Fantastica ricetta. Fantastica anche la frase "NEGLI OCCHI DEL GATTO".... L'animale degli artisti.....e la cucina è un'atte. A proposito: 'NDO' CUCINI SOR MAE'?
Sì, tecnicamente la rosolatura “sigilla” il pezzo impedendo la perdita del liquido della carne consentendo di mantenere la morbidezza del bocconcino evitando l’eccessivo essiccamento durante la cottura.
Io non gradisco una cacciatora con farina e anche nel risultato finale preferisco il liquido più limpido non cremoso più adatto per altre ricette secondo me
La cucina tipica romana senza dubbio non è indicata per una dieta dimagrante. Per quanto riguarda l’aceto, noi com’è ovvio, consigliamo il nostro ma naturalmente, com'è altrettanto ovvio, ognuno può utilizzare quello che preferisce.
@@360italymarket La farina che impasta e affievolisce la vivacità e a freschezza della salsa. L'ho prepaato e mangiato, percui parlo con cognizione di causa. Infatti nella ricetta originale non ci sono.
Beh si,la preparazione del piatto è fatta bene ma che si usi il sale grosso perchè è un'abitudine non si può sentire. Se tu metti un qualsiasi ingrediente in cottura questo deve avere delle peculiarità e delle caratteristiche che servono per insaporire e migliorare il piatto,non perchè è un'abitudine. Ma vabbè. Poi il coperchio io lo metto dopo che tutto il vino è evaporato e non prima. ma vabbè,ci stà.La salsa che hai fatto è buona ma si deve levare l'anima verde interna dell'aglio perchè questa da un sapore amarognolo fastidioso.Ti dirò,ho provato a farlo come lo hai fatto tu e onestamente l'aceto che ci hai messo è troppo e rimane anche dopo a fine cottura.Mi dirai che l'aceto che ho utilizzato non è buono come il tuo e ci stà,mi dirai che è troppo forte e ci stà..bla,bla,bla....tutte risposte trite e ritrite. Comunque questo non è uno spezzatino di vitello alla cacciatora ma uno spezzatino agli aromi. Lo modificherò a mio piacimento ma sono sicuro che questa non è la ricetta originale perchè voi cuochi avete dei segreti che vi tenete ben stretti e noi che vi seguiamo non capiamo perchè i piatti replicati sono venuti male,quasi immangiabili.
Ciao Stefania, la “abitudine” ad utilizzare il sale grosso deriva dal fatto che è la migliore soluzione per il dosaggio e la migliore qualità in termini di raffinazione: questa l’origine dell’abitudine. Togliere l’anima dell’aglio è una scelta totalmente personale e, appunto personalmente, in un piatto ricco come è questo presentato, ritengo trascurabile, se non addirittura inesistente, il sapore che tu chiami “amarognolo” dell’aglio. Il vino ovviamente NON DEVE evaporare (altrimenti che cosa ce lo metti a fare) ma bensì deve evaporare la componente alcolica che, al massimo dopo 30 secondi, sparisce. L’aceto è sicuramente una componente fondamentale del piatto e la sua qualità può essere la discriminante fra un piatto buono ed uno meno buono. Modifica la ricetta a tuo piacimento e farai un piatto che sarà sicuramente buono ma non potrai chiamarlo “…alla cacciatora”. Buon appetito.
Togliere l'anima dell'aglio perchè da un sapore amarognolo non si può sentire, fa tanto Cracco 😂, mia madre e sorelle mezze toscane romanizzate compresa mia nonna che erano fenomeni in cucina l'aglio lo mettevano tutto compresa l'anima. Nel picio all'aglione addirittura ce ne metto almeno cinque o sei di spicchi enormi di aglio di Proceno e st'amarognolo di cui parli non l'ho mai sentito anzi. Me sa che da te se magna poco... e male...! ❤