Ci sono venuto anche in ginocchio zio Pino, co' cazon stracciat e a chitarr ngopp a' spall fino a sotto al palco quando sapevo che potevo venire a vederti e sentire suonare. Quanto manchi ancora oggi, che magone che sei diventato. E i vinili tuoi li stavamo collezionando io ed Enrico, ma 'sta vita sta portando via gli amici.... e pure lui non c'è più.
Io ti ho visto a Campione d'Italia, Pinone... Hai suonato la tua mitica Toledo. Oggi ci lavoro lí, in quel paese, e mi fai sempre compagnia con le tue canzoni 😊
Il discorso non è essere bravo o mediocre nel proprio lavoro, questo dipende dai tempi e dai gusti di chi deve apprezzare il loro prodotto.un Fabrizio de André può essere allo stesso tempo meraviglioso o odioso a secondo delle corde di chi lo ascolta,lo stesso vale per Pino Daniele,quello che rende uguali questo tipo di persone,maschi o femmine, artisti in generale è quello di appartenere ad una razza evoluta,superiore,ideale negli intenti,nei desideri ma purtroppo soggiogati e circoscritti,limitati dalla maggioranza di altri meno evoluti meno capaci ,ignoranti ma più coriacei e persistenti,per me gli artisti come Pino Daniele sono i veri sacerdoti di Dio. p.s. a pieno titolo anche Diego Armando Maradona.....nato puro si è fatto intortare dal Mondo,ma la scintilla resta.....
grazie per aver postato questa intervista, molto bella, semplice e sincera. Amo Pino Daniele e mi associo in pieno a chi piange tutt'oggi la sua scomparsa così prematura , ci manca davvero tanto :( una curiosità: si sa di che anno è l'intervista?