iutiubfede non eravamo poi così tanto fascisti. Pensa che eravamo negli anni 20 e tutti i popoli erano razzisti, basta pensare all'America che era lo stato più razzista fino all'avvento di Hitler ovviamente.
Ho scoperto il prof. E. Gentile grazie all'esame di storia contemporanea all'università. Sono felice che finalmente si intervisti sul fascismo qualcuno che ne sa qualcosa.
@@nel_dubbio_mena E' inevitabile. Ma le "idee personali" di chi ha studiato e si è informato veramente, non attraverso wikipedia e Internet, ma con la fatica e lo studio serio dei documenti storici, hanno un peso specifico diverso da quelle di chi ne sa poco e nulla o da chi pensa di sapere ma in realtà non sa.
Perché criticare sempre wiki e la net ? Snobbismo ? Knowledge e ‘ x tutti , si chiama informazione di massa cn scelta individuale ........ Chi poi vuol essere più informato sui “ fatti”dedichera il tempo k gli pare X farlo . Chi pensa di sapere ...... ma in realtà nn sa ........... mi vengono in mente dei docenti universitari informati a modo loro sui fatti che poi sn in realtà IGNORANTI ,parola molto usata in Italia . Mi vengono in mente tanti grandi razzisti o estremisti nn “ ignoranti” ma eruditi a manipolare l’informazione A.K.A. Information spinning . President TRUMP , IS HE IGNORANT ? O forse ha dedicato la maggior parte della sua vita al suo BUSINESS ed ignora altri aspetti di vita reale?...........un certo lato umano a lui alieno .........., quel lato umano insegna k nella vita a vote si sbaglia e nn si può avere sempre ragione ? Lo shoeshiner ? E’ lui ignorante ?..........conosce benissimo il suo mestiere e nn vuol fare il PRESIDENTE , ma poi questa è un’altra cosa ,no? Chi decide l’importanza di un lavoro? La società ? O il mercato ? Offerta e domanda ....? Il mercato controlla tutto e tutti ? O il mercato deve servire la società ? Yep chi più ‘ chi meno siamo tutti ignoranti o genii. Everybody is a genius. But if you judge a fish by it’s ability to climb a tree , it will live it’s whole life believing that it is stupid . Bye for now. Lol
@@emancipatorofv7527 sei tu ad non essere molto sveglio. Il professore dice che bisogna stare attenti, perché se si usa il termine fascista in maniera così disinvolta come si è soliti fare oggi, dovremmo riconoscere che gran parte del mondo è fascista
La magniloquenza non è una virtù lodevole a mio parere, stimo molto di più chi preferisce usare parole e concetti semplici per esprimere concetti semplici. Per quello divulgatore e professore universitario sono due mestieri completamente diversi.
@@orange-thing studiando ingegneria aerospaziale anche io tante volte per ego mi lascio trasportare da quella sorta di vanità generata dall'uso di locuzioni tecniche e forbite ma ammetto che stimo le persone umili e discrete nel trattare con il prossimo! Sarà che non tocco un libro umanistico da un po', ma di quel che ha detto il professore non ho capito granché. Osservando che di fronte a lui aveva un pubblico eterogeneo e probabilmente non troppo colto poteva adattare il suo linguaggio e renderlo più comprensibile ai più. Parere personale però discutibilissimo, per carità!
Il prof. Emilio Gentile è (ed è stato) molte volte ospite nei programmi di seria divulgazione storica di Rai 3 quali "Passato e Presente" condotto da Paolo Mieli e il "Tempo e la storia" condotto a suo tempo da Massimo Bernardini
Analisi oggettiva e anche istruttiva. Aggiungerei che nelle scuole, in genere, si arriva a conoscere solo la seconda guerra mondiale (Anche in modo veloce a volte) e non si va oltre, pertanto la gente è ignorante su cosa sia accaduto dopo gli anni 40-50 (Me compreso, infatti con il programma siamo arrivati solo alla fine della seconda guerra mondiale). Spero di sentire ancora parlare questo professore in futuro.
@@af5433 Il movimento sociale non poteva essere sciolto sulla base di una contrarietà alla legge scelba. Ecco una fesseria detta dal prof. Gentile. La legge scelba riguarda il caso di "... un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque *persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione* ... “ Il MSI era un partito democratico che ancorché si ispirava all'ideologia del fascismo - non perseguiva finalità antidemocratiche - non esaltava l'uso della violenza quale metodo di lotta, visto che si presentava alle elezioni democratiche e stava in parlamento - non propugnava la soprressione delle libertà costituzionali Il prof. si dedicasse alla storia, perché in materia legale dice castronerie, e tu appresso a lui
@@nel_dubbio_mena Scusa se ti rispondo ora. Concordo su ciò che hai detto sul Movimento Sociale. Io l'ho sempre definito un partito che si ispirava ad ALCUNI valori fascisti, ma in maniera democratica!
Finalmente un analisi lucida, senza applausi immotivati, senza interruzioni becere, finalmente un contenuto intellettuale sul canale di la 7. Continuate così.
@@fernandocordella1256 No no....le trasmissioni pilotate sono quelle in cui vedi la gente litigare. Non essere pessimista che alcuni programmi meritano ancora!
Splendida parentesi di cultura, di quelle ormai sempre più rare nel panorama televisivo ed informativo italiano. Il Prof. Gentile dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, quanto sia indispensabile il ruolo della Storia nella definizione dei valori di una Società civile.
Disertori della propria responsabilità sono sempre esistiti indossare una camicia nera o un''altro colore ma c'era il valore della invidiata patria .i sacrifici del sacrario il valore della famiglia non esisteva la camorra il pizzo la tangente la droga non era fascismo ma rispettare il credo famigliare
Che storico! Che proprietà di linguaggio! Non a caso, Gentile è il miglior allievo del maestro supremo, Renzo De Felice. L'ho visto in una trasmissione "storica" di Rai 3 (storicamente antifascista), qualche mese fa. Quando il conduttore disse esplicitamente che "le adesioni al Fascismo erano sostanzialmente false e causate da un incomprensione di chi fosse realmente il Duce e quale fosse il suo progetto", Gentile lo ammutolì freddamente, affermando che, seppur non fosse totale, l'acclamazione degli italiani per Mussolini era un fatto assodato e difficilmente negabile. Niente, prof. Gentile... Lei è veramente un uomo di tutto rispetto, uno dei pochi, insieme al suo Maestro, che non si sia piegato alla storiografia del Dopoguerra
Un’intervista complessa e approfondita. Prescindendo dal parere politico soggettivo, credo possa essere fonte di insegnamento ed ispirazione. Offre molti spunti per studiare , più che per schierarsi.
sono stupito! tanto buon senso, tanta imparzialità , assenza di ipocrisia! non me la aspettavo da un intervista a la7.. complimenti! fossero pacati e sensati cosi i confronti storico politici staremmo tutti molto meglio!
gianca60 In Italia per fortuna non è rinato ma sei ignorante se pensi che non sia riemerso in altre nazioni in modalità un po’ diverse. E sei anche ignorante se pensi che sia un’idea politica completamente morta
Mi sono un pò rotto il cazzo di quelli che dicono o scrivono "ignorante" in una discussione credendosi superiori. Nel video si parla di ITALIA quindi rimaniamo in argomento e non svariamo. In ITALIA il fascismo non è risorto, casomai non se ne è mai andato. Scusa il tono franco.
gianca60 no vabbè per carità hai ragione, mi scuso per il frainteso o per la mia impulsività. Sono solo stanco di gente che dice che il fascismo è generalmente inesistente.
Bellissimo pezzo, rarissimo nella televisione infame di oggi, vero ed unico male soprattutto d'Italia ma non solo. La cultura e preparazione della somma di tutti gli "itagliani" medi (che costituiscono purtroppo la maggior parte della popolazione) non raggiunge la metà di quella del professore.
@@vendicatoresolitari0 Ma certamente, i fascisti sono tutti dietro l'angolo; aspettano il momento giusto per attaccare. Non abbassare la guardia, che alla prima distrazione ti manganellano. Amico mio, non viviamo più negli anni '30; il fascismo, fortunatamente è morto. I problemi dell'Italia e dell'Europa tutta, si chiamano capitalismo, mercato e nichilismo. Ma è meglio lottare contro un nemico morto e debole, invece che contro uno in vita e potente.
Finalmente fanno parlare le persone che meritano di parlare , questa intervista dovrebbero mandarla in onda su tutte le reti principali per tutti gli italiani che pensano al fascismo come razzismo , o che quando parlano di fascismo pensano al nazismo, c'é molta confusione su questo argomento ma probabilmente alle reti principali fá comodo così demonizzare il fascismo é solo una cosa buono per loro almeno possono manipolare meglio i classici italiani che parlano senza sapere quello che dicono
Come se i fascisti "buoni" fossero tanti, come se fossero più dei razzisti. No gente, no. Uno che dice "Quando c'era lui..." è un cretino. Come quelli che parlano bene di Castro e Stalin...Si può paragonare alla confusione che c'è anche tra comunismo russo (e cubano) e italiano, che non sono assolutamente la stessa cosa. In quanto il comunismo italiano non ha mietuto alcuna vittima. Mentre il Fascismo, i nazismo, e il comunismo Russo si.
marte.. il fascismo non è la guerra.. la guerra l'hanno fatta altri.. la colonizzazione italiana ha fatto delle vittime.. ma tra le tante è stata la meno cruenta in assoluto
Il prof. GENTILE, In un raro momento di Tv utile,ci fa un analisi interessante sul momento che stiamo attraversando e sulle presunte minacce fantasma quali il fascismo . La sua analisi storica non intellettuale ci fa capire la vera situazione, senza deviazioni politiche.
Eh no! Gentile e Mentana fanno un errore clamoroso nell'associare il sovranismo al nazionalismo. Il nazionalismo, è vero, implica la supremazia del proprio paese sugli altri e può portare alle guerre. Il sovranismo è tutt'altra cosa: è il principio fondamentale della costituzione, che assegna al popolo la massima autorità, che viene poi esercitata mediante i rappresentanti politici e le altre istituzioni democratiche. Tutto questo ha implicazioni esclusivamente interne al paese e non ha niente a che vedere con supremazia nei confronti delle altre nazioni. Non è un caso che tutti i movimenti sovranisti (almeno quelli italiani) invocano il ripristino dei principi della costituzione del 1948, oggi smontati dai trattati europei che trasferiscono all'estero, in organismi sovranazionali non eletti dal popolo, l'autorità politica e la funzione legislativa. Tutto questo è contrario alla costituzione, ma pochi giornalisti lo spiegano.
@@vendicatoresolitari0 mah, non mi sembra. Direi piuttosto che ai sovranisti si cerca di tappare la bocca etichettandoli come fascisti. Uno su tutti, Diego Fusaro, notoriamente di sinistra, marxista, seguace di gramsci, e chi più ne ha e più ne metta, solo per essersi sempre dichiarato contrario ai trattati europei, e quindi sostenitore di idee sovraniste, viene accusato di fascismo, cosa più ridicola che triste.
Grandissimo Gentile che con poche parole ha smontato tutte le fregnacce sull'immaginario "ritorno del fascismo", disintegrando i palesi tentativi di fargli dire che in realtà c'era un pericolo reale e che bisognava intervenire. Immagino la delusione della trasmissione e di tutti i partiti politici che speravano che l'autorevole professore gli reggesse il giochetto...
Bravissimo prof. Gentile! Questa chiarificazione è importantissima per svelare quelle mistificazioni in cui tutte le vacche diventano nere nella notte buia.
Invito la gente a riflettere e a non andare in giro a raccontare balle. La verità è una sola: finchè uno va nella direzione dell'elite - costituita dai governi e dalle banche - la appoggia, sostiene e non ha nulla da dire contro, allora si tende a riconoscere tale elite come DEMOCRATICA. Nel momento in cui piccoli gruppi di persone cominciano a mostrare segni d'intolleranza - e sottolineo, GIUSTAMENTE! - nei confronti di certe politiche perpetrate da tale elite, allora l'elite risponde usando argomenti, che il filosofo statunitense , Strauss, definiva "ad hitlerum". Cioè, per silenziare questi gruppi ed emarginarli, l'elite li etichetta come FASCISTI, POPULISTI, RAZZISTI. In questo modo, l'elite crea il terreno fertile per giustificare qualunque tipo di azione a tale reazione popolare, che sfocia normalmente con l'emanazione di nuove leggi e nuove misure di sicurezza. Una sorta di casus belli al contrario. Come il professore Gentile ci dice - ahimè, mi spiace per l'elite - coloro i quali facilmente usano la parola "fascista" sono i primi ignoranti e, conseguentemente, le prime persone PERICOLOSE da cui difendersi. Insomma, degli autolesionisti masochisti. Non fatevi condizionare da coloro i quali vi additino come populisti o razzisti. E' il miglior modo per creare sensi di colpa nell'individuo. Sono forme di manipolazione che dovrebbero essere condannate, altro che!
Napoleon Poincare Non travisiamo ciò che ha detto Gentile. Vero, accusare di fascismo, populismo o razzismo senza la giusta considerazione svuota di significato l'accusa e può essere usato da certe "élite" per dare forma a dei fantomatici nemici per la democrazia. Ma questo non vuol dire che non esistano realmente fascisti, populisti e razzisti. Col tuo ragionamento si giustifica un razzista, il quale ignorerà le critiche pensando che le élite lo vogliano manipolare e continuerà a seguire le sue idee malsane.
Pleticosa il mio ragionamento è rivolto a coloro i quali etichettano una persona in modo improprio allo scopo di silenziarla. Ho solo detto questo e quello che dici non scaturisce logicamente da ciò che ho detto. Ma se vuoi che io sia più chiaro allora sono d'accordo. Esistono i fascisti e i nazisti, in Italia e nel mondo, certamente. Riguardo la parola, "elite", non c'è nulla di fantomatico, tant'è che per evitare confusione ho parlato di governo e banche. I governi sono soliti etichettare le persone in questa maniera. E direi anche i giornalisti. Uno tra questi è il bretellato Rampini che, a ogni piè sospinto, parla di populisti. Quindi, quando leggi cerca di capire cosa uno scrive.
Napoleon Poincare Tranquillo, io ho capito. Comunque l'aggettivo "fantomatico" era riferito ai nemici della democrazia, non alle élite. Lì ti stavo dando ragione dicendo che certe élite etichettano certe persone come nemiche della democrazia accusandole di razzismo o populismo.
Il professore col tempo e l'esperienza ha migliorato il suo bagaglio conoscitivo, e approfondito argomenti che 10/ 20 anni fa illustrava con tesi più vicine al pensiero ella partitocrazia dei decenni passati, pur con i necessari distinguo.
Per parlare di questi argomenti occorre avere studiato i fenomeni storici. Il fascismo è figlio di un'epoca (1919 e anni immediatamente successivi) ben precisa, del tutto diversa ed improponibile rispetto a quella odierna (come anche rispetto a tutta quella successiva alla seconda guerra mondiale). Un'epoca in cui esisteva un sovranismo di ogni nazione che non esiste da decenni, un'epoca in cui esisteva un movimento politico rivoluzionario marxista del tutto unico, in cui si usciva da un sanguinoso conflitto che aveva restituito all'Italia centinaia di migliaia di ex combattenti che da eroi si erano ritrovati scaricati ed in mezzo ad una strada. Insomma, il fascismo è e rimane soltanto un'esperienza storica ben determinata che non ha niente a che fare con l'autoritarismo di destra ed il nazionalismo che, magari, ancora oggi si trovano in giro. Il fascismo era violenza fisica, era l'impedire con metodi brutali di manifestare il proprio pensiero, era l'accentramento di ogni potere su un'unica persona, l'abolizione del voto, del parlamento. Oggi, tutto questo in Italia sarebbe improponibile.
Bellissimo l'intervento del professore, molto colto e preciso, ma se posso fare un'umile osservazione, il problema del fascismo non è ancora in essere, è vero, perché le forze che vi si ispirano (e non parlo della lega, bensì forza nuova e casa pound) agiscono nei campi del potere per vie democratiche. Ma cosa succederebbe quando "democraticamente" vedremmo diminuire le nostre libertà in favore di repressione del pensiero? La lotta al fascismo si pone su un discorso di prevenzione e non già di cura (tralasciando che sebbene fuorilegge esistono e sono esistiti movimenti politici apertamente ispirati ad esso).
se credi che il fascismo va curato con la censura indichi soltanto che l'antifascismo non e' migliore. Giochi al giocho dell fascismo, il fascismo va curato con il buon senso e con la dimostrazione che tali ideologie non hanno senso e sono stupide, percio si invita persone come Gentili. Non puoi tu da una posizione che distingue chiaramente bene dall male dire che la gente non sa distinguere bene dall male. facendo cosi o dici che tu sei speciale, o che differenzza tra fascismo e democrazia non ce' ne' e percio bisogna fare guerra informatica non logica. Questa tua osservazione e' nevrotica non sensata-
@@nel_dubbio_mena le gente non scegliera il fascismo per diminuire le proprie liberta a favore della repressione dell pensiero, o in nome di qualche altre ingiustizia, perche questa veduta e' gia in prospettiva storica e passata, ne e' un esempio il tuo commento,-se mai il fascismo fara' tentera di farlo con metodi moralmente molto piu ambigui e' difficili da decifrare, pero' se come dici tu lo fara' nel modo classico e' storica lo fara' in poco numero come lo ha fatta negli scorsi 70 anni. Perche fascismo e liberta di pensiero non sono la stessa cosa, e non devi avere paura che una diventi l'altra o viceversa, se parli cosi sei il/la primo/a a dimostrare che non credi nella liberta o nell buon senso ma ti sbagli ,perche le due non giocano lo stesso giocho.
@@MyDenis0 Tu sei il prodotto della propaganda di regime, non mi aspettavo certo altro. Governi NON votati che NON fanno gli interessi del paese, votazioni inutili che non esprimono il volere reale dei votanti, ostracismo imperante per chi non si allinea al pensiero unico dominante, stampa, media manovrati, una magistratura usata in funzione politica, invasioni di clandestini create ad arte per abbassare i costi del lavoro, mortificazione della cultura, dell'intelligenza per creare una popolazione di imbecilli manovrabili....questo sarebbe "meglio" del fascismo? Siamo in dittatura, solo che viene esercitata in maniera diversa.
Quanto detto dal professore Gentile è significativo: oggigiorno si tende ad utilizzare il termine "fascismo" in modo improprio. Se mi dovessero chiedere se sono antifascista, risponderei innanzitutto con una domanda, ossia chiederei cosa intende il mio interlocutore per "fascismo". Se intende il mero sistema dittatoriale, allora certo: sono antifascista. Io credo fermamente che la via democratica sia il presente ed il futuro dell'umanità e ritengo anche che le democrazie illiberali, come Russia e Turchia, siano assolutamente anacronistiche. Però, se con fascismo intendiamo i valori fondanti l'ideologia fascista ("Dio, patria e famiglia" in estrema sintesi) allora non mi dichiaro "antifascista". Ricordiamoci infatti che il fascismo deve essere contestualizzato con riferimento al periodo storico cui ha fatto parte, inoltre (come afferma Montanelli) non esiste un solo fascismo (da lui identificato con Mussolini) ma almeno tre. Però, ATTENZIONE: questo non vuol dire che io sostenga i valori fondanti l'ideologia fascista. Io sono agnostico, vegetariano per scelta innanzitutto etica, ambientalista e convinto sostenitore del fatto che la Famiglia, quella con la "F" maiuscola, non sia rappresentata dalla triade madre-padre-figli, ma sia un concetto molto più profondo, ed infatti sono assolutamente a favore delle unioni civili tra persone delle stesso sesso. Quindi, per concludere: non attaccate etichette, cercate sempre di conoscere il più intrinseco significato di ogni ideologia.
Ascoltare persone preparate che ci dicono la verità storica del nostro passato è come una fresca brezza nella calura estiva... ci rivitalizza. Cosi dovremmo confrontarci oggi avendo ben chiaro il nostro retaggio, e dialogare per il bene del nostro Paese e quindi di TUTTI gli italiani, anziché cadere in sgarbati e idioti confronti dove offendere l'altro per l'idee diverse, sembra essere la nuova strada della nostra vita.
Per qunato riguarda il discorso sui nazionalismi secondo me si perde l 'aspetto centrale: in questa fase storica nazionalisimo significa tornare a fare gl interessi della propria nazione. Se in Francia ed in Italia governassero partiti sovranisti-nazionalisti semplicemente si cercherebbe di coniugare gli interessi nazionali tra i vari stati avendo come obbiettivo primario difendere gli interessi della propria nazione, il che non impliica lo scoppio di guerre. Questa UE difende solo gli interessi degli stati più grossi (Francia e Germania), la gente se ne sta accorgendo ed infatti i partiti "status quo" vincono solo in questi due paesi (nonostante la perdita di voti Merkel comanda e Macron rappresenta un finto cambiamento). Guarda caso in tutti gli altri paesi della UE ci sono spinte nazionaliste, guarda caso...
Si pero se uno difende gli interessi nazionali implicitamente và contro gli interessi di altre nazioni. é logico. o ce collaborazione o ce frizione. Non puoi stare nel mezzo x sempre. Prima o poi succederà un episodio in cui ci saranno piu interessi nazionali coinvolti, e sarà un tutti contro tutti se salgono partiti nazionalisti al potere.
Non necessariamente..tra Stati che difendono gli interessi nazionali ci può benissimo essere una intesa democratica in cui ovviamente ognuno cerca di tirare acqua al proprio mulino. Il problema oggi è che il patriottismo sano (che non significa fascismo) e l'identitarismo (unica visione del mondo in grado di contrastare il potere globalista) vengono messi sistematicamente a tacere con slogan senza arte né parte. Le guerre per il potere oggi sono in corso più che mai, semplicemente viviamo dalla "parte giusta del mondo" e a malapena si intravede il vero volto del cancro neoliberista.
KomaKino certo ci può essere un intesa democratica.. Ma é il ci può essere che preoccupa, specialmente guardando al passato. Può o non esserci. O può esserci per un po e poi non esserci più collaborazione. Insomma, é un rischio.. Cmq io sono completamente d'accordo con te. Ci vorrebbe un governo sovranità che difenda l'identità del popolo. Però sai ci sono delle cose da aggiustare, xk non si può semplicemente tornare indietro a come eravamo prima. Ci vorrebbe un sistema alternativo, non ritornare al vecchio. un altra Europa.
Io credo che intanto il primo passo da fare sarebbe uscire dall'UE che tiene il vecchio continente appeso per le palle, questo non significa rinunciare al mondo globalizzato e chiudersi a riccio in uno Stato autarchico e ultranazionalista (cosa che molti temono e ancora altri auspicano, per natura l'uomo è sempre portato a vedere gli eccessi). Sono del parere che lo scambio culturale sia una cosa sana e giusta, purchè fatto con criterio. Il problema dei vecchi regimi era l'aggressività intrisa nell'ideologia che ha spinto il mondo nel baratro della seconda guerra mondiale, mentre oggi assistiamo all'esatto opposto: un imperialismo che spinge al melting pot ad ogni costo per annullare le singole diversità e creare un mondo mercificato e uniforme, ma se badate bene in sostanza sono due estremi opposti: cambia la forma ma la sostanza è la medesima. Personalmente sono più per una terza via sovranista, democratica e identitaria (dunque certamente tendente ad una destra non estrema). Non si tratta propriamente di un "tornare indietro" ma di guardare al futuro attraverso il passato...visione ben lontana dalla grigia generazione erasmus odierna le cui uniche battaglie sono gli uteri in affitto (e qui si potrebbe aprire un lunghissimo dibattito) e fantomatici pericoli fascisti.
La verità è che il fascismo non è mai morto. Cito proprio una scena del film "Sono Tornato" citato da Mentana: "Il fascismo è un'idea [...]". E qui mi viene in soccorso Sallusti con la sua introduzione al "Che Fare?" di Lenin: "[...] è un'idea, che come tale può essere nascosta e celata per convenienza, ma non può essere rinnegata". È chiaro che un'idea, per quanto possa essere in modo più o meno semplice cambiata, resta spesso radicata. Ed in Italia proprio questo è successo e succede. L'idea è stata celata, in modo più o meno forte, per convenienza, ma l'idea non è mai morta
Orgoglioso di aver seguito le lezioni del professor Gentile all'università! E pensare che c'è ancora chi ritiene scienze politiche una facoltà di serie B...
Beh considerarla di categoria A sarebbe un insulto nei confronto di corsi di laurea più seri, è un dato di fatto per quanto (giustamente) vi possa bruciare
Il professor Emilio Gentile, di scuola defeliciana, è uno dei migliori storici italiani. Collabora costantemente con Rai Storia, quindi i complottisti che scrivevano che sarebbe stato censurato si sbagliavano. Per fortuna siamo in democrazia e le voci libere circolano, a differenza che in altri regimi.
Si... intervista mandata in onda alle ore 21 mentre era in corso il Festival di Sanremo: questo significa voler diffondere l'analisi di uno storico serio praticamente sconosciuto alla massa?
@@CENTOCIRULI Su questo posso darti ragione. La Rai si è mediasettizzata e pensa a fare audience piuttosto che divulgazione. Un panem et circenses che piaceva tanto anche al fascismo, dove una larga fetta di intellettuali dovette scappare o finì in galera se non in una fossa.
@@ma.le.7694 Avrei tanto da dire su chi "è scappato e perché". Chi "fini nelle fosse" fa parte invece di un altra fase di quel periodo storico; e non si fa torto quando si dice che anche il fascismo ebbe le sue "vittime eccellenti": penso al filosofo Giovanni Gentile e la sua omonima riforma scolastica sulla quale per molti decenni intere generazioni si sono formate. Non parliamo poi della scuola, dalla riforma Berlinguer all' "opera" di Don Milani in poi, lo sfacelo e la depauperizzazione più totali nella quale versa oggi.
il fascismo storico (quello di mussolini) è stato centro, la cosiddetta terza via, che poi con il neofascismo si sia riciclato come destra è un altro paio di maniche.
Sono di sinistra, tuttavia sono sconcertato di fronte a tanti sedicenti antirazzisti che molto spesso fanno discorsi talmente razzisti che il ku klux klan impallidirebbe, anche se non sembra il concetto di razzismo rispetto a 20 anni fa si è ristretto moltissimo: l'unico razzismo riconosciuto dai sedicenti antirazzisti è bianco contro nero.
Pardon me for writing this in English (I understand Italian yet I can't write in Italian): The rise of Fascism can also be seen as part of a process where we see the downfall of its opposite : democracy. And why this is so? Really simple : democracy's broken promises and politicians' excessive spin-doctoring. The average guy is not buying government's/ media/ politicians' bullshit anymore. And instead of fighting this low trust scenario with more transparency and effective policies based by hard data, what are those guys doing? Same old ineffective bullshitting and spin-doctoring. And don't delude yourselves : the factor most responsible for the election of Donald Trump in the US was the democratic party itself.
Actually, in Italy there is "neofascism" which is basically fascism in democratic form. So the fascism can rise also without the democracy downfall, but they have the 0,1% of popularity so I think they will not rise for now. Attualmente in Italia ci sono forme "neofasciste" che semplicemente sono fascismo in forma democratica, ecco perché il fascismo potrebbe rinascere anche senza il crollo della democrazia, anche se hanno il 0,1% di popolarità quindi anch'io penso che per ora non ci possa essere una rinascita di esso.
Il fascismo su scala internazionale è già presente :nell'economia, nella finanza, nell'ordinamento giuridico. Il fascismo italiano puntava al suo impero. Il fascismo del Reich all'Europa unita. Oggi questi obiettivi sono alla portata del nuovo imperialismo anglosionamericano.
Parlare del fascismo che risale a 70 anni fa nell era digitale o parlare del comunismo che in Italia non c’è mai stato lo trovo sfiancante è inutile. Inoltre se nn riusciamo a guardare con serenità al passato non vedo come possiamo parlare di futuro
Il fascismo è un'altra cosa! Al giorno d'oggi si deve dare più importanza al nostro paese facendo lavorare a pieno regime tutta l'italia, di conseguenza l'economia ritornerebbe a girare per il verso giusto. Per fare questo ,però, occorre che ci sia ordine e disciplina! Tutti gli stranieri , spesso clandestini, non fanno altro che creare seri problemi al nostro paese(droga, prostituzione ecc) quindi sarebbe sufficiente far capire che la politica di sinistra(che sono loro la causa di tutto questo) non rendono onore in italia. Il fascismo è una cosa molto più complessa, che non ha nulla a che fare ai giorni nostri. Essere giudicati "fascisti", poi, non ha senso.
Una tra le varie cose che mi infastidisce del fascismo é il suo semplificare ogni cosa a livello dell'ultimo degli ignoranti. Mentre per essere un comunista cosciente fino in fondo di ciò che credi e desideri per la società devi studiare e pure parecchio...gli esempi di Lenin e Marx che erano quasi soprannaturali nella loro capacità di acquisire conoscenza, venivano costantemente presi di riferimento e si invitava dunque operai e braccianti a innalzare la loro cultura... Tutto il contrario esigeva il fascismo, che puntava soprattutto su obbedienza, fedeltà e allenamento fisico....
Anche il comunismo storicizzandosi è divenuto lo stesso. Pensatori e filosofi vicino al fascismo c'erano lo stesso, il popolo sia dall'una che dall'altra parte ha sempre fatto la stessa parte e spesso ci ha rimesso.
Sembra facile per un italiano che non ha mai vissuto in un paese soprattutto dell'est Europa ad abbracciare ideologia comunista, chiede a loro che hanno vissuto sulla loro pelle la dittatura di questa ideologia, un antipodio del nazifascismo
La società dell'informazione, intesa nel senso del giudizio che ci ha consegnato la storia, unitamente alla cultura delle democrazie occidentali compiute a seguito dei conflitti intercontinentali, è un'arte percepita a seguito delle guerre di secessione accadute in territori americani. Il problema degli alibi legati alle discriminazioni razziali ed alle segregazioni di razze ritenute di ordine superiore è un fatto noto a chi conosce la storia della cultura orientale. Buona serata a voi giornalisti e analisti dei traffici di informazioni riservate a gente che sa fare discernimenti in senso obiettivo
Il vecchietto e' intellettuamente disonesto se parla di razzismo democratico da parte di Mussolini, le leggi razziali erano democratiche ? Il mitraglietta e' uno zerbino che ha paura della sua ombra se non gli fa notare queste enormi contraddizioni che assomigliano a una barzelletta.
Il "vecchietto" come lo chiami tu (rifacendoti al commento precedente ma usandolo in senso dispregiativo) è uno dei più importanti se non il più importante storico del fascismo che abbiamo oggi in Italia e forse non solo in Italia. Prima di snobbarlo come fosse l'ultimo arrivato dovresti andarci cauto... Anche perchè lui non ha affatto detto che quello fascista era un "razzismo democratico". Dice "Il razzismo non si identifica col fascismo". Significa che non esiste una equazione. Che il Fascismo non è intrinsecamente razzista. Successivamente dice "Però il Fascismo è stato razzista". Quindi ammette che il Fascimo lo è stato, ha virato in quella direzione...ma non erano un unica cosa già alla nascita. Infine conclude con "ma c'è stato un razzismo democratico. Il razzismo nasce in paesi come l'Inghilterra...etc etc". Cioè sta dicendo che appunto il razzismo non è una qualità inerente alla "essenza" del fascismo, al punto che è esistito in altri sistemi, è nato in altri contesti politici e sociali, persino nelle democrazie liberali... Insomma hai travisato completamente il suo discorso.
Mi domando: perchè se una comunità divenuta nazione, ha messo a punto un welfare con sacrifici, con impegno solidale entro certi confini denominati nazioni, per aiutare i facenti parte di queste nazioni, se a un ceto punto la comunità vede che c'è tanta gente che vuole entrare in questa comunità mettendo tutto ciò che è stato raggiunto a rischio, perchè deve essere etichettata come razzista? Siamo sicuri che razzismo significhi questo? Ogni componente versando contributi fa un "investimento" e che io sappia chi protegge i propri investimenti non viene etichettato come razzista.
che le multinazionali siano predatori sono d'accordissimo, derubano tutti, però questa globalizzazione, cioè i predatori , sono sostenuti da tutti gli arcobaleno, allora la lotta va fatta a chi deruba, non togliere il welfare al popolo, perchè così i ricconi, ricconi restano e solo il popolo peggiora, quindi una guerra tra poveri
Abdeljalil è colpa dei paesi europei come Inghilterra e Francia, l'Italia non è mai contata un cazzo e non ha mai fatto un cazzo a parte con Mussolini, fallendo miseramente
Purtroppo molti dimenticano che c'è differenza fra l'essere razzisti e l'essere consci di essere invasi. Una certa parte politica oggi rimescola le carte in modo che chi è giustamente preoccupato si senta in colpa per coltivare questi pensieri.
Il petrolio è sempre stato pagato, tant'è vero che gli stati esportatori di petrolio sono tra i più ricchi dell'area mediorientale e nordafricana. La Libia sotto Qaddafi era il paese con il welfare più avanzato dell'Africa. Non è vero che le materie prime non vengono pagate. Ovviamente se il caffè costasse 20 euro a tazzina non lo berrebbe nessuno. Si andrà certamente verso confini chiusi dato il totale fallimento della società multiculturalista.
Il Professor Gentile dice cose molto interessanti, omette soltanto il fatto che il Partito Nazionale Fascista non si era presentato alle elezioni proponendo l'instaurazione del partito unico. Ma dopo alcuni anni al potere Mussolini emana le leggi fascistissime...
@@MatteoT81 riporta un fatto storico, non c'è motivo di offenderlo. Lo abbiamo studiato tutti sui libri di storia della scuola media. Se poi avesse fatto storia contemporanea all'Università, qualunque manuale lo riporta.
Sarei curioso di sapere nel ventennio fascista se il tuo bisnonno che faceva...ma certamente in base a questo non ti giudicherò come prò o contro, semplicemente a seconda dei gusti del tuo avo..interessante il tuo commento...
Enrico Mentana quando era a canale5 si vantava di essere un uono libero e sovra le parti, adesso alla 7 è il direttore di un telegiornale più fazioso del panorama televisivo
Nessuno a parlato di patriottismo. La maggior parte degli "italioti" parla di razzismo dando del razzista a chiunque la pensi diversamente sulla questione dell'immigrazione, senza conoscerne il minimo significato. Io stavo parlando di identitarismo che è ben altro. Per essere identitari non bisogna per forza odiare un'etnia o credere che una razza sia superiore ad un'altra
@EugeneDaVanquisher Uh caruccio che sei, quanto mi ferisci. Si si certo sono proprio quello che hai descritto ahahaha internet a certe persone fra proprio male.
Ritorno del fascismo o del buon senso? Dovete pensare alle politiche folli della Merkel se siete sorpresi da Brexit, Trump, Visegrad e ascesa delle destre. Politiche senza alcun senso e palesemente autodistruttive. Che ci possa essere una qualche forma di immigrazione d'accordo, ma un'invasione di milioni di persone in tempi brevissimi e modalità senza alcun controllo non può che dare vita a una gigantesca reazione di rifiuto. La sostituzione etnica è comunque una forma strisciante di genocidio.
Roberto Orsi ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-VUbxVfSqtt8.html Se capisci bene l’inglese prova a vedere questo video e capirai che la “sostituzioni etnica” è un termine fatta per creare paura artificiale. È un termine dubbio, una stronzata anti scientifica
@G DG la più bella e mediterranea delle idee non scomparirà mai, è nel subconscio di tutti, infatti chi ha buon senso ammette la grandezza e la genuinità del fascismo
@G DG il nazionalismo, l'economia andava alla grande (debito pubblico bruciato), l'autarchia, l'impero, una guerra pianificata male ma assolutamente giusta
Il nazionalismo è di fatto quel che ha causato le due guerre mondiali. E il nazionalismo è strettamente collegato ai partiti sovranisti. Sono fatti, mica opinioni.
Infatti, Macron, acerrimo nemico dei nazionalisti e convinto europeista, è risultato essere, nei fatti, il più fervido presidente nazionalista francese degli ultimi cinquant'anni. Come si spiega questa cosa? Forse con l'ipocrisia funzionale alle elites ufficialmente anti sovraniste? Alla luce di fatti come questo, dire "non condivido la concatenazione di causalità/necessità automatica tra sovranismo, nazionalismo e guerra" non mi sembra così sbagliato.
Il nazionalismo è l'unico modo per far sì che la nostra cultura sopravviva alle ondate immigrazionistiche che scaturiscono dai paesi subsahariani e dal medio oriente distrutto da sé stesso e dagli USA. Nel campo politico internazionale della destra Nazionalista c'è sempre il detto "no more brothers' wars", noi siamo tutti fratelli europei ed anche se collaboriamo economicamente, ognuno dovrebbe tener conto del proprio popolo e della propria cultura prima di ogni cosa, l'Europa dovrebbe essere una libera unione di Paesi che interagiscono economicamente tramite sistemi economici convenienti per tutti, non un circo di clown falliti che fanno i falchi con i deboli e le colombe con i forti, usando questo sistema che negli anni sta avendo sempre più derive federaliste. Chi usa l'argomento che il nazionalismo porta sempre alle guerre o parla in buona fede senza sapere l'enorme differenza di mentalità e di idee tra i nazionalismi di inizio '900 e quelli moderni, oppure fa finta di non sapere e parla in cattiva fede perché ha una paura fottuta di vedere i propri beniamini detronizzati.