Il canale ottimo! Ho migliorato il mio inglese prima di tutto ascoltando i contenuti interessanti e adesso sto imparando l'italiano allo stesso modo. Hai ragione quando dici che prima di parlare bene ci vogliono molte ore di ascolto. A volte vorrei essere un bambino che non fa altro che osservare e ascoltare 😅 Decisamente imparerei l'italiano più presto. Saluti dalla Polonia!
Il modo in cui pronunci le parole è molto buono e semplice da capire, ho iniziato a studiare italiano 3 mesi fa e riesco a capire circa il 70% della lingua senza usare i sottotitoli, un abbraccio dal Brasile Graziee :) :)
Ciao Yvan, mi fa molto piacere che i miei video ti stiano aiutando, mi dà molta motivazione per fare sempre meglio! Continua così con il tuo italiano, ciao! 👋
Ciao Manuel . Sono Argentino. Il mio nonno e nato in piamonte nel anno 1884 . Io sono italiano grazie a lui . ma non posso parlare bene . Grazie per la tua aiuta . Abraccio
Ciao! "In bocca al lupo" con il tuo italiano, spero che tu possa impararlo bene e un giorno visitare il Piemonte per riscoprire le tue antiche radici e rendere omaggio a tuo nonno! Sarebbe fantastico tornare dopo più di 100 anni dove tutto è iniziato!
Ciao, io parlo da solo a casa, ma le persone credono che sono un po' pazzo. Non capisco bene quando se usa appagamento, soddisfazione e contentezza (contentamento in portoghese). Per me sembra tutto per esprimere la stessa cosa.
@@luiz19634 tutti noi che impariamo le lingue parliamo da soli a casa e agli altri sembriamo un po' pazzi 😅, ma la verità è che noi sappiamo perfettamente quello che stiamo facendo e questo basta 💪😊 In generale si dice che uno è appagato/soddisfatto quando ha un sentimento di benessere e felicità dovuto a un risultato raggiunto o qualcosa di ben realizzato. Per capire meglio può esserti utile conoscere l'etimologia latina da cui vengono: soddisfatto viene dal latino satis (abbastanza) facere (fare), quindi la "soddisfazione" è quella sensazione di benessere e felicità che ha chi ha completato un lavoro o un impegno e sente di aver fatto a sufficienza (es. "Mario provò una grande soddisfazione per aver completato perfettamente un lavoro molto difficile"). Appagamento è molto simile ma ha una sfumatura leggermente diversa, viene dal verbo "appagare", dal latino ad (verso) e pacare (placare, calmare), e quindi l'appagamento è quella sensazione di calma e felicità che ha chi ha goduto a sufficienza di qualcosa e quindi sta bene così e non ne vuole più (es. "Mario si alzò dalla tavola appagato dal pasto abbondante"). Contentezza è più generico e indica uno stato di felicità, soprattutto una felicità momentanea per qualcosa di positivo. Spero di aver chiarito il tuo dubbio, però voglio darti un consiglio: in generale, non sforzarti troppo a voler capire le parole nuove, se non capisci il significato esatto significa solo che non le hai ancora incontrate un numero sufficiente di volte in molti contesti diversi. Quando avrai ascoltato le parole "soddisfatto", "appagato" e "contento" mille volte in mille frasi diverse, la tua mente avrà acquisito perfettamente la differenza in modo totalmente naturale. Io stesso a volte però quando imparo le lingue non ascolto questo mio consiglio perché sono troppo curioso e voglio capire subito, e allora faccio così: vado su Google e leggo la parola in 10-15 frasi diverse per assorbire il significato dai contesti. Ciao 🙂👋
@@italianoimmersivo ti ringrazio per il consiglio, l'attenzione e anche ho capito la differenza tra le parole. Ora sto guardando la prima parte del video guidando la machina sulla strada. Grazie ancora.
Ciao Manuel. Hi notato una cosa strana. Ho guardato tuttu I tuoi video, pero' la Linea rossa non c'e" per la maggior parte dei video. E' possibile che YT non sta contando correttamente? Boh? Vorrei che guadagni le viste meritate. Salute, Tom
Noi gli spagnoli pronunciamo la "v" (e la “b”) come tu dici soltanto tra due vocali. Al inizio di una parola o dopo “n” la pronunciamo semplicemente come “b”. Cominciare una parola col suono bilabiale sarebbe abbastanza strano per noi.
@@doublasm2 Sto apprendendo lo spagnolo in modo naturale e ci sono tante sfumature dei suoni che devo ancora riuscire a capire bene... Ad esempio per noi in italiano la nostra V è "labiodentale", invece in spagnolo mi sembra di sentirla come un suono a metà fra la nostra v e la nostra b, come se fosse una B ma non "esplosiva", dove le labbra non bloccano del tutto l'aria. Un altro suono che mi crea ancora difficoltà sono tutte le CE, CI ecc. che a volte le sento come S mentre altre volte le sento come nell'inglese th (es. THing), ad esempio la "birra" a volte mi sembra di sentire "ServeSa", altre volte mi sembra di sentire "THerveTHa"... un suono che nell'italiano non abbiamo (mi ricorda la Thèta di quando studiavo Greco) , oppure anche la doppia L, che sento come una specie di semiconsonante un po' simile al nostro GL (come nel verbo llevar), poi per il resto ci sono solo poche altre differenze, mi trovo molto bene e credo che per un italiano con un po' di pratica e impegno sia possibile diventare quasi perfetto nella pronuncia spagnola e viceversa, mentre invece con l'inglese ho fatto e faccio ancora molta molta molta più fatica... l'inglese l'ho sempre trovato tanto facile nella grammatica quanto difficile nella pronuncia 🙂
@@italianoimmersivo Ti spiego: la “B” et la “V” in spagnolo non hanno differenza, si pronunciano sempre come una unica lettera. All’inizio della parola, hanno un suono come la “B” italiana. Lo stesso dopo una consonante. E suonano come bilabiali fricative tra due vocali. Questo fenomeno accade di forma simile con la lettera “D”. All’inizio della parola e dopo consonante ha il suono della “D” italiana, invece tra vocali suona un po come la “TH” inglese in “there” (un po’ meno), più soffice che la “C” o “Z” (che suonano come la “TH” in “thought”). A volte potreste sentire CE, CI (e ZA, ZO, ZU) come “SS” italiana (questo si chiama “seseo”), ma queste sonno varietà dialettali (in Andalusia, le isole Canarias, Sudamerica). In stesso modo, potresti sentire SA, SE, SI, SO, SU come ZA, CE, CI, ZO, ZU (questo si chiama “ceceo”), in alcune luoghi di Andalucia. Entrambi sonno “incorretti” in spagnolo “standard” di Spagna. La “LL” spagnola è come “GLI” italiano, ma quasi tutti la pronunciamo come “Y”, cioè, una “i” consonantica (come “ILL” in “vieillard” in francese). Questo si chiama “yeísmo”, ma in questo caso lo strano sarebbe pronunciare bene la “LL”. Sono sicuro che la tua pronuncia spagnola è molto buona, come in generale quella di tutti gli italiani; di solito avete un molto piccolo accento che a noi piace tantissimo, come ci piacciono gli italiani :) Grazie per i tuoi video, così interessanti per me, e scusa per il mio povero italiano (sto imparando anche in maniera naturale).
@@doublasm2 Grazie mille davvero di cuore per avermi spiegato tutto così bene, questo mi è incredibilmente utile, grazie! ☺ P.s. Il tuo italiano è eccellente, anche considerando che spieghi con una grande naturalezza e con termini tecnici complessi cose che sono difficili anche per un italiano che ha studiato... complimenti! 👍
Ciao Manuel Sono francese sono pensionato e sto imparando l'italiano da circa tre anni. Leggo, guardo video. Capisco tutto quello che dici ma quando ascolto degli italiani di Napoli oppure di Roma spesso hanno un accento diverso del tuo e per me è più difficile da capire. Vorrei sapere se è meglio ascoltare tutti i tipi di accenti o concentrarsi su uno solo. Soprattutto per poter parlare correttamente. Sapendo che l'anno prossimo andrò sicuramente in vacanza nel sud Italia e mi piacerebbe capire la gente. Ti ringrazio per il tuo aiuto Jean-Pierre
Ciao Jean-Pierre, il tuo italiano è ottimo! La tua domanda è molto interessante. Dobbiamo distinguere gli accenti regionali dai dialetti veri e propri. Gli accenti regionali cambiano un po' nell'intonazione e nelle espressioni tipiche, ma tutti gli italiani li capiscono perché sono tutte varietà dell'italiano standard. I dialetti invece, sono quasi lingue diverse, e i dialetti del nord e del sud derivano anticamente da ceppi linguistici molto diversi, e anche gli italiani fanno molta fatica a capirli se sono molto distanti dal loro. Al sud in particolare ancora oggi molti, anche i giovani, parlano il dialetto fra di loro nei contesti informali, mentre al nord sono soprattutto gli anziani a parlarlo ma con le nuove generazioni sta scomparendo (purtroppo). Sicuramente non riusciresti a capire quasi nulla se una persona parla in vero dialetto napoletano, ma potresti capire abbastanza se parla in italiano con l'accento di Napoli. Il romano invece, anticamente era un dialetto vicino ai dialetti del sud, ma poi storicamente si è avvicinato all'italiano standard (quello che ha avuto origine a Firenze nel 1300), quindi oggi il romano è più che altro un accento con alcune espressioni tipiche, e tutti gli italiani lo capiscono. Fra l'altro sia il romano che il napoletano oggi sono molto rappresentati nelle serie televisive, questo ha contribuito a renderli più comprensibili a tutti gli italiani. Dopo questa lunga premessa, rispondo alla tua domanda: dovresti continuare ad ascoltare l'italiano standard, variando le fonti per abituare l'orecchio a sentire diversi accenti, ma sempre da fonti affidabili (che parlano senza errori). Poi quando incontrerai accenti molto forti farai sicuramente fatica all'inizio, ma già in pochi giorni di esposizione ti abituerai. P.s. hai fatto una bellissima domanda, mi piacerebbe prossimamente fare un video per approfondire questo argomento e, se me lo consenti, citare il tuo commento. Buona continuazione con il tuo apprendimento e spero che il tuo viaggio in Italia ti regali tante soddisfazioni!