locale, ma alla fine, fu archiviato o per insussistenza dei fatti, o per prescrizione (non ricordo bene per cosa oramai)...l'avvocato che aveva fatto queste accuse a dir poco fuorvianti non subì alcuna conseguenza per le sue dichiarazioni, ma intanto, molte persone si erano trovate la polizia postale in casa, con i loro pc sequestrati, con un dispendio di risorse non indifferente da parte delle forze dell'ordine stesse, che oggettivamente avrebbero fatto meglio ad occuparsi di altro. Ci dovrebbe essere un meccanismo per punire le dichiarazioni mandaci o deliberatamente fuorvianti di certi soggetti!
È sempre meglio un colpevole assolto rispetto ad un innocente condannato. Per rispondere all'ultima domanda, ritengo probabile anch'io sia per garantire un ordine sociale o ordine pubblico, il mio insegnante di storia del diritto mi disse che il presupposto per la nascita dell'urbe, e forse per la nascita di ogni città, era appunto l'adozione di leggi condivise da tutti, mi faceva ridere quando poi aggiungeva, altrimenti faremmo tutti ricorso continuo alla legge del taglione e sarebbe una carneficina. Bel video Doc!
Ogni volta che passo davanti al palazzo di giustizia rido di fronte alla presunzione di tale nome. La giustizia è relativa come l'etica. Una sentenza è ingiusta per definizione. Detto questo si puo dire che un azione sia non conforme ad un gruppo di regole atte a mantenere un equilibrio sociale.
Sottomesso non direi, parlando di adesso, ovviamente, basti girare un po' il mondo per vedere che in Italia "siamo messi bene", ovvio che tutto si può migliorare....
La situazione sta migliorando notevolmente rispetto a 40 anni fa... Riguardo a mafia e corruzione... Probabilmente noi non lo vederemo ma un giorno anche l'italia riuscirà a rialzarsi completamente
Molto bello il discorso finale sull'esistenza della giustizia. Personalmente credo che gli uomini si siano creati una loro legge proprio per tentare di controllare il più possibile i disordini sociali (un po' come hai detto nel video), tuttavia credo fortemente in una legge universale che equilibri il tutto, per cui se una persona compie un atto che porta sofferenza ad un'altra persona prima o poi dovrà "saldare il suo debito". D'altronde, visto che si sono trattati anche argomenti filosofici, chiuderei con una frase di Platone: “Chi commette un'ingiustizia è sempre più infelice di quello che la subisce.”
La giustizia giuridica non potrà mai esistere finché chi ha piú soldi potrà chiamare un avvocato piú bravo o corrompere il magistrato, la sola giustizia è quella morale , ma la giustizia giuridica deve esserci per evitare lo sbaraglio generale :/
"La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell'uno e dell'altra" è un aforisma di Manzoni non di Pirandello 😅
Esiste una giustizia relativa, a seconda dei luoghi, dei tempi e da pregiudizi culturali. Questo è un altro ottimo motivo per cui gli avvocati devono difendere anche i "colpevoli"
Ottimo video, però ho questa domanda. Se il criminale dicesse all'avvocato "si sono colpevole, l'ho ucciso io ma l'accusa non ha prove solide. Lei deve fare tutto il possibile per farmi uscire innocente" Di fronte all'ammissione di colpa l'avvocato deve denunciare il crimine o vale il segreto professionale? Se mantiene il segreto e in seguito si viene a sapere ne era consapevole l'avvocato è accusabile come complice?
Assolutamente non ha nessun obbligo di denuncia in quanto tenuto al segreto professionale. Oltre al reato di rivelazione di segreto professionale, commetterebbe anche quello di infedele patrocinio.
Mi scusi avvocato, mi è appena capitato questo video nel feed e mi ha incuriosito perchè il nostro professore di Filosofia ci aveva fatto la stessa domanda poco tempo fa. La risposta che lui riteneva più corretta dal punto di vista morale era la seguente:”Un avvocato deve difendere anche l’assassino più deplorevole in quanto meglio un colpevole in più in circolazione che decine di innocenti dietro le sbarre” con questo intendeva dire che la causa doveva sempre essere portata avanti nonostante si sia a conoscenza della colpevolezza dell’imputato poiché quest’ultima potrà essere in seguito usata a sostegno della difesa di un imputato innocente che magari in assenza di essa verrebbe in carcerato. Buona serata Angelo!
1:43 Quello che ci chiediamo tutti 4:45 Diritto alla difesa 5:27 La verità non è mai oggettiva 6:13 Anche il criminale ha diritto ad una giusta pena 7:26 L'avvocato è un sarto 8:07 L'avvocato è solo un lavoro 8:31 La giustizia esiste davvero?
Signor Angelo il suo punto di vista è illuminante e apre a nuovi modi di concepire il lavoro dell'avvocato. Mi trovo in disappunto su alcuni parallelismi come ad esempio compararlo ad un medico che debba decidere la vita o morte di un criminale; esso a mio avviso non può avere la facoltà d'essere giudice dell'esistenza o meno di qualcuno e d'un diritto inalienabile quale è la vita; l'aula di tribunale non decide la vita o la morte di qualcuno (almeno in Italia) ma la condanna per un'azione malevola,la quale è interpretata dall'avvocato per il giudice,quindi dando voce all'imputato. L'avvocato ha la possibilità di valutare il caso ed in base alla propria etica scegliere o meno se fornire comunque il diritto sacrosanto alla difesa del proprio assistito,il medico no. Per quanto riguarda l'interpretazione della legge,essa secondo il mio punto di vista è mutabile e soggettiva in base alla nostra evoluzione,dunque dovrebbe essere sempre ispirazione d'una mentalità civile solidale e rispettosa,che porti equità e soprattutto giustizia,la quale quest'ultima sarà sempre in discussione perché errare è umano e le leggi sono fatte da noi stessi,senza però mai dimenticare che possano essere migliorabili correndo parallelamente alla nostra evoluzione discernendo le varie situazioni,perché si sa, solo rivalutando il nostro pensiero interrogandoci in continuazione,è possibile rifondare o rafforzare ciò che sono le basi delle nostre ideologie migliorando noi stessi ed il nostro futuro.
Forse è vero che siamo esseri imperfetti, che la giustizia forse è solo una presunzione umana di imitare il divino o la perfezione. Voglio però far notare un punto, siamo imperfetti, creiamo cose imperfette, ma a occhi di altri invece sembra tutto il contrario. Il nostro obbiettivo è quello di migliorare, siamo consapevoli degli errori, e per umanità chi non conosce tali errori rende a rincuorare, alleggerire un peso che abbiamo addosso. Che sia arte o qualsiasi cosa, l'imperfezione porta al perfezionamento dei difetti e nel tempo tutto matura, il problema è che ciò che è vecchio, secco ma che continua a succhiare e uccidere giovani nuove piante, continuerà finché non sarà estirpato. Come lei ha detto sg. Greco la giustizia muta nel tempo ed è imperfetta, io sono giovane sono inesperto e pure ignorante, ma mi lasci affermare che gli ideali devono convivere con le verità affinché si possa migliorare i modelli che mantengono in piedi la società di questo mondo. Non mi metterò a far congetture parlando di denaro, poteri forti o alieni (c'è gente che ne tiene in considerazione ma vabbé), è una cosa inutile. Preferirei parlare di come le persone comuni subiscano senza porsi nemmeno il pensiero che tutto quel che loro accade si può limitare o perfino fermare o nemmeno iniziare. La giustizia è un concetto astratto che si potrebbe tranquillamente identificare con tutto il pensiero di tutto un popolo, per evitare di commettere errori sarebbe giusto che un maggior numero di persone venga a conoscenza dei fatti del caso Ognuno ha la propria testa, più che vero, ma il senso di dissenso verso i crimini permetterebbe alla giustizia di mettere dietro alle sbarre tutti quelli che l'hanno scampata. La giustizia è la raccolta di verità ideali sui pensieri di coloro che devono condannare o assolvere un loro fratello, per errori e falli commessi nella loro vita. Se siete arrivati fino a qui: grazie
Complimenti avvocato! Ottimo video, come al solito. Domande simili si potrebbero porre a un giudice: come fa a sapere che il soggetto condannato è realmente colpevole? E se non è sicuro del giudizio dato? Se gli capita di sanzionare un innocente? Come fa a dormire la notte? Potrebbe essere interessante raccogliere il parere di un magistrato a riguardo.
Ti seguo da poco ma mi piace molto come spieghi i vari argomenti: sei chiaro e riesci a tenermi partecipe alle tue spiegazioni. Format, per me, ben strutturato
La risposta è solo una : ESCLUSIVAMENTE PER SOLDI. Immaginando un futuro utopistico che non contempla l utilizzo del danaro non succederebbe mai una cosa del genere.
@@lorenzogasperoni5510 certo che no, non ne sono sicuro. Rifletto e mi interrogo filosoficamente. Ma mi riesce difficile trovare altro su cui l umano potrebbe scannarsi. Tolto il danaro e di conseguenza il potere che ne consegue non vedo altro. Ogni professione avrebbe pari dignità, saremmo completamente fuori dal dualismo, il divide et impera che ha consentito ai poteri forti di comandarci. Ben contento di sentire altre opinioni
@@lorenzogasperoni5510 solo tecnicamente.. Concordo.. Il problema nasce nel momento in cui nasce "la banca" che ti presta il denaro e da quel momento sei schiavo. Persino nella Bibbia viene descritto bene il meccanismo per cui chi presta ha il potere, e chi riceve in prestito sarà schiavo per sempre.
@@lorenzogasperoni5510 imporre la propria volontà = potere = se mi impongo ottengo posizione favorevole o di prestigio. Se potessimo tutti vivere senza senso di colpa o invidia... Io ci vedo sempre e solo denaro.. Mi sbaglierò, buona serata
@@TablaRas Giusto ma questo non impedira alcuni crimini come omicidio,strupro e furti. la societa dovrebbe togliere il denaro ma i servizi si devono ottenere solo con il lavoro,che controbuisce cosi alla nazione. Piu alto e improtante il lavoro, piu alto il tipo di beni che puoi permettere. non vuoi lavorare? allora meriti niente, e gia tanto se ti diamo da mangiare.Il tribunale con Giudici e avvivocati servirano lo stesso se vogliamo rimanere un paese civile, unica cosa che deve motivare il loro lavoro e i beni e servizi che otterano,altrimenti fuori dai piedi.
Esiste l’uomo come essere pensante e che sta sempre cercando una forma di Stato perfetta, passando dalla monarchia, la dittatura, la democrazia. In questo percorso vi è anche un miglioramento della percezione della legge di natura, cioè della sopravvivenza della Specie Umana, che poiché deve andare insieme alla nostra ragione e cultura, deve possedere dei vincoli che secondo me si ritrovano nella Giustizia che, come l’Uomo, è perfettibile. L’unica strada per arrivare ad una Giustizia generalizzata è quindi lo sviluppo in ogni persona di un pensiero critico verso la realtà, ottenibile attraverso l’istruzione e insegnanti capaci di educare (quindi opterei per un licenziamento dallo Stato per chi non sa insegnare), e quindi da qui è possibile immaginare persone con pensiero critico e divergente, con un alto senso della Legge di Natura e del Rispetto.
Esatto, ma per poter licenziare quelli di troppo, non solo nell'istruzione, dovremmo cambiare mentalità, essere tutti più propensi alla politica, al migliorare lo stato, tralasciando tutto ciò che ci caratterizza come italiani ora: i favori, il figlio del fratello dell'amica della sorella che si trova il posto di lavoro passando avanti alla concorrenza e il classico pensiero umanistico "se lo licenziamo, chi lo sfama?"....
8:33 ma la vera domanda è.. la legge è uguale per tutti? Mi beccano senza cintura e mi fanno la multa, ma beccano un altro senza cintura che passa col rosso e la scampa con una tirata di orecchie.. In questi casi dalle mie parti dicono: "li truvasti cunfissati"
Ma in uno che ammazza, ruba, truffa ecc. L' avvocato deve solo far sì che la pena sia equa e proporsionata al reato e non che magari lo assolvi proprio solo per un cavillo legale...!
@@deanstark9594 ma se sei accusato di omicidio o truffa con prove certe e ammesse peró magari la puoi scampare con un cavillo all' italiana... Che cazzo vuoi difendere...!? Giustizia sommaria di chè...!?!?
@@m.t.9837 Perchè spesso le prove dette schiaccianti, possono essere state truccate, essere circostanziali, una bella fetta ce l'hanno le coincidenze, le testimonianze di persone con una loro idea. Del tipo una bigotta che vede un nero vicino a una borsa e dice di averlo visto rubarla
L'unica giustizia la si fa da soli. La legge è per tenere ordine. Ma se ti fanno un torto, prendi la situazione nelle tue mani, o fatti tradire dalla legge.
Grazie per questo video😊, sempre chiaro. Avrei una curiosità, le è capitato mai nella sua carriera di essersi pentito di aver difeso qualcuno? È vero che ogni persona ha diritto di essere difesa tecnicamente. Ma essendo noi creature con tante emozioni diverse, non credo sia sempre facile tenerle a bada. Anche x chi lo fa di mestiere.
@@zerstorer1269 magari non siamo creature, magari la nostra vita è un videogioco, la giustizia sono le sue regole e noi siamo delle skin in un enorme minecraft😂
Franchino666 il diritto positivo è comunque modificato nel tempo ispirandosi al Giusnaturalismo vigente in un determinato luogo ed in un determinato arco temporale
Non voglio essere petulante, essendo alla fine una sciocchezza, ma a 0:30 ci tengo a precisare che non fu una citazione di Pirandello ma fu una di Manzoni
Sì, però gliela aveva confidata, durante una bisboccia, sempre il drammaturgo di Girgenti - dopo un viaggio fatto a Milano, città raggiunta per provare le brezza della guida di una DeLorean che gli aveva prestato un ragazzetto (americano) di nome Marty il quale intanto si era fermato con un certo Doc per un paio di giorni in Trinacria a visitare proprio la Valle dei Templi. E a questo punto comincio a sospettare che anche I promessi sposi sia apocrifo. Cosi è (mi pare).
DEATHfabioLIFE è sempre una questione soggettiva: viene ritenuta sbagliata perchè la maggioranza lo ritiene tale. Un gruppo di serial killer la ritiene una cosa giusta. Non esiste niente di universalmente giusto o sbagliato. Per fare un esempio storico nella società spartana gettare un neonato deforme da una rupe era giusto, non farlo sbagliato e sacrilego.
@@elsinordrottningu5705 è esattamente il mio stesso pensiero. il messaggio di giusto o sbagliato ci è stato insegnato dalla nascita, un essere umano quando nasce è vuoto, cambia e crede in base a quello che gli viene detto o che vede una volta cresciuto. Se una persona nasce e cresce con determinati valori per lui saranno giusti, anche se per il 99% degli altri sono sbagliati. La società stabilisce cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma alla fine dei conti sono comunque concetti dettati da altri esseri umani, nati e cresciuti in modo diverso gli uni dagli altri. Non c'è un entità astrale che ci ha dato il significato di giusto o sbagliato. Fatto stà che per vivere in una società, l'uccidere un altra persona deve essere per forza un concetto sbagliato. Appunto come ha detto lui... è obbligatoria per l'ordine sociale.
@@elsinordrottningu5705 In effetti hai ragione, non avevo considerato questo punto di vista, devo aver utilizzato l'esempio sbagliato. Tuttavia non può essere tutto soggettivamente giusto o sbagliato, questo è un mio pensiero basato sulla logica, ritengo che esista uno strumento di misura dell'oggettività non basato su preconcetti o valori morali dell'uomo, ma bensì sulle leggi della natura stessa. Utilizzando questo strumento alcune azioni devono essere considerate per forza in maniera oggettiva, per esempio sterminare tutte le api presenti sulla terra è oggettivamente sbagliato, in quanto danneggerebbe irreversibilmente il pianeta e dunque tutti noi. Un altro esempio oggettivamente sbagliato sarebbe punire le persone con tendenze omosessuali perché considerato innaturale, mentre in realtà molti animali in natura hanno questo comportamento, e ci sarebbero molti altri esempi. Forse mi sto sbagliando, ma credo che sia un punto di vista interessate.
Proverò a commentare nel modo più chiaro e ordinato possibile. 1) Lei ha detto che tutti hanno diritto alla difesa, e aggiungo anche che tutti hanno il diritto di essere considerati innocenti sino a prova contraria; su questo siamo perfettamente d'accordo. Il criminale infatti deve essere recuperato e reintrodotto nella società, mi sembra che questo sia sacrosanto. Ma questi principi cardine della società civile hanno poco a che fare con un caso limite come quello che vede, per esempio, un cliente che è ovviamente colpevole, o che addirittura ammette di esserlo, ma che è "difeso" da un avvocato che lo rassicura che è possibile - per un motivo o per un altro - far cadere le accuse e farlo dichiarare innocente. In questo caso limite, poco importa come la si vede: la realtà è che un individuo colpevole di un crimine è stato dichiarato innocente per quello stesso crimine. E questo è un male, perché va a minare la base di ogni società funzionante. Difendere il proprio cliente va bene, ma un avvocato dovrebbe avere come scopo ultimo solo una cosa: il rispetto e l'applicazione della legge e della giustizia, e non la difesa a tutti i costi del proprio cliente pagante. 2) È pericoloso utilizzare le idee di un singolo filosofo (Protagora) per legittimare un'affermazione così enorme come "la verità non è mai oggettiva". Non erano i greci a pensare quello, né era quello un "caposaldo della filosofia greca"; Protagora non è la filosofia greca, ma una semplice e minuscola parte di essa. Devo dire però che un avvocato che cita Protagora è ciò che di più fantastico, e scontato, possa esistere. Seconda cosa, discutere di "verità oggettiva" è pericoloso perché si cade inevitabilmente in una discussione sul significato, e quindi semantica. Riflettere su concetti come oggettività e soggettività è complesso, e non deve essere fatto con leggerezza. La verità oggettiva, intesa nella sua più semplice accezione, esiste senza ombra di dubbio: se così non fosse, io potrei darle un pugno e lei comunque non sarebbe "autorizzato" a pensare di aver ricevuto da me un pugno; sarebbe una follia, una follia ridicola, giusto? Lasciamo quindi perdere la filosofia. 3) Siamo d'accordo con il concetto di "giusta pena". Un criminale, come ho già detto, deve essere "rieducato" in relazione ad una futura reintroduzione nella società. Questo è, e deve sempre essere, un obiettivo fondamentale della legge e della giustizia. 4) "Quello dell'avvocato è solo un lavoro" è il motivo per cui tanti vi detestano, me escluso. Mi verrebbe da rispondere che il lavoro di un avvocato è sì quello di difendere il proprio cliente, ma anche e soprattutto di assicurare che venga fatta giustizia secondo le leggi. 5) La giustizia è ovviamente un prodotto umano, e come tale è mutevole. Sono d'accordo con la sua visione utilitaristica della giustizia: essa ha lo scopo di permettere la realizzazione della miglior società possibile, e di conseguenza un contesto in cui vivere nel miglior modo possibile.
Perché evidentemente lui come persona non riesce proprio a tollerare quel genere di reato. Magari avrebbe difeso senza problemi una donna che ha ucciso il marito per interessi economici, ma quell'uomo che ha messo le mani addosso a un bambino assolutamente no
Avvocato...sinceramente...ma con immensa stima e un tocco di greve ironia, la seguo da mesi, e il suo canale è interessantissimo...aò m'hai intortato tarmente bene che poi alla fine nun c'ho capito un caxxo... :)
Ivan Virgulti no, non ce l’ho. Ma è statisticamente e logicamente molto più probabile che dio non esista. E sì, per la fede devi togliere la logica, ma purtroppo l’universo non funziona senza logica
Bravo avvocato! la giustizia che si esercita e si diffonde soprattutto al di fuori del tribunale ! Questa è la vera diffusione della legalità. Ottima l'osservazione sulla soggettività della giustizia, certo tutte le culture condannano l omicidio ma esitono nazioni in cui è lecito gestire case di appuntamento o vendere droghe leggere.
