Posso dire solo questo: mia figlia al primo anno delle medie le guerre puniche non le ha fatte alle elementari (non ci sono arrivati con il programma) e nemmeno alle medie, dove la storia parte più o meno da Costantino (l'imperatore cristiano e bla bla bla). Mia figlia le guerre puniche le conosce però, si è guardata Humanistic Valley ✌ Grazie per il tuo impegno e l'ottimo (davvero ottimo!) lavoro!
Grazie mille Mauro! Purtroppo le varie riforme della scuola degli ultimi 25 anni sono state tese a demolirla... Beh allora devo proprio fare anche le altre due, altrimenti a tua figlia non saprà come va a finire!
Bel video. Stranamente trovo la Prima Guerra Punica più interessante della Seconda, soprattutto per il fatto che una parte la si combatta in mare e che vi sia più variabilità nei condottieri.
Preferisco la Prima alla seconda anche io. L'idea che un mercenario spartano sia riuscito a respingere un fiero e convinto Marco Attilio Regolo fa pensare a quanto fosse importante nella guerra antica l'intelligenza militare di un uomo.
@@HistoricEpisodes Hai citato forse il mio evento preferito della Guerra, quando Cartagine si rivolge proprio a uno spartano, con lo scontento dei comandanti Cartaginesi, per riuscire a battere Regolo. Se non erro Santippo lo congedarono proprio per l'invidia degli altri Cartaginesi, e nonostante ciò fu da lui che trasse ispirazione Amilcare Barca per le sue tattiche, almeno così lessi una volta. Comunque non doveva essere un fesso.
Ti chiedo una curiosità (anche se mi rendo conto che è una domanda un po' specifica di Archeotecnologia): in un altro canale avevo sentito che i fenici (poi di conseguenza i cartaginesi) per colorarle al meglio rivestissero le loro navi di speciali lacche. Tuttavia la lacca si produce da una resina di una pianta del Sud-Est asiatico: dunque volevo chiederle, che lei sappia, che tipo di lacche usassero i fenici? Grazie!
Salve Paolo, grazie della domanda. Dunque, effettivamente non è il mio campo... Io sapevo che gli scafi fossero impermeabilizzati con la stoppa (martellata tra il fasciame), pece (tratta dall'abete rosso; nell'epica si fa riferimento spesso alle "nere navi"), cera e pigmenti vari o calce spenta; l'opera viva infene (la parte immersa dello scavo) veniva rivestita di lamina di piombo.
Un chiarimento: oltre al calcolo delle risorse economiche, come veniva gestito il problema delle risorse umane? Erano battaglie frequenti tra veri eserciti; l'incidenza di morti e feriti era alta? In un mondo poco popoloso non c'era il rischio di danneggiare la prosperità delle parti belligeranti togliendo la meglio gioventù alla società?
La perdita degli uomini era sicuramente un problema, ma all'epoca della prima guerra punica Roma era ormai di fatto un regno territoriale con una potenza demografica importante (tutta l'Italia peninsulare), che sì contava sicuramente molti meno abitanti di oggi, ma comunque siamo nell'ordine di parecchie centinaia di migliaia. Cartagine invece aveva il suo piccolo zoccolo di libofenici, ma si appoggiava ai grandi bacini di reclutamento africani, iberici e celtici. In ogni caso durante la guerra si nota un picco con la battaglia di capo ecnomo, ma poi c'è un chiaro e graduale ridimensionamento delle armate e delle flotte (e fisiologico direi).
