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Ho finito due campagne (ne seguiranno altre) e devo dire che il gioco ci sta piacendo moltissimo. Sia a livello di meccaniche (anche se il gioco non punta forte su quello), ma soprattutto a livello di narrativa. Le nostre campagne si sono sempre attestate tra le 12-16 ore (a seconda di quanto si combatte e si discute). La difficoltà l'ho trovata ben bilanciata. Mai frustrazione dal lato gameplay, al massimo un po' quando sbagli palesemente scelta e ne paghi le conseguenze (ma è esattamente la natura del gioco). Per me è stato gioco dell'anno 2022.
Aggiungo anche il mio feedback sul discorso Facilità. Noi lo stiamo giocando in 2 a livello Normale, siamo alla fine del secondo mazzo eventi, perciò a 2/3 del gioco e non siamo mai morti e non abbiamo mai avuto difficoltà impossibili da superare. Sinceramente se abbassassi la difficoltà con qualche mod credo che mi divertirei di meno, per il tipo di giocatore che sono.
A me è sta piacendo tantissimo, è proprio la mia cup of tea. Dopo aver apprezzato già tanto 7th continent e così così Tainted Grail, questo gioco mi ha dato esattamente il tipo di esperienza che ricerco in un cooperativo open world con scelte a bivi. Rispetto agli altri due titoli citati questo secondo me è un gioco molto più riuscito ed accessibile per tutti (parlando a lv di esperienza, non di gusti)
Purtroppo, anche se così dovesse essere, sia la scalabilità nulla che il tanto tempo richiesto per una campagna unito a un sistema di salvataggio a quanto pare inefficace, lo rendono inadatto alla mia situazione attuale😅
@@leorusso6784 anche sul discorso scalabilità non sono molto d'accordo. Parlando della mia esperienza, abbiamo iniziato la campagna in 2, poi una sera è venuto a trovarci un amico e si è potuto aggiungere senza problemi, poi abbiamo fatto una sessione in 4 e poi siamo tornati in 2. E' stato divertente sempre. Il discorso di avere il numero di personaggi fisso, ti evita il problema di consistenza narrativa di cosa succede se manca Luigi e quindi il suo personaggio Jon, per una serata. I personaggi sono di fatto delle risorse del giocatore, non è un gioco di ruolo in cui interpreti il personaggio. Siccome non esiste una vera e propria trama centrale, o meglio probabilmente emergerà verso l'endgame, il gioco risulta già godibile anche per uno che dovesse aggregarsi per una sessione soltanto, in quanto avrà occasione di risolvere un certo numero di side quest e di provare il tipo di esperienza di gioco.
Puzzillo, sei sempre molto chiaro ed esaustivo. È da tanto che cerco un gioco che possa darmi un senso di avventura come questo. Ti voglio lanciare una piccola provocazione, ma un paragone tra questo, Jaws Of The Lion e Storia di Famigli?
@@IlPuzzillodelSud lo so, la mia era una provocazione solo sulla "base" di gioco, sono tutti da giocare su "plancia a libro". In realtà, sempre considerando la loro diversità, quale è più indicato per il gioco in solitario? Escludendo Storie di Famigli.
Ciao! Innanzitutto complimenti per il video, e grazie. Ho sentito recensioni incredibilmente contrastanti su questo gioco ed un’altra opinione ragionata fa sempre piacere. A me sembra un mega libro game con un po’ più di regole, e onestamente non sono ancora convinto al 100% di prenderlo, anche se ne seguo le vicende da quando è uscito e avrei molta voglia di provarlo. Ti faccio una domanda: sento che parli spesso della modalità “Avventura”. Io avevo capito ci fossero solo due difficoltà (Normale e Brutale, mi pare). È stata quindi inserita nel regolamento anche la modalità “facile” che l’autore stesso aveva fatto uscire su non so quale forum? (Forse BGG).
io ho trovato il gioco molto bello con una ambientazione molto accattivante ed immersiva, il sistema un po alla "libro-game" è molto funnzionale all'avventura e le scelte non sono affatto guidate e sono molto spesso imprevedibili. Altro elemento molto positivo è la variabilità si passa dall'affrontare situazioni base di scelte buleane a risolvere enigmi o indovinelli, alle cerche all'indiana Jones, ed anche a doversi schierare o meno con le mentalità dei vari personaggi. Per rendere il gioco ancora più interessante consiglio di viverlo più in modalità role playing eseguendo scelte e risolvendo situazione in funzione del personaggio attivo di turno. In tal senso è facile riuscire ad attribuire caratteristiche specifiche e quindi la Giapponese può essere facilmente il personaggio più aggressivo che risolve tutto con la spada, si può utilizzare Rafael come il personaggio più "canaglia" o rendere Mac la più disincantata e scaltra, come pure avere personaggi più "vili" che se possono refuggono gli scontri. nel mio gruppo di gioco questo ha contribuito a rendere il tutto più realistico e lineare nella storia divertendo tutti anche in caso di sconfitta. giocsando in questo modo si esorcizza la frustrazione da mancato raggiungimento dell'obiettivo ed aiuta a volerci riprovare magari utilizzando approcci differenti. A differenza di quanto espresso nella recensione ritengo che giocare in 4 giocatori sia il top del gioco e un po mi dispiace che non sia possibile giocare anche in di più, del resto stiamo parlando di un gruppo che si muove e le singole scelte individuali possono cambiare il corso della storia. Se ad esempio si scelglie di affrontare una particolare esplarazione solo con alcuni personaggi il gioco è si ancora più difficile, ma il risultto dell'esito è entusiasmante. n.b. questo è applicabile anche nei combattimenti , far intervenire ad esempio altri personaggi freschi al combattimento in un secondo tempo si è rilevato una strategia vincente. Per ciò che concerne le meccaniche se vengono vissute solo come espendiente per compiere le avventure e non per il mero conseguimento del risultato a livello di punteggio risulterà tutto più gradevole. Ultimo consiglio se i giocatori fanno tenere al capitano una sorta di Diario che racconti come si è sviluppata l'avventura, risulterà gradevole anche rileggerla a distanza di tempo e darà un senso al punteggio finale conseguito e all'opportunità di intraprendere una nuova campagna. sono stato un po lungo e ringrazio per l'attenzione Gabriele da Bologna.
Non l'ho ancora provato, ma lo ha un amico quindi molto probabilmente avrò modo di farlo. C'è da dire che, come te, non ho mai apprezzato i giochi di Laukat (sebbene sia innegabile il suo merito di essere un 'one man band', visto che è sia l'autore che l'illustratore dei suoi giochi), né above&below né near&far che trovo piuttosto tiepidi, con l'eccezione di The Ancient world che, probabilmente mancando la parte narrativa, funziona a mio avviso meglio. Di conseguenza dubito che quest'ultimo gioco mi farà gridare al miracolo, provarlo lo proverò ma di sicuro non sarà un mio acquisto.
@@IlPuzzillodelSud non ti aspettare un capolavoro, ma poiché si discosta notevolmente dagli altri suoi giochi e quindi dà di più sul versante delle meccaniche, potrebbe incontrare maggiormente i tuoi gusti.