Un paio di anni fa a Ciminna , paese che fu set del Gattopardo ebbi il piacere di conoscere Johanna Lancaster che mi raccontò essere vissuta insieme al fratello in Sicilia per tutto il periodo delle riprese
Due donne davvero affascinanti ! La mi idea di fascino è, la capacità di saper trasmettere la bellezza interiore esteriormente, e l'inteliggenza espressa con semplicitá da queste due donne le rende affascinanti !
3:20 "cosa si prova a fare la bella donna elegante?" "Noia." Principessa Maria Laudomia del Drago.. personalità, classe, acume e bellezza in un unica donna.. Ora al suo posto sui rotocalchi ci troviamo le influencer.
La musica in sottofondo (notare bene) appartiene alla colonna sonora del film "Otto e mezzo" di Federico Fellini; uscito nelle sale cinematografiche lo stesso anno del " Gattopardo " ed al quale partecipa Claudia Cardinale.
Sì, dalla voce e soprattutto dal taglio politico delle domande mi pare di poter riconoscere Adele Cambria. È un'intervista che rispecchia molto bene il momento storico e il clima politico dell'epoca. La Cambria era un'accesa femminista e lo si percepisce dalle sue domande a Claudia Cardinale e Domietta Hecolani. Col senno del poi, trovo che questo voler per forza evidenziare l'importanza dell'emancipazione femminile sia storicamente incongruo rispetto al contesto storico sociale del Gattopardo. Nell'Italia di quel tempo, l'unica maniera che aveva una donna per affermare se stessa era quella del buon matrimonio. Ma non credo che fosse questo l'obiettivo né della narrazione di Tomasi di Lampedusa né della sua trasposizione cinematografica ad opera di Visconti. Piuttosto, il dipinto di un preciso momento della storia meridionale italiana, del tramonto del Regno delle due Sicilie, della illusione e della disillusione del cambiamento, con un'amarissima riflessione sulla politica, fatta per arricchire i pochi ed imbrogliare tutti gli altri sempre. Questo disincanto non poteva certo piacere a una militante come la Cambria che invece alla politica e al giornalismo politico credeva e molto. Lì per lì il telespettatore avrà creduto che Luchino Visconti potesse essere un fissato decorativista e non che cercasse invece la miglior maniera di raccontare un mondo di splendori sull'orlo della decadenza visto attraverso il dolore e la nostalgia delle lenti deformanti di un suo tardo epigono. Sarà costato un botto, avrà messo in ginocchio la casa produttrice, però il film resta un capolavoro, uno di quei rari casi in cui romanzo e film gareggiano l'uno con l'altro e tu non sapresti dire quale vinca
Grazie per il suo scritto. Ho guardato il Gattopardo e certamente queste scene è dialoghi che trattano del cambiamento sociale e politico, la mentalità sono assolutamente i pezzi di capolavori per sé. ❤
Beh...la giornalista donna, nel porre le domande agli interpreti dire che proprio una GRANDE CAFONA...😬😡 e mi fermo qui.. altrimenti vado giù di strada
