Fantastico, miracolosamente ne ho ritrovato uno in mansarda, era di mia moglie, una pulita ed è andato alla grande. Oggetto iconico e nostalgico di quei meravigliosi anni😄 Non passa inosservata la “r” moscia😂 Video di gran contenuto e solito maestro Davide nel narrare curiosità e aneddoti. Sempre TOP⭐️⭐️⭐️
Perché è iscritto a Patreon, che è una piattaforma per supportare i creator ( www.patreon.com/SurvivalHacking ). I Patreon il video lo vedono qualche giorno prima oltre a qualche altra anticipazione..
Fantastico video, Davide! Il Grillo Parlante è stato il mio primo "aggeggio tecnologico" da bambino e mi ha aiutato a imparare a leggere prima degli altri a scuola. Adoro vedere come riporti in vita questi pezzi di storia. Grazie per la tua passione e competenza. Continua così! 💪🔧
E di che Davide quando ho rivisto il grillo parlante mi è venuto un tonfo di nostalgia dritto al cuore esso è stato il mio primo giocattolo elettronico che mamma mi aveva regalato quando ero bambino facendo nascere in me la passione per l'elettronica tu sei un grande tanti complimenti per i bellissimi contenuti che ci regali ogni volta con i tuoi video sempre molto interessanti. Un saluto da Giuseppe un abbraccio.
Ciao Davide, era un oggetto fantastico per l'epoca, questa sintesi come hai detto all'inizio mi ricorda il brano dei Kraftwerk Pokcket Calculator del 1981 inserito nell'album Computer World. Anche il Commodore 64 aveva la sintesi vocale migliorata per via di più memoria.
Carissimo Davide complimenti come sempre per la riparazione. Lo sapevi che già nel 1978 a Torino presso lo CSELT, il centro di ricerche del gruppo STET, avevano messo a punto la sintesi vocale? Qui (ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-TvKChDE-Lnk.html) trovi il video tratto dal disco prodotto con quel calcolatore, che si chiamava MUSA. Io all’epoca frequentavo la terza superiore dell’ITIS ed eravamo andati in visita in quei laboratori e, come ricordo, ci dettero una copia di quel disco a 45 giri. Ciao e un saluto dalla valle d’Aosta!
Me lo ricordo! 😃 Un delle cose che mi ha sempre attratto è quella tastiera blu a membrana (ma credo fosse tutto colorato apposta per attirare l'attenzione dei bambini).
Complimenti per il bellissimo video e l'ineccepibile riassunto storico :) in effetti di moduli aggiuntivi soprattutto negli USA in Inglese ce ne stavano una marea, io ne ho anche un paio in Italiano e altri due in francese.
Pensa che io ho saputo che esistevano sti moduli moltissimi anni dopo. Mi era quasi venuta voglia di fare una collezione, ma è meglio lasciar perdere...
@@SurvivalHacking ahah si anche io avevo iniziato a prenderli ma poi ho rinunciato, credo di averne in tutto una dozzina loose. Poi se uno li deve collezionare per bene deve averli anche boxati :)
Io ho finito i reni da un pezzo, per cui, mi accontento del modulo francese boxato che ho trovato su Ebay. Ora punto solo al modulo di E.T. , che mi incuriosisce.
Qui in Spagna la 'J' si dice Jota (vai sul translator e fatti pronunciare 'J'). Riguardo ai costi della memoria, quando entrai in videotime nel 1992 c'erano macchine Quantel come Hal e Harry che venivano usate per fare painting, compositing e animazione e la memoria per gestire 200-300 frames in Pal (720x576) costava qualcosa come mezzo miliardo di lire. Probabilmente rack con dentro 500 megabytes.
Non ricordo più i prezzi, ma se non ricordo male le 41256, le RAM che si mettevano nelle espansioni dell'Amiga, costavano 20.000£ al pezzo (256Kbit) ne servivano 8 per fare 256Kbyte. Una espansione da 2Mbyte solo di RAM costava più di un milione di lire.
@@SurvivalHacking io avevo acquistato un A2000, HD GVP da 20 Mega. 4.5 milioni. Era il 1988. Poi l'acceleratrice 040 a 28 con 8 mega di fast ram.. altrettanto :)
...non era poi così male e limitato il grillo parlante se c'era opportunità di aggiungere questi moduli in più. Ovvio per il tempo una figata pazzesca e ricordo ancora lo spot. Potevo tenere 10 anni quando proposto al mercato, non credo spaventasse ai bambini, credo suscitasse curiosità poiché erano i tempi in cui si immaginava pure attraverso i film e telefilm di fantascienza di potersi illudere che si potesse comunicare con un computer e magari risolverci i problemi. Oggi ci siamo quasi... È solo che tutti i problemi i computer non ce li hanno ancora del tutto risolto e forse pure complicati in parte 😅🤣 Grazie.
All'epoca era fantascienza ! Io che ero smanettone, sentire parlare in italiano un coso elettronico, mi affascinava tantissimo ! Oggi la potenza di calcolo è elevatissima, come il costo dei componenti sempre più ridotta. Tutto questo ci da l'illusione di avere una tecnologia che ci risolve i problemi. Io credo che sicuramente molti problemi vengano risolti, ma automaticamente ne genera di nuovi. E' un ciclo che non finirà mai !
La J si chiamava iota come la lettera greca da cui deriva. Il termine i lunga credo sia piuttosto moderno. Comunque bellissimo il grillo parlante, veramente un apparecchio eccezionale. Questa cosa dei moduli non la sapevo, sarebbe stata una bella cosa didattica se si fosse diffusa di più.
Comunque all'epoca in cui l'ho avuto io, a scuola la chiamavamo già 'I LUNGA' e 'IOTA' non lo aveva mai sentito nessuno. Diciamo che il consulente linguista che hanno utilizzato è stato un po' troppo conservatore.
@@SurvivalHacking la melodia iniziale del Grillo è proprio quella. Identica. La canzone è questa ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-xtSlQ-X5v3g.htmlsi=I6U5qCQb8qc-576S
Fantastico apparecchio! Io sto cercando di ripristinare il mio dell'epoca (un paio di piste della tastiera a membrana sono interrotte): quella voce e' una delle mie "madeleine"
Un grillo parlante con dentro il modulo Mighty Verbs? Per curiosità da dove viene? Ne svevo uno identico pochi anni fa anche se non ricordo a chi l'ho venduto
Purtroppo non ho più sottomano il dispositivo. Però per quanto dice google sembra di sì: www.google.com/search?q=speak+%26+spell+power+plug+polarity&sca_esv=492959cb0fa9f70d&sxsrf=ADLYWIKBqJUJqBuR4Ax12Dc74vC-JhVr9w%3A1730224331515&ei=yyAhZ4z8HoXh7_UPybmA8A0&ved=0ahUKEwjMjaX1k7SJAxWF8LsIHckcAN4Q4dUDCA8&uact=5&oq=speak+%26+spell+power+plug+polarity&gs_lp=Egxnd3Mtd2l6LXNlcnAiIXNwZWFrICYgc3BlbGwgcG93ZXIgcGx1ZyBwb2xhcml0eTIIEAAYgAQYogRIiBpQngZY_AlwAXgBkAEAmAFooAG_AaoBAzEuMbgBA8gBAPgBAZgCA6ACyAHCAgoQABiwAxjWBBhHwgIIECEYoAEYwwSYAwCIBgGQBgiSBwMyLjGgB5QD&sclient=gws-wiz-serp In ogni caso è facile capirlo con un tester senza bisogno di aprirlo. Ti posizioni sulla negativo delle batterie e provi a toccare con il tester in continuità i 2 PIN del connettore di alimentazione e così scopri chi è il negativo.
ciao Davide , premetto che è stato uno dei giochi più desiderati della mia infanzia ad inizio anni'80 essendo generazione X , ma quello che voglio chiedere è possibile che possiate progettare la stampa 3d, io purtroppo non ho il fusion 360 non so come craccarlo e ciò provato🤭 ma niente da fare, credo sarebbe realizzabile tramite un'arduino nano e aggiungendo un display oled o lcd retroilluminato e una tastiera su pcb si potrebbe ottenerlo, butto quì l'idea poi se qualcuno vorrà anche contattarmi oppure se esiste già una base di progetto sarebbe ottimo
In teoria sarebbe possibile, anche se comunque sia l'arduino nano ha una memoria insufficiente. Il progetto nel suo complesso non sarebbe molto semplice, e richiederebbe moltissime ora di lavoro. A parte il progetto elettronico e poi quello meccanico, c'è tutta l'implementazione software e la realizzazione di tutti i vocaboli utilizzati. Sono davvero mesi di lavoro. E' un lavoro realizzabile, ma per una comunità di persone che ci lavorano sopra, e difficilmente un solo individuo potrebbe gestire tutto il progetto da solo. C'è da osservare se non c'è già in giro un qualche gruppo di lavoro che ci sta lavorando sopra. ma non credo. Anche la tastiera a membrana è un altro piccolo problema. Tieni conto che negli anni passati una ditta cinese ha fatto una replica a basso costo.
@@SurvivalHacking capisco perfettamente le difficoltà del progetto e da te esposte sono molto più chiare , sia la progettazione che già per me rappresenta un problema poi c'è tutta la programmazione e l'uso forse di un'arduino uno o l'equivalente usato nel galaghino prima versione e la relativa programmazione la tastiera a membrana non rappresenta una necessità la si potrebbe creare con un pcb e pulsanti e questo richiede un progetto a parte in 3d per inserirla in un case in formato retrò , effettivamente per una sola persona richiederebbe mesi di lavoro a meno che si forni una equipè e crei a step le parti, per la versione cinese non ho idea dove cercarla il bello era crearlo il più simile possibile al grillo parlante anni'80. In ogni caso grazie per avermi risposto
Lavorando in clementoni , vi elenco i guasti che potete trovare piu frequenti : ossido nei contatti delle batterie (basta pulirli ed è ok) ,cavi dissaldati (basta risaldarli ). Se invece non si accende proprio , neanche con il trasformatore esterno , al 99 percento è il transistor rotto (b562, che trovate nella basetta laterale)
Ecco, con queste parole, ancora una volta ricordiamo che una volta i dispositivi elettronici si riparavano e non venivano buttati per essere sostituiti con altri nuovi. Queste informazioni potranno essere utili sicuramente a chi potrebbe avere un problema simile. Nel mio caso erano sicuramente i contatti ossidati e anche i cavetti dell'altoparlante che si sono irrigiditi. Mentre nel Language Translator che condivide il 90% dell'elettronica spesso andavano in perdita gli elettrolitici dello schedino laterale (che è poi l'elevatore di tensione per far funzionare il display VFD che andava a 50V-60V).
J, in tedesco si dice tuttora "Jott", forse lo hanno preso dal tedesco. Ma facendo una ricerca ho scoperto che in Italiano si chiama (meno comunemente) "iota" o "iod" derivante dal Greco.
Forse dico una cavolata, ma non si potrebbe fare il reverse engineering di un modulo e costruirne uno custom (toscano, napoletano, veneto ... ) ? Immagino che dentro ci sia una rom e magari stampare 3d un case uguale.
EH, ci hanno provato in tanti. Purtroppo la ROM è custom e si può anche replicare con un arduino, ma non è noto il formato con le quali vengono preparate. Avrei proprio voluto fare una cosa del genere, già ai tempi del language translator, ma anche li non è per niente noto il formato.
io avevo quello con l'espansione in inglese. La sempre distribuito la Clementoni, possibile che i primi fossero distribuiti direttamente dalla Texas instrument? Io per anni ho chiamato la J iota 😂, iota deriva sia dal greco , che da etrusco e fenicio . Iota si riferiva sia alla I che all J .
Allora, io ricordo che all'epoca io avevo sia quello in inglese che quello in Italiano. In USA fu distribuito 5 anni prima nel 1978, mentre in italia come Grillo parlante arrivò solo nel 1983. Probabilmente qualcuno lo ha commercializzato tra il 1978 e il 1983 come Speak&Spell originale della TI. Chi lo abbia poi distribuito non saprei. C'erano comunque molti prodotti texas all'epoca in commercio, inoltre le TI era presente in Italia con stabilimenti di produzione di chip, per cui la rete di vendita poteva anche averla.
@@SurvivalHacking il mio credo fosse del 85 (mi fu regalato prima di andare alle elementari) l'ho chiedo perché mi ritornò tra le mani il mio vecchio grillo parlante circa 15 anni fa e mi sembra che avesse il marchio TI e non Clementoni e mi chiedevo se non fosse un falso ricordo . non posso più recuperarlo per controllare, lo regalai a mio nipote e chissà che fine a fatto 😄. Grazie mille per la risposta e per i tuoi video.👍
Allora nel grillo Parlante comunque c'è scritto Speak&Spell, proprio davanti. Ora non ce l'ho più sottomano perché l'ho reso e non so ma ho idea che da qualche parte ci sia anche scritto TI.
Domanda ( per chi lo sa) come funzionava , invece, la sintesi vocale sui COMMODORE 64? L'unica cosa che so é che sfruttava un bug del chip SID che, per chi non lo sapesse, era quello che gestiva l'audio su queste macchine ma, a parte ciò, mi sono da sempre chiesto se usasse lo stesso CODEC dib"TEXAX INSTRUMENTS" o magari qualche altro protocollo che ignoro! Grazie a chi mi risponderà!
Da quello che ho letto, i primi SID avevano un bug e quando tu accendevi o spegnevi il volume si sentiva un click. Questo opportunamente modulato utilizzando i 4 BIT della regolazione del volume, consentiva la riproduzione di suoni campionati, che sono stati utilizzati in moltissimi giochi. Per la sintesi vocale di SAM sono stati campionati i fonemi necessari per poter comporre tutte le parole possibili, però nella sola lingua inglese. Questo ha comportato un piccolo consumo di memoria, ma la possibilità di fare il TTS (Text To Speech) anche se solo con accento Inglese. Ricordo il Pheega Pilosa e tante altre parolacce che facevamo dire al C64 !!!! 🤣
Più che campioni di parole, sono campionati i soli fonemi. Sebbene il SID sia molto potente, non poteva sintetizzare una cavità orale, con un solo filtro, peraltro senza il controllo di risonanza. Parlava in Italiano che sembrava Ollio !! 🤣
@@SurvivalHacking si é vero hai ragione 😂 Ha un filtro e una risonanza "leggera". Ma comunque preferisco molto di più il 6581 che l'8580. Anche se 8580 ha una risonanza più marcata... ma per me suona più "Amiga"..che Commodore 64. Non a caso il case del Commodore 64 C uscito nel 86 ha la stessa plastica e la stessa linea dell'Amiga. Mi piacerebbe avere i paddle per avere i controlli diretti sul synth Mssjah..(ho la cartuccia). So che vanno bene anche dei potenziometri.. ma non ho nemmeno il cavo con attacco joystick 😐 Ciao✌🏻
Sì si so bene, il fatto è che è davvero inusuale nella lingua italiana, anche allora negli anni 80. A scuola già allora veniva chiamata ILUNGA e quando sentii IOTA, rimasi un po' stranito.
ecco da dove apple ha copiato il suo t9 e dagli anni 70 che copia... ... e con quello dei numeri sembra di sentire siri quando gli parli .... e da del iota hai suoi utenti
@@SurvivalHacking come le parole girando la calcolatrice, quando ho studiato elettrotecnica che ricordi con la TEXAS TI40 la quale poteva espandere la memoria per essere programmata