Ferruccio Valentini ci racconta la sua attività di raccoglitore di erbe spontanee ed officinali nella Val di Tovel. (Intervista a cura di Gabriele Desiderio - gabriele.desiderio@unpli.info)
Un uomo semplice, schietto, trasparente e umile, che ha conosciuto la povertà e la fatica, l'odore dei fiori, del bosco e del letame. Un figlio della Terra
Fortunato chi si puó godere la natura vivere grazie a essa raccogliendone i frutti, arricchirsi di una conoscenza primordiale, evitando al contempo questo mondo marcio pieno di invidia e gelosia, che non fa altro che estraniarci da chi veramente siamo. Un abbraccio a questo carissimo signore e alla sua infinita conoscenza.
Io sono un ragazzo che voglio fare il suo stesso stile di vita! Infatti vorrei imparare la conoscenza di tutte le erbe, dalle curative a quelle da mangiare... E vorrei imparare tutto ciò che serve per orientarsi e vivere al meglio in questo posto incantato! ... Vorrei prendermi due settimane di ferie per vivere insieme a lui di inverno, per capire se può essere una cosa fattibile per me! ...
buona la renetta...e poco zuccherina, farinosa...nel parco nazionale di abruzzo ho trovato pruni, mele, pere, cerase...tutte selvatiche, cioè gli antenati delle attuali specie, hanno più principi attivi. Le chiamano melelle , cioè piccole mele, dell'orso, sono buone cotte e senza acqua esce un profumo
La domanda è spontanea: come può l'uomo aver riconosciuto nel passato, senza la conoscenza della chimica, le proprietà di centinaia di erbe?ovvio con la sperimentazione empirica e molta ma molta suggestione.Si ci sono specie che danno risultati, ma il resto.......