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Durante i lavori di scavo stratigrafico per la delocalizzazione della fullonica rinvenuta nel cantiere per il sottopasso di piazza Pia, gli archeologi hanno portato alla luce un'importante struttura antica che offre una finestra sulle sontuose residenze imperiali romane. Tra i reperti emergono un portico colonnato, alcuni terrazzamenti e tubi idrici, tutti legati all'imperatore Caligola.
La Soprintendenza Speciale di Roma, sotto la direzione di Daniela Porro e la supervisione scientifica di Alessio De Cristofaro, ha condotto lo scavo. Dora Cirone ha coordinato le attività sul campo, documentando come il sito abbia subito tre fasi edilizie tra l'età di Augusto e quella di Nerone. Dietro un muro di travertino in opera quadrata, che terrazzava la riva destra del Tevere, si trovava un portico colonnato le cui fondazioni sono ancora visibili, e un'ampia superficie sistemata a giardino.
La scoperta più significativa è stata un tubo idrico in piombo (fistula plumbea), recante l'iscrizione C(ai) Cæsaris Aug(usti) Germanici, che identifica chiaramente Caligola come il proprietario del giardino. Figlio di Germanico e Agrippina maggiore, Caligola fu imperatore dal 37 al 41 d.C. Questo dettaglio conferma che il giardino apparteneva agli Horti di Agrippina, situati vicino al Tevere.
6 июл 2024