Molte grazie, sono felice di essere stato utile. La matematica è un ottimo modo per interagire con la filosofia. La teologia mi lascia invece perplesso, in quanto spesso non è consapevole dell'orizzonte nichilistico nel quale si muove e che ha contribuito a costituire.
Veramente bravo, grazie. Ho letto la trilogia dell'opera in commento e, poi, sentendo i tuoi video ho potuto approfondire e chiarire alcuni concetti che non avevo afferrato compiutamente. Ciao e di nuovo complimenti.
Grazie mille per il tuo lavoro Paolo! Sono uno studente di Filosofia e sto trovando la tua opera bella da sentire e molto molto utile a fini didattici! Prima di iniziare un corso ascolto le tue lezioni e poi le uso per ripassare prima di un esame! Grazie davvero !
Davvero incredibile, da tempo cercavo un modo per avvicinarmi alla filosofia in maniera non casuale ma didattica per poi spaziare con lettura personali avendo delle buone basi. Per quanto mi riguarda , mi hai davvero risolto il problema ! sei molto bravo, chiaro e utile , ti assicuro .
Molte grazie. Ricordo che domande o interventi nello spazio dei commenti sono sempre i benvenuti, quindi non esitare a farli, nel caso ne sentissi il bisogno, ascolto questa "storia della filosofia". Paolo
Grazie per i complimenti, sono bene accetti! Cerco di coniugare divulgazione (spero che questi audio possano essere seguiti anche dai neofiti) e rigore espositivo. Non so se ci riesco. Per ora il riscontro non è molto ampio, tuttavia non mi perso d'animo.
+Paolo Dai Prà ho tutta la "Storia della filosofia" di Severino e l'ho sentito per mail un paio di volte. Purtroppo non ho molto tempo per studiarla e i tuoi audio sono preziosi. Non farti scoraggiare dai followers o dagli iscritti. Quelli verranno poco per volta. Forse, se riesci a ridimensionare la lunghezza puoi agevolarne la fruibilità (anche se ho ben compreso la tua premesso riguardo alla lentezza del discorso filosofico).
Qualche decennio fa le facoltà di medicina erano a numero aperto, ma i primi esami erano durissimi e se non riuscivi a sostenerli ti dovevi considerare squalificato. Ecco, diciamo che la pedanteria e la lunghuezza dei miei video possono essere considerati il corrispettivo di un esame duro posto sulla soglia di un luogo aperto a tutti. Con questo non escludo che si possano fare video concisi e di qualità (anzi, video sintetici e di qualità sono ancora più meritevoli di lode, in quanto più difficili da realizzare), ma questa non è la strada che voglio percorrere: diciamo che ho percorso la strada di una "esposizione borbottata", così mi piace pensarla! Buona giornata.
Ho 16 anni sono un grande appassionato di filosofia, ho letto il libro di Bertrand Russel ma non mi ha soddisfatto più di tanto.... Nonostante lo abbia apprezzato enormemente in quanto mi ha in parte aperto la strada verso questo insieme di discipline, sono rimasto entusiasta quando ho scoperto l' esistenza di questa playlist e veramente ci tenevo a ringraziarti per questo lavoro.
ho 14 anni e sono un'amante della filosofia da molto ma non ho mai avuto modo di poter studiare ed approfondire la filosofia e tutte le idee che essa contiene, ma grazie a te ho trovato un modo semplice e chiaro. Beh ti ringrazio di cuore.
Grazie Paolo. Ho iniziato ad ascoltarti con un qualche pregiudizio. Temevo che fossi uno dei tanti che si inventano divulgatori di scienza. Ma mi è bastato poco per capire che sei bravissimo. Il mio canale youtube di filosofia preferito. Grazie ancora.
Ciao Paolo, complimenti vivissimi per le tue pubblicazioni.. hai un dono naturale nella didattica. Sarai sicuramente un prof universitario molto apprezzato... continua cosi!! 💪. Sei forte!
Mi sono iscritto al tuo canale di Storia della Filosofia per ascoltarlo in macchina. Vorrei farti i complimenti per la chiarezza della tua esposizione. Continuerò sino ad esaurire tutti i tuoi 135 video.
Grazie mille per i complimenti! Lo scopo che mi propongo è proprio quello di far RISCOPRIRE la filosofia, cioè di proporre una storia della filosofia diversa rispetto a quella che si fa usualmente nei licei. Nei licei si tende a fare una storia della filosofia molto storica, qui cerco di fare, hegelianamente, autentica filosofia, facendo storia della filosofia.
Se non erro mi sembra che punti a evidenziare le continue tesi ed antitesi che si pongono nello svolgersi del pensiero nel tempo (poi Severino è decisamente un grande)
Sì, il mio intento è quello di fare una storia della filosofia unitaria, che anziché testimoniare il susseguirsi di una "filastrocca di opinioni" che si contraddicono a vicenda (questa visione schizofrenica della filosofia oggi va di moda più che mai: su questo credo troverei l'appoggio pieno di Severino), metta in luce il darsi storico di una coscienza che sempre più si coerentizza, superando gli errori del passato proprio in quanto quegli errori si sono dati storicamente così da permettere un loro superamento. Questa necessità di unità non deve necessariamente sottendere una teleologia sotterranea e presupposta al darsi storico del pensiero. La filosofia è, semplicemente, il risultato di un lavoro collettivo che storicamente si dà.
grazie, non riuscivo più a localizzare la filosofia nella mia vita, troppo scisso in parzialità varie e, laddove la filosofia mi ha sempre sorretto - lavoro nel campo della salute mentale - proprio lì ho trovato la maggiore resistenza e l'ostilità più mortifera. Grazie per questa nuova speranza
PER AVERE ACCESSO COMPLETO ALLA STORIA DELLA FILOSOFIA BISOGNA ABBONARSI AL CANALE. Se ti interessano lezioni private di filosofia tramite Skype contattami qui: liberolibro93@gmail.com
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@Winston Jamir Thanks so much for your reply. I got to the site on google and im trying it out now. I see it takes quite some time so I will get back to you later with my results.
Fantastica e chiara esposizione. Posso chiederti una cosa di cui non so darmi spiegazione. Severino dice che la morte dell'uomo è solo un assentarsi e un ritorno all'eterno essere. Ma questo ritorno che effetto avrà in ogni uomo, si godrà, si soffrirà qualcosa, che ne sarà del suo pensiero ecc. Grazie per la risposta e ancora complimenti.
complimenti. Molto chiaro, (specialmente la filosofia antica greca, la moderna e contemporanea ancora la debbo sentire), ma c'e' un ma: in primis il pensiero parmenideo non ci e' dato per intero (se non erro manca la parte della physis) e dunque non sappiamo il suo pensiero in toto. Secondo, Parmenide, come Empedocle, come lo stesso Platone sono tutti stati influenzati dai Pitagorici: basta seguire la serie di Fibonacci e capire molto di loro. Parmenide si intesta il problema o il principio tra essere e non essere che e' nient'altro l'origine dello 0 e 1. Empedocle introduce le due forze nell'essere (o una sola di esse nell'essere, retta dall'altra, che sono discordia e amore) ovvero nell'uno , lo muovono, portandolo poi a dividersi ma essendo uniti, e vanno a formare i due 1( il non essere nell'essere, gli enti del tutto nel tutto).Platone spiega quello che scaturira' dopo, il 2 , il mondo scisso che noi conosciamo con i sensi e con il logos (spirito e materia). Poi viene il 3, la trinita', che la cristianita' chiama il padre, il figlio e lo spirito santo. Poi viene il 5, l'uomo.
Una bellissima iniziativa, in un'esposizione chiara e mai banale.Nota di colore: il suo modo di argomentare ricorda moltissimo quello di Massimo Cacciari (con quella sorta di esortazione alla comprensione alla fine di un inciso), particolarità che spero sia di buon auspicio per i suoi studi filosofici.
Grazie, lo prendo come un complimento. Del Cacciari filosofo non sono mai riuscito a capire né da dove partisse né dove volesse arrivare, e tantomeno il tragitto che volesse percorrere. Ma lo trovo molto chiaro ed illuminante su un piano didattico.
Grazie. Purtroppo ricevo pochi incoraggiamenti qui su youtube, e tante più cose carico tanto più la gente sembra dare per scontato quello che faccio. I tuoi apprezzamenti sono quindi molto graditi! Non esitare a scrivere se hai dubbi, obiezioni o riflessioni inerenti a quello che vado dicendo. Paolo
Non è facile avere successo con un argomento che ha l'immeritata fama di essere noioso e inutile. Anche se i tuoi video non hanno i colori, il brio e l'ironia di quelli di Rick DuFer, hanno il pregio di essere chiarissimi, interessanti, organici, mai scontati. Invece di raccontare aneddoti filosofici, hai scelto di spiegare la filosofia da un punto di vista speciale. Hai fatto un grande sforzo e si vede. Altri scelgono di discutere di opinioni. Questo è più facile, ognuno vuole affermare la sua che però non è mai originale ed ogni ragionamento torna sempre al punto di partenza. Si guarda la superficie del mare, a volte si scende qualche metro in apnea dove ogni bagnante della domenica si spinge e poi si torna sempre al punto di partenza. Tu invece hai voluto divulgare senza semplificare e questo richiede impegno anche da parte dell'ascoltatore che, come me, è digiuno di filosofia. Senza tema di smentita posso dire che questi video hanno cambiato la profondità in cui guardo il mondo ed in un certo senso questo mi ha cambiata la vita. Non posso dire di avere un boccaglio e delle bombole ma almeno so che esistono gli abissi ed ho alcuni strumenti per capire se la foto che un politico, un divulgatore, uno scienziato, un collega, il mio capo mi mostra è un vero oppure un falso. Sono consapevole che leggere e studiare Severino sarebbe stato meglio ma non tutti hanno il tempo e le possibilità di farlo. Estremizzando il ragionamento sarebbe meglio studiare Aristotele, Cartesio, Kant, Hegel direttamente ma è ovvio che non tutti hanno il tempo e le capacità per farlo. Smetto di lodarti se no sembro un Troll al contrario :) Grazie.
Ciao Paolo, non ho ben capito come si possa far coincidere il Tutto con l'essere. Se la filosofia indaga il Tutto e il Tutto corrisponde all'essere, non si sta scartando così una buona parte delle tematiche che la filosofia affronta? Filosofia politica, etica, estetica ad esempio sono da considerarsi branche che studiano l'essere? Forse interpreto male il concetto di essere (automaticamente penso all'ontologia). Grazie per eventuali risposte. I tuoi video sono sempre molto interessanti e utili.
Buongiorno Davide, Severino, nella sua ricostruzione cristianocentrica della storia della filosofia, proietta la distinzione tipicamente cristiana tra esse ed id quod est al pensiero antico e, peggio, greco-classico, quando gli antichisti sono bene o male tutti d'accordo sul fatto che la distinzione tra infinito e participio, nel mondo greco e relativamente al verbo essere, è una distinzione solamente grammaticale.
Caro Paolo, grazie. Sei chiaro, esaustivo, appassionante. Ho cominciato a leggere il primo dei libri di Severino che stai spiegando, ma i tuoi video sono un ausilio indispensabile per comprendere pienamente l'intera opera. Ho letto che sei un po' deluso delle poche visualizzazioni, ma la cultura e di nicchia e il tuo limpido eloquio unito alla vasta conoscenza sono un connubio raro. Con te finalmente capisco la filosofia, non i filosofi, ma proprio il senso della scienza che divulghi con tanta passione e abnegazione. Approfitto di questo post anche per porti una domanda e perdonami se può sembrarti banale: perché dici che il divenire è indimostrabile? Grazie in anticipo della risposta e grazie ancora per i tuoi video.
In realtà non ho mai detto di essere deluso dalle poche visualizzazioni. Al contrario, ritengo che il numero di persone che ascolta i miei sproloqui sia rilevantissimo. Per venire alla tua domanda: il divenire è indimostrabile perché le categorie sono orizzonti di senso, non stanno nel mondo ma ai suoi limiti.
@@fenomenologicamente grazie della risposta ma ancora non capisco. Scusa se posso risultare tedioso, ma voglio provare ad esprimere ciò che ho capito. Quando dici che sono ai limiti del mondo intendi che sono a latere di esso. In altre parole la loro esistenza si dà solo nel presente essendo in continuo divenire? Grazie
@@bluvanni La mia posizione è circa questa: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-0zIUJkQEUpQ.html Se ti interessa, io tengo lezioni private di filosofia via skype. Ciao :)
Ciao Paolo. Mi sono abbonato al tuo canale e avrei un dubbio. Tu dici in riferimento alla filosofia contemporanea: "Le cose quando divengono non finiscono nell'eterno ma vanno nel nulla". La domanda è: "Però -sempre per la filosofia contemporanea- le cose da dove divengono?". Perché a me risulta che dal nulla non può sorgere nulla. Grazie ;)
Ciao Giulio, quella cosa l'ho detta sicuramente nella rubrica sulla storia della filosofia di Severino. Personalmente trovo assolutamente insensato parlare di "essere" e "nulla". Per S. La contemporaneità afferma non che le cose escono dal nulla ma che esse sono nulla ("inconscio del nichilismo").
@@fenomenologicamente Sì ma tu parlando della filosofia contemporanea di S. hai detto "Le cose quando divengono" e quindi probabilmente hai sbagliato a questo punto. Nel senso che ti sei contraddetto...
@@rollottotto Per S. nemmeno Leopardi, massima espressione del nichilismo, afferma che la cosa ora è nulla. Ma ciò è affermato nell'inconscio della metafisica. Per S. l'evidenza originaria dell'intera storia della metafisica è proprio che le cose divengono.
Immagino che la domanda sia "da dove vengono?". Risposta della metafisica: vengono dal nulla. Quindi sono nulla (inconscio della metafisica). Ma l'affermazione del nulla è autonegazione di sé, quindi tutto è eterno (inconscio dell'inconscio della metafisica, destino della necessità).
Allora,prima di tutto ciao Paolo e complimenti! È la gente come te che in un certo senso fa andare avanti e sprona gli altri a essere migliori, intendo essere più consci di quello che siamo,da dove proveniamo e quello che potremmo o dovremmo essere. Sono un ragazzo di 21 anni che ha sempre amato la sapienza, con tanti perché.avrei sempre voluto studiare ma la vita non me l'ha permesso. Allora ricomincio da qui! Mi sto affacciando in questo periodo alla filosofia, leggendo un libro intitolato "il primo libro di filosofia" cui spiega tutte le tematiche che tocca quest ultima. Non va per cronologia dei vari filosofi ma per argomenti, forse lo conosci,bo. Ora io esattamente non sò che cosa voglio ma sono affamato di sapere, se si può dire😅 ti volevo fare una domanda, dopo che avrò capito i concetti della filosofia tramite questo libro, penso che prima di leggere gli scritti veri e propri dei filosofi, secondo me ho bisogno di capire chi sono e da dove vengono loro, cosa ne pensi? Ho pensato di seguire i tuoi video,ma non so se partire da questa playlist o dalle altre, visto che ne hai davvero tante con svariati argomenti, ho visto anche quella "introduzione alla filosofia " forse sarebbe più consono? O parto di storia direttamente? In attesa della tua risposta, grazie per l'opportunità che ci dai, un abbraccio. Marco
L'introduzione alla filosofia che ho realizzato non è pensata per chi parte da zero. Questa storia della filosofia, che segue i manuali severiniani, è adatta ai neofiti. Informo poi che tengo anche delle lezioni private, nel caso tu abbia la volontà di essere seguito individualmente. Per maggiori info puoi inviarmi una mail: liberolibro93@gmail.com
@@fenomenologicamente grazie per la prontezza nella risposta. Sarò ben felice di seguire delle lezioni con te in futuro, ora come ora la situazione sta mettendo a dura prova il portafoglio, quindi diciamo che non me lo posso permettere 😅 mi farò sentire quando tutto questo sarà finito! Grazie ancora
Della scuola di Francoforte ho già parlato: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-Se_lhbh53m8.html ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-DYdF-ZbXgRc.html
forse, stabilendo la nascita della filosofia, nel VI secolo a.c., pecchiamo di eurocentrismo! Perché le civiltà più antiche, a noi note, nel produrre strutture religiose-antropologiche, non esprimono forse concezioni filosofico/teologiche?
Credo ci sia dietro tanta lettura e una buona dose di memoria, MA soprattutto la capacità di inserire e ricordare ciò che si apprende in un panoramaentale, una specie di landscape fisso nel cervello... Una mappa concettuale... Un brain storming chiamalo come vuoi che sta sempre lì in testa a organizzare i concetti. Non ci si ricorda a memoria dei concetti ma quel panorama, come i concetti sono disposti e collegati in quel panorama.
Non so, di Cacciari non si capisce né il percorso né il fine, per dirla con la wittgensteiniana Conferenza sull'etica. Io la penso su per giù così: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-2yDS6ggf1HU.html Propongo una curvatura idealistica ma asoggettiva (Patočka) della fenomenologia à la Husserl di Idee I, corretta però con gli stumenti della dialettica ai quali Husserl è sordo. Polemizzo con le curvature realistiche della fenomenologia à la Scheler, ma non mi convince nemmeno la svolta husserliana della Krisis, così non mi convince l'interpretazione che del linguaggio fa Husserl nelle Ricerche logiche, alla quali contrappongo una filosofia del linguaggio dal sapore vichiano.
@@fenomenologicamente ahah non ho le basi filosofiche sufficienti per comprendere per bene la tua posizione. Mi impegnerò a formarmi. Grazie comunque per la risposta e... buon anno!
Se il suo messaggio può essere decifrato, come mi pare possa essere, in una frase del tipo: "datti una mossa e riprendi con la storia della filosofia", le rispondo che non ho intenzione, per il momento, di continuare la storia della filosofia, dato che sto portando avanti un discorso monografico sulla Critica della Ragione Pura. In futuro riprenderò con la storia della filosofia, quando autonomamente sceglierò di riprendere. Saluti.
Paolo Dai Prà . scusi l'immediatezza: ovviamente l'interpretazione è azzeccata, ... e voleva essere anche un sottinteso complimento ( nel rispetto dell "'autonomia decisionale"")..
Mi piacerebbe che lei sviluppasse questo concetto. Come mai dice questo? Se ha ascoltato il mio discorso sul pensiero medievale avrà sicuramente visto (con gli occhi della mente!) che il mio intento è di dimostrare proprio il contrario: la teologia (cristiana) non fa altro che adottare e riproporre, coerentizzandola e dunque mascherandola, l'ontologia greca classica, con tutte le sue contraddizioni che la contraddistinguono. La contraddizione, per dirla in modo semplice, è: già con la teologia cristiana si parla di Dio ma in realtà se ne canta la morte.
Paolo Dai Prà L'Uomo ha tentato in antichità di conoscere Dio brancolando nel buio. Si è dovuta attendere la Rivelazione del Dio di Israele (l'unico vero Dio) perché l'Uomo potesse "pensare di Dio" secondo Verità. Ecco perché tutta la filosofia, sforzo dell'Uomo di comprendere il vero, rimane a metà strada nella sua incapacità di comprendere. La Legge, i Profeti e soprattutto il Cristo hanno rivelato Dio all'Uomo aprendo l'amicizia tra i due. La filosofia si ferma dove la teologia giunge a compimento.
La filosofia non si ferma affatto, avanza da millenni e riconosce che c'é ancora molto da comprendere. Le religioni invece, tutte, sono ferme da sempre e per sempre, Saremmo ancora nelle caverne e invece possiamo comunicare senza limiti materiali. Ora dovremmo cercare di realizzare la pace reale, eliminare le guerre di ogni genere, sempre radicate nell'ignoranza di dogmi.
oares00 La Verità è eterna, e conoscere la Verità significa uscire dai limiti temporali umani: come dire che la religione è senza tempo, e per questo può sembrare statica. Riguardo il mondo di pace che tutti stiamo aspettando, esso è una promessa di Dio e non una conquista dell'Uomo; la pace viene da Dio come manifestazione della Sua gloria.
La verità è eterna ma bisogna prima conoscerla e interiorizzarla, farne sapienza umana, cioè va proprio conquistata come ha detto Dio: ricerca tutto e preserva il bene ... senza presumere di conoscere già tutto a priori.
Preferirei trovare un audiobook del libro "Storia della filosofia occidentale" di Bertrand Russell. Insuperabile, insuperata, opera di divulgazione della filosofia per tutti. Senza tante chiacchiere né autorefenzialismo.
Trovo il suo commento estremamente poco educato, nei confronti miei e di Severino. In primo luogo, infatti, non c'è nessun audiolibro: mi sentirei uno scemo nel leggere passivamente un testo filosofico rilevante come questo. Sto facendo, piuttosto, una introduzione, cercando di apportare, attivamente, dei contributi al testo, lungi dal riportarlo parola per parola. In secondo luogo, il manuale severiniano offre sicuramente una lettura audace della storia del pensiero, e sono d'accordo che altre storie della filosofia possano essere più equilibrate (per quanto l'illusione del manuale che parla da una non-prospettiva incontaminata è un'illusione che non han più nemmeno i ragazzini del liceo), tuttavia non si può certo fare del manuale russelliano un esempio di equilibrio: Russell, che ha scritto quel testo non per vocazione ma per motivi contingenti, ha messo assieme una filastrocca di opinioni in cui molti autori sono trattati con un ottuso menefreghismo che fa indubbiamente rimpiangere le forzature del testo severiniano.