La prima delle due lezioni speciali tenute all'Università "L'Orientale" di Napoli (2 marzo 2022). La genesi delle nazioni russa e ucraina: le origini comuni, la biforcazione del Trecento, il lungo e conflittuale rincontrarsi.
Interessante riascoltare dopo oltre due anni dall’inizio della guerra ,questa analisi del professor Carpi. La parte storica e’ ineccepibile e assolutamente condivisibile. ( forse non sarebbe stato sbagliato accennare alle connivenze con la Germania e i massacri compiuti dal movimento nazionalista ucraino soprattutto nei confronti degli ebrei in Ukraina) . Ma, alla luce di tutto ciò che è successo in questi due anni e con una conoscenza maggiore del ruolo giocato dall’Occidente/ NATO/USA nel far provocare / far continuare questa guerra ( anche allo stato attuale) , sarebbe interessante riascoltare la voce del professor Carpi . La mia impressione è che la sua prima analisi sia un po’ manichea e che anche lui , malgrado il suo amore indiscusso nei confronti della Russia ,prenda una posizione allineata a quella del mainstream e cioè partigiana . A mio parere il nazionalismo tossico ucraino e’ altrettanto esecrabile e condannabile come il sogno delirante putiniano di un Grande Impero Russo. Sicuramente questa guerra ha danneggiato molto il soft power della Russia e per molti anni a venire . Pare invece che le sanzioni abbiano danneggiato soprattutto l’Europa ma non sono esperta di economia. Ma , il danno maggiore l’ha subito e lo sta subendo l’Ukraina ( in termini di distruzione del proprio territorio, del numero grandissimo di soldati morti o feriti , della diaspora di oltre 6 milioni di ucraini a causa della guerra , delle sofferenze enormi della popolazione civile …..) “Meglio un soldato vivo che un eroe morto “come cantava De André. L’aiuto migliore che possiamo dare al al popolo ucraino e’ far sì che i governanti dei due paesi si siedano ad un tavolo e discutano di pace come avevano fatto a Istambul nel Marzo 2022 . C’è bisogno di attivare tutte le forze di pace e di diplomazia esistenti ancora in Europa . Bisogna fare la guerra alla guerra e non soltanto buttare benzina sul fuoco come l’Occidente ha fatto fino ad ora continuando ad inviare armi sempre più distruttive e sofisticate all’Ucraina con la conseguente escalation del conflitto e il rischio di far scoppiare una guerra totale nucleare. Chi ha boicottato le trattative di pace a Istanbul incitando gli ukraini a continuare la guerra promettendo loro mari e monti “ fino all’ultimo ucraino ? “: : L’Occidente / NATO/USA/ Boris Johnson! Cui prodest questa guerra? Bisogna chiedersi chi veramente sta guadagnando da questa guerra se non le lobbies delle industrie delle armi. Si, mi piacerebbe ascoltare una nuova analisi, aggiornata , del professor Carpi che sempre ritengo bravissimo e molto colto.
Sono anni che mi diverto a studiare la storia dell'Ucraina dive ho vissuto 6 anni. Continuo a non capire che legame ci sia tra chi è nato a Lvov, a Kiev (entrambi ex Rus'), con chi è di Kharkov e/o Mariupol. Neppure la nazione Cosacca e la loro storia mi sembra che li possa unire. Quindi perché l'Ucraina deve avere i confini attuali? Capisco de facto ma non de iure. Grazie per una risposta.
Gentile Professore, aspettavo con impazienza un suo intervento. Nel panorama letterario russofono, quale romanzo contemporaneo consiglierebbe per mettere a fuoco la questione? Gli unici romanzi ambientati in Ucraina che mi vengono in mente sono "La guardia bianca", "Tutto scorre" e il recente romanzo della Ulitskaya "Il sogno (non capisco perché non sia stato tradotto letteralmente 'scala') di Yakov"... Sarei felicissimo di ricevere un suo consiglio.
Gentile Filippo, purtroppo sono un conoscitore meno che mediocre della letteratura contemporanea (semplicemente, non ho tempo per leggere tutto quello che esce!).
La parte sud non è mai stata parte della Rus. Quindi non si può dire che la Rus sia stata divisa in 3 (min 51) essendo la parte tartara del sud considerata come ex parte della Rus
Caro Yanez, lo so, e sono d'accordo. Ma in questo momento appellarsi al Donbass suona una difesa di retroguardia, tipo "e allora le Foibe?" Anche perché, sinceramente, non credo proprio che a Putin abbia iniziato la guerra per vendicare i morti di Doneck.
@@guidocarpi7985 serve a capire, senza il quale non si può partecipare. se vogliamo fermare la guerra in ucraina, dovevamo e dobbiamo fermare quella del donbass. e mi dispiace che definisca il dramma delle foibe una difesa di retroguardia, mentre magari celebra ancora le fosse ardeatine. un crimine è un crimine, e chiunque lo commetta è un criminale, anche se è della mia parte. non so quali siano le motivazioni di putin, ma con il senno del suo post potremmo dire che forse neanche gli usa intervengono per difendere gli ucraini o per la loro democrazia. la ringrazio per avermi risposto.