Complimenti per la trasparenza.. riguardo la regola dei 6 anni, la trovo idealmente buona ma eccessiva, soprattutto quando si tratti di una semplice masterclass.. inoltre potrebbe anche succedere che un giurato semplicemente conosca il concorrente senza aver impartito nessuna lezione e saremmo al punto da capo purtroppo.
Certo è una scelta che riduce di molto le possibilità di "inciuci" che purtroppo sono prerogativa dell'essere umano. Mi domando se questo accada nei concorsi perché si è alzata troppo l'asticella della competizione tra cavalli di razza per cui i nobili intenti di garantire un avvenire a pianisti di talento, sono soffocati da altri interessi. Grazie per le sue riflessioni
Comprensibile, ed anche ammirevole, cercare di risolvere un "problema" di quel tipo; temo però che la proposta dei 6 anni>Master (un tempo enorme!) etc. sia effettivamente esagerata, come lo stesso Maestro Prosseda ammette. Forse, e dico forse, si potrebbe "tornare" al "telo nero" (che A.B. Michelangeli conobbe): esecuzione in anonimato del candidato. Ma, che io sappia, non credo sia mai stata più riproposto. Trovo molto positivo far aver ad ogni concorrente un riscontro. Comunque, teli neri o altro, sarà bene ricordare che: "[...] il 18enne Benedetti Michelangeli era finito nel gruppo dei al II Concorso Premio Consolo di Firenze [...], e che a Bruxelles era finito 7mo." (in "Da Clementi a Pollini- 200 anni con i grandi pianisti", ed. Ricordi pag. 278). I maligni dissero che un pianista italiano (non facciamo il nome!) in giuria lo avrebbe "punito": per invidia? Mah, chi può saperlo!? Magari non gli piaceva lo stile interpretativo di ABM...In Arte siam nel campo dell'imponderabile. Comunque, i Grandi concorsi, bene o male, hanno lanciato da sempre i Pianisti che han fatto la storia e son entrati nel mito; non si può escludere, se non per mera statistica, che ci siano stati degli incompresi. Cordiali saluti
Attenzione a non creare effetti paradossali e punitivi tipo che un allievo eviterà di fare masterclass o lezioni con un maestro-giurato per paura di non poter essere ammesso in futuro ad un concorso… oppure dovrà andare all’estero… se se lo può permettere.. meglio che i giurati si astengano dal partecipare al concorso non solo dal votare.
Allora, permettetemi di dire che non tanto la musica Classica ma il mondo dei Conservatori é veramente rimasto all'età della pietra. Chi determina se un pianista funziona o meno? Piace o no, rispettando i canoni classici? Sia una giuria ma soprattutto il pubblico, che ascolta su Apple Music Loseless, che ama ed ascolta la musica classica, che pratica la musica classica, che legge enciclopedie ecc. Il pubblico classico non é quello di "amici" di Maria De Filippi. Però da questi contest possiamo e dobbiamo carpire quello che c'é di buono. Per cui i concorsi molto spesso taroccati alla vecchia maniera che hanno come obiettivo di far lavorare in Conservatorio per poi ricominciare il ciclo di alunni che faranno i concorsi giurassici, sarebbe giusto dividere la votazione tra docenti e il pubblico, ma anche giudicare dagli ascolti già acquisiti sulle piattaforme digitali, dai concerti svolti e da tante altre cose. Non voglio dire cosa fare qui, non ne sarei in grado, ma semplicemente propongo di svincolarci dalla "commissione" odiosa e noiosa soprattutto che sta in alto e di guardare a cose più utili e moderne per godere di questa musica e di allontanarla definitivamente dalla concezione fascista di Casella il cui spettro ancora ci perseguita. Best regards Roberto, come sempre 🫶