Durante la lettura di Transiti mi sono sentito spesso confuso. Non capivo bene dove l'autrice volesse andare a parare e quale fosse poi la trama. Mi appariva un po' tutto vago, ordinario e poco interessante. Poi ho capito. Ho capito che la volontà dell'autrice non era quella di raccontare una storia letteraria, ma era quella di raccontare la vita che è fatta per lo più di emozioni indefinite, di giornate ordinarie e di eventi ben poco clamorosi. Un romanzo ha le sue regole, e il lettore si aspetta quasi che ogni personaggio presentato all'interno di un testo abbia una valenza (se compare un fucile, qualcuno dovrà sparare), e che ogni episodio sia simbolico e fondamentale per la storia. Nella vita vera però la maggior parte degli incontri che facciamo sono fugaci e gli sconosciuti che incontriamo in treno restano sconosciuti che non avremo modo di rincontrare ancora. Quanti sono, in fondo, i momenti di una giornata comune che meritano di essere ricordati? Un Libro che mi è mi piaciuto ma che non consiglio a tutti.
Di Svend Brinkmann ho letto “Contro il self help” è l’ho adorato! Fa tra l’altro un discorso sul recupero dello stoicismo meraviglioso e con una valenza sociale di gran valore, te lo consiglio vivamente
Bel video Ile! Ti consiglio di leggere anche "L'impero della polvere" di Francesca Manfredi e "Necropolis" di Tedoldi, ne hanno parlato sia Marco Cantoni che Gaetano. Mi piacerebbe molto sapere che ne pensi :)
Voglio qualcuno che mi guardi come Ilenia Zodiaco guarda il Sussurro del mondo! 😂🖤 Comunque la serie di libri: Grandi idee spiegate in modo semplice è davvero utile, io ho preso da poco quello sul femminismo.
Mi hai dato uno spunto per la prossima giocata di dungeons & dragons. Farò lanciare al mio mago l'incantesimo Desiderio per fare sì che Fabio Volo non sia mai esistito =D
Ciaoooo Ilenia❤️. Se hai tempo ti consiglio di leggere questi due libri di Alessandro Baricco : " Senza sangue" e " Tre volte all'alba". Sono due libri molto corti, (più o meno 100 pagine l'uno) e io li ho trovati davvero interessanti. Sia per le trame sia per il tipo di scrittura. Vorrei sapere cosa ne pensa una persona esperta come te, perché a me questi due libri sono piaciuti sebbene siano davvero particolari.
Secondo me un vero libro di linguistica è L'istinto del linguaggio di Pinker; Pullum ha questo grande impegno nella linguistica prescrittivista della sua madrelingua che difficilmente incrocia i filoni più moderni della disciplina
Ho appena terminato la lettura di un romanzo storico e sto ammirando da un'oretta buona la mia TBR lunga un chilometro - che comprende Transiti e L'invenzione occasionale. Nel tempo che ci metto a decidere da cosa iniziare quasi quasi potrei leggere un altro libro :P Tu come fai a scegliere davanti a tante possibilità?