Perché questa volta non vado a votare nonostante l’abbia sempre fatto (felice di sbagliarmi). 

Tutto giusto in un mondo ideale. In Italia poi le mafie gestiscono il voto di scambio che con un astensionismo alto poi pesa il doppio. C'è un'enorme scelta nel panorama politico, dai partiti più "sistemisti" a quelli antisistema, di destra, di sinistra, pro "gender" contro il gender ecc ecc...non credo sia impossibile cercare qualcosa che ci rappresenti il più possibile per contrastare il fenomeno del voto di scambio. Andiamo a votare ragazzi

"Se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare" Mark Twain

Siccome lo hai richiesto provo a dirti come la penso. Dal video si percepisce che il tuo problema non è il voto, ma il Sistema. E non parlo parlo solo del sistema politico e dell'ordinamento degli organi dello Stato, ma tutto il complesso di divisione di poteri, degli organi giudiziari e il resto. In un'ottica del genere, è naturale che qualsiasi cosa significhi partecipare al Sistema (nel tuo caso votare), è di per sé fuori dal tuo sistema di valori. Da qui in poi, avendo squalificato il modo in cui si prendono le decisioni e si governa un Paese, trovare giustificazioni al non voto è abbastanza facile: "non decidi davvero", "non vanno bene alcune leggi", "gli eletti non sono rappresentativi", "gli eletti sono portati per definizione a mentirti". Per usare la tua metafora dell'uomo in barca a vela, tu puoi adattarti al clima che cambia (nuovi politici sulla scena, mutate condizioni socio-economiche) e tutto quello che puoi fare per adattarti alla situazione è partecipare alla vita politica o semplicemente votare, per scegliere il meglio per te e per gli altri. Quel Sistema di cui parlavo e il contesto attorno sono il cielo, su cui il navigante non può far altro che adattare le sue scelte. Le tue scelte sono l'elettorato attivo e l'elettorato passivo. Non partecipare alla vita politica è come spegnere il motore e ammainare la vela. È stata questa apparente contraddizione tra la tua metafora e il messaggio del video a spingermi a commentare. Sul punto 5 invece c'è proprio una contraddizione: la conseguenza per l'errore di un politico (giustizia a parte) è non essere votato. È il non essere scelto, avere altri preferiti a sé, e questo sistema di responsabilità ha come strumento... Il voto. Spero di aver contribuito alla discussione, un saluto.

Mi trovo assolutamente in accordo con qualsiasi punto elencato. Ah dimenticavo.. apprezzo anche io tantissimo le newsletter! Le leggo sempre da cima a fondo 👏💪

E' difficile controbattere ad un video del genere perché è terribilmente utopistico e generalista. Partendo dalle varie premesse che enunci è chiaro che la risposta sembra essere la normale conseguenza a quel ragionamento, ma purtroppo questo spesso non rispecchia la realtà (perlomeno a mio avviso). Io penso semplicemente che tutto è politica. La politica non è Renzi o Salvini che vedi in TV, la politica è l'autobus che prendi la mattina, lo stipendio che ti permette di campare e l'aero che prendi per viaggiare. Voglio dire che i futuri politi che andranno al governo hanno il potere (potenzialmente) di cambiare le carte in tavola di tutto ciò che al momento tu puoi dare per scontato. Ergo preoccuparsene è un dovere non per chissà quale ideale che spesso ti propinano, ma perché ti conviene. Un altra affermazione disarmante è che è inutile votare perché siamo troppi. Oltre al fatto che milioni di voti sono formati da singoli voti e nella storia tantissimi personaggi o partiti sono passati per una mangiata di voti, spesso il singolo voto è un apparante singolo puntino in quanto noi influenziamo i nostri amici che influenzano i loro amici e viceversa. Non è una regola anche perché saremmo tutti pecore, ma spesso nei nostri circoli sociali si tende ad avere un pensiero simile e riuscire ad influenzarsi a vicenda per poi andare a votare in blocco la stessa persona, questo perché spesso frequentando gente simile a noi (per età, lavoro ecc) si hanno interessi comuni e quindi anche obiettivi comuni. Il discorso del potere... è chiaro che il potere corrompa. Questo da sempre. Ma ora non è che non diamo potere ad una persona perché altrimenti potrebbe utilizzarlo male. Allora non si doveva dare potere ad un Matin Luther King o a un Nelson Mandela o anche per il nostro paese ad un De Gasperi e a tutti i politici italiani che hanno creato la Costituzione, tutte persone che hanno fatto grandi cose per il bene dell'Italia e del mondo. E' chiaro che il potere corrompa, ma noi da buoni cittadini, informandoci abbiamo il potere (seppur minimo) di limitare al meglio questa eventualità. Banalmente la politica del "meno peggio" che personalmente non amo particolarmente, ma già può limitare molto i danni. Avrei altro da dire ma per ora mi fermo qui.

Vedo solo oggi (agosto 2023). È vero, il voto individuale pesa poco e confluisce in un compromesso. Però rappresenti uno dei "pesi e contrappesi" del compromesso. Non votando, rinunci ad avere qualsiasi rilevanza.

La colpa è anche di noi italiani, finché votiamo persone che promettono soldi a palate e ci crediamo, allora avremo solo politici senza morale, né dignità.

Devo dire che mi sarei aspettato delle motivazioni maggiormente legate all'attuale condizione politica italiana piuttosto che una riflessione in generale sulla politica. In ogni caso, attualmente io tendo a vedere nell'elettorato il problema maggiore. Condivido a grandi linee i tuoi punti, ma non spiegano del tutto la crisi che stiamo vivendo. Dobbiamo fare i conti col fatto che se ci prendono continuamente in giro, non è solo perché sono persone in malafede, ma anche perché siamo tremendamente ignoranti nelle materie indispensabili per avere un minimo di consapevolezza del mondo in cui viviamo. Per esempio vedo troppe persone ragionare male e in maniera approssimativa sulle proposte dei partiti senza chiedersi se vi siano coperture finanziarie per attuarle, se siano realmente efficaci o se possano avere dei "contro". Tutto questo perché siamo infarciti, mi dispiace dirlo, di cultura letteraria e basta, tant'è che non sappiamo ragionare coi numeri né tanto meno coi dati. Stupendo Dante, stupendo Manzoni, però mi pare evidente che questi programmi scolastici, oltre a non creare figure spendibili sul mercato del lavoro, nemmeno diano strumenti efficaci per capire la realtà. Il risultato? Eserciti di futuri camerieri (con tutto il rispetto) e persone che davanti ai programmi politici vuoti e di scarsa qualità come quelli che sto leggendo ora, non sanno farsi una mezza idea, a meno che non si tratti di diritti civili, che per carità, importantissimi, ma oltre ad esprimerci su Ddl Zan e altro, dovremmo farlo anche sui temi economici per esempio. Per me un buon motivo, ma non l'unico, per non votare nel 2022 può essere quindi proprio l'assenza di una riforma seria della scuola nei programmi, cosa che a me, penso si sia capito, fa imbestialire. (Io voterò, ma pure io ho avuto delle incertezze). Concludo dicendo che se non vuoi votare, va bene, lo capisco, però non ti accontentare di quello che hai detto perché questi discorsi non mettono alle strette nessuno, per quanto sicuramente frutto di riflessione etc. Ed essere più competitivi e competenti ci serve tantissimo ora. Lo dico a te così come lo dico a me stesso che sono una capra totale, probabilmente anche molto più di te che bo magari sei pure strapreparato.

Io andrò, turandomi il naso, però andrò perché questa destra mi fa troppo ribrezzo, quindi vado.

"Cambiare la corrente di un fiume , standoci in mezzo a pagaiare" questo è votare attualmente. Senza contare che ci lasciamo alle spalle 2/3 anni di Pandemia, di Restrizioni , di Negozi Chiusi , di battaglie sociali soppresse. Novembre del 2020 mezza Italia era in piazza per contrastare la suddivisione in Zone , nel 2020 eravamo in piena pandemia ma il Governo non aumentò le terapie intensive e giustamente la gente si arrabbió, di chi era la colpa? Qualcuno si è preso delle resposabilitá? L'Italiano dimentica...troppo in fretta... Promesse fatte come liste della spesa , senza avere i mezzi per compierli... gli attori in questa opera in oltre sono gli stessi da 20 anni... Aver abbasato poi la testa a Draghi...personaggio di dubbia provenienza è un altro tassello. "Votare il meno peggio" O "Voto X per non far vincere Y" Un po' come dire:-mangio l'ultima merendina io, così non la do all'altro bimbo. - Un pensiero di un'infantilità immane , ma gran parte del voto sarà relegato a tutto ció... E così via... Contando che il primo vero partito dell'Italia è quello dell'astensionismo... cosa che quest'anno toccherà numeri ancora più importanti. E sarò contento di farne parte.

Guarda, sono arrivato a metà del video e condivido pienamente le tue idee, Gìà qualche anno chè hò smesso di votare esattamente per gli stessi motivi.

Condivido pienamente la tua scelta! Io sn arrivato al punto di affermare la seguente frase: SE VOTI NON VOTI! SE NON VOTI VOTI! grazie forza gioco amaro, e magari cme prossima moto una harley!

Idem, siamo obbiettivi, nessun di questi pagliacci può governare

Ho trovato interessante il paragone coi velisti, facilmente applicabile a qualsiasi lavoro in realtà. Anche chi pulisce i bagni pubblici sa che i giorni di festa probabilmente lavorerà il doppio. Quello che secondo me manca nella tua ottica generale che comunque condivido -ma più per una stanchezza cronica nei confronti della politica- è che il velista è forzatamente subordinato alle leggi della nazione che lo accoglie in mare. Che lo vedano o meno, che attracchi o meno. La tua visione sul voto sembra, invece di un velista, che sa in quale mare viaggiare, quella di una persona che si volta dall'altra parte. È vero, ogni partito può decidere di non seguire il suo programma elettorale e quindi deludere delle aspettative, ne abbiamo avuti di esempi. Ma credo definitivamente che alcuni partiti possano nuocere ancora più gravemente al nostro paese rispetto ad altri. Anche H1tler amava i cani e dipingeva (abbastanza) bene, però aveva altri grossi problemi da risolvere. Nessuno ci rispecchierà mai al 100%, questo perché 1) spesso e volentieri non sappiamo neanche noi quale sia la cosa più giusta da fare perché non abbiamo sufficienti conoscenze di diritto, di giustizia, di economia, di finanza etc. E 2) perché se un partito rispecchia al 100% il mio pensiero le cose sono due: o siamo le sole due persone al mondo a pensarla esattamente nello stesso modo oppure a me è stato insegnato a pensarla in quel modo e così a tutti gli altri, in un clima stile nord corea dove tutti pensano ingenuamente che Kim sia divino perché a tutti è stato insegnato così. È la prima volta che ho avuto, anche io, il dubbio di non andare a votare. Ma finché godrò di questo piccolo ed insignificante diritto, ricordandomi di chi ancora oggi non lo ha e non ha neanche la possibilità né di dire su un commento o su RU-vid ciò che pensa della politica del suo paese, andrò a votare per difendere non quel diritto ma la mia libertà.

Il punto 4 è un discorso totalmente slegato dal tipo di governo. Vale per qualsiasi forma di esso, quindi non capisco perché includerlo tra i motivi per i quali non votare

Ciao, sono d'accordo ma bisogna votare per evitare che vengano eletti coloro che sono i peggiori. Cosa potrebbe succedere se tutti coloro che hanno buon senso non votassero?

Secondo me andare a votare non so se risolve molto, sembra quasi “inutile” ho un mio pensiero che tutti i politici sono d’accordo tra di loro già dall’inizio e andrà avanti cosi…non so quanto posso andare in positivo questo governo e i prossimi, sono tutti legati dai LORO interessi e non quelli del popolo, questa è una mia linea di pensiero.

Riguardo la metafora del padre di cui parlavi e al discorso del frame di cui parlavi nella newsletter c era il linguista George Lakoff nel suo libro "Non pensare all elefante" che spiegava che la destra conservatrice americana (e quindi di riflesso anche la nostra) per decenni ha imposto nella sua comunicazione il frame del padre severo con regole rigide disciplina e autorità, mentre la sinistra aveva adottato il frame del genitore affettuoso che mette al centro amore, empatia, accudimento e solidarietà, impartendo agli "elettori/figli" Il ruolo di figli da proteggere. Praticamente le persone hanno assorbito queste impostazioni da anni e l hanno ancorata nei loro comportamenti e nelle loro personalità e neanche lo sanno.

Io votare lo vedo come spingere il paese in una determinata direzione, quindi di base faccio due ricerche, vedo quali secondo me sono i problemi principali del paese e voto poi chi sembri avere le idee migliori per risolverlo. Il lavoro dei politici è fare i nostri interessi, gli conviene e quindi che rischino il posto o meno, la nostra volontà è la loro. I politici fanno le mignotte perché cercano consensi, quindi più italiani votano e più è facile fargli capire cosa veramente vogliono gli italiani, più capiscono cosa noi veramente vogliamo e meno probabilità ci sono che facciano le palline da ping-pong fra un partito ed un altro per acchiappare consensi. Se votassimo tutti ci sarebbe molta più stabilità in politica, più stabilità in politica equivale a più concretezza nell'adottare cambiamenti. È un po' come il discorso legato al miglioramento personale, si sa che sarà durissima, alcune volte sarà come lanciare i dadi, ma se non facciamo nulla, come possiamo sperare in un cambiamento? Anche perché questo è il paese dei nostri figli, dei nostri amici, dei nostri parenti, della gente che lavora 20h al giorno per aiutare la propria famiglia, a me non votare farebbe sentire poi colpevole dei problemi di chi mi circonda.

Ogni Sistema di Governo presenta macro e micro falle perché la Politica e' fatta di esseri umani, specie animale che non sa gestire saggiamente il proprio potenziale intellettivo e poi va considerato che per ogni testa esiste una opinione personale che si scontra con tutte le altre. Capita anche nelle famiglie, figurarsi nell'ambito politico dove le idee non concordano mai tra le fazioni opposte ma neppure tra le coalizioni per ottenere maggioranze allargate e persino nello stesso partito. Votare a mio parere serve a mantenere in piedi un Sistema che non convince e non può essere un dovere perché il disertare i seggi elettorali e' una forma di voto come potrebbe esserlo l'annullamento della propria scheda elettorale. Il Sistema attuale si fregia dell'appellativo Democrazia quando in realtà e' solo un Sistema confusionario in cui diventa impossibile portare avanti tutti i punti di quanto promesso nel proprio Programma.

Col tempo mi son fatto un'idea di come funziona la politica in Italia, e tra l'elettorato: - un mio amico mi ha raccontato di un parente che stava discutendo sulle intenzioni di voto disse _"voto X, nonostante dia delle briciole. So che mi spetta il pane intero, ma di questi tra avere niente e aver le briciole scelgo le ultime"_ . Da questo si capiscono un bel pò di cose, è come se la maggior parte delle persone non avesde più voglia a provare a lottare e a strappare conquiste importanti come si faceva in passato. Forse perché si è divisi, o semplicemente non c'è interesse, non si ambisce a cambiare le cose. - essere chiamati ogni 4 anni e ogni morte di papa per i referendum (di cui il risultato non viene rispettato, per esempio quello contro la privatizzazione dell'acqua) e dire che siamo in democrazia è una triste barzelletta. L'essenza della democrazia (almeno secondo me) dovrebbe essere quella di interpellare il popolo sulle questioni cruciali, arrivare a un compromesso, avere discussione, dibattito, decidere insieme, cercare di trovare soluzioni a problemi concreti. Se il popolo non controlla le istituzioni, inevitabilmente esse finiscono a controllare il popolo. - è brutto da dire, ma l'italiano medio ha la memoria corta. Le campagne elettorali son tutta facciata, è una gara a chi la spara più grossa (e non a caso parlano di problemi inesistenti, fregature mascherate da soluzioni a problemi (inesistenti), si crea un nemico che non c'è) e si cerca di screditare l'avversario, tanto la gente si dimentica del programma elettorale, e in parlamento poi si segue quasi sempre il solco del governo precedente, è rara la rottura netta. - non decidiamo realmente: i partiti al prossimo governo saranno quasi tutti atlantisti/pro UE, e il monito da Washington in merito ai presunti finanziamenti russi sono uno spauracchio che inevitabilmente influenzerà il voto... - ultimamente i referendum e le elezioni si organizzano sempre più in fretta e furia, per non dare tempo di riflettere e ponderare il voto. E sul referendum sulla giustizia l'affluenza si è vista. - astensionismo: se si arriverà almeno a un 65% di astenuti o schede bianche, significherà che tutti gli attuali partiti hanno fallito, si aprirebbe una crisi politica non indifferente. Son certo di una cosa: il prossimo governo non durerà molto, e non escludo che di questo periodo possa esplodere il malcontento dovuto al carobollette (stando ai dati Confindustria, almeno 280000 aziende potrebbero chiudere, e 2.5-5 milioni di persone perderebbero il lavoro). Se proprio devo votare, sceglierò il partito che più mi rappresenta (nella speranza superi lo sbarramento e si elegga un parlamentare, male che vada almeno sarà stato un tentativo), altrimenti scheda bianca con la coscienza pulita.

Semmai cambiassi significativamente idea sulla questione, sarò molto curioso di sentire, magari in un altro video, come si sarà evoluta.

Io di ragioni per votare in questa tornata non so dartene.... non sono contrario al voto ma in questa occasione credo che non andrò neanche io..

Completamente d'accordo con te, sei riuscito a mettere in ordine e con una logica, tanti miei pensieri in questi anni. Banalmente mi son sempre chiesto perché si scannassero per sedersi su una poltrona molto scomoda e bollente, in nome della sola benevolenza nei confronti dei concittadini e di uno stipendio sicuramente buono, ma non da sobbarcarsi tutte quelle rogne. Tutto ciò è logicamente paradossale, e quindi è palese ci siano interessi enormi più di quanto ci immaginiamo

Io è raro che abbia votato in questi miei 35 anni di vita. Oggi, per esempio, mi devo allenare per recuperare la sessione saltata ieri. La newsletter è molto molto figa.

Sei un grande Gioco Amaro, ma (soltanto) stavolta non sono d'accordo. Qui la mancanza del vincolo di mandato (punto 2) a cui implicitamente ti riferisci c'entra poco. Se non si vota è sicuro che non cambierà nulla perché ci sarà sempre una percentuale di italiani che andrà a votare per i partiti tradizionali che sono la causa di questo disastro economico e sociale. Se invece si vota per partiti antisistema magari non cambierà nulla lo stesso perché non raggiungeranno i consensi necessari per avere un peso politico, ma almeno ci si prova. Se dovessero invece arrivare a governare c'è il rischio di cui al punto 3? ok è un rischio reale, e spesso succede proprio questo, ma se non voti saranno sempre al potere i partiti tradizionali.

Non voto da anni ormai, sono un disilluso cittadino "apolitico" italiano, la penso come te su come purtroppo funziona e funzionerà sempre la politica soprattutto ai livelli alti, la storia insegna! Più che farmi file interminabili per niente, meglio impiegare quel tempo ad altro!

Hai messo tanta carne al fuoco ed è quindi complesso rispondere su ogni punto. Secondo me però in generale la questione è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Nel senso che bisogna semplicemente farsi solo 2 domande per capire se abbia senso oppure no votare. La prima è: esiste un partito o una coalizione che abbia un programma che condivido quantomeno nei suoi punti principali? Se la risposta è no, allora la scelta di non votare è giusta. Se però la risposta è sì allora votare può essere la scelta giusta e bisogna rispondere a una seconda domanda. La seconda domanda è: chi vincerà le elezioni attuerà (almeno in parte) il programma con il quale si è presentato? Nessuno ha la sfera di cristallo, per cui si possono solo guardare i precedenti. Cosa dicono i precedenti? I precedenti dicono che sì, di solito la coalizione (in Italia non è mai un solo partito) che vince attua in parte il programma con il quale si è presentata. Certo, a differenza di altre democrazie avanzate questo rapporto tra ciò che si promette e ciò che si realizza è molto meno stretto. Ma persino da noi chi ottiene la maggioranza poi tiene in significativa considerazione la volontà degli elettori nelle scelte di governo In conclusione: se ci si sente vicini al programma di un partito o di una coalizione, la scelta giusta è votare. Non farlo è stupido, si rinuncia a una possibilità (pur parziale) di incidere nelle scelte politiche della prossima legislatura

Ma se la vera opposizione in parlamento non esiste più, una volta avevamo partiti che che si opponevano e noi spingevano dal basso con invasioni di strade e piazze, così loro potevano opporsi alla maggioranza. Purtroppo da una ventina d'anni non vedo più vere manifestazioni solo quelle accettate dal sistema. Penso che il mio sessantotto e dopo con il movimento operaio non li vedrò più. Certo con il movimento operaio che orientavano il sindacato ciò che i lavoratori avevano bisogno. Oggi c'è solo tanta paura come con le siringhe, le museruole, i domiciliari ed il passaporto sanitario. Che fine ingloriosa ha fatto il popolo italico. Solo uniti possiamo batterli, penso sia ora di abbattere il sistema .

Ciao! Mi sono iscritto da poco alla newsletter ed al momento ho solo ricevuto una e-mail, dato che ho apprezzato molto volevo chiederti c'è un modo per recuperare i testi delle passate e-mail? Grazie

Io vado a votare semplicemente perché non ho voglia di candidarmi, ed a dire la verità non sarei nemmeno adatto a fare il politico (carattere troppo rigido e troppo sensibile alle critiche) quindi avrei poco da lamentarmi visto che sono il primo a lavarmene le mani ed a stare lontano dalla politica (anche locale). Voto e quindi delego ad altri un attività che non voglio fare.

ok ma tutto quello che hai detto era vero anche 10 15 anni fa

Spettabile Gioco Amaro buonasera; i suoi contributi sono interessanti e sempre stimolanti. Gradirei un suo contributo sulla gestione di questa pandemia da parte delle Autorità Sanitarie e Istituzionali. Io ho le mie idee ben precise e ritengo che mai come in questa epoca la nostra Costituzione della Repubblica Italiana e le nostre fondamentali libertà siano state calpestate e violate. Resto in attesa di un suo pensiero al riguardo. Cordiali saluti. Giuliano.

Il problema é il contesto. Tutti i punti elencati sono sentiti da me e li ritengo veritieri, aggiungerei che la democrazia é secondo me qualcosa che ha fatto il suo tempo, andrebbe superata in qualche modo perché cosi come é concepita non funziona. Io ritornerei al classismo, ma qui ho soltanto qualche opinione, non l'ho mai veramente approfondito le possibili conseguenze, credo solo che sia la via da seguire, per tutte una serie di cose che magari si affrontano in un altro momento. La premessa é che condivido la tua analisi, quello che vorrei portare peró all'attenzione é che questo sistema imperfetto ci guida con la scusa di includerti, di darti del potere per cambiare le cose. Il punto é che é nel tuo interesse a prescindere usare quel piccolo potere insignificante che é dato dal voto. Ovviamente proprio per i motivi nel video citati, tu potresti appoggiare una forza politica di protesta (ce ne sono nel panorama italiano), cosi facendo, dai forza alla protesta e quindi mandi un segnale di forza verso certi temi (intendiamoci, senza alcuna aspettativa che questi temi possano essere portati avanti dalle persone delegate, rimane solo un segnale di forza che si da verso certe idee o intenzioni), ma cosa ancora migliore, DILUISCI le preferenze, in modo che 20% con il 50% dei votanti diventi poi un 10% con il 100%, ovviamente non si arriva al 100% ma una diluizione di forza c'é. Non dico che tutto questo debba bastarti anzi, nel concreto non servirá a nulla, poiché da solo, ma se usiamo il tuo video come una propaganda al non-voto sulla base delle conclusioni spiegate nel video, allora si ci puó opporre una propaganda al voto, dovuta all'utilitá dei grandi numeri, dove la % puó fare la differenza. Se vogliamo, é un atto cerimoniale che ha un grande impatto nei 5 anni a venire, parteciparvi é una delle poche cose concrete, come massa, con la quale possiamo manifestare, in modo semplificato poiché delegato, il nostro dissenso. Sulla base di queste conclusioni, il tuo non-voto ha rinforzato tutte le forze politiche che cercano di difendere la propria posizione.

Non è un tuo punto di vista, hai fatto un elenco di realtà oggettive e inconfutabili, sintetizzate in modo ineccepibile!

Concordo pienamente con quanto detto

Il comico americano di cui parlavi è Ron Funches.

Alla fine poi qualcuno ti ha convinto a votare? Io credo che negli ultimi dieci anni qualcosa è cambiato nella politica anche se ovviamente non è perfetto. E se realmente si confrontano comportamenti e decisioni, la differenza è evidente. Ma la forza dell'informazione ha fatto passare il messaggio che " sono tutti uguali" creando quindi quella apatia al volto di moltissime persone. Quindi alla fine uno che non restituisce parte del suo stipendio parlamentare è considerato uguale ad uno condannato per associazione esterna alla mafia. Come già ha scritto qualcuno qui, non votando si dà molto più peso ai voti ottenuti o illegalmente o semplicemente perchè sono tanti iscritti e votano se stessi. Poi non sono d'accordo nel votare piccoli partiti perché molte volte questi sono solo satelliti dei soliti, le famose liste civetta. Io poi personalmente non ho votato quelle comunali del mio piccolo paese perché si presentano con nomi strani ma sono in realtà sempre i soliti. Sono forme di poca trasparenza, di falsità, cose che uccidono la fiducia.

Gioco ma hai chiuso patreon? Ti seguivo e mi è sparito tutti i contenuti?

Il voto ormai ha perso tutto il suo peso. Non è più sentito come quando c'erano partiti come il PSI,DC, PCI,ecc... Le persone prima avevano degli ideali che intendevano seguire fino in fondo, anche a costo della propria vita ( partigiani). Per il mio punto di vista, una delle ragioni é che non si vota il partito bensì la persona. Anche io come lei, vengo da un paesino di 10000 abitanti, e queste cose si notano. Anche se si é contrari agli ideali del partito si tende a votare l'amico o il parente che si é candidato. Fatto sta che se il cambiamento non avviene all'interno di noi cittadini ( i diretti interessati) rimaniamo sempre al punto di partenza. C'é chi si arricchisce sempre di più e chi dovrà fare i conti con i problemi della vita.

Tutto quello che dici è giusto, ma purtroppo ogni sistema di governo ha delle falle e non è perfetto. In una società complessa fatta di migliaia di persone è inevitabile che ci siano questi problemi e non credo che possano essere eliminati del tutto (anche se almeno bisognerebbe con le leggi cercare di limitarne la portata). Il nostro sistema però è questo e l unico spazio in cui possiamo esprimere il nostro parere ( seppur con mille limiti) è proprio il voto. L alternativa è cambiare il sistema...ma questa è utopia. Quindi, dal mio punto di vista vale la pena provare ad esprimere una preferenza, nella peggiore delle ipotesi sarà ininfluente...ma non votare vuol dire essere sicuri di non essere influenti.

L'ultima volta che ho votato era il 2008, era anche la prima volta che votavo. Dopo non ho votato più, perché alle elezioni non avrebbe vinto nessuno, era inutile votare. Quest'anno al contrario andrò a votare, non servirà comunque a nulla perché un voto non sposta niente. Voglio avere la coscienza pulita quando risponderò alla domanda: "cosa hai fatto per evitare il fascismo 2.0?" non voglio rispondere nulla, devo almeno poter dire che ho votato contro.

Hai sbagliato perché tu non sei responsabile per la tua vita e anche per la tua famiglia😊

Non votare é un lusso che si può concedere una larga fetta di popolazione, ma non larghissima. Se davvero le persone che vanno a votare, diventassero poche centinaia aprendo ad un astensionismo ipotizziamo del 95% (tutti la pensano come te, in questo scenario) chiaramente i politici si spartirebbero quei pochi voti e andrebbero comunque a governare con quel poco consenso pur di mantenere poteri e privilegi. Chiaramente però, questo col tempo aprirebbe una messa in discussione del sistema democratico che conosciamo ed aprirebbe ad altri scenari probabilisticamente solo che peggiori, situazioni da Ungheria, Turchia, Russia o peggio insomma. Non votare, con quindi messa in discussione del sistema attuale, porterebbe pian pianino alla caduta della democrazia e dei pesi e contrappesi che ci tengono in piedi almeno dal punto di vista sociale e di civilità. Un ragionamento che andrebbe fatto secondo me sempre nella vita é, estremizzare nell'ipotesi il proprio pensiero e modus operandi dicendosi "se tutti facessero come me?". Se sono un tipo scontroso... Se tutti fossero scontrosi? Che accadrebbe? (Parecchio sangue). Quindi, capisco quello che dici e lo reputo tollerabile, però continuando così, un giorno, nello scenario che ho prospettato saresti corresponsabile di una brutta situazione

D'accordo su tutto. Anche io questa volta mi asterrò (per la prima volta in anni), soprattutto dopo ciò che è successo con il governo Draghi. Unico appunto, i problemi che hai elencato sono esasperati e talvolta specifici del sistema politico e costituzionale italiano. Noi italiani non eleggiamo nessuno. Né il Presidente della Repubblica, né il Presidente del Consiglio, nemmeno i parlamentari. Mettiamo la X sul partito che poi deciderà internamente chi mandare in parlamento (i loro nani e ballerine che non devono rispondere a nessuno). Negli Stati Uniti tramite constituencies e primarie (che cercano di ricreare a livello federale la dinamica "locale" che hai citato tu nel video) molti di questi problemi non vengono risolti, ma almeno calmierati parecchio.

Nulla da eccepire su ciò che dici tranne che l'unica cosa che può parare a questi "difetti" della democrazia è l'autoritarismo. Sia chiaro, la democrazia non è la migliore forma di governo. Magari un governo pieno di premi nobel prenderebbe decisioni 1000 volte migliori e più in fretta, ma non sarebbe il governo che rappresenta la maggior parte dell'opinione pubblica. Essendo rappresentante dell'opinione pubblica può variare come varia quest'ultima. Ma nelle idee fondanti (vedasi destra e sinistra storiche) non dovrebbe assolutamente variare ne distaccarsi dalla realtà. Detto ciò, non andare a votare è una scelta più che legittima a mio parere.

Sono dell'idea che la cosa migliore da fare in quest'era sia questa... ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-YnF-24v1r0s.htmlsi=NrPm1qSaa3pF4Ue-