Grazie Erica per questo video che avrebbe potuto tranquillamente essere lungo anche il doppio di così! Sei riuscita a dare una visione d’insieme accurata come tuo solito. Condivido totalmente le tue osservazioni e ti ringrazio perché avevo letto il libro tanti anni fa e grazie a te mi sono ascoltata con piacere anche l’audio libro.
Ciao! Video di questo tipo richiedono molto più tempo e impegno degli altri, ma proprio per questo fa doppiamente piacere riceve commenti come il tuo, perciò grazie mille 💖💖💖
Ti ascolterei sempre....sei bravissima... Il Conte è un testo avvincente che ha attraversato bene gli anni nonostante le sue imperfezioni. Come non amare l'abate Faria? Come non amare il giovane D'Antes pieno di speranza e di futuro? E poi l'intreccio delle vendette ad personam. Insomma un capolavoro. Buone feste di cuore❤🧡💛💚💜💜🎅🤶🧑🎄👼
Ciao! Purtroppo non conosco questa edizione, quindi non ti so dare un parere preciso. In generale però la mia esperienza (e non solo mia) con le traduzioni dei classici di Newton Compton non è molto positiva e talvolta, anche se sulla copertina trovi scritto "edizione integrale", non è detto che lo sia.
Io non penso che la vendetta sia fonte di riscatto per Dantes e non credo nemmeno che il messaggio di Dumas volesse essere questo. A mio parere l'autore vuole mostrare l'imbruttimento a cui porta la vendetta. Dumas vive solo per rifarsi dei torti subiti e non c'è spazio per altro nella sua vita. Diventa un solitario, una persona prova di affetti e arida. Solo sul finale si rende conto di ciò che è diventato e cerca di cambiare direzione per ridare senso alla sua vita.
Ciao! Grazie per il tuo parere: fa sempre bene mettere a confronto dee diverse, specie quando si tratta di interpretazioni letterarie 😀 D'accordo che la figura del Conte è solitaria e accecata dal perseguimento della vendetta, tanto da non vedere o sentire nient'altro (nel video parlavo del fatto che sembra quasi uno spettro o un vampiro o comunque una creatura non umana), ma è anche vero che alla fine del romanzo, nonostante lui abbia commesso degli atti orribili, abbia perseguito il male, ferendo e uccidendo anche persone innocenti, non subisce alcuna punizione, anzi, ottiene un lieto fine. E sì, al termine del romanzo perdona, ma è un perdono tardivo, dato che la sua vendetta è ormai interamente compiuta. Dunque, l'atteggiamento di Dumas nei riguardi della vendetta è perlomeno ambigua, dal mio punto di vista (questa interpretazione la sostiene anche Guido Paduano nella postfazione all'edizione BUR).