Accadde il 24 giugno del 1982. Era una tranquilla sera d'estate, quando i passeggeri salirono a bordo del volo che li avrebbe portati da Kuala Lumpur a Perth. L'atmosfera era rilassata; c'era bel tempo, nessun temporale o turbolenze in vista, e l'aereo era perfettamente funzionante.
A bordo c'erano 247 passeggeri e 90 tonnellate di carburante. Mentre il volo solcava i cieli a sud-est di Jakarta, in Indonesia, il primo ufficiale stava inviando un segnale di S.O.S. Tutti e quattro i motori si erano spenti...
SEGNALIBRI:
Strane nubi di fumo 0:31
Cosa sono i fuochi di s.elmo? 2:08
L'aereo scese planando 3:18
Possibile tentare un ammaraggio? 4:49
Ecco il miracolo! 6:45
Il lieto fine 7:43
Come mai tutte quelle persone rischiarono la vita? 8:18
#aerei #aviazione #situazionicritiche
Musica: Epidemic Sound www.epidemicso...
SOMMARIO:
- Accadde il 24 giugno del 1982. Il volo British Airways 9, meglio detto Speedbird 9, era in viaggio come da programma da Londra Heathrow fino ad Auckland, con 5 scali lungo la rotta: Bombay, Madras, Kuala Lumpur, Perth, e Melbourne.
- A bordo c'erano 247 passeggeri e 90 tonnellate di carburante. Quella notte non c'era la luna, ma la visibilità e le condizioni di volo erano perfette. L'equipaggio si aspettava che le 5 ore di volo sarebbero andate lisce come l'olio.
- I vetri della cabina erano in fiamme, ma non era un incendio: erano i cosiddetti fuochi di sant'Elmo, tra i più potenti che il comandante Moody avesse mai visto.
- Il volo proseguiva, ma ormai il fumo stava accumulandosi anche nella cabina dei passeggeri. E sebbene all'inizio tutti pensarono al fumo delle sigarette, col passare dei minuti il fumo diventava più denso e si sentiva un chiaro e preoccupante puzzo di zolfo.
- Alle 20:42, Barry Townley-Freeman diede l'allarme: il motore n.4 era in fiamme. Senza perdere un attimo, l'equipaggio spense il motore e preparò gli estintori, tagliando intanto il rifornimento di carburante.
- Il comandante stimò che il volo avrebbe continuato a planare per 24 km per ogni 1.600 metri di quota persa. Significava che l'aereo avrebbe potuto planare per soli 23 minuti, percorrendo la distanza di 191 miglia nautiche, o 168 km.
- Le mamme stringevano i loro bambini, i mariti tenevano per mano le mogli, e gli assistenti di volo radunavano i passeggeri che viaggiavano da soli così da potersi dare supporto a vicenda.
- I piloti fecero un ultimo disperato tentativo di riaccendere i motori alle 20:56, e il motore n.4 finalmente ruggì, tornato in vita! Col suo aiuto, il comandante riuscì a ridurre la velocità di discesa. E non solo, pochi minuti dopo anche gli altri tre motori ripartirono!
- Mentre l'aereo si avvicinava a Jakarta, l'equipaggio non riusciva ormai a vedere più nulla fuori dal finestrino della cabina, malgrado la visibilità esterna fosse perfetta.
- Riuscivano a vedere solo vagamente le luci sulla pista, mentre le luci di posizione dell'aereo non funzionavano più. Nonostante tutto, il comandante riuscì ad atterrare in modo impeccabile.
- L'inchiesta rivelò che a far sfiorare la tragedia fu una imprevedibile fatalità: l'aereo era finito proprio dentro una nuvola di ceneri vulcaniche, eruttata dal Monte Galuggung nel 1982.
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21 авг 2024
