Scienza dell'alimentazione - Giornate POST SSM 2019 

D'accordissimo con te, conosco nutrizionisti estremamente preparati e in grado di fare del bene a chi ha bisogno. Certo è che sono figure non mediche, quindi ci sta che al ragazzo dia fastidio il fatto che un nutrizionista prescriva diete a soggetti con patologie. Sicuramente sono due professioni simili, entrambe molto valide e che giocano su due piani differenti. Tra l'altro anche i nutrizionisti hanno da lamentarsi quando le diete vengono prescritte anche da farmacisti o erboristi. Come dice lui, nel privato c'è di tutto.

@@Hugo4ever92 No certo hai ragione, però i biologi nutrizionisti possono prescrivere diete anche ai soggetti con patologie (ovviamente la patologia deve essere diagnosticata dal medico come è giusto che sia visto che è il suo ruolo). La cosa che irrita è vedere i biologi che vengono trattati e definiti come figure inferiori solo perchè non sono medici, nonostante abbiano culture e competenze differenti. Sto dicendo tutto ciò da figlio di un medico dietologo quindi mi reputo assolutamente imparziale; medici, biologi, farmacisti ecc. sono tutti professionisti estremamente validi ed è scorretto attribuire questa superiorità altamente inutile.

@@simonepulitano8067 amen, mi trovi pienamente d'accordo. Spero possa migliorare anche l'aspetto economico per i biologi che vogliono intraprendere una scuola di specializzazione, perché ora come ora è vergognoso

Speriamo sì, è inconcelibile che un laureato di 5 anni di università più eventuale specializzazione o dottorato debba essere pagato una miseria (se va bene eh, conosco biologi a spasso senza lavoro).

Scusami ma mi trovi in totale disaccordo. Non bisogna denigrare assolutamente, ci vuole rispetto. Pero il rispetto dipende anche dal riconoscere i campi di competenze. Nell'ambito strettamente medico nessuno potrà mai raggiungere le competenze del medico in termini di visita medica, diagnosi e terapia. È chiaro che se si sta considerando solo lo stilare una dieta, è praticamente la stessa cosa e le competenze per stilare una dieta sono quelle. Ma se si va a vedere il background acquisito in questo caso da un medico specialista in scienze dell'alimentazione e si va a identificare una formazione internistica con la possibilità per equipollenza di essere assunto come dirigente medico in gastroenterologia o in malattie metaboliche e diabetologia o, ancora, in medicina interna, dove non c'è solo il contributo nutrizionale ma proprio la pratica di diagnosi e terapia medica/ farmacologica/ chirurgica (se si é interessati a superspecializzarsi nella chirurgia endoscopica che si fa, appunto, in gatroenterologia), non vedo perché non si debba o non si possa dire che la vera figura centrale in ambito medico è il medico e NESSUN ALTRO. Quindi è sbagliato pensare di essere come i medici solo perché si indossa un camice e ci si siede dietro la scrivania, parlando di "visita al paziente" in maniera enfatica dal momento che la visita al paziente di tipo medico la possono fare solo i medici, ovviamente. Sono del tutto consapevole che ci vuole il dialogo tra le diverse figure in un lavoro di equipe, ma per fare ciò, secondo me, è giusto riconoscere la centralità del medico nella cura del paziente. Il contributo delle figure non mediche è importante e degno di merito e di nota, ma la centralità dirigenziale del medico è altra cosa. Per esempio trovo giusto che un paziente con patologie debba andare dal dietologo medico che ha la capacità di associare una terapia farmacologica e di diagnosticare e CURARE (senza enfasi di prevenzione) patologie alimentari/ metaboliche/ gastroenterologiche, che di certo un nutrizionista o un dietista non può neanche sognare di fare, per semplice questione di competenze strettamente mediche, ovviamente questi ultimi possono eccellere nell'ambito nutrizionale per prevenzione, nutrizione sportiva, nutrizione in stati fisiologici come paziente anziano o gravidanza, ma l'approccio di integrazione medica (con diagnostica medica, terapia farmacologica, richiesta di esami specialistici per sospetta diagnosi) e nutrizionale per un dietologo medico, è il top per un paziente malato con patologie serie. Sul paziente sano, per me, un nutrizionista non medico ha campo liberissimo, ma non sul patologico dove il nutrizionista si limita alla sola dieta e di certo se si rende necessaria una diagnosi di malattia e un farmaco o una chirurgia, ovviamente il campo di competenze si localizza su un livello più serio e più alto che è quello medico , e se non manda subito dal medico e si tiene il paziente pensando che con la sola dieta si fanno i miracoli, può far ritardare una diagnosi e una cura di una patologia (e dubito che un nutrizionista vada a consigliare la figura perfetta per queste situazioni ossia un dietologo medico, perdendo il paziente, cosa che comunque deontologicamente dovrebbe fare) Cerca di comprendere questo discorso, non è questione di fare paragoni o di dire che uno è meno bravo dell'altro, è questione proprio che la competenza strettamente medica non è attuata professionalmente da nessuno se non da un medico. Quindi, per concludere, penso che non ci sia proprio la possibilità di fare paragoni proprio per diversità di competenze e visioni. Il medico fa cosa che nessun'altro professionista sanitario può fare.