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Stazione radio segreta della Guerra Fredda, tra le ultime abbandonate 

Lost Structures
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Visitiamo una delle 49 stazioni radio dismesse che facevano parte della rete ACE-High, ovvero una sistema di comunicazioni segreto risalente alla Guerra Fredda, sviluppato negli Stati Uniti nei primi anni '50 e divenuto operativo tra il 1963 e il 1964. L'esplorazione della base permette di scoprire i dettagli costruttivi di un sofisticato sistema di comunicazioni della NATO che ha garantito per decenni la sicurezza dell'Europa occidentale, consentendo lo scambio di informazioni top secret tra i vari paesi interconnessi in una rete in onde radio (banda UHF). Questa rete di fondamentale importanza strategica denominata ACE-High network, era composta da 49 stazioni radio ripetitrici distanziate di circa 300 km e distribuite dalla Norvegia alla Turchia, di cui 8 collocate in Italia.
Il sistema era pensato per dotare i paesi dell'Alleanza Atlantica di una cintura di telecomunicazioni multicanale in grado trasmettere informazioni di ogni tipo in tempo reale tra i centri di comando e i siti radar remoti di allarme immediato, preposti al controllo dello spazio aereo ai confini dell'Europa occidentale. In un'epoca in cui non esistevano ancora le comunicazioni satellitari, il network era considerato di vitale importanza per prevenire eventuali azioni offensive da parte dell'Unione Sovietica o altri paesi del Patto di Varsavia.
Il funzionamento si basa sulla tecnologia Troposcatter, un metodo di ricetrasmissione terrestre che sfrutta il fenomeno della diffusione dei segnali attraverso la troposfera messo a punto dagli Stati Uniti nei primi anni '50. Le onde radio irradiate verso l'alto, subiscono una riflessione verso il basso di una parte del segnale, permettendo così di superare il limite di distanza imposto dalla curvatura terrestre, e che risulta invalicabile con i ponti radio tradizionali.
Pur non essendo molto efficiente per l'elevata potenza di trasmissione necessaria, il sistema era considerato abbastanza sicuro essendo quasi impossibile intercettare i segnali senza il perfetto allineamento delle parabole, condizione difficile da ottenere, specie in mare aperto. Ace-High era in grado di veicolare sulla portante radio ben 570 canali telefonici, 260 canali telegrafici e 60 circuiti dati, attraverso i quali venivano trasmesse informazioni classificate, ordini e tracciati radar.
A causa della turbolenza nella troposfera, erano stati implementati percorsi di propagazione delle onde radio a quadrupla diversità per garantire l'affidabilità delle trasmissioni. Questa tecnica utilizzava frequenze in banda larga tra gli 830 ed i 950 MHz e prevedeva l'uso di due antenne paraboliche separate distanziate di alcuni metri l'una dall'altra dotate di doppio polarizzatore orizzontale/verticale. Nell'apparato ricevente, i segnali provenienti dai quattro diversi percorsi erano ricombinati attraverso un correttore di fase, e poi elaborati rimuovendo eventuali errori dovuti alle interferenze.
Nella grande sala apparati radio è possibile vedere ancora i ricetrasmettitori Troposcatter e alle altre unità elettroniche per il ripotenziamento del segnale, tutte prodotte dalla statunitense REL. Gli apparati in radio frequenza erano collocati in due file di armadi disposte sui lati della sala, composti dai 4 ricevitori e i 2 trasmettitori da 1 KW accoppiati ad altrettanti amplificatori in classe “A” di potenza variabile da 10 a 50 kW. Gli apparati funzionanti a valvole termoioniche, sono in buona parte risalenti agli anni '60.
All'esterno erano posizionati i 4 paraboloidi da 20 m di diametro, ciascuno dei quali connesso a una guida d’onda di alluminio destinata a trasferire la radiofrequenza dal trasmettitore all’illuminatore collocato nel punto di fuoco della parabola. Le stazioni erano a funzionamento automatico e continuo, ovvero con la portante radio a larga banda mantenuta sempre attiva. Molti oggetti sono stati trafugati o danneggiati nelle numerose incursioni vandaliche che ha subito la base, che tuttavia si trova ancora in buone condizioni di conservazione.
L'edificio al centro della base conteneva i gruppi elettrogeni per l'alimentazione elettrica di emergenza. All'interno sono ancora presenti i 4 motori Diesel DEUTZ, accoppiati a 4 alternatori Kärcher da 200 kW ciascuno del 1960. La base aveva in forza una ventina di militari, che alloggiavano in una casermetta nei pressi dell'ingresso principale. L'edificio appare ancora in discrete condizioni.
Il sistema ACE-High è stato disattivato definitivamente nel 1996, in quanto divenuto ormai inutile grazie allo sviluppo delle trasmissioni satellitari. Delle 49 stazioni della dorsale troposcatter ne sopravvivono solo alcune, seppur abbandonate da decenni e quasi tutte ormai in condizioni fatiscenti.
#abandoned #coldwar #history #military
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28 окт 2023

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Комментарии : 236   
@gabricco
voi siete fantastici però, riflettendo, quante risorse sprecate in termini economici, umani, ecologici per le guerre (fredde o calde che siano). Che tristezza, l'umanità non ha futuro, continuiamo sempre a rifare gli stessi errori, anno dopo anno, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio
@orochimaru1978
I vostri video hanno un solo grandissimo problema: durano troppo poco!!! Siete bravi e super interessanti, continuate cosi🙂🙂😸😸
@alessio.p.1049
Concordo, tutte queste istallazioni sia le più vecchie che più recenti dovrebbero essere quantomeno tenute nello stato originale poterle visitare pagando anche un piccolo ingresso. Invece vengono dismesse oramai inutili e lasciate al degrado totale in balia di chiunque non abbia ricevuto l'educazione del rispetto di ciò che incontri depredando e spaccando solo per un quale gusto . Domanda ...se potete dirlo.. o me lo sono perso, in che zona si trova questa struttura.
@user-ej8cs3og5d
Non erano ottanta, ma più di settanta,. Se calcoli che il sistema partiva a nord della NORVEGIA ed arrivava fino in TURCHIA le stazioni radio non potevano essere 49.
@brisadimondi
Rispetto alla analoga base di Monte Giogo, stupisce la quantità di apparecchiature ancora in loco e ancora non depredate o vandalizzate
@theoldmusic8126
Ciao ragazzi, ottimo reportage..mi avete riportato indietro nel tempo..in quanto ho prestato servizio proprio in quella base per l'ultima volta nel 1993. Certo non mi sarei aspettato di vederla nelle attuali condizioni, durante i periodi in cui vi ho prestato servizio, era una struttura che per la sua collocazione e imponenza, attirava la curiosità di chi vi arrivava dalla strada del bosco sottostante..e spesso dovevamo allontanare i curiosi che giungevano anche a cavallo..visto che il posto si prestava bene. Che dire bei ricordi e anche belle amicizie nate all'interno delle mura della base, oltre alla forza permanente ogni settimana vi era un drappello di Carabinieri che si avvicendava come guardia alla struttura..per cui si conoscevano sempre persone nuove e poi da appassionato di comunicazioni cercavo di farmi mandare ogni qual volta ne avevo la possibilità..esperienza ripetuta per ben tre volte..Grazie ancora per aver mostrato ciò che rimane di una delle basi denominate"Rete Scatter".
@user-IK1EIP2277TO
Che peccato vedere queste stazioni radio abbandonate non più funzionanti che hanno subito atti vandalici mi piange il cuore 😢
@VirtuoseGuitaristGB
E' una base che è rimasta abbastanza sana questa, a differenza delle altre... quante resistenze e condensatori tolleranza 1% che ci sono li e quante valvole NOS RCA ancora negli scatoli dei ricambi!! Allucinante...
@piergiacomodamian1424
I pannelli quadrati e traforati sono in truciolato erano presenti anche nel bunker del 13° Gruppo Radar, quanti ricordi.
@user-ej8cs3og5d
Nel 1979 MALTA esce dalla NATO, il collegamento tra monte LAURO (ICZZ) venne tolto, successivamente venne collegato COMISO e la stazione satellitare di PAPORTELLO (F21), tutto venne chiuso nel 1993.
@giovafra61
Stò finendo di guardare questo eccellente video reportage.
@cavalliphoto
Che peccato, quante cose recuperabili per un mercato di appassionati dell’elettronica! Quanto ferro, rame e altre cose riciclabili….
@sterock77
Che spettacolo , abito non lontano da quella del Monte Giogo , in cui però è rimasto ben poco . Splendidi i generatori diesel , oltre che a tutta l' elettronica . Però mi mette rabbia veder perdere tutto, sarebbero cose da preservare , almeno quello che ancora rimane, organizzare gite guidate e per chi vuole anche degli eventi tecnici per gli interessati. Invece lasciamo tutto alla cacca di capra .
@stormmize
Meritate il Like automatico.
@Giovanni_IW7DOL
Sono ancora al settimo secondo, scorrono le prime immagini di un posto in totale abbandono e il sottofondo musicale di sintetizzatore anni 80... Avete dato un senso alla mia serata!
@alessandropieropan479
Bravissimi come sempre!
@giovanniboin1883
Più che straordinario magnificamente illustrato e spiegato chiaramente . Ascoltarti e più che piacevole .#
@francescoriccitelli8115
Penso che siete il canale più interessante del panorama esplorativo perché create dei contenuti di altissima qualità, bravi bravi 🤗💪
@leradiodigiorgio-iu1edh
Bellissimo video spettacolare la tecnica usata poi le parabole sono incredibili
@atomartmatter5970
Le parole che vengono in mente durante la visione dei vostri servizi sono immancabilmente: "Stupore", "Fascinazione", "Suggestione". E si formano nella mente pensieri che si accavallano, idee personali su come dovevano essere al loro tempo di massima efficienza le Lost Structures da voi visitate. Idee personali sulla tecnologia che avanza e rimpicciolisce e nasconde tutto o quasi l'elemento tecnologico a vista che era preponderante nell'era analogica ormai tramontata e che tanto sa di romanticismo perduto. Proprio perché la tecnologia nascosta, rimpicciolita, anonima, informe, toglie tutti i sogni.
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Misteriosi ponti radio della Guerra Fredda
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