Dottore finalmente dice che anche le circostanze giocano un ruolo importante nella vita, Il che ovviamente non deve essere presa come scusa per non lottare più se ti è andata male una volta, complimenti il suo miglior video.
Studio ingegneria e ho l’ambizione che una volta finita possa trovare una buona posizione, in parallelo lavoro come Rider , un lavorò cosi detto umile (per altro non esistono i lavori umili, esistono i lavori umilianti) e amo girare la città e quella sensazione di donare un sorriso ai clienti per quei 10/20 secondi di contatto
Auguri Andrea, come si dice"Un sorriso costa poco ma vale molto".Ti auguro di riceverne anche qualcuno indietro che nella vita faccia bene anche a te. Nonna Antonietta.
Grazie Doc...a quasi 50 anni ( sic.)essere utili agli altri mi ha portato non solo ad essere felice , ma anche piu' rispettato ...e la cosa piu' incredibile è che non temo piu' i cambiamenti , soprattutto le sfide che ci pone sempre la società di oggi. Nonostante tutto, premetto che non sono un " Briatore", forse anche per un po' di fallimenti subiti...non mi ritengo uno spavaldo, ma rispetto le mie paure affrontando i miei errori a viso aperto e positivo e gli altri...rimangono di stucco, quasi imbarazzati ... meraviglioso .
Per me lei dottore è’ uno dei pochi che dice cose sensate o che riesco a comprendere ed ascoltare senza innervosirmi durante il discorso. Le stringerei volentieri la mano in segno di stima, lo faccio virtualmente . Buona giornata👍🏽
SE SOLO LA MAGGIORANZA DI NOI avesse ascoltato con molta attenzione questo Suo discorso caro Dr. Ongaro, le vite di tutti andrebbero molto meglio, ci sentiremmo più felici e soddisfatti, ci sarebbero più sorrisi, più collaborazione ecc. Lei ha gettato un buon seme, sta a noi coltivarlo e provare la gioia di raccoglierne i frutti. Grazie Dr. Ongaro, buona giornata!
Finché lavoravo e vendevo cose fatte da me ero molto gratificata dai clienti, casa pulita portavo serenità e aiuto alla mia famiglia Da quando sono invecchiata sempre costantemente ripresa perché ho meno forze fisiche. Demoralizzata mi sentivo inutile Poi duramente li ho ripresi almeno qualcosa è migliorato
Molto bello, uno dei pochi video in grado di dare una motivazione concreta a fare meglio in qualsiasi situazione senza dare giudizi su chi ha avuto più o meno "incastri" favorevoli, come fa il 99% dei formatori o dei "motivatori"
Sto cercando di scrivere un diario con le profondità..e poi portare valore al cambiamento.. grazie mille dei video.. è proprio ciò che cercavo per svolgere il mio servizio
Vero discorso giusto !! Ma quello che demoralizza ad sono i fannulloni che le aziende accettano negli organici per non avere contrasti ,mentre altri sono tartassati perché fanno il lavoro di chi non lo fa!! La guerra la fanno i soldati con morale alto ma , però a volte muoiono ! lavora e dai di più vedrai che a fine anno il tuo capo comprerà un'auto più bella !!
Faccio l'infermiera. Il primo lavoro in Uk, dove mi sentivo davvero parte integrante di un team, dal punto di vista professionale ovviamente. Ognuno aveva il suo ruolo ed il suo carattere. La sentivo, si, come una missione, mi sentivo utile. Di certo, ero arrivata a lavorare un po' troppo, in termini qualitativi, e ciò non sempre è stato riconosciuto. Tornata in Italia, qui mi prendono in giro e ridono di me all'inizio, perché sono "ingenua". Capisco che dedicarsi troppo qui porta a zero riconoscimento, o al riconoscimento solo con le parole, da parte dei colleghi "amici". Anche l'ostilità di alcuni colleghi si è fatta sentire parecchio, perché sembravo una che voleva sapere tutto, invece volevo solo lavorare serenamente e senza troppi freni. Ad ora, sono insoddisfatta del mio lavoro. Non trovo qui in Italia il rispetto per l'unicità della persona, bisogna essere tutti omologati. L'unica che apprezzerebbe il mio entusiasmo è la capa, salvo poi ricambiarlo con ferie cancellate e permessi non concessin, turni che escono cinque giorni prima dell'inizio di quel turno. Almeno all'estero da parte dell'azienda le regole erano rispettate; in Italia purtroppo gli smacchi sono tanti. Non significa che io per ripicca lavori male, però è anche vero che se dai tutto gratis, qui i pochi diritti te li tolgono. All'estero invece le regole erano rispettate, anche da parte dell'azienda, che non era mai dura con il personale (entro certi limiti). In Italia vedo altri problemi. Se si vuole dare sempre di più (perché con una contrattazione si arriverebbe là, a spremere sempre di più il dipendente) si sa che è tutto gratis. Non lo trovo affatto giusto (a meno che non si sia ricchi e dello stipendio non ci importi). Non sono d'accordo col fare sempre di più a prescindere. Forse, nell'ottica di cambiare lavoro, allora si. Ma non ha molto senso. Il servizio che rendo ai pazienti non sarebbe buono come il servizio che dovrei rendere ad alcuni colleghi e capi, se volessi fare intendere che faccio io mio lavoro per vocazione, qui in Italia. Non ce n'è la cultura, e i mezzi sono scarsi, per potere fare tutto. Quindi non trovo applicabile la sua teoria nel mio lavoro, proprio perché capisco benissimo il significato di ciò che dice. Non ci sono basi solide, bisognerebbe ripartire da zero dal paziente. Essere molto più pragmatici e meno filosofici, creare regole a tutela dei meno furbetti. In molti ambiti, ad esempio quello scolastico, ci sono dirigenti con molti masters, che hanno acquisito ruoli importanti perché positivi e "istruiti"; ma dei problemi della segreteria di una scuola, non riescono a capire un bel nulla di niente, e non sono di nessun aiuto, se non di danno!!!! Quindi, proprio no. Non certo nel mio ambito. Sarebbe assolutamente fuorviante e un atto di estremo individualismo che metterei in atto per mettermi in mostra, trascurando molti aspetti pratici di cui ora, grazie alla mia diligenza, mi occupo. Queste teorie secondo me si applicano a lavori dove c'è una buona organizzazione fin dalle basi, e dove c'è il rispetto reciproco tra colleghi/colleghi e azienda/ dipendenti. Che in Italia vi sfido a trovare. Con la pura teoria si creano ambienti e personalità che hanno molto di fasullo; all'estero il superiore si occupa davvero del rispetto verso e tra i suoi diretti sottoposti. Non finge, non ricatta normalmente, come mi è successo in Italia ("hai troppe paranoie", mi è stato detto da chi non ha problemi a cambiare le regole a suo piacimento, con molta istruzione teorica, ma zero competenza pratica e zero empatia). La positività estrema può esserci solo se ci sono le basi per un'evoluzione, e se non si ricevono calci. La coerenza deve essere da entrambe le parti..
Anch'io non avendo studiato devo fare l'operaia. Una volta pensavo che ogni lavoro è utile ugualmente, oggi mi rendo conto che con un titolo di studio potrei avere avuto di più. In tanti anni di fabbrica posso dire che con gli operai a volte c'è molta solidarietà. Quando una persona va ad esempio da un medico tutti vogliono andare. I tutti gli ambienti che ho frequentato non sono mai stata ne preferita ne agevolata. Non sono un tipo ruffiano, e dico quello che penso. Mi arrangio il più possibile, non credo che le mie reali potenzialità interessino a qualcuno. Concordo che a volte è una questione di fortuna. Molte volte occasioni andate male a causa di circostanze sfortunate. Desidero comunque rimanere una persona onesta e sincera. E dico quello che penso. Poche sono le persone che mi apprezzano ma vedo che quelle poche sono persone di qualità
Spero di aver aderito pienamente a quello che viene detto in questo video anche perché ho lavorato come ostetrica fino a maggio quando sono andata in pensione.
Mi hai appena aperto una "illuminazione" proprio in un momento di difficile scelta: il ritorno ad un lavoro impegnativo e che vedevo come stressante, dare risposte su due piedi a persone al telefono, anche in inglese... questo vederlo come un servizio cambia molto la prospettiva in cui vedo le cose adesso
Il problema principale, oltre alle numerose falle nel sistema organizzativo, è che proprio chi ha voglia di lavorare ed è gentile è un ottimo bersaglio di mobbing/bossing. Parlo per esperienza diretta, non è il lavoro in sé ma l'ambiente tossico in cui mi trovo che mi condiziona. Se ci sono video a riguardo, sarei interessata. Grazie per gli spunti.
Confermo...nelle aziende di oggi vige solamente malcontento e negativita...percepisco subito facendo l autista in che azienda entro....frustazione e mancanza di voglia generale....per fortuna io cerco di non essere cosi
Un lavoro faticoso. (Anche pericoloso)....che non ti lascia tempo per le relazioni sociali... ....nessuno spazio per la cultura...l'arte...i concerti...o semplicemente andare a nuotare nel mare....un piacere elementare come ballare....tutto quello che rende la vita degna di essere vissuta... solo il tempo necessario per crollare sfinito come un animale da soma....e si ricomincia a lavorare....
Se fai un lavoro che ti piace arivera il giorno che non ti piacerà più mentre se fai un lavoro che non ti piace più impari e diventi abile più ti piacerà
Per me va bene il lavoro svolto fino ad oggi ....sono contenta Ma per essere veramente in autonomia bisogna cambiare tra part-time e full time ... ecco il qualcosa in più nel mio migliorare la professionalità e con un po' di missione
A me piace il mio lavoro. Ma i turni mi stanno massacrando e quando faccio la notte sto via di casa per 16 ore, e ho un figlio piccolo. Lo stipendio ovviamente è basso, ma non sarebbe un problema, sono gli orari e le situazioni che lo rendono difficile a portare avanti per anni. Per me è una missione ma non credo che debba andare a discapito del mio benessere e di quello della mia famiglia
Io non sono d'accordo con l'idea del lavoro come missione. Perchè anche se l'idea di partenza è giusta, cioè "ama il tuo lavoro", da qui a passare a "vivi solo e unicamente per il lavoro" è un attimo. Specie nei maschi praticamente fanno del lavoro una ragione di vita, non esiste più nulla oltre il lavoro. Non tutti ovviamente, ma molti. Sicuramente quelli che ho conosciuto io.
Da un lato condivido il tuo punto di vista, dall’altra “ni”, e ti spiego perché. Un conto è amare talmente tanto il proprio lavoro da farne una ragione di vita, un altro è tuffarsi nel lavoro e rifugiarvisi per sfuggire a delle problematiche (solitamente di tipo famigliare); in entrambi i casi bisogna tenere in considerazione che partner e figli ne risentirebbero fortemente. Poiché però non siamo tutti uguali, ognuno di noi ha appunto la sua “missione personale”, e c’è chi è giusto si dedichi alla propria realizzazione lavorativa, anche a scapito di tutto il resto (e scrivo a ragion veduta, provengo da una famiglia di maschi stakanovisti workaholic).
Un coching definitivo per avere un metodo a 360 gradi con i clienti ma che pure ha lavorato su Me stessa nello scopo e missione di vita con uno sbocco professionale che da' opportunità....e una coppia stabile... che con il tempo e intimità...si definiscono
Sono d'accordo ma se non ti ci trovi con nessuno nell'ambiente li, se ogni volta che dici qualcosa non é rilevante la tua opinione, io ero così ma i colleghi i capi di dove sono mi hanno bocciato tutto, è normale che uno poi perde interesse.. Infatti anche io la penso come te pero la cosa più importante é circondarti anche dove lavori di persone che ti supportano
Buongiorno. Personalmente sono interessato dalla psicologia e dall'allenamento, in parte anche dall'alimentazione. Amo anche la professione del barista ma sono in conflitto col fatto che il barista venda alcool e caffeina, che, specie il primo, non è affatto salutare, tuttavia lavorare colle mani è una cosa che amo, forse perché il mio corpo l'ho sempre usato poco. Per quanto riguarda il discorso del coaching e della psicologia, non so se sarei in grado di svolgere il lavoro, visto che temo di andare in burn out a stare sempre a contatto colla sofferenza altrui, per essendo molto sensibile ed empatico, e avendo già sofferto molto nella mia vita personale...
Un po' la salute Un po' part-time Mi rendo poco indipendente Ma tra carriera scolastica e lavorative sono contenta E con un po' di missione e tempo si può cercare di migliorare i rapporti con tutta l'organizzazione... dove si può Anche amicizie e relazione che frequento sono Ok Tutto sommato mi reputo fortunata e si cambia stile di vita...ma non cambio vita delle radici colori e odori dell'adolescenza
Pontificare dall' altra parte del web è molto facile. Ne riparleremo quando sarà costretto come il sottoscritto a fare un lavoro su turni festività e servizi notturni compresi per la bellezza di 900€. Ora mi domando, al di là di tutti questi discorsi filosofici, come può una persona essere felice, sentirsi utile, fare del proprio lavoro una missione, etc con una paga che non ti consente neppure di sopravvivere in maniera decorosa? Aggiungo comunque che sono sempre stato una persona volenterosa disponibile all'auto perfezionamento e nonostante tutti i corsi di formazione fatti seguiti dai cv nessuno mi ha dato la possibilità di un lavoro più gratificante ( ed anche meritato) rispetto a quello attuale. Un conto è parlare da coach ed è quindi facile parlare di missione poiché si fa un lavoro che piace e per cui si è studiato, cosa diversa invece se si parla da una posizione completamente diversa dove tutti i giorni sono subisci pressioni ed umiliazioni per un salario che non rispetta neppure l'articolo 36 della costituzione.
Lo so che al lavoro la maggior parte della gente si trova male Ma per risorse umane e professionista della salute Si può cercare di capire e osservare ciò che succede Una vita più soddisfacente Il senso di missione aiutare gli altri
Fidatevi che a un certo punto quando vedi raccomandati, figli di parenti e leccaculo che ti passano davanti facendo meno di te la voglia viene meno . Se il sistema non è meritocratico e non ci sono prospettive di crescita professionale ad un certo punto tutto si appiattisce e si limita a un attività che dobbiamo svolgere obbligatoriamente x guadagnarci lo stipendio. La situazione economica di oggi poi non per.ette nemmeno la possibilità di cambiare lavoro....se ne hai uno te lo tieni stretto e basta. Consiglio a chi è più giovane di me e non viene da una famiglia benestante di emigrare il prima possibile.
Mi dispiace che lei abbia avuto delle brutte esperienze in merito, ma mi permetto di portare una testimonianza che dimostra che si può essere felici e gratificati nel proprio lavoro anche se non si è “figli/parenti/amici di”. La mia famiglia è contadina, non ho avuto raccomandazioni per il mio titolo di studio e per il lavoro (rigorosamente da dipendente) che svolgo. Non ricevo bonus per la meritocrazia. Mi sono trasferita in un’altra città senza un soldo. Lavoro da 8 anni e vivo da sola. L’anno scorso ho cambiato lavoro. La corsia preferenziale esiste anche nella mia realtà attuale e francamente, credo sia utopistico aspettarsi il contrario. Questo non significa che io condivida come va il mondo, ma non mi immusonisco per in fatto di non avere gli stessi privilegi di altre persone. Filippo dà ottime strategie per affrontare la vita al meglio a 360 gradi, anche gratuitamente qui su RU-vid. Provi a mettere in pratica. Non ha nulla da perdere, solo da guadagnare.
Ho già sperimentato ciò che dici, ma quando i colleghi ti tradiscono e si approfittano di te, mi sono pentita amaramente e mi sono chiusa nel mio orticello. Non vale la pena nel senso che ci si rimette
Di più, quello che tu hai appena descritto, non è una soluzione, ma una lamentela, e soprattutto l'atteggiamento che tu hai assunto si incastra con la dinamica che hai vissuto, la dipendenza. Non serve a nulla. Hai donato il tuo potere di azione agli altri. I tuoi colleghi non sono i tuoi genitori, che ti devono accontentate. Ma degli agenti, degli attori della dinamica lavorativa. Quindi dei tuoi pari. E i valori, si mantengono a prescindere delle delusioni. Perché non hanno natura utilitaristica, ma di guida!
serve avere saccenza però per poter dare per scontato di poter essere di aiuto,la mia paranoia mi blocca in quanto sono convinto di non sapere niente anche se so
Quindi meditazione da Selene William .....libro in profondità per diario... allenamenti e nutrizione in palestra da personal trainer..i tanti video mi aiutano a dare un filo di senso al percorso di crescita e cambiamento
Il problema che spessoa seconda nel lsvoro si riversano nevrosi di chi ti paga invece che vivere la vita serenamente. Faccio un esempio io sssisto madre e figlia, la madre è tranquilla la fihlia che ha una disabilità e canmina con il deambulatore mi chiede delle cosr assurde perchè ha la fobia di cadeee onammalarsi. Poi ho unsegnato a scuola nelle medie, si fa tutto a prrndrrsela per stupide regole poi non si fa nessuna educaziine, il sesso è un tabù per cui se trovi un bsmbino che guarda cose scabrose o dice cose oscene non puoi coglier l'occasione per fare un po di educazuone sentimentale che nrssino fa eper poi trovare le risposte sbagliatecsu iinternet. Se ne parli con un linguaggio adatto ti sbattono fuori dalla scuola e le mamme insorgono perche i loro figli dono santi e nati dallo spirito santo, non lineducano loro e non possiamo dsrlo noi. Prifessori che hsnno gli alunni come amici su fb e ci parlano come alla pari e come se fossero adulti. Che contradizione!!.. Non si puo educarli, l unica educazione pdrmessa è non stare innoiedi, vai a posto, ascolta e non urlare e badta.. Non andaee a prendere l'acqua all'automatico perchè la regola non lo pernette. Se uno si Dimentica l'acqua non può andare ne la bidella a prenderla e ne la prof. Devono stare seduti anvhe durante la ricreazione. Peró posdono se son furbi di nascosto gusrdsrsi porno e sesso a casa tanto nessuno ne vuole parlare con loro e educarli veramente, perché" le buone madri non parlano di sesso e sentimenti ai figli" cosi devono fare le prof. E come crescono? Il lavoro è pieno di frustrazioni e regole stupide fattevper seguire convenzioni religiose e personali d chu ti paga
Be poi ci sono le persone come me, che non hanno lavoro, perché nessuno li assume, che razza di servizio posso fare se nessuno, ripeto nessuno, mi fa lavorare?????
Da adulti si può crescere spontaneamente? Il giardiniere rende tutti uguali.....e essere originale e creatività fa' dire chi te lo fare? Fa perdere qualche persona ma rende il cambiamento in incastro desiderato con tirocinio....ma soprattutto passa l ingannevole paura di non essere all'altezza...sia professionalmente che privato .... servizio sulle madri ma anche occuparmi di me stessa psicofisica