Il senso di nausea, sgomento, commozione, malinconia, oppressione a cui Wallace ci ha messo davanti e che tu mi hai fatto rivivere spiegandomi perché avevo quella sensazione, rendendomi chiaro il messaggio, è qualcosa di così prezioso che questa monografica dovrebbe diventare un libro a sua volta. Mi hai voltato lo stomaco, strizzato le viscere e per una volta nella mia vita ho sentito di toccare una mia personale illuminazione. Grazie di cuore!
Non conoscevo Wallace. L'ottima monografia mi ha fatto cercare "Questa è l'acqua". E mi ritrovo a piangere e a provare nostalgia per un tizio morto da un decennio, come se avessi scoperto di aver perso un fratello maggiore
Ho appena finito di leggere Infinity Jest (ho settant'anni e ci ho messo qualche mese). Sono felice di questa tua spiegazione che mi ha permesso di interpretare meglio il libro, in modo più essenziale e profondo. Complimenti per i tuoi approfondimenti così puntuali. Ti seguirò più assiduamente.
Da grande appassionato di David Foster Wallace, questo video mi è stato suggerito da mio fratello. Mi è piaciuto molto il contenuto del video, che ha spunti molto belli. Bel canale. In particolar modo, mi è piaciuta l'interpretazione che hai dato sull'intrattenimento come l'Eden che ci è stato promesso ma alla fine "trappola ed inferno" in cui nessuno vorrebbe cadere, "soprattutto immaginandosi di scappare dall'inferno". Io sono sempre stato spinto in vita mia dalla filosofia di David Foster Wallace (e, per chi fosse interessato a contenuti vicini, quella di Jean-Paul Sartre), e la cosa per me bella che esce da queste parole è proprio questa: noi vogliamo scappare, ma è proprio invece accettando che siamo degli uomini sulla terra che, in quanto uomini, hanno un certo numero di problemi da affrontare e risolvere attorno a loro, che troviamo felicità nello "stare qui, presenti" ed affrontare con serenità questi problemi per quanto possibile. Quando si impara, forse, che questi problemi non devono essere evasi, ma semplicemente affrontati in maniera serena perché fan parte della vita: lì si inizia a crescere. E a divertirsi pure.
Seguita tutta ieri sera in diretta, ora su Audible sto ascoltando “Una cosa divertente che non farò mai più”. Non vorrei cadere nello sdolcinato ma tanto sto commentando con l’account della mia ragazza quindi, Rick Dufer grazie per darci la possibilità di essere migliori.
Semplicemente grazie, Rick, per aver fatto la monografica su quello che considero uno dei migliori scrittori mai vissuti, sicuramente uno dei più geniali/tormentati.
Devo davvero ringraziarti Rick, perché anni fa vidi il video sul Tuo Infinite Jest e le tue parole mi presero moltissimo. Quel giorno non acquistai il libro, ma circa tre anni dopo (non so proprio come o perché) fui preso dal desiderio di affrontare questo libro e avventurarmi nelle parole di Wallace. Sembra assurdo che mi sia anche solo ricordato il nome del libro. Era il 2020, durante la pandemia. Vedere questo video oggi, dopo aver letto e digerito il romanzo (e anche altri di Wallace), mi ha dato veramente un senso di soddisfazione e nostalgia, mi ha riportato ai tempi di quelle sere passate in compagnia di Hal, Gately, Povero Tony, JOI e tutti gli altri. E anche la voglia di ritornare su quelle pagine. Grazie infinite.
Il primo impatto leggendolo è stato sentirlo come un amico, un carissimo amico. È uno di noi. Scandaglia l'umanità in un modo tutto suo. Si ride e si piange insieme a lui. Grazie. ❤️
Bellissima monografica, ho provato emozioni molto forti sin dalla prima volta che ho tentato un approccio con Infinite Jest. Da allora il mio rapporto con la depressione è cambiato tante volte, eppure davvero sento sempre che il punto di vista di autori così è fondamentale
Rick, devo fare coming out. Ho letto vari libri di DFW, ma su Infinite Jest mi sono arenato dopo 300 pagine (e relative note), Ma è un viaggio che prima o poi riprenderò. A mia parziale discolpa sono lieto di non aver mai instagrammato il libro :) Complimenti, una delle tue monografie più riuscite.
GRAZIE. Leggerò Wallace. Ne parlerò a mia nipote che ora inizia il percorso universitario e ama la filosofia. Prezioso il tuo lavoro per me. Penso lo sia ancor di più per i giovani. Ancora Grazie
Oggi più che mai Wallace ha veramente tato da dirci: di apocalisse zombie in apocalisse zombie, è stato lui uno dei pochi, coraggiosissimi, a criticare la letteratura come semplice intrattenimento e a usarla sempre come mezzo per combattere la solitudine (a cui l'intrattenimento ossessivo conduce sempre). Bellissimo video! Ho provato a parlare anche io degli uomini schifosi con cui David porta avanti questa scommessa verso il prossimo
È la prima volta che guardò un tuo video. Fantastico video. Contenuti importanti esposti in maniera ottima. Ho ordinato il primo libro di wallace la scopa del sistema. Non ho mai letto nulla. Ma è da tempo che volevo leggere wallace ma non mi sentivo pronto. Ho appena finito di leggere american psyco di ellis che è l’opposto come scrittura rispetto a wallace immagino. Ma io amo le contrapposizioni perché creano sempre degli ottimi spunti
Grazie a te Rick ho conosciuto questo autore, ho letto "Questa è l'acqua" e l'ho trovato davvero unico. I racconti sono scritti in un modo molto profondo ed originale, si sente lo spessore dei temi e l'originalità dell'autore. Il discorso di Wallace ai laureandi poi è davvero bello, fa capire quando Wallace faccia fatica lui stesso ad essere all'altezza della sua filosofia di vita... Grazie Rick
Grazie Rick, bellissima monografia! Consiglio tantissimo anche la raccolta di racconti "Oblio" ed in special modo il racconto "Caro vecchio neon" a tema impostura e suicidio, da pelle d'oca. Un caro saluto, Stefano
Grazie per questa monografia, Rick. Wallace mi ha colpito in faccia dalla prima frase, sentendo diversi anni fa Matteo Caccia leggere un estratto da "Questa è l'acqua". Lessi un paio di libri suoi, sempre spaventato dalla mole di Infinite Jest. Non è ancora il momento per me di leggere quel tomo. Ascoltai anche una bellissima puntata di "Destini incrociati" dove si raccontava del suo rapporto con De Lillo. Il podcast non è più disponibile sul canale ufficiale ma è disponibile sul mio profilo. È l'unico contenuto che ho caricato, volevo salvare quel prezioso MP3 dall'oblio.
Bravissimo Rick! Mi sei piaciuto tanto tanto! Anche nel racconto della sistemazione della cartaigienica! E bravo il tuo papà! Io però sono datata, o meglio vecchia, e mi chiedo quanti giovani (range dai 18 o prima ai 35 o dopo...?) ti abbiano ascoltato per tutto questo tempo! Invece di correre a scorrere dei reelS! ...e sai che c'è? Cazzi loro! "L'immotiva gentilezza..."❤️❤️❤️
Davvero una monografia splendida, complimenti. Io amo leggere romanzi e mi hanno appena regalato Infinite Jest, per cui questo video arriva nel momento perfetto
Caro Rick, sto ascoltando la live, voglio però rispondere al tuo dilemma “DC rischia di essere infinite jest “? Beh per quanto mi riguarda è la cosa che più si allontana da esso, tanto che ad esempio non ascolterei mai una tua live mentre faccio esercizio fisico, proprio perché non è un divertissement, ma un qualcosa che impegna mente e cuore e che necessita di attenzione e concentrazione , quasi come stessi studiando. Non ho mai letto Wallace ma sicuramente lo recupererò. Complimenti a te per l’esposizione del pensiero di questo gigante della letteratura. A presto
Ottima monografica, con molti punti di riflessione. Peccato non sia stato affrontato anche altro materiale di Wallace come la raccolta di racconti La ragazza con i capelli strani, che me lo ha fatto conoscere.
Grazie Rick video molto bello. Una precisazione, Una cosa divertente che non farò mai più fu commissionato da una rivista non da una società di crociere.
Attenzione, però: Re Pallido non è un’accozzaglia di pagine a caso da guardare con diffidenza per non essere stato completato da Wallace in persona. Al contrario: è un capolavoro che ha, oltre agli altri pregi, anche quello della sintesi (per quanto operata da un gruppo di lavoro altamente qualificato). Non leggerlo sarebbe una grave trascuratezza nella conoscenza di DFW…
Ok. Allora. Dunque. Mi hai creato un bisogno che non sapevo di avere, o che in realtà avevo ma sopprimevo per paura, noia, limiti personali. La prova ne è il fatto che Infinite Jest mi aspetta in libreria da quasi un anno. È li che mi guarda, che mi chiama e io che faccio finta di non sentire. Adesso per "colpa" tua non mi sta solo chiamando dallo scaffale. Sta proprio urlando. Quindi spero di avere il coraggio di avvicinarmi a questo romanzo che mi spaventa tanto
In primo luogo voglio ringraziare Rick DuFer per la superlativa Monografia di ieri sera, che aspettavo da quando ho scoperto il filosofo scledense. Non stavo nella pelle e spero che Rick perdonerà le mie intemperanze. Volevo dire tantissime cose ma comunque è stato bellissimo ascoltare la sua narrazione e scoprire quanti pezzi dicevano anche a Riccardo quanto dicono a me. Non è sicuramente uno scrittore per tutti. Quanti hanno letto Infinite Jest veramente? Molti ci provano e si fermano. Io mi sono armato di santa pazienza, quando l'ho letto avevo ancora una vista tutto sommato buona, ora non so se riuscirei ad affrontare tutte le note in piccolo. Mi domando come riescano a leggere questo romanzo in versione digitale, dovevo avere almeno tre segnalibri diversi sul libro perché alcune note rimandavano indietro, altre avanti. E io non ho perso una nota, l'ho letto religiosamente perché leggere DFW è veramente una esperienza religiosa! Rick, mi sfogo qui e forse questo sarà il commento più lungo che un tuo iscritto al canale ha mai osato scrivere. O forse no, ci sono stati commenti più lunghi e meglio articolati del mio. Lo tento senza un editor al fianco, non ho pretese letterarie qui se non quella di comunicare cosa significa per me forse lo scrittore più grande tra i due secoli. Siamo consapevoli che IJ è stato tagliato di non so quante pagine e note, la domanda da appassionato è se non avremo mai la versione non tagliata. Forse un giorno, a me piacerebbe, ma purché non fosse una trovata pubblicitaria e di merchandising, anche se bisogna pure ammettere che le Case Editrici sono delle società a scopo di lucro. DFW per me era di una sensibilità e una umanità uniche, per questo mi parla davvero quando scrive, e per me non è difficile. Non riesco infatti a capire dove sarebbe difficile questo romanzo, ho in mente romanzi molto più difficili che non riesco a seguire e alla fine l'idea che mi sono fatto è che per ogni scrittore ci sono determinati lettori. Ci sono anche lettori che non sopportano King, ma non andiamo OT. Il messaggio che ho mandato a Federico che purtroppo non ti ha passato non verteva su uno svelamento della trama, era solo chiederti se anche per te la vera fatica da fare è RIleggere Infinite Jest. Il messaggio è per chi lo ha finito ma non svela nulla della trama a chi ancora deve fare la fatica. Ecco, io aspetto il giorno che rileggerò Infinite Jest partendo dal presupposto che l'inizio è la fine, letteralmente mi pare che lo abbiano già detto, che il siparietto che vediamo all'inizio tra il protagonista e quelli che lo stanno valutando è un fatto che avviene alla fine della storia, che l'Autore nella sua genialità ci mette al principio. Così non capiamo e arriveremo alla fine, in una fine che non sembra una fine, per capire questo Scherzo così furbo e speciale che David ci regala. Ecco, vedi, non c'erano spoiler la domanda poteva essere passata. Non ho idea se leggerai questo mio messaggio in bottiglia, caro Rick, sono cultore della materia grigia ma devo ancora capire come funziona, ma sono qui per restare, per comunicare con te e per cercare nuovi adepti contro la zombieficazione in quanto c'è davvero sempre bisogno di persone che non accettino di diventare zombie come ci vorrebbe questo nostro mondo, credo che leggere DFW sia un modo sicuro per non diventare zombie, ma per farlo occorre anche avere una buona vista e non essere zombie. Uno zombie non può leggere, questo in teoria, ma Foster Wallace di sicuro! Ci ritornerò sopra 🙂
Per come lo stai raccontando mi fa pensare ai film di Woody Allen, sbaglio a trovarci un parallelismo nel cinema? Oppure, forse scontato, a Raymond Carver…
Non ho ancora concluso l'intero video, ma l'argomento mi sembra piuttosto interessante, forse approfondirò se avrò tempo e voglia di farlo. Ma volevo fare subito un appunto, vedo negli altri da sempre questa ricerca affannata dell'intrattenimento nel tentativo di riempire ogni più piccolo spazio vuoto sfruttando ogni secondo libero a disposizione per altro spesso ai danni di ciò che è passato e quindi non più alla moda. Hai citato StarWars ed è forse uno degli esempi più lampanti, non è un discorso che vale per me, o almeno non più, l'abbiamo visto troppe volte questo ripetersi e riproporre le stesse cose ma in 1000 salse diverse senza però raggiungere mai gli apici del prodotto originale spesso nato in un contesto artistico in cui aveva pochi rivali. Da 3 film si è passati a 11 per poi proseguire con altre 9 serie distinte tra cui 4 animate senza contare videogiochi, romanzi e ulteriori progetti futuri che neanche conosco. E questo solo riguardo ad un singolo universo fantasy. Non comprendo più che altro dove si voglia andare a parare forse al collasso totale perché date le nostre capacità mentali limitate non sembra più possibile nemmeno stare dietro ad una simile quanto inarrestabile crescita che contribuisce per altro all'incapacità attuale di legarci in modo saldo a qualcosa che diventa sempre più sfuggente mutando e rinnovandosi all'infinito.
a proposito del tuo dubbio (sono anch'io intrattenimento?) la risposta è sì poichè sei di fatto nel sistema (del WEB) e no solo nella misura in cui cerchi di distruggere FB o Tik tok . Comunque per non entrare nel BLOB bisogna uscire dal WEB (rimanendoci solo in parte) e tornare a incontrarsi e discutere nei caffè come nel Settecento
Ora capisco perché ho sulle mie spalle da sempre: buttare la pattumiera, lavare i piatti (non ho la lavastoviglie), pulire il bagno, fare i letti, pulire il pavimento, lavare il cesso e la vasca e il lavandino, fare il bucato, stirare...spolverare, etc etc , spesa e preparazione pasti, etc etc. Sarebbe bello approfondire perché tutto questo fardello è stato dato soprattutto alle donne... ma questa è un'altra storia...
Bellissima monografica. Una delle migliori. Esiste la possibilità di avere una versione curata della monografica da poter leggere? Ad ascoltare solamente si passa sopra spunti di riflessione che meritano pause che solo il cartaceo concede.
Comuque dato il disprezzo di Boldrin per Wallace ora esigo un bel confronto in un prossimo Dufer e Boldrin. Nella sua abrasivita Michele porta sempre interessanti spunti di riflessione, e David F.W. di sicuro si presta a molte critiche.
In primo luogo non c'è nulla da esigere, in secondo luogo non capisco perché io e Michele dovremmo confrontarci se io amo DFW e lui lo disprezza (addirittura). Cosa ne potremmo mai cavare fuori di utile? In terzo luogo, qualunque essere umano che abbia prodotto cultura di sicuro si presta a molte critiche, e quindi? A me basta la monografia.
@@rickduferma l'esigere era una battuta... mea culpa mi sono espresso male. Comunque anche io amo DFW é per questo che mi interessa conoscere il punto di vista di Michele.
Dico forse una cavolata, ma mi ricorda qualcosa del leopardi, sopratutto il pregiudizio con cui è guardato dfw mi sembra simile a quello per il lepardi: visti come i depressoni tristi, cosa appunto sbagliata.
"Per me, almeno a posteriori, la domanda veramente interessante é perché la noia si dimostri un impedimento così efficace all'attenzione. Perché ci sottraiamo alla noia. Forse perché la noia é intrinsecamente dolorosa; forse da qui traggono origine espressioni come "noia mortale" o "noia straziante". Ma potrebbe non essere tutto. Forse la noia é associata al dolore fisico perché una cosa noiosa o nebulosa non fornisce abbastanza stimoli capaci di distrarre da un dolore più profondo che é sempre lì, sia pure in secondo piano, e la maggior parte di noi impiega quasi tutto il suo tempo e le sue energie per distrarsi e non sentirlo, o almeno non sentirlo direttamente e con la piena attenzione. Devo ammettere che il tutto é un po confusionario e che é difficile parlarne in astratto... ma di sicuro deve esserci qualcosa dietro non solo la musichetta nei posti noiosi e monotoni ma addirittura la TV nelle sale d'attesa, alle casse dei supermercati, ai gate degli aeroporti, tra i sedili posteriori dei SUV. Walkman, iPod, Blackberry, cellulari che si attaccano alla testa. Questo terrore del silenzio senza poter fare niente che distragga." da Il re pallido
sono distrazioni oltre i bunga bunga anche le petizioni on line per sentirti più buono e accontentarti di salvare oggi un gattino e damani una sposa bambina con un semplice click??
Se la applicava anche alla sua di esistenza questa "filosofia" (sarebbe meglio dire: persuasione volontaristica) della rassegnazione, capisco perché si sia suicidato
Dopo aver visto la gramissima figura che hai rimediato nel confronto con Fusaro, ho deciso di disiscrivermi dal canale. A te non importerà nulla, ma ci tenevo a dirlo pubblicamente, perché magari qualche tuo follower capisce che sei solo un fake, o al massimo un talentato nei capelli. Ti credevo solo un pallone gonfiato, invece sei il vuoto pneumatico del nulla
Nicola, a me non importa niente di quel che pensi di me e ti prego di non sporcare la sezione commenti di questo importante video con la tua nullità. Grazie.
@@rickdufer Vedi, seguiti a dimostrare d'essere solo un pallone gonfiato. Forse sei stato bullizzato da piccolo, e cerchi una futile rivincita sul mondo, mascherandoti da filosofo. Reagisci come un Red Ronnie qualunque, ed è un vero peccato che il tuo canale sia diventato il tuo specchio delle meraviglie e i tuoi follower, frammenti di questo specchio, non capiscono che il tuo canale è partito benissimo ed era davvero una bomba, salvo poi essere fagocitato dal tuo grasso ego avido di consensi e lacchè. Un vero peccato. Magari sporcherò il tuo canale col mio fango, ma sporcare il letame con la terra bagnata, è un'impresa titanica che non ho intenzione di provare a realizzare. Stammi bene
