REDUX (the dark side of the moon) - recensione integrale e definitiva di Marco Lincetto 

MESSAGGIO IMPORTANTE - CHIARIMENTO DI UN PUNTO CONTROVERSO DELLA MIA RECENSIONE. Come sapete io sono dotato di molta autocritica e se sbaglio qualcosa lo riconosco. In questo caso in un punto preciso ho sbagliato la "forma" con cui ho espresso un concetto importante. In particolare, quando nel video dico che questo disco diventa per me la cartina tornasole per capire chi ci capisce di musica e chi no, l'ho messa giù male e in modo sgradevole... della serie: "io so io e voi nun siente un..." NON ERA QUESTA LA MIA INTENZIONE ASSOLUTAMENTE. Intendevo dire, e lo ribadisco, che la scrittura musicale di questo disco è estremamente evoluta ed è assimilabile ad un brano di musica classica, per la complessità degli sviluppi armonici e poliritmici che ne caratterizzano l'andamento generale. E queste sono cose in grado di essere comprese solo da chi ha studiato musica seriamente e in particolare Armonia Musicale e Contrappunto. Qui ecco anche il mio stupore verso alcuni critici che io so essere competenti tecnicamente e in realtà nelle loro osservazioni si sono limitati all'approccio superficiale ed emozionale. In tutto ciò scatta dunque la considerazioone politica, ovvero che molti che hanno criticato questo disco, lo hanno fatto per presa di posizione contraria a Waters per il suo pensiero e la sua azione politica, con le mie inevitabili considerazioni che hanno allargato il discorso a temi più vasti della semplice "musica". Quindi in realtà NON VOLEVO OFFENDERE NESSUNO FRA COLORO CHE NON GRADISCONO QUESTO DISCO, nè posizionarmi su un altare elitario, cosa che la mia storia dimostra non essere mai stata fra le mie ambizioni, anzi al contrario. MI SCUSO CON COLORO CHE SI SONO SENTITI OFFESI PER QUESTO PUNTO SPECIFICO DELLA MIA RECENSIONE.

Commento impeccabile....l'arte va studiata ed approfondita. Grazie.

Mi permetto di essere del tutto in disaccordo con questa recensione. Waters ha riportato - estremizzadole - le sonorità di "Is This the Life We Really Want?" all'interno di questa sua rielaborazione di "The Dark Side of the Moon", rendendolo un disco a mio avviso eccessivamente cupo (anche se questo potrebbe pure starci) ma soprattutto monotono e piatto, in cui tutte le canzoni sembrano (sono) delle noiose variazioni su uno stesso tema. Trovo personalmente incomprensibile come possa essere ritenuto addiritura superiore al progetto originale, perfetta sintesi e crasi del genio di 4 artisti molto differenti tra di loro. E - uscendo per un attimo dalle valutazioni puramente musicali - trovo ancor più incomprensibili le considerazioni fatte a partire dal minuto 17:30 circa, dove viene dato un giudizio sulle persone che osano muovere delle critiche (ancorché dure) all'album e/o a Waters definendole come "persone incapaci di discernere il bello dal brutto [...]", tirando in ballo "sieri magici" (a prescindere dalle opinioni che si possono avere a riguardo, su cui non entro, che c'entrano in questo contesto?) e la presunta incapacità di resistere all'"orrore di un potere che ha travolto l'85% delle persone" (?!?). Solo perché si critica un album si avrebbe di fatto perso il lume della ragione? Mah, resto quantomeno perplesso e interdetto. E se questi sono i toni, sono tutto sommato contento di non appartenere a quel 15% di (presunti) illuminati che parrebbero aver capito come gira il mondo. Come chiosa del mio commento, una cosa sulla quale concordo (seppur per motivi diametralmente opposti): sono fermamente convinto che Waters farebbe bene a non incidere più nulla di nuovo. Credo infatti che la sua vena creativa sia ormai sterile e si sia del tutto perso all'interno del suo immenso ego. Per quanto mi riguarda non finirò mai di ringraziarlo per quanto ci ha donato nella sua vita, questo è fuori di dubbio, ma niente e nessuno è eterno: neanche il genio di un artista del calibro di Roger Waters.

Grazie per la recensione... Mercoledì mi arriverà il vinile e mi son tenuto dall'ascoltarlo in rete per godermelo come si faceva una volta... Ho rivalutato anch'io waters, soprattutto dopo il concerto che ho visto a Milano quest'anno... È stato un capolavoro pieno di messaggi... Ho visto waters come un signore qualsiasi di 80 anni che voleva solo diffondere la sua saggezza e lottare fino all'ultimo per le sue idee... Con professionalità... E umiltà... Una persona affaticata ma che teneva duro

Non l'avrei mai pensato, all'inizio lo detestavo (Roger) e pensavo di tutto pur di ridimensionare i suoi meriti ed esaltare al contrario le qualità di Gilmour. Adesso ho cambiato opinione e anche se non condivido ogni cosa di questo artista, non posso che ammirarlo per la forza delle sue idee e il coraggio delle sue azioni. È un fuoriclasse! Avendo apprezzato il nuovo arrangiamento di "Comfortably Numb", acquisterò Redux. È sempre un piacere ascoltarla Marco.

Buona sera,io personalmente preferisco la versione dei bei tempi andati.Premetto che non ho la capacità di valutare appieno, soprattutto tecnicamente il valore di quest'opera, che certamente è valida, però preferisco sentire cantare, se mi va dì ascoltare un racconto cerco un audio libro. Senza togliere nulla anzi Al valore artistico e alla creatività di Roger

Dopo aver ascoltato "l'opera" e aver letto questa recensione di Redux, senza dubbio intellettualmente onesta e originale, mi permetto di esprimere un parere, ovviamente personale ma con presunzione di oggettività evidente. I gusti non si possono discutere, va bene, ma, se anche Waters ha chiesto di non fare paragoni con TDSOTM, affermare che MUSICALMENTE questo disco supera la versione primigenia per me sfiora il grottesco. Waters,da 50 anni a questa parte, è assolutamente geniale nella coerenza narrativa della lotta tra empatia ed alienazione e questa sua versione redux di TDSOTM così intimista, scarna e sussurrata probabilmente esalta ancor di più che nel 1973 il messaggio di latente inquietudine che nel frattempo è diventata sconsolata consapevolezza. Questo però proprio perché l'aspetto più squisitamente musicale(le sonorità , le cromie, i passaggi strumentali) è stato volontariamente quasi azzerato, comunque relegato sullo sfondo ,allo scopo dichiarato di far emergere nella loro eterna attualità solo le parole ed i concetti(e quindi il proprio ruolo nella intera vicenda della band)

domani compio 46 anni e il disco in questione é il regalo da parte di mia moglie, sono contento di ascoltarlo dopo aver visto questo video, finalmente una recensione come si deve, complimenti!!

Redux sta a The dark side of the moon, come le Variazioni Goldberg di Glenn Gould del 1982, stanno a quelle del 1956! Il passare degli anni ci cambia, ci rallenta, ci fa essere più riflessivi, spesso più sofisticati e spessisimo più critici verso la vita nel quale flusso prima scorrevamo e che oggi vediamo passare al nostro fianco! Grande Glenn che dal vortice convulso di note del '56, rielabora quasi un diverso spartito, donandogli respiro, aria, e riflessione sul come l'artista è cambiato negli anni, cosi Roger in Redux va all'essenziale donandogli una elegantissima e riflessiva forma nella quale riesce ad inserire schizzi di Classicismo che fa giocare mirabilmente in contrappunto con le note originali che tanto abbiamo amato. Riprendere in mano con sapienza un'opera d'arte non è per tutti, donargli una nuova vita è per pochissimi! Bravo Roger👏👏👏

Grazie di cuore per la sua recensione e la sua passione.

LUNEDI' 16 OTTOBRE PROSSIMO, PRIMA DIRETTA LIVE DEL CANALE SUL TEMA DOMANDE E RISPOSTE, IN CUI SI POTRA' ANCHE PARLARE DI QUESTA MIA RECENSIONE.

Il problema di chi critica ferocemente Redux ha radici nel cercare in questa versione un remix di Dark side of the moon del 73. Qui si trova la versione alternativa, non sostitutiva, rivista e stravolta sulla base di 50 anni di esperienze. Non si trovano i picchi musicali solisti del quartetto rosa ma abbondanza di testi, oltre gli originali, testi composti da uno dei più grandi parolieri della musica. Se ci si ferma alla musica senza comprendere i testi ed il loro abbinamento con i suoni si perde la gran parte dell'opera.

La scelta di sostituire la parte della chitarra con altri strumenti è un segno di rispetto verso l eccelso lavoro di Gilmour, come un non volerlo appunto sostituire con altro chitarrista

Non l'ho ancora sentito ma ho letto svariati commenti. Il concetto di bellezza è personale ( fatto salvo qualche principio) e credo che al di fuori del mero giudizio tecnico uno possa ritenere un opera noiosa o fastidiosa. Seccondo me esageri quando dividi il mondo tra chi la pensa come te e chi ha opinioni diverse, la vita è fatta di mille chiaroscuri e le persone meritano tutte rispetto

Recensione da brividi. ❤

Ma sono l'unico che ha notato le luci che omaggiano TDSOTM? Oppure è la prima volta che mi accorgo che Lincetto ha metà viso in ombra? (Domanda che non vuole essere irriverente, sarebbe un dettaglio non indifferente)

Recensione impeccabile, per quanto io non ami troppo la produzione di RW al di fuori dei PF (ma non la disprezzo visto che ne possiedo CD e vinili). Grazie per la lettura che Lei ha dato a quest'opera. E grazie anche all'accenno all'orrore del potere nella cavalcata verso l'apocalisse di oggi. Mi ha riportato a un film in cui c'erano orrore, cavalcate e una apocalisse. E anche quel film ci ha raccontato una storia che oggi, in modo diverso, si sta riproponendo. Grazie Dott. Lincetto.

Buongiorno Lincetto , esiste una traduzione fedele in italiano del parlato di Roger Waters in questo album? ho provato da youtube inserendo i sub ma è terribile...

Sentire parlare di musica con questa competenza e maestria, mi riempie il cuore di gioia. Grazie

Molto interessante la tua recensione caro Marco. Mi ha emozionato molto di più del disco a cui è riferita. Proverò a riascoltarlo alla luce di quello che dici e ti aggiornerò.

rec.splendida, forse la migliore,lucida analitica e onesta .....complimenti❤

Per la prima volta penso di dissentire profondamente dalle valutazioni fatte, e sono quasi stupito avendo penso in parte inquadrato la personalità di Marco Lincetto attraverso le sue precedenti osservazioni. Poco male, le opinioni non definiscono il valore delle persone, ma parlando di opere d'arte musicali continuo a pensare che Redux non ne faccia lontanamente parte. Cordialmente, FV

Carissimo Marco, io ti apprezzo tantissimo come cultore musicale, ma secondo me stai esagerando. Ho letto pure la tua correzione al video. L'album l 'ho ascoltato ma sinceramente tutta sta grandezza e perfezione non l'ho percepita. Secondo me poteva anche risparmiarselo il tronfio Roger.

Credo che la cosa migliore sia non paragonare le due opere. Dico di Redux che, al di la' dell'originale, è tremendamente noioso e stucchevole.

Complimenti recensione che condivido completamente grazie

Allora, lungi da me pubblicare una contro-recensione, ma siccome ti avevo promesso che dopo l'ennesimo riascolto, alla luce della tua stimolante disamina lo avrei riascoltato, eccomi qui! Dunque... l'ho riascoltato ieri notte in auto, al ritorno dal trullo, quindi in pieno relax e senza alcun pregiudizio, anzi: diciamo che "l'ascolto" del tuo video mi ha ben disposto ed essendo comunque una reinterpretazione del più importante lavoro dei Pink Floyd, ovvero della mia band preferita (assieme a Genesis e Beatles) ho sperato, anzi ero quasi sicuro che lo avrei finalmente apprezzato. Poi stamane l'ho riascoltato altre due volte in ambulatorio, mentre visitavo, in loop per tutta la mattinata, dalle 8.00 alle 13:54, ora in cui ho stoppato Spotify e mi sono messo a scrivere queste impressioni. I punti fondamentali sono essenzialmente due: 1) Ha voglia ad essere un "qualcosa di completamente differente" dall'album del 1973 come affermi tu... Ma come fa a esserlo? I brani sono gli stessi, nel medesimo ordine, spogliati di ciò che non si poteva (e non si doveva assolutamente...su questo concordo) sostituire (assoli, voci, synth ecc), MA ricordano ovviamente lo storico disco del 1973, perché comunque le melodie vocali vengono rispettate. Quindi primo punto: io non riesco a percepire questa enorme differenza sulla quale hai basato tutto il tuo discorso. Per me è e rimane solo una reinterpretazione da parte di Waters, del lavoro dei Pink Floyd del 1973. 2) Purtroppo non è andata come speravo; il riascolto mi ha annoiato e infastidito ancora più della prima volta che, non avrei mai pensato di ripetere e che ho invece ripetuto SOLO grazie all'ascolto della tua (RIPETO, INTERESSANTISSIMA E ORIGINALE) disamina. In particolare mi danno estremamente fastidio sia la voce intimista, vecchia, pastosa quasi biascicata di Roger, sia soprattutto le parti vocali parlate. E poi la batteria... troppo minimale e irrispettosa della poliedricità dei brani che, nonostante l'appiattimento dell'arrangiamento operato da Waters, mantengono tutta la loro freschezza compositiva che probabilmente non è possibile in alcun modo reprimere. E ti dirò di più: non mi sono neanche "consolato" riascoltando TDSOTM originale come molti dei "delusi" hanno fatto. Semplicemente sono approdato su altri lidi decisamente più intriganti. E' anche giunta ora di avere il coraggio di dire che TDSOTM ha decisamente annoiato! C'è tanta musica più interessante oggi, da ascoltare. E non parlo solo di Rock. Con affetto ed estremo rispetto per la tua recensione e il tuo pensiero. Paolo

A parte Lei, chi parla al momento di capolavoro musicale assoluto? Le recensioni in giro per il mondo descrivono un qualcosa di molto diverso ( ad esempio Audioreview in Italia ed attendo il Buscadero...). Io ho fatto fatica ad arrivare alla fine del vinile sia la prima che la seconda volta.

il disco mi e arrivato ieri e ho voluto aspettare la tua recensione prima di immergermi nell'ascolto intelligente ed attento di quest'opera della quale condivido il tuo pensiero ascolterò quest'opera senza nessun tipo di pregiudizio grazie per la tua recensione intelligente e carnale come poche persone addetti ai lavori sanno fare buona serata e complimenti per il lavoro che fai maledettamente sincero e coerente

Grazie.

Hai perfettamente ragione, Redux mi ha fatto ritornare al 1973, con il senno di poi...

punto di vista assai interessante. copio e incollo una mia personale visione dell'ascolto di questo lavoro. ho scritto queste parole un paio di settimane fa: Allora... Cosa dire di dark side redux...my two cents: Il nostro ci introduce ad una versione introspettiva, narrata più che cantata... come fa il nonno che racconta una vecchia favola ai nipotini... Una dimensione soporifera intesa come introduttiva all'intimizzazione onirica. Atmosfera predominata e fortemente determinata dalle sezioni gravi e profonde dello spettro occupando lo spazio con pochissimi Hz che ti premono sullo stomaco, il sole quasi mai... cmq calante sull'orizzonte o totalmente assente se non alluso ed illuso. Le progressioni tonali in molti casi mutate/mutilate e liberamente inconsuete e inusuali per l'autore ma con mestiere, a volte banali, a volte geniali, apprezzato il Theremin in 'Time' (in certi passaggi con gli archi addirittura tardo o meglio post zeppeliniano Page/Plant in Kashmir). La narrazione scorre veloce e quasi inconsapevolmente ti ritrovi a condividere quell'assenza di Pathos ormonale dei tuoi anni curiosi e ricettivi con il nostro lettore della luna scura... Ti ci ritrovi e ti cali con il Lem dentro al cratere dell'esperienza e della giovinezza finita (thought i'd something more to say). Tutto è fuso in un unico suono gigantesco, sferico che progredisce rotolando in avanti, fluttuando in alto ed il basso, mai netto come in un cambio manuale a 6 marce di una Mustang 8 cilindri ma piuttosto come in un attuale cambio automatico di una Tesla elettrica. A mio modo di vedere e sentire, nulla di 'poetico' inteso come trascendente, illuminante, prolifero, bensì più propriamente 'didattico',... autoriale, intenso. Incisione di riferimento, in digitale esce a 24/96 come ora lo ascolto. Da fruire levigato in vinile a breve.

Marco a te piace proprio la musica... E' per questo che ascolto sempre con attenzione i tuoi video. Anche quando non ho i tuoi stessi entusiasmi. Perchè anche io ho i miei limiti, più che altro.

non lo ho ascoltato ma lo acquisterò. Comunque il tuo invito a non fare più nient'altro a RW è un po' in contraddizione al fatto che tu abbia detto che la precedente opera non ha avuto il tuo apprezzamento. Si può cambiare idea quando ci sono gli estremi. Chi lo sa ..... ?

Gentile Lincetto, la sua recensione è il miglior omaggio a quello che è un’opera compiuta che fa da metronomo del cambiamento fra l’epoca passata e quella odierna. Ogni sua parola c’entra perfettamente ogni singolo punto di questo concept album. Temo, o forse è giusto così, che sia la sua recensione sia Redux verranno giustamente riconosciute fra qualche anno. Lei ha compreso qualcosa che è avanti rispetto al mondo musicale moderno, grazie davvero credo di aver imparato molto ascoltandola in questa recensione.

Buongiorno, non l'ho ancora ascoltato, ho seguito comunque il video, per le impressioni ci si risente tra qualche giorno

Caro Marco concordo con tutto ciò che hai detto ... il Grave errore che chi ha amato/ama te The Dark Side Of The Moon 1973 può commettere è che quello di fare un paragone con Redux 2023 ... sono due lavori differenti sebbene Waters abbia usato parte del canovaccio originale le musiche sono differenti - come tu hai ben spiegato - il concept totalmente differente ... nel 1973 Waters si addentrava nel malessere esistenziale, scavava nei falsi "paradisi" che incancreniti hanno portato al degrado del mondo attuale, evidenziava gli elementi di stress e si interrogava sulla pazzia ... in Redux 2023 raggiunti gli 80 anni Waters - oltre a riprendere i temi già espressi ma accompagnati dal lento incedere della musica - fa il punto di una vita piena e si interroga sulla morte ricordando amici e letture a lui cari ... penso che il modo giusto per avvicinarsi a quest'opera sia quello di distaccarsi dal lavoro del 1973 mantenendolo in un angolo della propria memoria ed ascoltare questo disco liberi dal ricordo ... a me e capitato che il primo ascolto mi avesse lasciato perplesso ma non mi sono fermato li ... lo ho ascoltato una seconda volta poi una terza, poi una quarta e più lo ascoltavo e più entravo in un nuovo mondo ... esattamente quello descritto da te Marco ovvero un vero capolavoro... l'ennesimo di quel genio noto come Roger Waters .... Grazie per le tue recensioni, con stima, Massimo

Gran bel disco e grande recensione!! No comment!!

Sono quasi sempre daccordo con Marco Lincetto, lo seguo anche fino a quando magnifica questo disco. Ma quando si dice che e' di gran lunga superiore all'originale...no, non ci siamo. Per me ovviamente. Con immutata stima.

Gentilissimo, condivido il messaggio di fondo della Sua recensione .... certamente i toni usati erano un poco "duri". Ho ordinato il CD con entusiasmo ed attendo di ascoltarlo "come si deve" .... per il momento ho sentito le tracce che si trovano qui su RU-vid, ovviamente con pessimo audio (rimbombano i bassi). In ogni caso, i brani mi piacciono molto, così come trovo "affascinanti" gli elementi inseriti. Il primo approcio è dunque positivo, mi sembra un Opera davvero innovativa, che verte al futuro. Grazie per la stimolante recensione. Codiali saluti

ho ascoltato con attenzione questo Redux e dopo un paio di ascolti, ho subito ordinato il CD......geniale

Redux è la revisione dei concetti affrontati 50 anni prima . Rogers ha tutto il diritto di farlo, visto che di lui sono i testi di the dark side. Indubbiamente redux è un capolavoro si può essere d'accordo o in disaccordo ma è innegabile che redux sia un album di alto livello artistico. Il problema che noi ci concentriamo sull' opera originale ma sono due visioni diverse.

sono pienamente d'accordo con l'ottima recensione fatta complimenti

Mah... Non sapevo dell' uscita di questo disco e ho voluto ascoltarlo. Non mi convince per niente, ma proprio per niente. Opinione personale ovviamente. Continuerò ad ascoltare l'originale.

bellissima critica.

Condivido in pieno questo pensiero

Molto scettico prima dell'ascolto, ora ne sono entusiasta. Recensione ottima. Sarà perché ho ormai 61 anni, ma apprezzo moltissimo questo artista. Mi sono piaciuti molto anche i brani di The Lockdown Session. E anche I/O di Peter Gabriel. Grazie

Con tutto il rispetto non mi pare di vivere in un' Apocalisse ne tanto meno di essermi iniettato sieri magici, per il resto complimenti per la recensione

aggiungo anche che dark side of the moon aveva una larga parte compositiva di richad write. altro grande musicista che fu scartato in maniera ignobile

Buonasera Dott Lincetto bellissima recensione, album stupendo

Grazie !!! Non solo condivido ma le sue spiegazioni danno ancora più spessore a quelle che per me sono solo delle sensazioni non essendo un esperto di tecniche della composizione musicale.

Non credo ci sia una recensione più profonda e veritiera della tua ne scritta ne in rete. Grazie alla tua dialettica dopo questo video chiunque abbia un minimo di intelletto può affrontare l'ascolto di questa 'Opera' predisposto per coglierne la bellezza, per me è stato amore al primo ascolto e sinceramente mi danno tanto fastidio le critiche di chi non ha le capacità di ascoltare ed aprirsi alla musica come dovrebbe essere. Un saluto.

Buonasera, ho sentito non tutto, perché dopo mezz'ora ne avevo abbastanza, questa nuova produzione di RW, non sono d accordo con lei, mi sembra un incensazione esagerata, al contrario vedo l artista che sta rischiando il barile. Lo fa egoisticamente, io ho scritto e io cambio come voglio, se siete d accordo bene altrimenti andatevene affanculo, come successo recentemente.lo fa eliminando la musica, che era giustamente anche fine a se stessa, talmente fu così ben prodotta, un piacere nell ascolto molto fine a se stesso. Bene, se mi togli la musica in DSOTM che ti resta?lui la toglie e la sostituisce con sussurri, baccelli, accenni, che se non ci fosse l originale sarebbe lo sproloquio di un vecchio. Sono fan dei pink, ma della musica, i testi arrivano dopo, anche se a scriverli è RW, che pure ne aggiunge. E poi i testi nel rock sono pretesti no??

Lavoro eccezionale

Condivido parola per parola.

Buongiorno sig. Marco, io sono d'accodro con lei ma vorrei aggiungere un ulteriore punto di vista. Essendo The dark side of the moon uno degli album più venduti al mondo è indubbiamente uno degli lp più ascoltati di sempre. Questa grandezza lo ha fatto diventare una sorta di CONVENZIONE portandolo ad essere un punto cardine dell'IMPRINTING musicale. Per questo motivo UNA PARTE di quell'85% di appasionati di musica che ascolta Redux ha una percezione (in modo secondo me inconscio) di non attinenza nel suo insieme se non addirittura di intolleranza. Nel caso Redux quindi c'è una parte di appasionati che INVOLONTARIAMENTE non riescono a scindere nettamente le due faccie della stessa medaglia. Se si riuscisse a trovare qualcuno tra di loro che non ha mai ascoltato la versione di 50 anni fa sono sicuro che riuscirebbe a dare un'opinione veramente razionale su Redux. Devo solo che ringraziare @VelutLunaMusic perchè aiuta ad ascoltare anche con un orecchio diverso. Michele

A parer mio certe opere non dovrebbero essere toccate o ritoccate da altri o da chi le ha create.

"The Dark Side Of The Moon" (1973): ottimo disco, ancorché eccessivamente idolatrato (si trova di meglio senza uscire dal catalogo dei Pink Floyd); "The Dark Side Of The Moon Redux": opera barbosa di un ottantenne che si prende troppo sul serio. Grazie dell'attenzione.

Un bel disco che non mi ha fatto venir voglia di toglierlo per ascoltare l’originale. Questo è sufficiente per dire che si tratta di un lavoro pienamente riuscito. È in generale sempre piacevole leggere un così entusiastico e ben articolato apprezzamento per un opera, ma a mio parere affermare che sia superiore all’originale è follia pura.

la penso esattamente come te...il riferimento al titolo passato è guardare la nostra vita e del mondo che è cambiata... non è assolutamente u n paragonarsi al 73...nè musicalmente nè socialmente...è come siamo oggi...un redux spoglio come è spoglia la nostra umanità...e tutto il mondo che ci circonda...il redux è il roger 80enne che vive nel mondo di oggi...

Dopo tre ascolti posso dire che ci sono luci e ombre per quanto mi riguarda. Ci sono momenti molto alti ma anche momenti riempitivi e rivisitazioni un po' scialbe. Sarà un mio limite, ma non mi ha conquistato.

DA BRIVIDI.

Ottima recensione. Credo che il Genio di Waters non gli permetta di avventurarsi in nuove composizioni, il cerchio è chiuso. The dream Is gone , good bye blu sky. Lunga vita Roger le tue opere sono già eterne.

Recensione impeccabile! Grazie Marco. Domani compirò 70 anni e questo album so che sarà il regalo che le mie figlie mi faranno. ❤

Complimenti.... grazie

Ognuno ha la propria versione dei fatti....per me rimane un disco inutile REDUX. Poi trovate pure tutte le "pulci" che volete per metterlo sul podio. Ma tanto sappiamo tutti come andrà a. Finire, i fans dei Pink Floyd gli daranno un ascolto per curiosità, poi sarà messo nella bacheca degli altri dischi, quando uno avrà voglia di ascoltare Dark Side metterà sempre e cmq l'originale.

Mi hai fatto venire i brividi. Concordo in tutto, e grazie per averlo detto in questa maniera così rispettosa della musica. Grazie di cuore.

Recensione spettacolare

Bel disco , ottima incisione ,ma sicuramente altra minestra riscaldata !!! Dimenticavo ,anche troppo parlato !!!

ho postato due commenti, negativi non sull'opera ma sulla persona roger waters. uno e' sparito. come mai?

Quando l’ho acquistato non l’ho ascoltato subito,ho aspettato di esser da solo,va ascoltato così,con riverenza,riguardo.Difficile trovare un aggettivo per descriverlo,anzi,non ce n’è bisogno va semplicemente “oltre”.

Condivido in toto

lascio perdere ogni commento musicale e mi focalizzo sul suo carattere rancoroso. ogni cosa che fa, compresi i concerti dal vivo, sono fatti col preciso scopo di annullare qualunque ricordo di david gilmour. per affermare la sua potenza e unica genialità. è ossessivamente geloso, maniacalmente sceglie il theremin che è la controparte della slide guitar.

In parte d. Accordo ma un mio pensiero personale dico chi costruisce distrugge pure nel fare un remake anzi che reduxalla fine waters può fare come gli pare oggi funziona così 👍

Caro Marco, sono sempre sorpreso dall'affinità di vedute sulle cose "toste" della vita, anche un disco difficile ed importante. La disparità di cultura musicale tra noi è enorme, chiaramente a tuo favore, eppure abbiamo colto entrambi la quintessenza del messaggio e della sua importanza, ed io sono già al terzo ascolto dell'album, alla faccia della "noia" che alcuni proveranno dopo il primo giro e prima di riporlo per sempre sullo scaffale.

Salve,mi permetto di esprimere un parere,i Pink Floyd sono i Pink Floyd,a mio modesto avviso c'entra poco se Gilmour è meglio di Waters o viceversa,sta di fatto che insieme tutti hanno fatto opere musicali che sono pilastri portanti della musica.poi per carità alcuni dischi o brani possono piacere o no, per esempio a me The final cut non mi è mai piaciuto ne adesso ne all'ora per dirne uno. Poi per quanto riguarda, palati fini o meno i gusti musicali non sono tutti uguali.quindi , non è detto che pur essendo un'opera musicale molto Ben fatta e curata in tutte le sue parti e minimi particolari coincida col gusto musicale di tutti,ad alcuni piace e ad altri no,mi sembra normale, a chi non è piaciuta ( come a me) non è detto che non abbia buon gusto o che non sia capace di scegliere o apprezzare la musica, nel caso specifico quella dei Pink Floyd tutti e quattro insieme . The dark side of the Moon è un bel disco giusto per il suo tempo e per l'allora maturità artistica dei musicisti,non è che ai tempi andati e odierni non abbia valore o sia un " prodotto scaduto e scadente"c'è stata questa "rivisitazione"certamente molto valida naturalmente a chi piace,ma se non ci fosse stato "l'originale"* ..

Grazie Sig. Lincetto, grazie alla sua recensione ho capito come ascoltare Redux, che a primo acchito avevo sottovalutato. Ha perfettamente ragione, è un capolavoro assoluto. Ora aspetto con trepidazione che mi arrivi il disco che ho comprato a suo tempo per poterlo ascoltare per intero. Io sono sempre stato innamorato di Roger Waters, stavolta ero un po' deluso, ma lei mi ha aperto la mente. Grazie davvero! La stimo molto, e per questo sono stato un po' contrariato per le sue precedenti recensioni su Roger Waters, ma dopo questa devo darle atto della sua grande onestà intellettuale, professionale e umana. Redux è un disco nuovo, non una cover di The dark side of the moon, è con questi occhi che va guardato, solo così se ne comprende la levatura. Grazie per avermelo fatto capire. Con stima, Antonio Loiero

grazie Marco grazie ho pensato tutto questo già dal primo brano uscito il genio si vede anche al buio no credevo di essere così in risonanza con un antipatico come te grazie Marco grazie

Grande Marco pura verità. In quest'epoca complessa è veramente difficile appartenere al 15% perché bombardati già dagli anni 70. Complimenti veramente hai colto in pieno l'importanza di molte tematiche.

Disco molto intimo, questo mi viene da pensare. La voce narrante piu che cantante, batteria e la maggior parte degli strumenti quasi senza riverbero, molto smorzati, un uso discreto e preciso del theremin, archi che a tratti mi ricordano i Beatles in arrangiamenti che paiono mai banali. Disco che probabilmente va ascoltato in inverno quando fuori piove, in solitudine con i testi davanti a se. Per me é un bel SI, non lo trovo un disco "facile" ma mi piace.

...da gilmouriano che ha detestato roger dopo il 1985...beh devo dire che redux non è assolutamente un rifacimento di competizione col 1973...è la constatazione della povertà della generazione umana oggi...il senso del distacco e della morte...è il roger 80 enne che ci trasmette le sue delusioni su come il mondo va oggi...chi lo mette in competizione col 73 penso ci abbia capito poco...è la nostra vita che è passata via veloce...i nostri sogni che socialmente e umanamente non abbiamo visto realizzati nel mondo...i nostri ideali ormai appunto appartenenti al passato cui roger fa riferimento...grazie roger da gilmouriano che ti detestava tranne che per amused post pink floyd...

Non sono paragonabili! Si deve ascoltare come fosse un inedito...come la vede,e sente, attualmente a 79 anni, Roger

Redux è il testamento di Waters. Genio assoluto, capace di toccare tematiche profonde e tenere da sempre posizioni scomode, avendo tutto da perdere. Senza paura. Un esempio scolpito nel tempo. Unico, ma non per tutti

Vorrei dire la mia su quest'opera senza voler urtare la ensibilità di nessuno! Pur comprendendo la complessità dell'opera dal punto di vista tecnico-musicale, il disco in questione risulta a parer mio un esercizio per gli addetti ai lavori del settore, per chi insomma ascolta la musica in modo tecnico. Trovo Redux un disco noioso, prolisso, pesante all'ascolto che una volta ascoltato per "dovere" lo si mette sul ripiano come un "intruso" nella collezione dei Pink Floyd e non lo si tirerà più fuori chissà per quanto! Dire che Redux sia superiore a The dark side of the moon... beh! Non mi trova d'accordo per nulla! Questo vale almeno per me... poi ognuno si regola come vuole! Preferisco ascoltare la musica in modo emozionale, perché il suo fine è anche quello! Redux trovo sia un'opera a sé stante, che nulla... nulla ha a che fare con The dark side of the moon se non per l'autore e i brani di riferimento! Redux è l'opera in cui un quasi ottantenne vuole svuotare l'opera di 50 prima e rifarla in modo da annichilire la musica stessa, un'operazione di annientamento allo stesso modo in cui le elité stanno annientando la musica leggera, pop, rock ecc... a livello planetario e invece di rispondere in modo contrario mostrando la bellezza della musica in modo totale si sceglie di distruggere un'opera annichilendola e togliendo ogni piacevolezza dell'ascolto a favore di un puro esercizio tecnico esibizionista minimale come per dire "Io sono i Pink Floyd... e come ho concepito l'opera ora la distruggo! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri tre dei Pink Floyd di questo disco. Questo è quello che mi è venuto da pensare ascoltando il disco. Stimo Marco Lincetto come uomo e come produttore e condivido molti temi exra musicali come vedute. Ma su quest'opera non mi trova d'accordo come fruitore finale/non tecnico / non addetto ai lavori. Forse mi sbaglio... chissà!

Condivido tutto tranne l'idea che un nuovo lavoro di Waters possa spezzare la perfezione di un percorso circolare, dove REDUX è il compimento finale, il testamento di una vita. Un nuovo lavoro secondo me potrebbe invece rappresentare un approfondimento e una continuazione della sua opera. L'unico rischio che vedo è quello di una caduta di stile in cui il suo grande umanitarismo si trasforma in un predicamento politico di stampo ideologico.

Io invece ho sempre sperato che water facesse molti piu dischi da solista. Io amo la musica di water, per cui sono sempre stato ansioso di sentire molto di piu da water. Secondo me ne ha fatti troppo pochi dischi. E quindi spero che non si ferma. Comunque redux mi piace molto.

disco che verrà capito tra 30anni

Mi spiace, non condivido.

Ascoltando anche solo "Time", le emozioni sono immense , personalmente sembra anche dia un addio a questa società distorta e malata ma con un lume di speranza dato in eredità a posteri valorosi che forse arriveranno. ❤

In fisica: un raggio di luce bianca che attraversa un prisma di diffrazione viene scomposto in tutte le sue componenti, ossia in tutte le frequenze colorate della luce dell iride…. Un corpo nero invece ha la proprietà di assorbire la luce senza riemetterla…. Gli ultimi studi che ho letto dieci anni fà sulla luce, ne attribuiscono ad essa una probabile natura duale x metà energetica e per metà particellare. Per la legge di lavoisier la massa non si crea nè si ditrugge, così come l energia si trasforma… nonostante i corpi neri assorbano tutte le frequenze della luce, avranno sicuramente un limite nel restare neri… o almeno così immagino il mio concetto di bianco e nero…. Scusatemi qualora mi sia dilungato.

Gentile Marco, ammiro la tua conoscenza musicale veramente straordinaria (i tuoi video sono solo un piacere per me). Considero Roger Waters un grandissimo personaggio sia come musicista sia per il suo impegno politico e culturale. Non capisco questo The Dark Side of the Moon Redux. Considero poco interessante questo lavoro perché troppo rileccato, troppo elegante, troppo raffinato, forse (secondo me) un pochino scolastico. Le principali melodie sono state trasformate dalla loro personalità originaria (a mio personalissimo parere) in modo poco interessante, nascondendo il grande valore del lavoro originale. La voce narrante sembra uno spettacolo teatrale con una colonna sonora raffinata ma sfumata. La forza armonica è notevole, va bene mi fido del tuo parere. La registrazione è impeccabile, anche qui mi fido di te. Ma non acquisterò il vinile. Ultimo pensiero che mi fa storcere il naso, il titolo. Il lavoro NON si chiama come giustamente è stato scritto nel titolo del tuo video, REDUX (The Dark Side of the Moon), ma al contrario The Dark Side Of The Moon Redux. Anche questo non mi entusiasma, mi pare poco signorile per quelli che con lui hanno composto questo capolavoro in un'altra vita.

Complimenti

Waters è un architetto musicale di grande talento (sua l'opera "ça ira", che raggiunse la quinta posizione nella classifica Classical Albums) e il redux lo conferma. Il suo ultimo opus è decisamente migliore di quanto mi aspettasi. Waters avrà pure i difetti che avrà ma, senza alcun spirito di polemica, mai capiro' coloro che tessono lodi ai PF sotto la leadership di Gilmour, che è, senza dubbio, un buon chitarrista e cantante, ma non dotato dell'estro e visione di un Waters.

Musicalmente un'operazione veramente interessante ed affascinante, e solo apparentemente, ripeto apparentemente, semplificata a livello d'arrangiamenti senza chitarre elettriche o effetti speciali, in realtà trattasi d'arrangiamenti veramente importanti ed oserei dire all'altezza dei grandi autori classici del passato. Però,..però,... il tutto rovinato indissolubilmente con i suoi interventi recitativi che spesso, anzi sempre, offuscano e nascondono il notevole lavoro musicale, che passa quasi in secondo piano. Se intervellava il recitativo tra un brano e l'altro, a mio modesto parere, avrebbe reso l'opera molto più fruibile, anche se il disco doveva durare 70 minuti Concludo, straordinario lavoro prettamente musicale, rovinato dal suo declamare, che almeno che non si abbia una laurea in lingue, alla fine annoia parecchio. Comunque rimane sempre un'opera controversa, ma proprio per questo geniale -

Grazie per la bella (e utile) recensione. Stamattina ho acquistato il CD ed è un'opera di grande spessore filosofico oltre che musicale. Spiace per le troppe riserve espresse da molti: così si perdono contenuti preziosi e non riescono a tener conto che la fatica di Roger Waters deve essere stata immane. Qui c'è stato un lavoro estenuante e sincero. Come non capirlo.

Perfetti. Disco e recensione

Non lo conosco ascolto te Marco poi dopo che lo sento ti dirò

Accidenti che curiosità, ora!

Condivido pienamente!!

Vedere un disco di questa qualità e coraggio mentre altri "sperimentatori" come Peter Gabriel oramai producono Muzak o sigle buone per i telefilm è commovente. D'accordo con te sulla recensione di tutto. La timbrica della batteria mi ricorda molto quella scelta da Bowie per "Dark Star"

Tempo fa ho ascoltato la nuova versione di Confortably numb. Ero incuriosito dal fatto che Waters aveva cancellato l'assolo di chitarra elettrica. Mi chiedevo cosa ne sarebbe venuto fuori. Mi sembrava una scelta folle. L ho ascoltato e ne sono rimasto incantato e commosso. Lo stesso effetto mi hanno fatto i brani usciti in anteprima di Redux, Time e Money. Waters è riuscito a far sembrare, retrospettivamente, quei capolavori musica pop a confronto con le sue nuove riletture. Una cosa va detta però, le attuali produzioni di Waters non sono per tutti ma solo per palati sopraffini. Non mi stupiscono le critiche negative. Insomma concordo in tutto con quanto lei ha detto.