Pur non possedendo dati certi, ho buoni motivi per supporre che Sette piccole croci sia stato il primo sceneggiato non seriale (quello che oggi si chiama film tv in cui le vicende iniziano e finiscono all'interno di un'unica puntata) nonché il primo a soggetto giallo-poliziesco, trasmesso dalla televisione italiana. Venne tratto dal romanzo breve "Sept petites croix dans un carnet" del celebre Georges Simenon, scrittore belga di lingua francese noto al grande pubblico soprattutto per avere inventato il personaggio di Jules Maigret, commissario di polizia francese. Andò in onda nel 1957 diretto da Vittorio Cottafavi (con traduzione e riduzione di Alessandro De Stefani e adattamento televisivo a cura di Sergio Failoni), ed aveva un cast comprendente Ivo Garrani, Renato De Carmine e Gianni Santuccio. Praticamente girato tutto in una stanza con una scenografia poverissima, si regge interamente sui dialoghi e sulla bravura degli attori, all'epoca tra i migliori a calcare le scene teatrali.
Cast artistico principale:
Antonio Cannas: Sommier
Carlo Bagno: Mambret
Ivo Garrani: Andrea Lecoeur
Tino Bianchi: Janvier
Carlo Alighiero: Godin
Mario Rovati: Levasseur
Gianni Santuccio: Il commissario Saillard
Renato De Carmine: Oliviero Lecoeur
Sergio Santernecchi: Un agente ciclista
Gianni Tonolli: Duresne
Trama:
E' la vigilia di Natale e nel commissariato del quindicesimo distretto di Parigi giungono telefonate anonime e segnalazioni di omicidi. Una rissa, un investimento, un tentato suicidio. Il telefono continua a squillare: oltre ad un serial killer che insanguina le strade della capitale francese, sembra ci sia un ragazzino che si diverte a rompere i vetri delle colonnine dei telefoni d'allarme. Quando giunge la segnalazione di un altro delitto, la questione diventa subito un caso personale per il telefonista Andrea Lecouer (Ivo Garrani): la vittima, un'usuraia, si chiama Madame Fayet ed è la suocera di suo fratello Oliviero (Renato De Carmine), da poco rimasto senza lavoro, che subito sospettato di colpevolezza viene arrestato e sottoposto ad un lungo interrogatorio. Tra l'altro suo figlio Francesco, di dodici anni e mezzo, non si trova e ciò rende ancora più penoso il terzo grado che subisce.
4 окт 2024