Grazie, Matteo, per questo video! Premesso che Saba ha il mio cuore dalla prima volta in cui lessi il suo trittico di poesie dedicate alla balia (ai tempi in cui ero al liceo), trovo che l'autore sia di una dolcezza e di una profondità davvero sottovalutate oggi. Umilmente credo che l'unico romanzo di Saba rimase incompiuto per la sua carica di verità e scandalo che a quei tempi lo gonfiava (oltre alle ragioni giustissime che anche tu hai citato), e anche per questo a fine vita espresse il desiderio che venisse bruciato. Il poeta dell'inconscio, tra queste pagine, è stato semplicemente Umberto, l'uomo-bambino che non aveva mai detto, o meglio, non aveva mai saputo dire così nemmeno nella migliore poesia. Trovo che l'opera sia un gioiellino autentico, un modo per abbracciare e accogliere il cuore di Umberto Saba tra le proprie braccia, potendogli volere soltanto un gran bene.
È un bellissimo modo per riscoprire le perle della Letteratura italiana. Con alcuni autori è necessario farli uscire fuori dalle formulette reiterate da taluni professori di Medie e Liceo che te li fanno odiare.