Intervista a Ninetto Davoli realizzata l'8 luglio 2022 negli spazi della mediateca di Cinemazero a Pordenone in occasione della proiezione di “Uccellacci e Uccellini” in versione restaurata.
@@themattslim7563infimo o no, quando duetta con Totò nell'episodio delle Nuvole è talmente espressivo che ancora mi commuove; non credo che PPP l'avesse scelto per caso, né per altri servizi..
Grazie per questa testimonianza e per mantenere sempre vivo il ricordo del più grande intellettuale del dopoguerra italiano e di tutte le persone che gli sono state vicino.
Pier Paolo c'è. E c'è Ninetto Davoli, che più invecchia più diventa bello. Un sodalizio meraviglioso che ci incanta attraverso tutto quello che ha saputo fare ed esprimere.
Grande Ninetto la semplicità e l'umilta fatta persona .Bellissimo il ricordo che hai fatto di Pasolini il più grande intellettuale che l'Italia abbia avuto!❤
È bellissimo e commovente sentire come parla di Pasolini questo è "amore" nella forma più pura.... Grazie questo dialogo è meraviglioso umile elegante e sincero come il sig Davoli...
esempio di grande uomo .mi rafforza il pensiero che l'amicizia esiste . questo è bellissimo non ci sono soldi che ti possono dare questa felicità queste emozioni.questo è ciò che resta dalla vita ,le gioie che hai vissuto
Ho imparato ad Amare Roma,la prima volta che ti ho apprezzato nel film con Celentano,"Er più ".A me faceva impazzire la tua spontaneità, non recitavi,eri semplicemente tu,con quella moglie"coi bbaffi"😂😂 mio padre,oggi 86 enne,ti nomina sempre per quella battuta ..Poi al liceo,scopro Piepaolo Pasolini e te...Sono rimasta incantata,dalla sensibilità di questo grande ,immenso scrittore,poeta,regista..e dalla tua presenza nei suoi film.Una fortuna che tu lo abbia incontrato, un pezzo di storia indelebile per la tua vita e la sua...Tu Ninetto,ancora qui,a raccontarci un pezzo di Vita,quella vita che ci ha donato profondità, riflessione e consapevolezza.Grazie Ninetto per questo preziosissimo regalo
Bravo Ninetto, bellissime parole espresse con tanto affetto e gratitudine nei riguardi del suo maestro! Una correzione dovuta: il doppiatore di Gesù era il grande Enrico Maria Salerno e non Paolo Ferrari.
Oh finalmente. Ho letto solo ipocrisia. Pasolini genio totale e brava persona...ma sessualmente ne ha combinate. Questo ha recitato per 800.000 lire + una chiavata con PPP
...se girate per cinecitta' poteto trovarlo in ogni dove e saluta a tutti e parla con tutti,Umilta' unica vera e cristallina, ...la casa di Toto' e quella che adesso ospita Baglioni...belle storie...
Semplicione sarà lei, avrebbe detto Totò . Antonio De Curtis era semplice, non semplicione, e la sua umanità sapeva bene indirizzarla, avendo conosciuto dolore e miseria fin da giovanissimo, ma era un uomo di grande acume e sapienza, oltre che di inarrivabile talento. A corto, tuttavia, degli strumenti utili a interpretare il lavoro di Pasolini (e Pasolini stesso), ragione per cui il set non fu facilissimo per lui, ma da professionista quale era, adeguò le sue capacità alle richieste al meglio che poté (Pasolini non era interessato che alla maschera che Totò rappresentava, i rispettivi privati restarono distanti). Davoli invece, nonostante la vicinanza con Pasolini, il mondo di straordinari personaggi del cinema del tempo attorno ai quali gravitò, è rimasto l'uomo di borgata che era (una borgata che neanche esiste più) un po' sempliciotto e fanfarone, con grande spirito di adattamento ma a sua volta sprovvisto di strumenti interpretativi di logiche e realtà alternative alla propria e scarsa propensione ad arricchirsi di gesti, vocaboli, saperi, sfumature altre di diversi altrove. Il che un po' stupisce e sgomenta ma non per questo spiace, tanto più che con molta probabilità Pasolini, per quanto si prodigò per istruirlo e accrescerlo un po', ne sarebbe fiero oggi come lo era allora.
Prima di lavorare con Pasolini Totò si era cimentato in una serie di film di facile presa sul pubblico che con il tempo sono stati rivalutati come "classici", ma all' epoca erano considerati (a ragione) alla stregua dei cinepanettoni, se non peggio. Inoltre sul set Totò era solito improvvisare (come fa notare anche Davoli), mentre trovandosi a lavorare con Pasolini si trovò a dover seguire pedissequamente le sue direttive e il copione.
Davoli, Lei e' un eccellente Attore e anche un Bravo Cantante. Su questo non ci piove. Lei e' stato la " musa" ispiratrice di Pier Paolo Pasolini. Soprattutto Lei e' stato il fidanzato e compagno di Pasolini. Lei e' l' unica Persona, a parte la Madre, che PPP abbia amato, e amato intensamente, e Lei ha amato Pier Paolo, e lo ha sempre amato e lo ama ancora. E molto piu' che come Amico, anche se in quegli anni il termine " amico" aveva, e lo aveva almeno dal XIX secolo, in realta' anche da prima, da molto prima, da millenni persino, un significato molto piu' intenso di quello, superficiale e banale, che gli attribuiamo oggi. Lei Sig. Davoli e' stato il Compagno di Vita di Pasolini. So bene che Lei e' cresciuto in un'epoca in cui un affetto intenso e appassionato, magari anche con risvolti " sessuali", tra due maschi era quello che, in definitiva, resta ancora adesso: l'Amore che non osa dire il Suo Nome, tanto per citare uno che queste esperienze di sentimenti le ha vissute anche in maniera " scandalosamente" aperta, lo scrittore irlandese Oscar Wilde. Ma che cosa sto a dire a Lei, Carissimo Davoli, queste cose, che Ella conosce tanto quanto me? Lei a 24 anni ha scelto una vita " normale", si e' sposato, ha avuto dei Figli, si e' creato una Famiglia " eterosex". Scelta assolutamente legittima da parte Sua, scelta incontestabile. Pero' Lei, che e' Persona Intelligente, sa che questa Sua scelta ha distrutto il Cuore di Pier Paolo, che da tempo aveva visto in Lei la Persona Giusta per Lui. Non conosco i retroscena della vicenda, e' cosa che riguarda solo Lei e il Suo Fidanzato da Casarsa della Delizia. Pero' dopo tanti anni dalla morte, tragica, di PPP, perche' non dire, oggi, nel XXI secolo, che Lei e Pasolini siete stati Fidanzati? Guardi che non toglie nulla alla di Lei Virilita', e sono convinto che la Sua Sposa e i Suoi Figli sappiano benissimo del Suo Amore per Pasolini, che in nulla diminuisce l'Amore che Lei prova per la Persona con cui ha scelto di condividere la propria vita. Lei non si riconosce nello stereotipo del maschio " omosessuale" d'antan, la checca, il ricchione effeminato, cosi' come non si riconosce nel cliche' imperante oggi del " gay". Anche Pier Paolo, maschio virile come virile e' ed e' sempre stato anche Lei, Davoli, non si e' mai riconosciuto come " checca", anche perche' ne' Lui ne' Lei avete qualcosa del " fricio". E PPP non si sarebbe mai e poi mai riconosciuto in quella orrida caricatura di finto maschio del " gay" contemporaneo, patetica rimasticatura della decrepita teoria positivista ottocentesca e primo-novecentesca dell' inesistente " terzo sesso". Lei e Pasolini siete semmai la negazione del gaysmo di oggi come del " checchismo" di ieri. Due maschi, in tutto e per tutto virili, che hanno scoperto che la loro amicizia era molto di piu' di una amicizia " ordinaria". Omosessualità' ed Eterosessualita' sono solo " pura nomina", vuoti nomi, vuote definizioni che una scienza ancora legata a pericolose ( hanno la stessa eziologia del razzismo " scientifico") teorie positiviste figlie della " necessità" politica e sociale tutta moderna, quella degli Stati nazionali militaristi e guerrafondai-imperialiti, con il loro fondamento nel bigotto perbenismo borghese, di incasellare gli Esseri Umani in appositi schedari, cosi' da facilitare la scelta, da parte del Potere, di chi e' utile e puo' essere pertanto utilizzato, da chi " utile" lo e' meno o non lo e' per niente, e va pertanto isolato o, se del caso, eliminato anche fisicamente. Lei, Carissimo (e Bravissimo e Bellissimo: posso capire bene perche' Pasolini si sia perdutamente innamorato di Lei) Davoli potrebbe parlare in maniera piu' esplicita della Sua Relazione Affettiva con lo Scrittore e Poeta di Casarsa. Lei rappresenta la assoluta normalita' e la ordinarieta' della Same-Sex-Attraction, che non e' una condizione innata, non e' una scelta, non e' determinata da niente se non dal fatto che Due Esseri Umani, condividano pure lo stesso sesso biologico, possano amarsi intensamente e vivere insieme una Vita Serena, semplicemente perche' il cuore e l'anima dell'Uomo esistono nella dimensione dell'Eterno e non guardano certo a quello che l' altro ha nelle mutande. Questo morboso e disgustoso interesse lasciamolo ai preti repressi e agli atei " devoti" parimenti repressi. E questo, Carissimo Davoli, mi permetto di scriverlo a Lei con tutta la stima e la simpatia che ho per la Sua Persona e l' Ammirazione per la Sua Arte.
Sono totalmente d'accordo con te, anche se capisco anche il suo punto di vista. Pensateci, la loro relazione è iniziata quando Ninetto era solo un ragazzo e Pasolini aveva circa 40 anni. Esto non era ben visto allora e non lo è ancora adesso, e uno dei motivi principali per cui la gente diffama l'immagine di Pasolini è il suo gusto per gli uomini più giovani. Quindi se Ninetto parlasse apertamente della loro vita sentimentale, darebbe ai malintenzionati intervistatori l'opportunità di cagare sulla memoria di Pasolini a causa di dettagli della sua vita privata. Se fossi in lui non vorrei parlarne neanche io.
solo un appunto Ninetto ti debbo fare : il doppiatore di Gesu nel vangelo secondo Matteo non lo ha fatto Paolo Ferrari ma un grande attore quale Enrico Maria Salerno
Totò non aveva alcun bisogno di Pasolini per mostrare il suo valore di attore, lo aveva già fatto in vari film pensiamo per esempio io e Carolina ed altri ancora, nonostante quello che dica Davoli e quello che pensasse Pasolini, E a dispetto di quello che potesse dire la critica di quegli anni che evidentemente non sapeva valorizzare ne apprezzare le capacità di Totò..
Troppi Bo troppi non me ricordo ...non so se annavvo a scuola o lavoravo ... Per caso sulla collinetta c era Er mi fratello sei de Roma e non conosci i Parioli .... C'è apre Totò sempre per caso e ... Bo quanno hai finito de dì cazzate ... Purè perché tutta sta storia ... Troppe volte lo chiami Pierpaolo ... E lo sapemo bene che all'epoca tutta sta confidenza con Pierpaolo ... Comi lo chiami tu ... Ciaveva sempre un torna conto ...a buon intenditore poche parole 😂😂👍
Allora....... Questo nascondersi nel dire come si può, per quei tempi, più facili....bastava un fratello che già stava dentro, e ti faceva diventare, un attore Combinazione, dopo una piccola parte, lo richiama per un film Dai non diciamo stronzate, Nine' stai bono, e di meno stronzate
diceeee "pierpaolo c'è!! c'è tutto quello c'ha detto"...bella st'enfasi commemorativa ah ninè,me piace n sacco ma c'è na cosa che abbisogna pure dilla : pierpaolo sta ar cimitero e quello ch'ammanca nun è certo cio c'ha detto,è quello ch'avrebbe pituto di si nun l'avessero ammazzato : pierpaolo NUN C'È E SI C'ERA CE N'AVREBBE AVUTO PE N SACCO DE GGENTE, È PE QUESSO CH'È MORTO!! ciao ninè,N SALUTO!
Pasolini gli ha dato i soldi ma l’ignoranza è rimasta. Quella nell’anima. Ma lui che ha dato in cambio a Pasolini? Non credo facesse niente per niente. Per questo abbordava ragazzi poveri che per i soldi si prestavano a tutto. Questo ne è l’esempio perfetto. Che talento ha?
