Sembrava bellezza è il titolo dell'ultimo romanzo di Teresa Ciabatti, ma potrebbe essere serenamente il titolo delle nostre adolescenze, trappole della memoria dalle quali in fondo non si esce mai del tutto.
Ciao Murgy .... è un piacere ascoltarti spero che questo tuo canale non venga mai chiuso in quanto vorrei sentire ogni tanto una donna intelligente. MERAVI,GLIOSA. ..culturalmente elevata e finemente tagliente quale sei tu! Questo è il periodo delle stelle cadenti e Tu sei l'unica che invece è salita in cielo...e oggi sei tra le più luminose ....❤riposa in pace e da lassù, se riesci con la tua testardaggine Sarda .. dai qualche consiglio a chi sai tu ... per migliorare questo mondo... Saluti da una sarda che ti ha sempre stimato e ammirato.
Ho apprezzato moltissimo questa chiacchierata, molti concetti risuonano moltissimo anche nel mio modo di vivere la scrittura, nonostante sia una scrittura musicale e non su carta, ma il senso intimo del non lasciare andare certe sensazioni che restano addosso, il non sentirsi mai davvero bella perché quel perfezionismo insano che ci hanno cucito addosso ha scavato insicurezze profonde, penso sia comune a moltissime donne e più in generale esseri umani. Quindi grazie per questo confronto. Leggerò il libro 💕
Mi ricordo che da adolescente (sfigatissima) mi domandavo “ma perché non possiamo essere belli a questa età, che è l’unica in cui sia essenziale??” 🤣 comunque è prezioso ascoltarvi ❤️
Al costo di poter sembrare una pazza ossessionata, ma come può succedere una cosa del genere? Più sento parlare Teresa Ciabatti e più mi innamoro. Sono stata fulminata totalmente da una sua intervista scritta, e adesso mi trovo qui a seguire tutto. Sono una bimba di Teresa Ciabatti al 100%. Come può succedere una cosa del genere? Di sentire un'empatia dilagante e un feeling con una persona che neanche conosci? Un po' come quando ero innamorata dei Backstreet Boys e baciavo il poster che avevo in camera.
Il libro della Ciabatti è una perla, contrariamente a una società che ci vuole sempre con la bocca infarcita di opinioni, preparati, sempre in prima linea a ingurgitare informazioni e sputacchiarle a testa alta, -e in questo poco differiscono le chiacchiere del buon vicinato-, lei volge le spalle al furioso accaparrarsi di fatti e parole per occuparsi di quel che più autentico per un essere umano, il dolce e maledetto rovello della propria identità, l'incredulità di essere chi si è, lo sbigottimento di abitare un passato che non vuole saperne del presente, il luogo di una memoria che crede di non potersi ancora definire tale.
Che piacere ascoltare. Ricordo quella che ero, adolescente tra gli 80' e i 90', bullizzata, vero cesso....ma era proprio così? come ne sono venuta fuori, non lo so. Oggi mi sento orgogliosa di quella che sono, la ragazza di allora è rimasta dentro il corpo della donna di oggi, risolta quasi del tutto.
Ho finito oggi di leggere il suo libro. Un linguaggio crudo a volte ma scritto benissimo ,Non sono un critico e non mi permetterei di giudicarla, però bel libro davvero,
Vi ho ascoltate con interesse. Comunque, riassumendo, mi par di capire che essere "sfigate" nell'adolescenza è un buon viatico per poi diventare scrittrici di successo da adulte, quindi W le cesse. 😊
IN ADOLESCENZA TI FAI SEMPRE INADEGUATI PROBLEMI!!! MI RIVEDO OGGI ERO TANTO BELLINA E COME SEMPRE (AMANDO LA MODA) SEMPRE BEN CURATA! NON GUCCI MA FIORUCCI! CHE MERAVIGLIA TUTTA PRESA COME SEMPRE NEI PARTICOLARI! QUELLA ADOLESCENTE OGGI MI FA TANTA TENEREZZA!!! LA NATURA MI HA AIUTATO ED IO HO AIUTATO LEI! OGGI NEL CLAB DEGLI ANTA HO ANCORA IL MIO FASCINO CERTO CURO SEMPRE XRO' IL MIO ASPETTO CON CURA ED ELEGANZA! CHI NON NASCE BELLA XRO DICO CHE HA IL DOVERE DI CURARE IL PROPRIO ASPETTO E CHE IL BUON GUSTO SIA SEMPRE CON VOI!!! ❤ gg
Buongiorno. Un'emozione che traspare prepotente dal libro è la paura. Come gestire la fragilità in un mondo che proietta modelli sempre più performanti, spesso inarrivabili?
Buongiorno. Tra paure, speranze e isolamento, la specie umana vive una tempesta emotiva. In particolare, siamo una specie che ha puntato sull'evoluzione culturale. Però non mi convince l'idea che empatia e cooperazione siano le base del senso morale umano. Anche i terroristi e i mafiosi sono ottimisti cooperatori, E poi in altre culture, o nel nostro passato, si considerava giusto che oggi appare orrendo?
Sinceramente ci ho pensato e ripensato. Teresa Ciabatti non somiglia a nessuna che io abbia mai conosciuta nella vita precedente. Puó darci un aiutino per ricordarla? chi era prima di diventare teresa ciabatti?
Ci ho pensato e ripensato. Ci ho pensato su, pero' non ho capito io la Ciabatti non me la ricordo. Lo confesso, non me la ricordo proprio. Su questo ha ragione scrisse perche' nessuno si ricorda di lei. Ma era gia' ciabatti? Cioe', voglio dire, se non era gia' ciabatti, chi fu? Ti prego, ci puoi dare un aiutino? Un piccolo aiutino... un indizio!
Tutti vogliono sapere perché la protagonista che si definisce scrittrice di successo ha pisciato nel letto di Livia. Chi é Livia? e chi é il Massimo di cui la protagonista era follemente innamorata ma che le preferí un'altra? a parte le origini che non sono territorialmente provinciali perché non esiste luogo che sia meglio o peggio di altri (semmai il provincialismo é una cosa che si radica nel cervello), penso che il rancore e l'odio affiorante si basi su un amore non corrisposto. E la protagonista non pare voler demordere: sta facendo tutto e di tutto per essere a portata di mano di quel tal massimo, affinché lui si innamori di lei. Tutto il dramma schizofrenico della 'protagonista' io narrante, penso, é oggi questo: lei é oggi a livello reale un personaggio di 50 anni, divorziata e con figlia che intende eliminare. Lui, oggi, é invece realmente un personaggio di 18 anni di buona famiglia borghese. Da ció la frustrazione e il senso di 'ingiustizia' che persiste.
Domanda. Ma la protagonista faceva l'insegnante in quel liceo? se cosí fosse si tratterebbe di generazioni diverse, quella dei genitori. Non c'é perversione e pedofilia in amori ossessivi verso altre generazioni che potrebbero essere tutti figli della protagonista?
Sinceramente, non trovo giuste, ne' pensate, le critiche alla cibatti per l'operazione di autofiction, perche' la ciabatti e' la scrittrice del libro. Gli scaffali delle librerie sono zeppe di questo scrivere per autoscatto e autofiction. I premi strega degli ultimi anni non danno altro. Io sono interessata alla svolta virale dei 16 anni. Chi era la ciabatti a 16 anni e chi era la compagna di classe accidentata e ridotta a rottame a 50 anni?
Mi dispiace da dirlo da donna, parlare per 45 minuti di bellezza, ossessione e ragione di vita e di scrittura, motivo meschino di invidia mi porta a preferire la letteratura fallica e la compagnia maschile. Le donne dovrebbero rinfrancarsi da questo rigurgito della cultura patriarcale per cui la bellezza era vitale per una donna che vedeva in un buon matrimonio l’unica possibilità di successo e che purtroppo ancora oggi viene usata -facendosi usare- per fare carriera, si insegue con l’uso dei filtri nei social o con la chirurgia estetica ed è causa scatenante dell’invidia e contesa tra donne. Non è nella desinenza che si costruisce la parità di genere. Ridurre tutte le domande e i dubbi e le trasformazioni che rendono l’adolescenza così affascinante e difficile al dramma di essere un cesso e all’invidia meschina e rancorosa nei confronti di quelle più “fortunate” non fa un buon servizio a quella che viene odiosamente catalogata (e in questi casi a ragione) come letteratura femminile. Una riflessione su argomenti altri che non siano amori infelici e problemi di cellulite, no?
Il cambiamento della visione del concetto stesso di bellezza invece non l'ha visto proprio? Ognuno proietta se stesso. Inutile prendersela con gli altri per le proprie interpretazioni...
SI PARLA DI BELLEZZA E IL TEMPO CHE PASSA!!! PARLERE DI STILE NEL VESTIRE ANCHE AD OGNIUNA DI VOI MURGY SA GIÀ! CIABI SAI CHE SE FOSSI CURATA NEL LUCK ASSOMIGLI AD ORNELLA MUTI!PRENDI IN CONSIDERAZIONE DI FARTI CONSIGLIARE DA CHI SAPRAI! CHIARA UFF...ASSOMIGLI TANTO A BATTIATO!? SCUSA NON E UN COMPLIMENTO TRANNE CHE X LA TESTA DI ENTRAMBI UNICI!!! VA BE' MA ALMENO NON NEL VESTIRE! EH! INSISTO X CHE VI VOGLIO AL MEGLIO E NON SOLO.NELL'INTELLIGENZA!? POTETE FARE DI MEGLIO E DAIEEE!!! gg ❤😮😅
Vabbè ritorno su questo canale quando _Murgy_ potrà dire "scrittori" anche quando non si capisce se si riferisce all'intera categoria o alle 3 scrittrici presenti. Che pesantezza il politicamente corretto usato per sembrare persone attente alla realtà circostante, ma che serve solo per sdoganare un'evidente *misandrìa* . Il passaggio di _Murgy_ quando parla della scrittura fallica (6:38) dove dice testualmente che "c'è una postura fallica nello scrivere che ti fa più grande di quanto tu non sia", che viene usato per confermare la tesi che i personaggi creati dalle scrittrici possano essere autoironici al contrario di quelli creati dai maschietti, ne è la patetica dimostrazione. Grazie per ricordarci Freud e le sue teorie sull'invidia del pene.
Quando le donne arriveranno a sentirsi talmente sicure da usare il maschile senza tutte queste paturnie, allora si avrà la parità. Il fanatismo e la mania per dettagli superficiali non sono utili alla lotta per la parità.
esattamente il contrario: quando le donne useranno solamente il femminile senza sentirsi in dovere di usare il maschile, l'umanitá avrá fatto un vero salto evolutivo!
@@sirasy guarda io vedo che quelle che tengono tanto alla solfa del maschile/femminile poi sono le prime ad essere succube di una società maschilista in ambiti molto, molto più seri di un genere grammaticale. Io non ho mai avuto nessun complesso di questo tipo, il genere non mi definisce, l'essere donna non mi definisce in nessun modo, non è una cosa che ho scelto , sono una persona e se uso il maschile per parlare di me perché la lingua lo richiede non è perché mi senta in dovere, è perché non me ne frega un cazzo di queste cose superficiali. Infatti vengo costantemente giudicata perché non ho nessun interesse nel matrimonio, nell'avere figli, nelle trine e i merletti che sembra debbano piacere a tutte le donne! Non voglio che mi si offra una minchia quando si esce perché sono per la parità assoluta. Quando sono sul lavoro non voglio nessuna raccomandazione perché e mando a fanciullo chiunque senza nessuna paura del maschio alfa (e ho visto quelle che si proclamano grandi eroine della patria, cagarsi addosso quando si trattava di essere dure), o peggio di dover mantenere la maschera della donna sempre attraente. Quando una donna non vorrà più che si apra una portiera, si paghi un conto, si dia un voto migliore perché si piange o che si sia più gentili solo per una questione di genere, allora sì che avremmo la parità.
@@sirasy Esattamente cosi' Sirasy., d'accordo con te, ed e' incredibile che sia necessario sottolinearlo nel 2022. Le parole descrivono la realta' e le parole giuste sono le parole che creano giustizia.
@@fiorioify Il tuo commento conferma di quanto il pensiero sia ancora intriso di maschilismo. Un pensiero intoiettato anche, ancora oggi, dalla maggior parte delle donne che, ancora, pensa di non avere nemmeno diritto ad essere visibile nel linguaggio usato per descrivere la realta' di cui fanno parte. Nel linguaggio androcentrico infatti, le donne, la meta' del mondo cioe', non esistono, se non come parte dell'universo-uomo che da sempre definisce chi e cosa e' "l'altr*". Francesco Sabatini: "La lingua non può essere neutra, non è un mezzo oggettivo di trasmissione di contenuti, al contrario, essa racchiude una particolare rappresentazione del mondo che influenza il pensiero stesso delle/dei parlanti. Il condizionamento di genere è forse quello più evidente: la discriminazione sessista e gli stereotipi di genere pervadono la lingua nella sua interezza e sono rinforzati da essa".