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Giusto adesso sto seguendo un seminario sulla genealogia della morale. Che dire, per me Nietzsche quando parla della decadenza dei valori, della morale degli schiavi contro quella dei nobili, degli ideali ascetici, sempre di più parla dei giorni nostri. Ľattualità di Nietzsche per me sta nel fatto che ha centrato un problema non statico, ma in evoluzione. Nietzsche è attuale oggi e probabilmente lo sarà anche di più negli anni a venire.
Anch'io ho sempre avuto questa sensazione mi sembra che abbia precorso i tempi guardando anche oltre l'epoca in cui oggi viviamo. Infatti i suoi contemporanei fecero molta fatica a capire il suo pensiero
@@qwerty778 è un pò complesso da spiegare in un commento youtube. Per ciò che ho interpretato io direi che ciò che è centrale su questo argomento è la mancanza di autodeterminazione e la sempre più dipendenza da ideali di altri, a questo soggetto Nietzsche porta ľesempio del cristianesimo, che detta in modo bruto ed impreciso ha portato le persone a mancare sempre di più di un pensiero critico. Il cristianesimo è un esempio, ma per me Nietzsche si riferisce al fatto che le persone in generale tendano sempre di più ad associarsi ad un pensiero di massa, cosa che a Nietzsche non piaceva. Nietzsche apprezzava di più il sistema di valori romani che è un pò più guerrafondaio, ma dove ľindividuo ha la libertà di pensare ciò che vuole, di avere una propria opinione di ciò che è giusto e sbagliato, che però ovviamente è diverso dal poi agire in ciò che è considerato gihsto dagli altri
L'Eterno Ritorno è un'idea folgorante. Come giustamente fai notare tu, non importa se sia vero o falso. Quando mi ci sono confrontata per la prima volta mi ha scosso parecchio, mi ha fatto chiedere proprio quello che dici tu: "ma io che sto facendo dei miei istanti-eternità?" Unito all'idea senecana di tempo, è uno strumento prezioso per iniziare veramente a vivere, o almeno, per me lo è stato nel 2022, quindi immagino che sì, valga la pena di leggere Nietzsche anche nel 2023😉
Ciao, innanzi tutto ringrazio Rick per la sua ottima descrizione, e ci tenevo a dire che anche per me ascoltare questo concetto dell’eterno ritorno, quello che della scelta che prenderò oggi sarà la stessa scelta che prenderò all’infinito, mi ha smosso qualcosa. E adesso te me lo paragoni allo stesso livello del concetto di Seneca del tempo. Qual’è? Me ne potreste parlare? Magari appresi tutt’ e due i concetti ne faccio una sintesi e domani mi trasformo in un nuovo uomo. 🙂
bel video, bella esposizione di alcuni fra i concetti portanti del "giovane" Nietzsche, anche se, per quanto io ami tutti i suoi testi, la parte cui tengo maggiormente è quella del trio "Genealogia della morale - Crepuscolo degli idoli - Anticristo"
@@giacomo_amoroso In realtà fu anche poeta e musicista. Nelle sue opere si trovano spesso poesie scritte da lui per parlare di concetti che, se trattati in altro modo, non avrebbero avuto lo stesso effetto :)
@@giacomo_amoroso Perché questo dovrebbe escludersi Le sue numerose e spesso contraddittorie filosofie non mi interesserebbero affatto se non fossero così splendidamente formulate.
Complimenti vivissimi! La tua lettura appassionata di brani essenziali di Nietzsche, dimostra che sei uno dei pochi che si è avvicinato veramente al suo genio, complesso, irto di significati, ma capace di profondità abissali. Nietzsche va letto assolutamente e poi riletto in un eterno ritorno che però non sarà mai identico, perché è anche magia.
Scusate, devo fare il rompipalle, lo so…però mai come in questo caso vale il vecchio adagio del “devi prima leggere tizio” e so anche che soprattutto in filosofia è tutto un rispondere a tizio che a sua volta caio eccetera…e in un attimo ti consigliano di iniziare dai presocratici 😅 ….ma davvero è consigliabile in questo caso iniziare da Schopenhauer (il consiglio è chiaramente per chi non ha studiato filosofia e che si troverebbe a capire ben poco di N. , meno di quello che hanno capito coloro i quali se ne sono occupati per anni e che è comunque abbastanza poco). Perché è da lì che parte N., che arriva a dire Si dove Schopenhauer dice francamente No, ovvero a quella tragedia che è la condizione umana, il famoso pendolo tra il dolore e la noia
Ehm scusate ma rileggendo il mio commento ho notato che forse non è chiaro che il mio commento non vuole essere in alcun modo una critica all ottimo video di Rick ma solo un consiglio per neofiti, se invece ho beccato il canale dove siete tutti studiati e ho fatto la figura del maestro elementare mi scuso😅😊 ( è anche vero che excusatio non petita…..e niente come non detto mi sono incartato come mio solito, toglietemi la tastiera).
@@andreacold5025 Andrea hai detto giusto. Per me questa è la peggiore "lezione" su Nietzsche che abbia mai sentito. Roba da mettersi le mani sui capelli.
Perché ci ricorda che ognuno di noi ha dentro sé un orologio che segna sempre la stessa ora, quella del tempo che torna all'infinito identico a se stesso, in cui tutto muta pur restando immutato in quanto fedele a un'essenza tragica: egli è il filosofo dell'eterno rintocco del mortale.
Qualcuno mi sa dire da che libro viene questa citazione? L'intero apparato della coscienza è un apparato per astrarre e semplificare - non orientato verso la conoscenza, ma verso il dominio delle cose
C'è un capitolo nella storia dell'eternità di Borges dedicato a confutare (il tono è a metà tra il serio e l'ironico) la teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche, arrivando anche ad accusarlo di incoerenza nel suo giudizio sulle teorie cicliche della setta dei pitagorici. È una lettura simpatica!
Complimenti Rick, bellissimo video. Ma ti sbagli sull’interpretazione dell’eterno ritorno come una dinamica ciclica inevitabilmente legata all’eternità dell’universo unita alla finitudine della materia: questo non giustificherebbe il “sempre uguale”…al di là di interpretazioni anche complesse, come quella data ad esempio da Severino, la dottrina dell’eterno ritorno cosi come proposta da Nietzsche, e come tu giustamente proponi nella seconda parte del video, è quell’orizzonte metafisico del “vivi come se…”. È in quest’unico modo che si riallaccia strettamente al concetto di superuomo.
Ho apprezzato il video, ma devo dissentire su un punto, quando affermi che la vita di Nietzsche non è stata all'altezza del suo pensiero. Sto leggendo la monumentale biografia sul filosofo scritta da Janz, e ti posso assicurare che le riflessioni di Nietzsche nascono inequivocabilmente dalle sue esperienze di vita: una vita fatta di conflitti interiori continui, rotture dolorose con persone fidate e amiche, una condizione di malattia e soprattutto dolore fisico che lo ha assalito spesso fin da giovane, per diventare costante dopo i trent'anni. In tutto questo cammino così accidentato, nelle asperità quasi inimmaginabili che ha dovuto affrontare, la sua filosofia, incentrata sul dire sì alla vita, sempre e comunque, ha qualcosa di eroico, è um messaggio immenso per tutti noi. Leggendo la minuziosissima biografia che citavo, attraverso le vicende, le lettere, i documenti riportati, ci si rende conto di quanto grande sia stata questa esistenza così sfortunata: altro che non all'altezza del suo pensiero! Nietzsche era un grande filosofo, ma anche un grande uomo, che ha fatto della sua esperienza di vita e di dolore una filosofia.
Il mito è ciò che educa i sentimenti. Noi i sentimenti non li abbiamo naturalmente...i sentimenti si IMPARANO . Da qui i miti..i greci , i romani, gli Etruschi gli Egiziani etc..le più grandi civiltà. Friedrich Nietzsche è la FOLGORAZIONE DI UNA IDEA DA ESPRIMERE , UN PENSIERO. Perciò ciò che lei esprime e dice commentando questo immenso filosofo è assolutamente giusto! Veramente CHAPEAU. Lei ha compreso il grande filosofo.... complimenti!!👍
porca miseria quando hai detto che.. è un autore nelle cui opere è diciamo facile indentificarsi (per via del mito), non immaginavo così tanto. Perché davo per scontato quel poco che ne ho studiato a scuola e che mi ricordo a malapena perché era uno degli ultimi argomenti della 5 😅😂. Se hai detto che a te ha folgorato dai 14 anni ci credo che adesso sei ancora così appassionato alla filosofia. Anche a me affascina tanto ma come tanti ho sempre la tendenza a metterla tutta su un piano più alto di me e dare per scontato che il significato che ne capirò io sicuramente non sarà quello corretto. Però quamdo hai iniziato a spiegare la differenza/somiglianza tra Dioniso (che non ricordavo per niente) e Apollo (che ricordavo superficialmente) e il fatto che.. tipo nel momento in cui si uniscono, nella tragedia, capisci che è il momento più "bello"/perfetto (per semplificarla un attimo, sorry se banalizzo xD). boh, è davvero abbastanza applicabile alle esperienze che abbiamo tutt'oggi e personalmente io ho ricollegato velocemente il tutto alle esperienze più recenti (il primo lavoro, con tutte le cose che ha comportato, tra emozioni e sforzi e interazioni tra le persone e successivamente il primo rifiuto, (perché diciamo che si sono resi conto loro che non era un buon affare assumere una prima esperienza… ma vabbè, coffcoff)) la ricerca di ordine e dopo di "fare casino" (?) nel senso che ho sentito proprio che sfogarmi bene fuori, insieme a delle persone vicine che mi compativano e mi supportavano, per poi tornare dentro l'indomani mi faceva sopportare il tutto e lavorare più o meno bene nonostante stessi a malapena iniziando ad imparare. forse sono io che ci vedo una connessione più profonda di quanto superficiale sia realmente, però boh, forse vederla così può aiutarmi a dare un senso a quello che è successo e a come è finita)
Più ci penso meno mi convince l'idea dell eterno ritorno, anche nei termini da te citati. È così difficile accettare l idea che dopo la morte basta non ci sarà più nemmeno la nostra coscienza altro che ogni istante un'eternità..
Poi da uno come te che denigra Severino e tutto il suo concetti di eternità, concetto che mi sembra molto vicino a quello che pensi pure tu, anche nella cogitata con madame. Un po di sano epicureismo amico mio
@@paolopezzuoli646sarebbe bene studiare e leggere altri libri di Nietzsche prima dello Zarathustra, senno c'è il rischio di non comprenderlo al massimo. Ti consiglio "Crepuscolo degli idoli" o "Gaia scienza", come libri per comprendere meglio Nietzsche.
ricordo che il mio prof del liceo mi ha fatto odiare la filosofia e odiava nietzsche perchè diceva essere ideologo del nazismo (poi lui era di destra tra l'altro...)...dopo qualche anno ho cominciato a leggere filosofi per conto mio e ho cominciato ad amare la filosofia....e non capisco come mai si dice che n. fu l'ideologo di hitler....forse fu la sorella a farlo diventare nazista.
Bravo! Tutte le ridicole idiozie sul Nietzsche razzista ed hitleriano sono state divulgate dalla Chiesa cattolica con il " contributo" vergognoso e squallido apportato dalla sorella Elizabeth, con la differenza pero' che mentre la Chiesa odiava il geniale filosofo( alla faccia dell'amore predicato a chiacchiere dal Cristianesimo) perche' metteva in dubbio tutta l'impalcatura di sciocchezze messa in piedi dal Cristianesimo, la sorella avrebbe dovuto manifestare piu' rispetto( e possibilmente anche affetto) nei confronti di un filosofo se non altro cosi' dotato intellettualmente. Ciao da Saverio di Cisternino( Brindisi)
Perchè il titolo è fatto per farti avviare questo video che definire scadente è poco. Il pensiero di Nietzsche come quello di Schopenhauer (in parte suo ispiratore) è e sarà sempre attuale .
“Arrenditi alla tua irrisolvibilità, non potrai evitare la dimensione tragica della tua esistenza.” Perfetto, ora che ho perso ogni speranza, vado a buttarmi sotto un camion 😅
Non è così: Nietzsche ci insegna anche "l'amor fati" cioè : "Tu devi AMARE il tuo destino, qualunque esso sia" - questo è stoicismo di fronte alla vita
Ahiaiai....parti proprio male! Nietzsche per tua norma e regola non era pazzo, ma semplicemente un genio, come ammisero i suoi stessi docenti universitari e come dimostrato inconfutabilmente dal suo quoziente intellettivo( pari a 180, quindi largamente piu' alto di quello medio, che corrisponde a 100). Forse era considerato pazzo dalla Chiesa cattolica, che lo detestava per le sue sane considerazioni su tutte le sciocchezze inculcateci fin dalla piu' tenera eta' dal Cristianesimo, proprio a partire dalla strampalata convinzione ( guardacaso tipicamente cristiana) della presunta esistenza di un dio(" Dio e' soltanto il nulla divinizzato"( L'anticristo", 1882). Episodio delle carezze date al cavallo maltrattato dal suo cocchiere a Torino, il genio assoluto in argomento non era affatto fuori di senno, malgrado il comportamento infamante adottato dalla sorella Elizabeth che lo screditava in maniera a tacer d'altro vergognosa). In conclusione, prima di esprimere giudizi avventati, ti consiglio vivamente di documentarti adeguatamente, onde evitare il ripetersi di figuracce come questa.....un saluto da Saverio di Cisternino(Brindisi)
Dio mio, Saverio, era una battuta che mi serviva poi per ragionare sul rapporto tra razionalità e irrazionalità. Nietzsche non era pazzo, ma col tuo commento tu ci arrivi vicino.
È più forte di me, l'ente umano che ebbe i natali in decenni ormai vetusti che si firma con denominazione battesimale e loco di appartenenza (con annessa specifica provinciale, nella fattispecie) mi fa sempre scompisciare e, al contempo, riflettere. È come se la sua appartenenza a un sistema educativo ormai arcaico e desueto sprigioni tutto il suo anacronismo dall'effetto misteriosamente e involontariamente comico. Un saluto da Nicodemo da Roccadaspide (Salerno), figlio di Claudiano da Malevento e Lucilla da Nuceria.
@@GaetanoCaimano Non insistere: Nietzsche era da condannare sc er simpliciter perche' fortemente inviso alla Chiesa, che fece di tutto per screditarlo......ancora oggi nella biblioteca in cui ho prestato servizio a Cisternino( legata a doppio filo con un'associazione cattolica nazionale) non e' catalogato neanche un solo volume del genio teutonico........ripeto, a voler essere proprio fiscali( ed a voler cercare il pelo nell'uovo) l'unico episodio in cui Nietzsche si comporto' in maniera " bizzarra" fu quando il cocchiere che lo trasportava sulla relativa carrozza a Torino inizio' a frustare il suo cavallo, reo di non voler piu' procedere.....a quel punto il filosofo si avvicino' al povero quadrupede per consolarlo accarezzandolo.....se ti sembra questo un comportamento da folli.....come al solito e' la " vulgata" a sparare stupidaggini a raffica, ed il guaio e' che spesso si finisce pure col credere a tali idiozie......educazione, religione( soprattutto cattolica, ma anche musulmana ed ebraica) e politica, incanalate e propagandate nei voluto modi da chi detiene il potere, hanno sempre e comunque il solito fine: la massa( non a caso mantenuta in uno stato di costante ignoranza e bombardata dalle cosiddette armi di distrazione di massa) deve credere per obbedire.....