Speciale Salone Nautico di Genova 2023 

Ci sono esigenze diverse. In Mediterraneo d'estate fa molto caldo e, a volte c'è pochissimo vento. Se lei mette un parabrezza come su un Hallberg rassy su di una barca mediterranea, si condanna a sudare tutto il tempo e soffrire il caldo rinunciando così a una delle cose piacevoli della barca, il venticello che rinfresca quasi sempre. In nord Europa, dove il bel tempo dura lo schiocco di due dita, le barche devono essere pensate per proteggere dal freddo, ecco allora che nascono le barche con i parabrezza, o anche, come nel caso degli Hanse, con i pozzetti corti per dare più spazio agli interni, quando da noi si fa il contrario: il pozzetto deve essere spazioso perché la vita a bordo si svolge prevalentemente all'aperto. Le barche mediterranee sono sicure tanto quanto quelle nordiche, anzi, per molti esperti, sono più sicure perché più leggere. Forse, nei prossimi anni, con i cambiamenti climatici e eventi metereologici violenti che appaiono sempre più spesso, bisognerà rivedere anche le nostre barche, ma al momento per navigare d’estate in Mediterraneo io preferisco una barca mediterranea, leggera e veloce, che quando mi arriva addosso un rafficone si piega e si sposta di lato ammortizzando così le forze che gli si abbattono contro. Maurizio Anzillotti

L'importante non è la struttura fisica, ma il marchio.

J&J già progettava e produceva per Beneteau. Appena completato lo stabilimento di Monfalcone J&Jha pesantemente subito la crisi del 2008 con la cancellazione di 7 commesse su 8. Il cantiere è quindi stato riconvertito in Montecarlo Yachts. A quei tempi Solaris era ancora Serigi, se la memoria non m’inganna. Ben lontana dalla posizione di mercato attuale. Non credo fosse ipotizzabile un’acquisizione di quel genere.

con l’usato si può fare qualche buon affare

usato e passa la paura. oltretutto le barche di una decina di anni fa sono più nautiche e performanti delle roulottes che ci propongono oggi. vedi ad esempio gli Hanse