I concetti espressi in questo video (e nella "intro" del Manuale del DM) sono talmente importanti da rappresentare la pietra di volta che sorregge (o dovrebbe sorreggere) qualsiasi attività su D&D5e. Il fatto che tantissimi li ignorino (volontariamente o meno) è GRAVISSIMO. FEEERMI NON RIDETE! É davvero gravissimo ...
Seppur io sia un neofita anche nel ruolare, i video sui master mi piacciono molto, mi incuriosiscono anche più rispetto agli altri video. A capodanno ci fai un esame?
Mi sto accingendo a scrivere la mia prima campagna e devo ringraziarti perché è anche grazie ai tuoi video che ho deciso di prendere il "fardello" di masterare il mio gruppo di amici. In più sto studiando attentamente il manuale per cercare di essere il più coerente possibile e vedere i tuoi video in cui "riassumi" anche i punti che sinceramente avevo saltato è davvero utile, grazie.
Essendo noi dei disgustosi golosi, anch'io mi allineo al pensiero comune: full immersion!!!! Grazie Samu, perché i tuoi video sono sempre super precisi e guidano senza lasciarci nella confusione. Attendo la valanga di video beli belissimi!!!!
Io ho finito da pochissimo la mia prima avventura su Not The End nel quale ho fatto un "errore" simile. Già in dichiarazione d'intenti avevo specificato che sarebbe stata un po' serie tv in stile Stranger Things e perciò i miei giocatori hanno accettato abbastanza bene il fatto che fosse più limitata e guidata, anche perché si sono resi conto che lo sbatti c'è stato e la ciccia pure, tuttavia sono io che da circa metà in poi il mio divertimento ha cominciato a scemare. In pratica avendo deciso già a priori le parti salienti era un po' come rivedere la stessa serie tv per mesi, visto che comunque ogni settimana dovevo comunque ripassare e aggiustare delle cose. Ho imparato la lezione e per le prossime campagne mi limiterò a preparare il mondo, non la trama.
Lo "sbaglio" principale, passami il termine, è stato quello di scrivere proprio in Not The End, che non solo è estremamente narrativo e improvvisato, ma il manuale stesso ti esorta a non farlo e a vivere passo passo l'avventura sulle scelte e i rilanci del tavolo. Una soluzione "via di mezzo" sarebbe stata ad esempio farti una breve traccia di plot di sessione in sessione, come se scrivessi un episodio alla volta della serie, in base a quanto giocato la volta prima.
A me la full immersion attira molto ma sono più propenso all'intervallo, settimana sì - settimana no, così da metabolizzare bene il tutto e provare a farci "i compiti sopra".
Sono Disgustoso e quindi mi piacerebbe che cacci tutto. Quindi ogni settimana! Mi stai dando una grossa mano, peró ti vordei chiedere Samu, se si improvvisa come si può mantenere una campagna breve? Non si "sfora" troppo nel tempo prolungando di qualche sessione? Perché secondo me i giocatori curiosi possono vagare per il mondo, quindi come posso "bloccarli" ma non troppo?
La cosa migliore, se vuoi mantenere la campagna breve, è far intendere ai giocatori che esiste un "timer": hanno un certo lasso di tempo (scegli tu se rivelarlo o meno) per riuscire nella missione, altrimenti il villain di turno completa il suo piano e vince.
Non li blocchi assolutamente: D&D funziona così e l'esplorazione è una delle componenti cardine del gioco. Semplicemente dopo aver creato 1,2,10 città, doverne improvvisare una diventerà qualcosa di automatico. Soprattutto chiediti: se pensavi che andassero da una parte ma sono andati altrove, perchè l'hanno fatto? Perchè il tuo gancio non è stato sufficiente a "guidarli"? Scopri cosa vogliono e deglielo: così saranno loro a seguire te e non tu a correre dietro loro
@@20Facce io ho bloccato una zona, ma solo perché a senso con la trama, nella prossima sessione o quella ancora dovrebbero capire perché e come riuscire a passare
@@20Facce trovo questa cosa che se il gancio non funziona la colpa è di sicuro del master poco ragionata. Non tutti i giocatori hanno interesse nel seguire subito ciò che gli viene proposto: spesso vogliono esplorare, fare casino in città o completare quest secondarie. Quindi secondo te per seguire le regole non scritte di dnd bisognerebbe continuare per 17 sessioni senza cavare nulla solo perché "non ho usato bene il gancio". Se vedo che non cavano nulla per più di tot tempo gli si ricorda ciò che succede facendo avvenire particolari eventi
-Mai chiuso un video di Light Yagami che ride in 21 lingue più velocemente -Io comunque sono tristissimo perché in DnD 5e non posso giocare il “mago del sangue” o Grisha corporalki di sorta.
full immersion, please. io più che altro mi faccio le mappe e un elenco puntato con luoghi, nei luoghi scrivo eventi (png, tesori, prove con CD, ecc.) in maniera grossolana, poi se vanno da altre parti o fanno robe non pensate vado di pura improvvisazione.
5:20 Personalmente mi trovo in disaccordo, se nella mia avventura i giocatori devono per dire confinare un demone, non possono distrarsi troppo. Io mi impongo questa regola: se divagano troppo senza nemmeno fare quest secondarie allora faccio avvenire eventi (più o meno importanti a differenza di quanto tempo è passato da quando hanno provato a fare qualcosa) che gli ricordino un attimo cosa devono fare. Perché molti giocatori se ne dimenticheranno del loro obbiettivo, tu cosa fai, li lasci andare? Magari gli fai cambiare pure avventura cestinando l'intera trama piccola o grande che sia? Ho provocato apposta nelle domande, perché il master ha dei doveri, e tra quelli ha il dovere di rimetterli in strada. Ricordo anche che se si fa la sessione 0 e l'idea va bene a tutti non gliela fai cambiare come se niente fosse. Poi ovviamente qualcosa andrà cestinato, ma non tutti sono bravi a improvvisare, SPECIALMENTE i novellini
Ciò che dici ha COMPLETAMENTE senso, infatti è dovere e responsabilità del DM muovecere coerentemente il mondo di gioco, in risposta alle azioni dei PG o anche in mancanza di esse. Il punto su cui però dici di trovarti in disaccordo non è questo a mio avviso: anche così facendo il DM non può costringere una reazione dei personaggi, può solo fargli pagare lo scotto della loro disattenzione (a loro o al mondo in generale), ma poi dovrà comunque passare la palla ai giocatori e attendere la loro risposta. Qui potremmo parlare di quanto un PG che dovrebbe essere risolutorio per l'impresa proposta (chiamata all'azione di D&D) possa effettivamente ignorarla senza risultare oppositivo, ma è un altro topic 😉 Spero di aver reso l'idea, l'argomento è complesso ma molto interessante
@@20Facce Beh oddio è una situazione abbastanza rara che anche quando il dm gli ha ricordato con questo stratagemma che devono fare qualcosa loro non facciano nulla. In quel caso glielo direi proprio: se volete cambiare avventura perché non vi interessa ditemelo. Ma sarebbe anche un pochino scortese da parte loro, dato che nella sezione 0 avrebbero detto che gli interessava
Se il master non "scrive e non pianifica" le sessioni saranno contenitori vuoti e superficiali. Ed il fatto che non debbano esistere dei binari è un aspettativa mera. Per forza prima o poi il master sceglie per i giocatori.
Sono totalmente in disaccordo, ma ci sta: sono approcci diversi al gioco e alla sua gestione. Se ai tuoi giocatori piace così, il problema non sussiste 😉 Io non riporto certo il modo "giusto" di giocare, perchè non ne esiste uno unico e applicabile a tutti. In questa rubrica mi limito a dire ciò che il manuale del DM consiglia di fare.
@@20Facce sei in disaccordo? Masterizzo da 30 anni e sono aperto al confronto. Gia nel fare world building prendi decisioni. Aggiungo: se una porta, per esigenza narrativa, si apre solo con la magia, hai preso una decisione. Se la grotta crolla, ne hai presa un 'altra. E fidati: se pianifichi i dettagli di una boss fight (per esempio) essa sarà molto piu divertente da approcciare. Il gdr è un compromesso tra libero arbitrio dei giocatori e scelte imposte o indotte dal maste in un rapporto (fisioligicamente) piu o meno equilibrato. Dire il contrario e non sapere di cosa sta parlando. Ci sono giochi, come ad esempio dungeon world, in cui si comasterizzano alcune cose ma persino li il master deve mettere paletti e tracciare sentieri. Altrimenti si fa un brain storming, non piu di una chiacchierata.
@@20Facce aggiungo: d&d è uno dei giochi piu rigidi che ci sono in questo senso. Non è un gioco narrativo. Ha regole rigidide ereditate da giochi da tavolo, suggerisce l'uso di battle map, si prodica in staistiche e numeri. Parlare di liberta narrativa viene meglio con altri sistemi, fidati. Prova a giocare con altri sistemi. E scrivi! Scrivere non significa imporre ma dare sostanza, dettaglio, veridicità. Tutta roba che aiuta i pg a sentirsi parte di un mondo credibile. Dopo di che improvvisa nel rispetto di cio che hai creato e delle sue logiche.
Interessante esposizione, su cui mi trovo d'accordo ma dovendo fare una premessa: quello che tu definisci con "decidere" io lo chiamo "preparare". La preparazione è assolutamente compito del master, che appunto crea l'intero mondo di gioco ad esempio. Così come prepara le sessioni, che specialmente in D&D è un passaggio quasi obbligatorio. La differenza è che io non decido che la caverna crolla, punto. Al limite nella mia preparazione ho ipotizzato che se il villain sarà sconfitto, ma non ucciso, come ultimo gesto tirerà la leva che aziona il crollo. Ma non è un evento inevitabile, è solo un'ipotesi che ho previsto ma che sarei più che lieto di accantonare se i player o la sessione mi offrono spunti più interessanti. Forse la divergenza fra i nostri punti di vista è principalmente lessicale: "decidere" è molto forte come verbo, come se non lasciassi scelta ai giocatori, che al massimo possono gestire quello che arriva. Questo a mio modo di vedere il gioco non dev'essere la costante o la normalità, altrimenti il bello del GDR (la libertà d'azione) scompare, e il tutto si riduce all'esperienza che potrei avere con un videogioco: quello è lo script e io posso solo scegliere se A, B o C.
@@20Facce son d'accordo su quasi tutto. Allora ti sfido! Non pensare che un evento inposto sia negativo. La caverna puo crollare per ragioni marrative. Se non imponi nulla non racconti nulla no? Se nel trono di spade ned non fosse morto, aria non avrebbe avuto la rabbia che l'ha portata (solo nella serie tv e fa pure cagare😅) a diventare tanto forte da uccidere il night king. Prova a "colpire" i pg con eventi violenti, enormi ed incontrastabili. Per esempio: uno dei pg viene mutilato alla prima sessione. Le zessioni seguenti serviranno a trovare un rimedio ... Sii coraggioso e fai emozionare i giocatori anche con acelte scomode!
Metabolizzare 14 minuti de video? Tempo netto.. 10 minuti in più da quando ho finito di vederlo. Non scrive? Titolo azzardato. Spero concordi che anche una traccia o uno schema vuol dire scrivere, anche poco ma un minimo devi avere idea di cosa vai a fare.. o almeno io devo. Io direi più che non fa railroad (se non richiesto) e non fa copioni, piuttosto scrive l'incipit. Io personalmente preferisco applicarlo ad ogni gioco, ai tempi.. dnd compreso. Le tipologie sono carucce, mi piacciono. Le prime due le trovo interessanti, l'ultima la trovo applicabile solo a roba complicata.. io aborro dnd da anni e simili ormai, preferisco roba più snella che permette di lavorare assieme ai miei amici-giocatori.. piuttosto un DungeonWorld se proprio devo. Ovviamente sono tutte considerazioni personali, del tutto non condivisibili.. ma altrettanto per me immodificabili. Buona settimana :)
Il titolo è ovviamente forte e provocatorio ma il concetto (che spero sia più che comprensibile in video) è "scrivere" non inteso come mero gesto di riportare in forma scritta dei pensieri, quanto piuttosto come intento di "scrivere" la storia, per intero. Con l'illusione o la pretesa che i player vogliano seguire quanto dal DM messo nero su bianco. Questo è ciò che il manuale dice esplicitamente di non fare.
