Ciao Guglielmo, video davvero interessante. Mi piacerebbe sapere la tua opinione su due ipotetiche ulteriori giustificazioni: un accordo di riservatezza che impedisce al dipendente di diffondere la busta paga/CUD relativa al contratto di lavoro in essere, e dire al selezionatore che è stato concordato un aumento di stipendio a partire da un periodo futuro vago, ragione per cui ora vede una RAL più bassa. Possono essere entrambe ragioni credibili? Grazie mille in anticipo per la tua risposta.
Per me la risposta è semplice. "La busta paga è un documento personale e non lo condivido, ad ogni modo è contrario alle policy aziendale e non posso". Vi sta bene? Ok. Altrimenti addio.
Anche questa potrebbe essere una strategia, non la approvo ma è comunque libertà di ciascuno delineare certi confini da non superare o NON far superare a datori di lavoro e selezionatori. Grazie per il commento e per seguire il canale!
@@guglielmodragotta-careercoach Io dalla mia parte non approvo lo sbandierare documenti personali ai 4 venti in maniera immotivata. Onestamente risponderei in questo modo a prescindere dalla Ral dichiarata.
La domanda "mi faccia vedere la busta paga" di per se è irritante: tu selezionatore mi hai conosciuto al colloquio; mi hai anche conosciuto ad un colloquio tecnico, i miei obiettivi di RAL sono questi, se troviamo un accordo bene altrimenti amici come prima. Perché dovrei giocare a carte scoperte mostrandoti la busta paga? Già in una trattativa il primo che fa l'offerta è svantaggiato ma poi devo anche giocare a carte scoperte? Allora perche' non partono loro dicendo quanto sono disposti a offrire?
Però se non hai più il lavoro non hai detto cosa fare. Gli dici che non mandi il cedolino per motivi di privacy? Ti impunti semplicemente che non glielo mostri? O fabbrichi un cedolino falso?
Grazie intanto per il commento. Se non lavori le strade sono due a secondo della tua propensione al rischio: dici la verità che non stai lavorando argomentando, spiegando e dimostrando il perché tu VOLONTARIAMENTE abbia deciso di non lavorare attualmente e prenderti un periodo sabbatico ad esempio in cui apprendere nuove competenze e conoscenze utili al nuovo ruolo e azienda per la quale ti candidi oppure girare un precedente cedolino che anche qui dovrai spiegare. Non si parla mai di fabbricare un cedolino falso, sarebbe assurdo e contro-producente.
@@guglielmodragotta-careercoach grazie a te per la risposta (e per portare un po' di giudizi onesti sul mondo del lavoro). Perché assurdo fabbricare un cedolino falso? se si riuscisse a modificarne correttamente uno vecchio dove sta il problema?
Grazie per il feedback ulteriore, prezioso! @@AndreaLosi736 Riguardo alla contraffazione non la condivido affatto come azione né come atteggiamento mentale, ancor prima. Sarà per una mia questione di etica e di valori. Piuttosto preferisco usare l'arte della comunicazione efficace, della negoziazione e della "manipolazione" da prendere con le pinze che serve a influenzare l'interlocutore in modo da non dire bugie ma nel fare in modo che l'interlocutore stesso creda determinate cose senza che però tu abbia mai detto nulla del genere. Lì è lui che commetterà uno sbaglio e non sarai tu a mentire o a dire il falso... Però parliamo di un'arte sottile che in pochi sono in grado di padroneggiare.
Certo che ci si può rifiutare... a mio parere non ha però granché senso perché vuol dire cominciare già col piede sbagliato come se si avesse qualcosa da nascondere invece dobbiamo usare questo pretesto come base per costruire una relazione sulla fiducia argomentando, spiegando e dimostrando per bene perché valiamo più di quella busta paga negoziando una RAG ancora migliore.