Gusti, o forse no. Personalmente mettere quel dito nel pesce, tra le interiora poi, non mi pare molto raccomandabile da un punto di vista igienico. Avrai resti di sangue e organi interni sotto le unghie di certo, anche se ti lavi le mani - indipendentemente se la sogliola cucini per la famiglia o per i clienti del tuo ristorante. I guanti li vedo come una protezione per chi cucina prima di tutto, oltre che per chi poi mangia, non ti pare?
Le tue osservazioni sono corrette, ma se dovessimo mantenere un livello di controllo dei batteri e delle contaminazioni professionale tra le mura domestiche nessuno cucinerebbe più e non sarebbero certamente i guanti in lattice a risolvere il problema. Credo che valga la regola del buon senso e della misura. I batteri che possono essere rimasti sulle mie mani dopo la manipolazione del pesce non sono diversi da quelli che potrei raccogliere toccando il volante della mia macchina o la maniglia di un bagno pubblico. Nella maggior parte dei casi una corretta igiene delle mani permette di mantenere la carica batterica sotto controllo. Questo semplice accorgimento è confermato dal bassissimo numero di intossicazioni che si riscontrano tra le mura domestiche. Dobbiamo certamente evitare i comportamenti a rischio ma nemmeno eccedere nel controllo, dal momento che i focolai batterici in una casa sono molto numerosi e noi comunque siamo attrezzati per resistere alla maggior parte degli attacchi grazie a un sistema immunitario parecchio efficiente. E poi, non dimentichiamoci mai che il cibo che tocchiamo con le mani poi dopo lo cuociamo e tu ben sai che l'aumento della temperatura uccide i batteri. Certo, se stessi preparando del pesce che poi va servito crudo allora ti darei ragione al 100%, ma anche in quel caso bisogna tenere presente la fase di abbattimento della temperatura che serve proprio a ridurre il pericolo.