Ciao! Sono una delle tante persone che ti aveva chiesto di trattare questo argomento, e non posso fare altro che dirti grazie! Condividerò questo video a tappeto 😂 Comunque assurda la storia della querela... Diciamo che ci hanno provato!
Grazie Beatrice. Posso solo ringraziarti immensamente per l'onestà intellettuale che dimostri ogni volta nell'esporre certi temi "caldi". Come sempre, credo fortemente che stia a noi pubblico/lettori scegliere la fonte da cui attingere. Ti ringrazio per la responsabilità che porti e che in qualche modo ci restituisci grazie alla divulgazione che fai.
Felice di aver acquistato il libro a suo tempo, mi spiace solo di aver contribuito a pagare il tuo avvocato e non la tua meritata vacanza! Grazie sempre, ti riaspetto a Napoli ❤
Ciao, Beatrice. Come sempre sei precisa e corretta. Mi ricordo che dopo aver letto il "Trucco" ho provato una certa perplessità nei confronti di alcuni creator della "beauty community", intenzionati a non utilizzare i prodotti di alcuni brand. La motivazione era che se il brand utilizzava la sperimentazione animale per inserirsi per esempio nel mercato Cinese, allora, secondo il punto di vista di questi creator, il brand non era cruelty free, anche se i prodotti acquistabili in Europa lo sono. Capisco che possa essere una presa di posizione per sensibilizzare sul problema e arrivare a modifiche normative. Ma nel frattempo si rischia di trasmettere un messaggio fuorviante, lo spettatore di questi contenuti beauty può credere davvero che alcuni prodotti sugli scaffali siano testati su animali.
Ciao, io sono una di quelle persone e posso parlare a nome di tuttə: non lo facciamo per "sensibilizzare" ma perché non facciamo distinzione fra un animale europeo ed uno asiatico. Chi è contrario alla sperimentazione dei cosmetici sugli animali lo è perché la ritiene una pratica barbara e inutile. Io ho visto come vengono svolti alcuni di questi test e francamente non capisco come si possa accettare una simile crudeltà per possedere un rossetto, uno shampoo, un detergente per i pavimenti. Inoltre (e qui parlo solo a nome mio) nutro una viscerale avversione per chi si mette una maschera in viso con su scritto "io sono una bella persona" dichiarandosi contrario ai test su animali (dove questi sono vietati) ma non si fa scrupolo a permettere vengano effettuati dove richiesto, pur di far cassa.
@@curlykaty_crueltyfree7616 hai ragione, spero veramente nella condivisione globale della normativa come quella europea, per la quale è vietato da più di dieci anni testare i cosmetici e i loro ingredienti su animali. Noi possiamo con relativa disinvoltura acquistare in Europa, sapendo che quei prodotti, anche se non è scritto, sono cruelty free. Non è la stessa cosa in Asia, al momento.
Cara Beatrice ho comprato il tuo libro "Il trucco c'è e si vede" e mi si è aperto un mondo! Finalmente ho compreso tante cose, ho risolto tanti dubbi! Grazie! Stranamente questo libro mi era sfuggito, mi sembrava di aver acquistato tutti i tuoi libri e invece... ottimo! Grazie! ❤❤
Ciao Beatrice! Complimenti, i tuoi video sono sempre super interessanti! Non so se rientra nella cosmetica, ma ultimamente va molto di moda l'epilazione laser o a luce pulsata su cui però si sa molto poco. Se decidessi di approfondire questo argomento sarebbe bello ascoltare un tuo video! Baci!!
Non è molto di moda... Ultimamente. Nel senso che è da almeno 15 anni che pure in Italia te lo puoi comprare e fare a casa. Prima solo dall'estetista. Quindi, "ultima moda" non direi
Credo anche che dietro agli appelli sensa senso, oltre "all' ignoranza" (nel senso che non vanno banalmente sui siti ad informarsi) anche una buona quantità di sfiducia nei confronti degli enti e organi regolatori in genere
Grazie Beatrice, attendevo con ansia questo video perché, come in tutti i tuoi video, racconti sempre qualcosa di nuovo anche a chi ha già letto i tuoi libri (che ho ascoltato con piacere in aereo grazie a Audible). Volevo metterti al corrente di una mia recente scoperta che potrebbe essere interessante approfondire, sempre in ambito "Convinzioni social". Il principio ricorda molto quello dietro alle liste del boicottaggio che hai citato nel video. So che hai già fatto un video sulle acque micellari, ma questo aspetto non penso tu lo abbia già trattato (forse anche perché il trend social è, credo, più recente rispetto all'uscita del video), oppure me lo sono perso io. E' da un bel po' di mesi, ormai, che impazza la teoria che le acque micellari vadano risciacquate, anche quelle dove la confezione menziona a chiare lettere "Non serve risciacquo". Sembra che se non lo fai, ahinoi, la pelle sarà irrimediabilmente rovinata! Ora, se c'è una cosa che ho imparato grazie a te e altri divulgatori, è proprio che le etichette sono importanti. Perché mai un'azienda colosso del settore dovrebbe garantire l'efficacia del prodotto senza uso di acqua, con il rischio che i consumatori si rovinino la pelle e gli facciano causa nel peggiore dei casi, o comunque sconsiglino il prodotto nel migliore? Ecco, sembra che tutto sia partito da una TikToker che, soffiando su un dischetto di cotone imbevuto di soluzione micellare, abbia visto che - ohibò - FA LA SCHIUMA. Eh grazie, la micella come sappiamo (grazie a Beatrice) è al pari di un sapone. Con un pizzico di scientifichese usato a caso, si è quindi sparsa la voce che se un prodotto contiene tensioattivi, allora VA RISCIACQUATO. I tensioattivi sono il nuovo dimeticone, che a sua volta era stato il nuovo olio di palma 😂 Se vuoi farti una risata, fatti un giro tra queste guru del beauty :-) ru-vid.comy9OUVgI1u6o?si=xllHUg_yD9GGFihU
Sulle salviette concordo semplicemente perché avendo la pelle sensibile e con rosacea devo evitare troppo sfregamento sulla faccia (Mi riferisco al video linkato)
In realtà no, io la prima volta che ho sentito che l'acqua micellare vada risciacquata è stato molto prima, più di dieci anni fa sul forum di Lola. Non ti so dire se la cosa fosse ancora antecedente, comunque veniva giustificata, non so quanto a ragione o quanto a torto, con il fatto che i tensioattivi, se lasciati sulla pelle, potessero essere sensibilizzanti.
@@m_xxmm Neanche a me piacciono personalmente (senza nessun disturbo particolare, preferisco prodotti che richiedono meno sfregamento), ma non mi sognerei mai di fare un video in cui propongo il "giusto" modo di fare le cose, come se fare diversamente fosse universalmente un male per la salute.
@@lalla248 Mi ricordo del forum, ma non avevo mai visto un interesse così elevato per il tema come sta succedendo di recente. Riguardo alla "motivazione" di Lola, questo è esattamente quello che intendevo con scientifichese. Esistono diversi tipi di tensioattivi, alcuni più o meno irritanti per natura, indipendentemente dal risciacquo. Non ha senso demonizzare l'intera categoria o alimentare leggende metropolitane utilizzando il termine tensioattivo in modo generico, senza specificare di quale tipologia stiamo parlando, perché in questo modo si crea un'inutile fobia verso certe tipologie di prodotti, ma soprattutto si rafforza la convinzione che l'etichetta di un cosmetico possa mentire, o comunque non vada presa sul serio.
Boh, per me nel video sei stata chiarissima, perciò o ho capito tutto o non ho capito nulla😄! Poi: penale o civile poco cambia ai fini di capire il tema del video; se mentre spieghi trovi spunti per ricordare i tuoi libri mi sembra più che comprensibile, si può ascoltare il video senza essere obbligati a correre dopo in libreria.
Grazie per questo video! Un punto cruciale è proprio quello che hai citato: la sperimentazione animale è una spina nel fianco anche per chi la fa, o meglio, deve fare. Nell'immaginario comune ho notato che si pensa alle aziende sadiche che non vedono l'ora di sperimentare sugli animali. Io, da chimico computazionale, non ho a che fare neanche con le molecole dal vivo, figuriamoci con gli animali. Però nel mio corso di dottorato in Medicina Traslazionale ho seguito un corso sulla sperimentazione animale. Il tema è veramente complicato su tutti i fronti. Alla fine del corso, però, abbiamo fatto una simulazione di richiesta al Ministero per l'avvio di un progetto che coinvolgeva animali: un inferno dal punto di vista burocratico, economico, legislativo e penale (com'è però giusto che sia). Speriamo solo di trovare al più presto alternative altrettanto valide.
Non fai quel lavoro se non riesci a sopportare l'idea di un animale testato. Semplice. Non fate gli angeli santi che poverini non dormono la notte per la sperimentazione
Tre anni fa ho deciso di evitare di usare cosmetici testati su animali, li amo quasi più degli esseri umani e mi è sembrata una scelta ragionevole sopratutto visto che si parla di cosmesi e non di medicinali salvavita. Ho quindi rinunciato a diversi prodotti che amavo e che performavano decisamente bene sulla mia pelle di cinquantenne. Aspettavo questo video, immaginavo che dietro al cruelty free ci fosse un mondo dietro e non sono rimasta delusa. Ritornerò ad utilizzare i miei amati prodotti sapendo che non contribuirò a far male a nessuno🙂
Anche io avevo fatto la stessa scelta, ma in seguito alle accurate informazioni raccolte dalla dottoressa Mautino nei suoi libri (e dopo altre mie ricerche) ho capito che il bollino cruelty free è puro marketing. Perciò sto utilizzando i cosmetici indipendentemente da eventuali certificazioni, ma solo badando alla performance sulla mia pelle
Purtroppo si leggono spesso dei commenti online e non solo su questi temi, che fanno cadere le braccia per l'ignoranza e la mancanza soprattutto di volontà di informarsi davvero.
Io ti ascolta da anni ,ti adoro ,3 vorrei se puoi trattare una tema un po' delicata per quando riguarda a i integratori , che mi sembrano grande bugie per svuotare le tasse della gente , ho fatto per la fibromialgia , per il colesterolo , che non lo so per che e un po' altina , e non mi hanno fatto niente , centinaia di euro buttati e ho ricevuto solo bruciore del stomaco .❤
Assolutamente contro la sperimentazione animale per i cosmetici. I cosmetici non sono necessari alla nostra vita, se voglio comprarmi un mascara è solo per un mio capriccio. E non mi va affatto bene che per un mio capriccio ci vadano di mezzo altri animali totalmente innocenti e ignari.
Tutto giusto ma manca un dato fondamentale: non esistono attualmente fonti certe documentate circa la questione della sperimentazione in Cina, esistono solo "voci" provenienti da bloggers et similia. Quindi fin tanto che non ci saranno fonti certe, io continuerò a ritenere non veritiere queste voci. Pertanto ritengo sia corretto affermare che se un prodotto viene testato su animali in Cina non è possibile considerarlo Cruelty free
E mi spiace ma con l’ultima frase dimostri di non avere proprio capito il punto. Nessun prodotto che compri qui può essere testato in Cina, a prescindere dalla legge cinese. Perché c’è una legge europea che lo vieta. Dai, su, diamine
Grazie Beatrice per questa informazione, ma resta il fatto che io non sono un topo, infatti, i glycoly sintetici: propylene glycol, butylene glycol e suo cugini stretti provenienti a basso costo dai paesi asiatici, mi fanno molto male, mi rinseccano e mi irritano le vie respiratorie, perchè quando me le spalmo sul viso, poi col calore o esterno o della pelle evaporano, e me le ritrovo nella gola ed anche nel naso. Prima venivano usati come eccipienti, dose infinitesimali, ora li utilizzano come riempitivi nei cosmetici. Mentre il caprylyc glycol ed il propanediol che provengono da fonti naturali non mi arrecano alcun fastidio.
@@divagatricePuò darsi, ma a molti svapatori il Propylene glycol procura forti irritazioni alle vie aeree, e ciò lo puoi trovare scritto in rete, e l'hanno dovuta sostituire con la glicerina. Quindi esiste l'allergia a tali glycoly.
@@larosadeiventi2392non mi sembrava che stesse parlando di allergie nel commento precedente. Se è un'allergia a una specifica molecola, ovvio che basta eliminare quella molecola lì. Ma il discorso su sintetico/naturale che cosa dovrebbe c'entrare? Le allergie alle cose "naturali" sono le più frequenti in assoluto
@@divagatrice Su questo ha ragione, sono milioni gli italiani allergici ai pollini che sono naturalissimi, ai crostacei etc., mentre io sono allergica proprio a questi glycoly sintetici che si riscaldano sulla pelle, specie in estate, e me li devo svapare per forza, anche se non svapo, ora li stanno mettendo come riempitivi al 3° posto Inci, non solo nei cosmetici, ma perfino in alcuni profumi commerciali famosi e quindi non le dico la noia per fare slalom tra i prodotti.
Video preziosissimo... Io sono contraria alla sperimentazione animale (non solo perchè sono vegana, ma anche perchè sono organismi diversi da quelli umani e non so quanto le reazioni causate dagli esperimenti possano essere simili a quelle di un organismo umano), ma questo video mi ha illuminato sul tema che mi pare potrebbe essere trattato con più buon senso e informazione dalle associazioni animaliste e correnti affini. Vanno a creare malcontenti anche dove non ce ne sarebbe bisogno. Quindi grazie mille. 😻💗 Ho messo nella lista dei preferiti di A*****n (non so se posso nominare il sito) tutti i tuoi libri. Appena entro a fare degli acquisti, ne prendo uno sicuro. Gli altri verranno a seguire ^^
Ti assicuro che nelle sperimentazioni non ci sono degli sprovveduti. Esistono grandissime somiglianze con la biologia dei tessuti animali. Esistono delle vere e proprie "classifiche di somiglianza con l'uomo" in base al tipo di studio da intraprendere. Poi i dati relativi agli animali vengono "riformulati" sulle caratteristiche umane. Esistono anche test, su tessuti umani. (Ho studiato chimica farmaceutica).
Se ti può interessare, io sarei favorevole. Non sono una criminale né godo nel torturare nessuno, ma lo vedo come un male necessario. I test "alternativi", fatti con pelle finta o con test virtuali del cavolo, sono DECISAMENTE più lontani di quelli fatti su altre pelli (animali) A titolo informativo, proprio perché lo chiedi, ci sono molti animali che hanno un sistema SIMILE al nostro. Il più conosciuto è ovviamente il nostro "cugino prossimo" scimmia. Ma anche il maiale è molto simile.
@@Mikichan85 "un male necessario" stride molto col fatto i cosmetici NON SONO NECESSARI alla nostra vita. Sono capricci. Per un capriccio stiamo autorizzando un male.
@@Camilla-t9c infatti io abolirei i cosmetici. Ma se tu avessi visto il video, lei spiega che anche i detersivi, saponi e dentifrici sono cosmetici. E a casa mia, lavare la casa, gli abiti, farsi una. doccia e lavarsi i denti sono indispensabili. Evidentemente per tu no.
Io sapevo che la Cina avesse tolto L’obbligo di test su animali solo sui prodotti cosmetici venduti online infatti alcune case cosmetiche hanno eliminato i prodotti nei negozi fisici. È vero? Intendevi questo quando hai detto che ha tolto l’obbligo?
Non c'è una legge che la vieta. Gli ingredienti per i detersivi stanno sotto al Reach, quindi i test su animali possono essere fatti, se non ci sono test alternativi validi
È stato fatto tanto per gli animali però non è stato fatto molto per la provenienza di alcuni ingredienti che non è per nulla etica visto lo sfruttamento che c'è dietro.
Una cosa alla volta, dai. Altrimenti c'è sempre qualcosa di più importante e il risultato è che non si può discutere mai di niente. Qua sotto parliamo di test sugli animali. Poi quando farò un video sulla provenienza delle materie prime (soprattutto minerali) parleremo anche di quello. Manteniamo pulito lo spazio pubblico di discussione, grazie
io so che ci sono diverse aziende come la procter, la jhonson e uniliver che tutt'ora per qualunque cosa , non solo cosmetici , testano su animali eccome, e che in cina c'è l'obbligo de test sugli animali. Poi non so se le cose siano cambiate ultimamente. Il fatto che la cina venga stigmatizzata penso sia anche a causa del loro trattamento degli animali in generale. i vari festival dove mangiano cani uccidendoli e scuoiandoli vivi, per esempio, non da un buon immagine del paese a chi ama gli animali. io ho studiati cinese, giapponese e coreano, amo questi paesi, ma il trattamento degli animali è molto discutibile, e di conseguenza questo probabilmente si riflette sulla cosmesi.
@@divagatrice non volevo mettere in dubbio la tua autorità in questione, semplicemente si trovano moltissimi articoli che parlano della Cina e del fato che se non testano su animali i cosmetici non sono ammessi. Anche quelli che in occidente non testano , là sono obbligati a farlo. poi saranno fake news.
Aspetta @@mina_ophelia.Moonbeam , o sono fake news o non lo sono, ti pare? Quali articoli e da che fonte vengono? La unilever è un gruppo di molte aziende, alimentare, cosmesi, pulizia etc; hanno anche aziende che producono detersivi, quindi sottostanti un regolamento non di cosmesi.
@@mina_ophelia.Moonbeamscusami eh, ma Beatrice è una scienziata e ha verificato montagne di fonti e di leggi prima di scrivere e divulgare e te ne esci con “io so che…” perché hai letto degli articoli presi a caso su internet, su siti non affidabili?!
Si, come anche negli Stati Uniti, in Giappone, Corea, Emirates, eccetera. Non possono però vendere i cosmetici con quegli ingredienti qui. Lo ho spiegato nel video precedente
Non trovo un paio di miei commenti...Posso capire il secondo,che essendo una risposta,tra altre,ad un commento non proprio inerente all'argomento,può essere che nel tempo volutomi per scriverlo e spedirlo,tu intanto abbia cancellato quel commento,ma il primo,dove ti ringraziavo(seppur iniziando con"E la Cina!!??)...🤔?Vabbe,avrai frainteso,succede😅 Ps:ora ho trovato quello in risposta 👌
@@divagatrice Forse quando l' avevo spedito ho avuto un calo di connessione ed è finito chissà dove(spesso m'accorgo di avere commenti solo se controllo sotto i video o se controllo su creator studio 😅). Comunque nel commento invisibile ti ringraziavo perché,avendo riletto il tuo capitolo sul Cruetly-Free(nel mentre che ti ascoltav),non avevo ben compreso proprio il paragrafo sulla Cina,che invece alla fine del video,mi è stato più chiaro...come se mi avessi letto nel pensiero 😄
Aggiungo che possono avere anche ingredienti testati dopo il divieto. Proprio per le deroghe di cui parlo nel video. Vedi henné che trovi tranquillamente con il bollino cruelty free ma che è stato oggetto di test su animali dopo il divieto
Formalmente non possono farlo. Se lo fanno rischiano una multa. Ma se ci fai caso anche il cruelty-free non dice davvero di essere cruelty-free. Si limitano al simbolo e a qualche frase generica. Questo perché quando avevano usato la dicitura “non testato sugli animali” avevano preso una multa
Il problema è che magari io posso possedere un azienda in Europa e una in cina o america che vende solo li con altre regole quindi eticamente non è detto che un gruppo aziendale sia etica in tutto il mondo 😢 sicuramente noi in Europa abbiamo fatto tanto
Complimenti per il video. Non c'entra niente, ma ho letto su una busta di crocchette per cani contenente sottoprodotti della carne, che era cruelity-free...mah...
@@giuliacrespi8425 io semplicemente non capisco la dicitura "cruelity free" in un prodotto contenente una percentuale di carne, ovvero prodotto dalla macellazione di animali. È vero, cruelity-free non significa vegano, ma rimango del parere che dovrebbe significare che dietro non ci sia stata qualsiasi forma di abuso, dagli esperimenti alla macellazione.
Mi spiace ma quella che riporti è una mezza verità: lo standard cruelty free del Leaping Bunny (ICEA-LAV o BUAV inglese) o di NatureWatch certificano le aziende che si sono impegnate a non utilizzare nuovi ingredienti testati (inclusi quelli delle deroghe di cui parli tu o provenienti da settori diversi dalla cosmetica) ma solo quelli antecedenti al 2013. Ecco perché vanno scelte, per assicurarsi di non causare nuovi test su animali! Ma poi la superficialità nel dire “vabbè i test vengono eseguiti solo una volta, su pochi animali e basta” ?? Si vede che non te ne frega granché, del resto non sei nè vegana nè animalista. Purtroppo ne ho avuto conferma con la recente (e pessima) intervista a Pianeta B12. PS per chi fosse interessato la lista ICEA LAV ci permette di scegliere responsabilmente sia nel settore cosmetico che in quello della detergenza. Può essere un po’ uno sbattimento ma credo che gli animali se lo meritino.
Se sono antecedenti al 2013 come fanno a essere nuovi? Tutti gli ingredienti autorizzati dopo quelle date (2004, 2009 e 2013) non possono essere testati. Deroghe escluse (e no, le certificazioni non possono garantire che gli ingredienti usati non siano quelli che hanno ricevuto una deroga).
Magari si sta parlando di sperimentazione per i prodotti cosmetici. Che poi le persone in tutto il mondo torturino gli animali succede, c`è cattiveria in giro.
perché i derivati animali non sono vietati, altrimenti non potresti avere il collagene, la cheratina, la cera d'api, le proteine del latte e della seta, una buona quantità di tensioattivi, eccetera, eccetera. La legge vieta di effettuare test su animali. Non vieta di usare derivati di animali nei cosmetici.
Se ho capito bene, il suo libro è del 2018 e la fine dell'obbligo di sperimenazione animale in Cina è solo del 2021: "dal 2021 è entrato in vigore un regolamento che toglie l'obbligo di sperimentazione sugli animali per i cosmetici importati" e questo anche grazie alla "spinta gentile" della sensibilità (di chi da "ignorante totale" ha fatto le campagne di "boicottaggio"). Non ho letto il suo libro, ma mi pare di capire che quello che ha detto ora sia stato già trattato nel suo libro ben prima della fine dell'obbligo di sperimentazione animale in cina!! "Spalmare creme sulla pelle dei conigli"? E sarebbe chi boicotta, quindi, l'ignorante totale? 😂 Veramente per testare cosmetici e ingredienti si spalmano soltanto creme sulla pelle degli animali? E lo ha detto anche con un mezzo ghigno. "Per molto tempo è stato obbligatorio sperimentare alcune categorie di cosmetici destinati alla vendita per il mercato cinese". Per molto tempo cioè fino al 2021?? Cioè fino a poco più di 2 anni fa? Forse sarebbe stato meglio dire: . Visto che sta spiegando e dando dell'ignorante a chi ha fatto cambiare le leggi grazie alla propria "sensibilità nei confronti dei diritti degli animali" forse bisognerebbe essere ancora più precisi, da divulgator*. "Un'istanza che ha fatto del bene perché ha portato le industrie ad abbandonare i test sugli animali", un accenno di ghigno pure qui! Molto credibile questa precisazione 😂 e ci sta per non ricevere insulti nei commenti, ma conunque continua a dare dell'ignorante a chi ha "boicottato" aziende col fine di far cambiare leggi e C'È RIUSCITO soprattutto perché alle aziende non conviene "vedere la propria immagine danneggiata" e perdere quella fetta di mercato, quindi soldi e quindi l'unico modo è non supportare quelle aziende!!! Che rigiro della frittata, mamma mia. Tutti quelli che ho sentito parlare del boicottaggio di cui parla lei, non hanno detto ne più ne meno di quello che lei, da persona non ignorante, ha detto qui. Se un'azienda cosmetica vende dove sono obbligatori i test sugli animali (cina o altro paese, eh!) allora, chi ha la suddetta sensibilità, deve saperlo per poter decidere se supportarla con i propri soldi o meno (e non tutti hanno la consapevolezza di approfondire alcuni temi, ed è a questo che servono divulgatori e attivisti) ed è stato solo grazie a questo che le leggi sono cambiate e in Paesi dove ancora non sono garantiti nemmeno i diritti umani!!! E che cosa straordinaria e quanto straordinario sarebbe se questo avvenisse in tutti i campi! Chiaramente tutto ciò per motivi economici, che sono la conseguenza del "boicottaggio". Quindi dal profondo del mio cuore, GRAZIE a chi da "ignorante totale" ha avuto quella "sensibilità nei confronti dei diritti degli animali" perché boicottando hanno fatto in modo che, con una "spinta gentile", Paesi cambiassero le leggi. Ma precisamente quale sarebbe la cosa non giusta raccontata dagli attivisti? Perché lei qui non l'ha detto nemmeno per sbaglio. "La cosa giusta da dire" qui sarebbe stata che ad esempio e solo dal 2021 in cina non è piu obbligatorio testare su animali e che chiaramente, essendo un'attività costosa, senza l'obbligo, le aziende non lo fanno. Personalmente continuerò a non supportare le aziende che vendono dove ancora non c'è il divieto di testare perché si arrivi alla regolamentazione europea, con tutte le deroghe del caso. Molto utile per lei dire che bisogna "studiare prima di parlare", fa sempre effetto, peccato non aver detto CHIARAMENTE anche che chi ha "boicottato" ha fatto in modo che le leggi cambiassero, contrariamente in cina, ad esempio, ancora verrebbero condotti test obbligatori sugli animali, che non sono solo creme spalmate sulla pelle dei conigli, purtroppo. P.S. nessuno "minaccia di querela", le minacce sono illegali e di sicuro nessun avvocato minaccia in una lettera! Questo perché "bisogna studiare prima di parlare" e bisogna non ignorare e conoscere le leggi, seppure l'istanza portata sia buona😂. Sarebbe carino sapere anche per quale motivo in particolare è stata minacciata di querela, visto che ne parla lei e che ha anche vinto. "La stessa lettera era arrivata anche alla casa editrice", quindi dove sta tutta questa tutela da parte della casa editrice? Se siete stati "minacciati" tutti, nonostante avesse le "spalle coperte" dalla casa editrice che però è stata comunque minacciata? Che rigiro della frittata plateale. Sembra veramente una promo al libro e basta. Sicuramente non è stata "minacciata" perché ha detto che in Europa i cosmetici non possono essere testati su animali, come la gran parte delle persone invece ha capito. Quali sono queste informazioni per cui è stata "minacciata"? Ha anche vinto, può parlarne senza rischiare niente, se non era solo per promuovere il libro, ovviamente. Nessuno la querelerebbe col precedente della vittoria e con un libro per cui ha le spalle coperte dalla casa editrice che però è stata comunque minacciata😂😂😂😂 Giusto sarebbe anche dire quali sono questi tristi e poveri appelli, "la stragrande maggioramza", di cui si sono fatti portavoce gli ignoranti che non studiano prima di parlare ma che hanno fatto cambiare le leggi. Quale sarebbe questa "la qualunque"? Perché non l'ha detto MAI. Complimenti per la promo e per aver influenzato, con questa narrazione, finora, più di 12000 persone.
Quindi secondo lei io non mi aggiorno? Nel libro del 2018 ovviamente non c’è il nuovo regolamento cinese del quale però ho parlato nel mio ultimo libro uscito pochi mesi fa. Per il resto: riuscire a ottenere qualcosa di positivo utilizzando mezzi scorretti a me non sembra una bella cosa. Ma può pensarla diversamente. Ah, vuole sapere qual è la parte da minaccia di querela? Se preferisce può chiamarla col suo nome: “intimidazione”. È quella nella quale ho descritto il sistema economico alla base delle certificazioni cruelty-free. Quanto costano, chi prende i soldi, eccetera. Tutte cose che lei conoscerà già, ovviamente. Quindi sa di che cosa parlo.
Si sta parlando di cosmetici, la sperimentazione animale è obsoleta per questo settore. E dire che nel video è esposto tutto in maniera molto chiara...
Quando si leggono commenti di questo spessore non si può che rallegrarsi del fatto che la comunità scientifica non debba tenere conto delle opinioni delle mareliaferdinandi1479 del mondo
Io mi meraviglio che degli psicotici abbiano preso il potere. Abbiamo visto col covid la sperimentazione diretta sugli umani e le sue conseguenze, della qual cosa gli animalisti non si sono fatti carico, pur essendo responsabile lo sanno bene. Sono persone pericolose anche solo perché dicono di preferire gli animali al genere umano.
PS la querela per diffamazione non fa parte del diritto penale perché depenalizzata la diffamazione.Appartiene ora al diritto civile e va in mediazione. dlgs 28/2010
Falso. ll reato di diffamazione in Italia non è stato depenalizzato, come l’ingiuria, che oggi rappresenta soltanto un illecito civile. La diffamazione consiste nel ledere l’onore e la dignità di un’altra persona in senso oggettivo, ovvero screditandola agli occhi della società. PS: sono laureata in Giurisprudenza.
@@divagatrice dal 2016 dallo governo Renzi sono stati depenalizzati circa 124 reati,che non rientrano più nell'alveo del diritto penale classico dove era prevista la reclusione come pena.A seguito della depenalizzazione si parla di diritto penale civilistico, per cui la sanzione e'di ordine civile.Se viene diffamata o si viene diffamati a mezzo stampa per giunta ove rientrano i video su RU-vid,la normativa prevede che si ricorra alla mediazione civile secondo il decreto legislativo citato.A seguito di esito negativo della mediazione può essere intrapresa l'azione a querela di parte ma solo a seguito di tentativo conciliatorio negativo (art 5).La mediazione e'condizione obbligatoria prima di qualsiasi azione.La durata della mediazione non deve eccedere mediamente 4 mesi.Lei nel video afferma che il tutto si e' risolto in pochi mesi, a seguito di una lettera arrivata da un avvocato e poi afferma che il tutto si e' risolto perché aveva ragione lei,ma come tempistica giuridica e'troppo breve il lasso temporale,poi magari al tribunale dove si e' rivolta non avrà arretrati,ma ripeto la tempistica e'troppo breve.
@@Claudia.Norese rilegga cosa dice l'art 595 cp legga la normativa sulla mediazione e sul tipo di azione che può essere intrapresa art 5 del dlgs28/2010.Signorina lei dice di essersi appena laureata e di pratica ne deve macinare e conoscere i vari interventi normativi.Ne riparliamo quando avrà terminato i suoi 18 mesi di pratica forense e conseguito il titolo di avvocato. E si ricordi che lei sarà abilitata alla sola sostituzione del suo solo Dominus in base all'art 41 c 12 Legge 247 solo dopo l'esito positivo di 6 mesi di pratica e che dovrà sempre esibire delega scritta del suo dominus ove quest'ultimo per impedimento non possa presenziare in udienza e che si organizzi sempre annotando causa RG (rgnr in ambito penale)per il visto della verità da richiedere alla cancelleria al fine di dimostrare una proficua pratica(perche'il cosa potrebbe sempre richiedere i visti della verita'al di là di quanto annotato sul libretto e poi dovrà redigere relazioni in merito alle udienze a cui ha presenziato col suo dominus)e le cause di mero rinvio(d'ufficio prima dell'udienza o che il non possono celebrare per un impedimento di controparte essendo necessario il contraddittorio)non possono essere annotate.Per il visto della verità può trovare vai fac simile in rete.
hai un riferimento preciso? Io sul sito di LAV non lo trovo questo dato (ricordiamo anche che LAV non è un ente indipendente essendo il proprietario del marchio di una delle certificazioni cruelty-free)
@@barbarafattori484 va bene, ma non capisco perché. Ho solo chiesto un riferimento preciso che non riuscivo a trovare. Basta così poco per farla alterare?
Forse dovresti rivedere bene le puntate di Report dedicate alla vivisezione proprio sui cosmetici. Descrivi i vivisettori come angeli che non dormono la notte per aver torturato un coniglietto ( si percheé si torturano cani gatti scimmiette e non solo ratti come dici tu) bhe se uno scienziato decide di dedicarsi a quel ramo lo fa con coscienza di cosa dovrà fare così come un gastroenterologo sa cosa andrà a fare ! Se non puoi parlare di certi argomenti se non protetta dalla casa editrice una ragione c è A sentire te poche centinaia di animali nn valgono niente erano solo cento che ridere dai, dai i brividi lasciatelo dire e perdipiù dai dell'ignorante a chi si occupa da decenni di mettere fine alla sperimentazione sugli animali anche se ratti co.e dici tu
Mi stupisco sempre quando incontro attivisti che preferiscono le menzogne alla verità. Se a te sta bene che si raccontino balle per raggiungere un obiettivo nobile non sarò io a farti cambiare idea. Continua pure a frequentare le fonti che ti raccontano le balle e a diffonderle.
Figurati se non saltava fuori Report, il solito programma fuffa che diffonde pericolosossime balle. Peraltro penso ti manchi la comprensione: ha espressamente detto che ha vinto la causa, cosa vorresti sottointendere con quel "c'è una ragione"?
Ma perché usare questi espedienti? Dì chiaramente che non vuoi entrare nel merito delle certificazioni perché così uno, preso dalla curiosità, si andrà a comprare il libro, anziché usare la scusa della querela. Il libro è in circolazione, la querela te l’hanno già fatta e hai pure vinto la causa, quindi quale dovrebbe essere il problema se affronti di nuovo il tema? Io ti seguo pure con piacere, ma ste goffe strategie di marketing…
Se avessi ascoltato con attenzione avresti sentito che il problema è proprio il passaggio dal libro ai social. Quando pubblichiamo qualcosa su un social, anche se lo copiamo da un libro, non siamo protetti da nessuno. Una minaccia di querela (che non è una querela. Di nuovo, bastava ascoltare...) a una casa editrice non fa nessun effetto, ma a un singolo ti assicuro che non fa piacere. E questo è il motivo per cui vale ancora la pena comprare i libri o i giornali, perché possono permettersi quello che un singolo non può permettersi di fare. E no, non ho bisogno di goffe strategie di marketing. Quel libro è uscito sei anni fa e ha venduto decine di migliaia di copie.
Va bene, la pelle, i cosmetici, i capelli bianchi. A volte vedo signore pancia, un sedere enorme, due cosciotti, vene evidenti, caviglie gonfie... Ma non sarebbe meglio stare un po' alle giuste calorie e accettare 2 rughe e i capelli da tingere? Per farmi bionda, nata bionda, ci metto 26 minuti con 4 euro, per perdere un chilo ci vuole un mese. E se si è snelle qualsiasi vestito sta bene. Saran belli gli occhi neri, saran belli gli occhi blu, ma le gambe, ma le gambe, a noi piacciono di più 😂😂😂😂
Quindi poiché sono grassa (e tu non puoi sapere perché, perché no non sono sempre solo le calorie) è inutile che usi una crema per il viso o uno shampoo (sì è un cosmetico pure quello). Capisco.
Ed esattamente questo cosa c'entra col video? Forse prima di pensare alla percentuale di grasso altrui mi concentrerei sulla priorità capacità di comprensione del testo
Cara Maria,capisco cosa intendi e in linea di principio sarebbe meglio(perchè pare vero che sia il rapporto tra la quantità di energia che si introduce e quella che si consuma,a determinare il peso di una persona,salvo eccezioni di malattia),ma tieni presente che anche ad una persona magra può essere utile sapere se una crema per le mani o uno sciampo,un sapone e altri cosmetici di uso comune,sono sicuri,come vengono prodotti,ecc. ed eventuali differenze tra loro(sopratutto per tasche di chi li compra). E dato che Beatrice non è una dietologa,sono queste le informazioni che lei divulga;informazioni che,anche ad una persona come me, che al massimo come trucco usa un punto di correttore per coprire qualche brufolo in viso,può interessare comprendere.
Anche se così fosse (e con certezza non lo è) non vedo cosa ci sarebbe di male, se a farlo è chi ha studiato per anni e ha gli argomenti. Quando lo fanno le sciacquette/gli stupidi con migliaia di iscritti magari non dite nulla, perché sono fighetti, modaioli e hanno "verve". Ma fatela finita, e abbiate l'intelligenza e la scaltrezza di sapere chi è il nemico da attaccare, suvvia.
Il disagio scorre forte nel mondo cruelty-free vedo, se non date valore alle informazioni vere e controllate ma preferite credere alle balle delle varie associazioni di attivisti.