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Purtroppo prima degli anni 60, c'era molto più da vedere a Teramo, che poteva essere davvero una città d'arte di tutto rispetto. Ma è stata letteralmente "stuprata" dalle amministrazioni che anno dopo anno, a colpi di picconate (di cui andavano così fieri da farsi ritrarre in foto da mettere in prima pagina sul quotidiano locale), hanno fatto più danni delle bombe: sono stati demoliti il teatro ottocentesco (demolito nel 1959), la fontana delle Piccine, la fontana di piazza garibaldi e di piazza caduti della libertà con il suo viale alberato , la pavimentazione romana del corso, spariti i due di coppe che incoronavano l'ingresso al corso, il Palazzetto del Credito Abruzzese e tanto altro è andato perso... che siano stramaledetti.
Hai ragione, infatti in Abruzzo e non solo tanti paesi negli anni 60/70 sono stati "depredati" da tante bellezze a favore di una cementificazione incontrollata
